La stanchezza logora i rapporti

 

Mi rendo conto che pare una banalità, la cosa più ovvia dell’universo, eppure spesso ce ne dimentichiamo.

In questo mese di luglio siamo stati spesso senza bimbi.

Prima erano dai nonni a Verona, poi sono stati al mare.

 

La vita era stranamente facile, ci potevamo alzare più tardi, lavorare più a lungo e quindi con ritmi meno incalzanti, la cena non era un problema, potevamo buttarci serenamente sul divano senza essere chiamati ogni due minuti.

Visto che per la prima volta da secoli avevamo un week end da soli, ho deciso di prenotare in un albergo carinissimo a Madonna di Campiglio.

Dovevano essere due giorni di puro relax, tanto che siamo partiti con una borsa di libri.

I libri sono rimasti in auto e noi abbiamo fatto delle camminate pazzesche, siamo tornati distrutti fisicamente ma ci siamo divertiti tantissimo.
Abbiamo riso come ai vecchi tempi, mangiato divinamente, bevuto allegramente.

Insomma, eravamo noi due, quelli che si sono conosciuti a 20 anni e non sono cambiati poi molto, restando un po’ matti e sulle nuvole.

I bimbi ci mancavano, eccome, ed ogni minuto ci dicevamo che dovevamo far loro vedere quella cascata, quel sentiero, quel rifugio.

I

 

 

Poi sono tornati.

Come dicevo stamani, li ho iscritti all’ultimo secondo ad un centro estivo molto new age: fanno cose carinissime, mangiano bene, ma partono dal centro città in autobus alle 8 in punto.
Questo significa fare una levataccia a cui nè noi nè loro eravamo più abituati, specie ora che siamo invece abituati ad andare tutti a dormire più tardi.

La mattina è il delirio, tra bimbi comatosi e non collaborativi e noi stanchissimi e nervosi.

Stamattina abbiamo litigato per chi non ha controllato se fosse uscito il caffè: ti ho detto che facevo la doccia, e io ti ho visto uscire, ma io lo avevo detto a te, ma io stavo vestendo i bambini, ma insomma vattene a quel paese.

Ieri mi sono offesa a morte perchè non mi ha chiesto cosa avessi fatto dalle 17 (quando vado a prenderli)  alle 19, quando sono rientrata (dopo di lui).

Insomma, a vederci ora sembriamo una vecchia coppia ringhiosa e incattivita, eppure solo una settimana fa eravamo complici come due neo sposini!

Questo mi ha fatto riflettere, perchè sì,  io ho provato recentemente cosa significhi non essere stanca e quindi so che noi come coppia stiamo ancora benissimo, e che la stanchezza e il nervosismo fa emergere il nostro lato peggiore.

Ma gli altri? Quelli che non possono tirare il fiato?
Quelli che, come noi, litigano per un bottone mai attaccato, per la maglia ancora da stirare, per chi cucina o per mille altre banalità rischiano di pensare di essere in una coppia ormai spenta irrimediabilmente, invece basterebbe così poco per riaccendere la fiamma!

Io cerco di fare tesoro di questa consapevolezza: ok, litighiamo per il caffè, ok, non mi chiedi della mia giornata, ma lo so che non sei così, lo so che non sono così.

Questo non ci fa evitare la litigata scema, ma ci fa almeno evitare di pensare che siamo una coppia triste.

La stanchezza è una brutta bestia, rischia di rovinare anche le amicizie oltre che la coppia.

Quante volte rinunciamo ad un’uscita, a un aperitivo, al cinema?

Ma a lungo andare, così facendo, resteremo sole.

L’altro ieri sono uscita con le mie amiche veronesi. Mentre eravamo lì, in questa città meravigliosa e piena di vita, mi son detta: ma perchè lo faccio così poco? In un’ora o poco più sono qui!
Poi l’ho pagata, perchè sono andata a letto tardissimo e ho dormito poco o nulla, ma non importa, la stanchezza è già passata, la bella serata invece resta nel cuore, più dello svacco sul divano.

Non è sempre facile, e sicuramente è più semplice vincere la stanchezza per uscire che vincerla per non incazzarsi per sciocchezze, ma per ora mi basta questo, la consapevolezza che non sono io, non è Lui, non sono loro, è solo la vita che ci schiaccia di troppe cose, troppe corse.

Ma vinceremo noi, devo solo capire come fregarla!

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11 Comments

  • Bellissimo post. Per chi come me e mio marito non può prender fiato è bello pensare che se la realtà fosse diversa saremmo ancora una bella coppia…che dire…attendiamo tempi migliori!

  • Guarda, hai dato voce ai miei sentimenti: quando si è stanchi si diventa litigiosi e ci si attacca per delle bazzecole. Le litigate si accumulano, io non cedo, lui non cede e si finisce in un vortice di rancori e ripicche. Insomma, si vive male.
    Meno male che anche a noi ogni tanto capita di essere children-free e ci sentiamo meno responsabilizzati, pensiamo solo a noi stessi. E ricarichiamo le batterie.
    Se non ci fossero questi momenti sarei pronta a fare armi e bagagli e a piantare in asso il mio compagno. Invece poi si cambia prospettiva e si capiscono tante cose: come quanto è bello stare insieme, nonostante tutto.

  • Parole super sagge in cui, in questo momento di stanchezza e adattamento alla vita a cinque, nonché cantiere casa in super fermento, faccio tesoro. Mi dico ogni giorno che s tratta solo di resistere e presto tireremo il fiato e torneremo noi. So che è così, e tu me lo confermi!

  • Beh tanto per cominciare, siete stati in un posto super top! Non vedo l'ora di potermi ritagliare pure io un weekend, con o senza prole, in cotanta meraviglia. 🙂
    Per il resto sottoscrivo ogni tua parola, purtroppo noi però non riusciamo al momento a ricavarci del tempo solo per noi. Il più piccolo ha quasi 16 mesi e per diversi motivi siamo riusciti ad uscire a cena (2 ore in tutto eh…) solo l'altro giorno che era il compleanno del Socio. Ma quel breve momento di "respiro" è bastato a farci tornare i piccioncini di una volta, non molto tempo fa.
    E' brutto litigare per cazzate, si sta malissimo subito, perché ci si rende conto che si sbotta in malo modo (pessimo direi, soprattutto io che sono quella più fulminata) solo perché si é stanchi morti, non abbiamo la lucidità e il giusto distacco per valutare le cose nel modo più sereno. Ma non si riesce ad evitare spesso, purtroppo.
    Ma so che è solo questione di tempo, pian piano potremo "respirare" un pò di più.

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