5 cose su cui ho dovuto ricredermi

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Avete presente quando si dice “ah no, io non farò mai questo”, “io non permetterò mai che”, “nel lettone? Mai e poi mai” e via dicendo? Sì, quella storia dell’ “ero una brava mamma prima di diventarlo”? Beh, tutto vero.

Prima di avere figli, e ancora coi figli piccoli, sentiamo di avere la verità in mano e che nessuno potrà smuoverci. Poi però ci pensano loro, a farci far un bel salto dal trentesimo piano!
Ecco le cose su cui mi sono ricreduta:
Chi mi frequentava ai tempi lo sa: avrei voluto allattare a richiesta e più a lungo possibile. Discettavo sul perché e il per come, spiegandone la semplicità è la naturalezza. Bon, allattare mi ha fatto schifo. Ora, non giudicatemi, ognuno ha le sue: l’ipersensibilità ai capezzoli mi dava il voltastomaco ogni volta che si attaccava. Ho allattato, certo, perché restavo convinta dei benefici, ma a orari e per sei mesi. C’est la vie.

2. L’abbigliamento

Non so perché ero convinta che mia figlia sarebbe stata una specie di bambola, una mini-me, una donna in miniatura. Se ci ripenso ho i brividi. A parte quello che ha scelto lei, ho capito in fretta che la praticità e la qualità battevano alla grande la moda. Chissene se non sono fighette, in ordine, perfette: l’importante è che siano comode e che la roba si lavi a 60º senza conseguenze.

3. Le uscite

Io non cambierò mai le mie abitudini! E quindi portati a cena fuori la neonata che PIANGEVA TUTTO IL TEMPO. Le abitudini le ho cambiate, ci siamo inventati delle meravigliose serate in casa a base di ostriche e Elio e le storie tese, poi gli anni sono passati e ora giriamo il mondo con due, chi l’avrebbe detto?

4. Il carattere

Ero certa che sarei stata io a plasmarle, avrei fatto delle mie figlie delle creature come IO volevo, educate, simpatiche, intelligenti, rispettose, capaci di restare immobili come statuine per ore. Beh, che ve lo dico a fare? Hai voglia a lavorarci, ma la strada è lunga!

5. La superiorità

Io credevo di essere superiore. Perché avevo letto, studiato, perché mia figlia dormiva, mangiava, rideva. Non giudicavo perché il giudizio non fa parte di me ma mi vedevo comunque “più brava”, desiderosa di dispensare consigli quando richiesti. Poi… poi ho visto che a. Non sempre è merito nostro, b. Ci sono taaaaante altre mamme più brave di me, e meno male!
La lista potrebbe proseguire, ma sono le 10 di mattina, sono in Bielorussia ed è il 18 agosto. Perciò lascio farlo a voi, scommetto che ne avete delle belle… o no?!
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1 Comment

  • Anche io ero una mamma fantastica… Prima di avere dei figli! Poi la ruota gira e la cosa più importante che ho imparato da quando sono mamma è non giudicare. Quindi ora, quando mia sorella e mio cognato in attesa mi insegnano come crescere le mie bambine, faccio un bel sorriso!

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