Evoluzione delle mie vacanze da mamma (sfigata)

Siamo appena tornati da una settimana in Irpinia, settimana che in realtà non definirei proprio “vacanza”, permettetemi di chiamarlo viaggio, avendo macinato 3000 km in 6 giorni stando a casa solo per dormire qualche ora.
Comunque di questo vi parlerò magari  un’altra volta, quello che pensavo nelle luuuuunghe 11 ore di viaggio di rientro è a quanto sono cambiate le mie ferie da quando sono mamma.
Mirtillo è nato ad agosto del 2008 e quell’anno, per ovvie ragioni, non abbiamo fatto vacanze.
L’anno dopo, quando lui aveva un anno tondo tondo, non me la sono sentita io.
Ero spaventata da tutto, ogni spostamento mi costava un’enorme fatica, la cosa che mi veniva più facile era restare a casa.
Sono uscita pochissimo con lui, i primi mesi.
Ora mi maledico, mi chiedo cosa ci vedessi di complicato a muovermi con lui, un esserino pacifico e sorridente.

Non so rispondere, ero bloccata, forse non aiutava il fatto di essere la prima, di non avere amiche con figli che mi potessero mostrare quanto fosse facile in realtà, o forse semplicemente non sarebbe cambiato nulla, chi lo sa.

E così nel 2009 abbiamo lasciato Mirtillo ai nonni e siamo stati io e mio marito 4 gioni in Croazia da soli.
Io mi sono sentita in colpa tutto il tempo, vedevo le altre famiglie con figli dell’età del mio e mi sentivo una nullità.
Mi ricordo ancora una mamma e un papà in spiaggia, addormentavano il figlio dell’età del mio  cullandolo in un asciugamano a mo’ di amaca. Sono passati 9 anni e mi pare ieri, io lì a guardarli e a dirmi: perchè io non ce l’ho fatta?
Così l’anno dopo, 2010, siamo tornati in Croazia, in un bungalow in campeggio.
Non ho molti ricordi, solo un biondissimo Mirtillo che ballava scatenato la baby dance (prima e unica volta che la baby dance è entrata nelle nostre vite, sia lui che il fratello l’hanno sempre schifata, non muovono un dito per ballare nemmeno sotto tortura).
Da allora mi sono un po’ sbloccata e abbiamo iniziato a muoverci un pochino di più.
Nulla di eclatante, ma per una che non era riuscita nemmeno a portarsi il figlio in vacanza era già un bel miglioramento.
Ale, 2 anni, in Croazia

 

Ale a 3 anni

 

 
Non sto a farvi il resoconto di 9 estati, solo è stato ogni anno un passettino avanti.
Prima mobile home in campeggio in Italia, poi in Croazia, poi Slovenia, poi due tappe anzichè una, poi a 9 ore anzichè a 2.
Alberto a 1 anno, quando ancora mangiava  (e rideva)

 

 

Alberto a 2 anni

Alberto a 3 anni a Brac

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il primo vero “viaggio”è stato in Sicilia l’anno scorso (nonchè battesimo del volo per loro), 14 giorni on the road.

Poi c’è stata l’Irpinia, dove ci siamo fatti 11 ore di auto per andare ad un festival musicale, in una casa vecchissima, senza tv, senza giochi, senza nulla.
E non è successo niente, non siamo esplosi, non si sono annoiati, non si sono lamentati.

 

E ancora l’Abruzzo, in mezzo ai cinghiali, e il minuscolo borgo toscano della lunigiana l’anno scorso.
Io ci ho messo anni a sentirmi pronta a viaggiare con loro e mi dispiace.
Mi mangio le mani per non aver volato quando per loro era gratis, ora che mi sento di farlo diventa un problema la spesa: 4 biglietti aerei, stanze da 4, ristoranti per 4; vuoi mettere con un bimbetto di un anno?
Non ho finito la mia evoluzione eh, quest’anno avrei voluto fare un viaggio in Thailandia ma non me la sono sentita di affrontare uno scalo di 8 ore in aeroporto (e il diretto a 750 euro era insostenibile), ma ci arriverò, lo so.Siamo diversi, c’è chi va in Tanzania con 4 figli sotto i 5 anni senza porsi alcun problema e chi fatica ad andare a Rimini.Un po’ dobbiamo accettarci, ma un po’ dobbiamo anche buttarci, un passo alla volta (se lo si desidera ovviamente).Se siete mamme bloccate come lo ero io, tranquille, pian piano riuscirete a fare vacanze e viaggi che vi assomiglino: io ho sempre fatto viaggi un po’ folli, in posti dimenticati da Dio e budget bassissimo, e vedo che pian piano sto tornando alle origini.Non penso al safari in Africa, come non ci pensavo prima, nè alla vacanza alle Maldive: ammiro chi lo fa, a me viene ansia a pensare ad un viaggio di 40 ore con un bambino (ma anche senza, a dirla tutta), ma la verità è che non mi interessa davvero.Ma sono felice di poter finalmente scegliere senza paura posti che assomiglino a me, a noi.

I bambini si adattano più di quanto si creda, io avrei forse avuto bisogno di qualcuno che mi spronasse, chi lo sa.
O anche solo di qualcuno che mi dicesse: non sei sbagliata, passerà.
Ce la farai.

 

Written By
More from Morna

Royal Panza

Share this...FacebookPinterestTwitterLinkedinemail Finalmente è nato. Sì lui, il Royal Baby, George Alexander...
Read More

13 Comments

  • Bellissimo post!!! Anch'io spero presto di sbloccarmi, mi mancano tantissimo le mie vacanze in Europa…per ora siamo riusciti a ritornare alla nostra modalità di far vacanza, non più appartamento ma in campeggio con la nostra roulottina…speriamo veramente anche perché il bambino comincia ad essere grande, ma le mie ansie (giustificate in parte dalla saluta cagionevole del figlio)faticano a placarsi…grazie per il post!

  • Adoro i tuoi post, sarà che sono anch'io mamma di due maschi e mi identifico! Io viaggio in camper quindi ho tutte le comodità di casa sempre dietro. Con i bambini siamo sempre andati ovunque in Europa da quando avevano pochi mesi. Dalla mia esperienza posso dire che a volte noi genitori (me compresa)ci facciamo troppi pensieri inutili e che in realtà con i bambini al seguito si può fare quasi tutto visitare città, musei e spostamenti vari. Naturalmente qualche capriccio è normale, di Parigi con bimbo duenne ho ricordi allucinanti, ma ho imparato a rispettare i loro ritmi e ad inserire in ogni vacanza qualcosa di divertente per loro. E adesso appena ritornata da un lungo viaggio in Danimarca con i bambini (8 e 4 anni) posso dire che il peggio è passato e possiamo andare dappertutto!

  • Adoro i tuoi post, sarà che sono anch'io mamma di due maschi e mi identifico! Io viaggio in camper quindi ho tutte le comodità di casa sempre dietro. Con i bambini siamo sempre andati ovunque in Europa da quando avevano pochi mesi. Dalla mia esperienza posso dire che a volte noi genitori (me compresa)ci facciamo troppi pensieri inutili e che in realtà con i bambini al seguito si può fare quasi tutto visitare città, musei e spostamenti vari. Naturalmente qualche capriccio è normale, di Parigi con bimbo duenne ho ricordi allucinanti, ma ho imparato a rispettare i loro ritmi e ad inserire in ogni vacanza qualcosa di divertente per loro. E adesso appena ritornata da un lungo viaggio in Danimarca con i bambini (8 e 4 anni) posso dire che il peggio è passato e possiamo andare dappertutto!

  • Pensa che io ho detto addio ai family hotel della Romagna e della Liguria solo con la nascita del terzo figlio e stiamo girando Italia ed Europa con voli low cost e case affittate su Airbnb. Abbiamo esorcizzato la terza ricaduta nel tunnel dei primi anni dell'infanzia con un pizzico di brio avventuriero regalato dai viaggi! Con la soluzione Airbnb ci possiamo permettere una media di tre viaggi all'anno!

    • anche io uso tanto airbnb! I primi anni mi metteva ansia anche l'hote: in 3 (poi 4) in una stanzetta??! Così ho iniziato rpoprio con airbnb. Ora riesco ad affrontare hotel, ma preferisco l'appartamento!

  • A me l'unica cosa che blocca è il budget, che non è basso, ma proprio non c'è. Io però ho sempre girato tanto con i bimbi, anche da sola, tutte cose di una giornata ma a casa non riesco a stare

    • eh, quello è un bel problema purtroppo, non restano che le gite in giornata, ma anche quelle costano tanto alla fine.
      I week end fuori porta in proporzione son un bagno di sangue, meglio se proprio risparmiare per una settimana in località poco turistiche. Io quest'anno per dormire ho speso meno di 300 euro in una settimana. Poi certo, ci sono periodi che proprio non si può, lo so bene…

  • Che bel post e che belle foto! Io tra le mie ansie non annovero quelle legate alle ferie nè agli spostamenti in generale (prima che me lo chiediate, no, i miei pupi non sono mai stati angelici e quello piccolo è capace in auto di piangere per due ore filate. Ecco, forse sono masochista).
    E' che a me a volte prende questa smania di muovermi, di andare, senza fare poi chissà ché. Si cominci per gradi e poi si arriva alle ferie on the road, che è quello che mi prospetto per il futuro.
    Col budget si fa quel che si può, non mi verrebbe mai in mente di fare mutui o chiedere prestiti per le ferie. E se non si possono fare, pazienza! Si vive bene lo stesso, organizzando gite fuori porta.

  • Ti conviene goderteli adesso che quando crescono ancora un po' sono dolori…torno adesso da 20 gg di vacanza con figlio quattordicenne…..non gli andava MAI bene nulla……..se volevamo mandarlo con i ragazzi dell'animazione, ti diceva che volevi sbologralo ( eh magari anche un po' si……..), se invece volevi portarlo con te, ti diceva che non lo lasci mai in pace…….andare al mare?? No, meglio la piscina…….facciamo qualche sport al villaggio ?? Non ne ho voglia….dopo due minuti " che noia , io cosa faccio??" ….sono arrivata lla fine stremata, non vedo l'ora che se ne vada a scuola…..almeno e' impegnato con qualcosa di obbligatorio e non puo' continuare ad avere quell'aria eterna insoddisfatta……le vacanze con gli adolescenti sono un incubo……meglio bambini piccoli…….

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.