La sorella geniale

Uno dei miei post più letti è sicuramente quello sul perché fare un secondo figlio. Un secondo figlio lo rifarei ad occhi chiusi, non avrei un attimo di esitazione. Non potrei mai immaginare la mia vita senza una delle mie due bambine
Però… c’è un però. È vero che io lo rifarei altre dieci milioni di volte, ma mia figlia maggiore
Mamme di due figli, alzi la mano chi ha sentito questa frase: non voglio più una sorellina (un fratellino)! 
Oppure
Perché hai fatto x?? 
Già, essere fratelli maggiori può essere difficilissimo, ed è questo, forse, che non ho mai detto. Non l’ho detto quando volevo convincervi ad avere un secondo figlio, perché ho preferito ometterlo, perché non ci stava bene. Non l’ho detto perché in fondo non è una frase che fa una vita, non è un sentimento di rabbia che dura qualche minuto (anche se tutti i giorni) che rovina un rapporto. Il rapporto bellissimo che può esserci tra fratelli. 
Si dice che spesso il secondo figlio sia più sveglio, più intelligente, più tante cose. Credo che sia vero perché semplicemente si ispira a qualcuno poco più grande, soprattutto quando la differenza è minima, e hanno un esempio da cui imparare costantemente: a stare in piedi, a parlare, a giocare, a scoprire, a mangiare, a contare. 
A volte, semplicemente, può capitare che il primo figlio vi sembri intelligentissimo, simpaticissimo, bellissimo, e poi arriva il secondo che è ancora più issimo. Ed è dura finire in secondo piano, perché se anche non lo fate voi, qualcuno ce lo metterà per forza. 

Io ho avuto una prima bambina intelligente, buffa, bella e sveglia. Sua sorella… Sua sorella è buonissima, legge da quando aveva 4 anni e 9 mesi e ora legge quasi meglio della grande, nuota senza braccioli da un anno ormai, memorizza parole in inglese come fossero nomi di Winx, mangia tutto con gusto, non urla mai, si arrabbia di rado. Ma soprattutto è dolcissima con tutti.
E questo cosa fa? Che la gente la adori. E se ne freghi della sorella più grande. 
I complimenti si sprecano: guarda com’è brava, com’è intelligente, com’è simpatica, com’è buffa, come nuota bene, come danza bene, come le stanno bene questi vestiti, guarda che codine carine, che visino da morsi, ma quanto mangia? che soddisfazione! e via dicendo. 
Lo capisco, eh. Lei è veramente così (anche se, come mamma, io ne vedo anche i difetti, i capricci, vedo come picchia me e la sorella, come pretende le cose, come si arrabbia facilmente) ma… io amo le mie figlie nella stessa misura
E soffro incredibilmente per la maggiore, che verso i tre anni è cambiata completamente. E se fosse colpa della sorella? Può essere. 
Ma no, mamme di un figlio solo, non scoraggiatevi! Non vale la pena rinunciare ad un figlio per questo… 
Ma siate preparate. Perché se oggi pensate di non poter amare così tanto un altro bambino, be’, non è vero. Lo amerete e vi sorprenderà come fosse la prima volta. 
La parte dura sta nel trovare un equilibrio. In quel passaggio in cui il piccolino (che resterà sempre piccolino) è agli occhi di tutti una meraviglia, e il grande… semplicemente è grande, non interessa (tranne i papà, forse, che spesso preferiscono i grandi). Resistere alla tentazione di dedicarsi solo al piccolo. Resistere alla tentazione di far complimenti solo a lui. Resistere alla tentazione di fare paragoni. 
Che poi io parlo della sorella “geniale” (non che sia un genio, ho solo ripreso il titolo del libro!), ma a volte succede il contrario, e non è bello neppure quello. Ma qui si parla di primi che soffrono alla nascita dei secondi, e credo che sia il nostro caso. 
Io ho sbagliato tanto, credo. Ho sbagliato tanto perché la mia secondogenita è più simile a me, piena di ansie, vergognosa, ma pacata e ragionevole, mentre la primogenita è più agitata, casinista, ribelle, e mal si sposava col mio concetto di figlio, con la mia rigidità, col mio bisogno di un bambino che corrispondesse alle mie aspettative. 
Beh, è una cazzata. Lo scrivevo giorni fa su Instagram: la difficoltà sta nell’accettare un figlio per quello che è, inutile sperare che sia diverso. 
E se per caso uno ci è venuto come volevamo, non è un buon motivo per ricordarlo. E sapete perché? Perché prima che quel secondo arrivasse, non avevamo occhi che per il primo, giusto? Il nostro primo, unico, perfetto figlio.
Sì, vale ancora la pena fare il secondo figlio. 
Perché se si riescono ad incastrare – e col nostro aiuto ci riusciranno – verrà fuori solo una meraviglia che durerà per tutta la vita.
E forse – dico forse – la gelosia un giorno passerà. E resterà l’ammirazione.
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4 Comments

  • Che bel post! Mia figlia va per i 20 mesi, e io inizio a sognare di darle un/a compagno/a per tutta la vita, come l'ho avuta io, la mia specialissima sorella maggiore. Ma ogni tanto mi interrogo, da secondogenita, perchè non so proprio quali sentimenti potrebbe scatenare in lei l'arrivo di un "intruso", passatemi il termine…

  • Bellissimo post!io ho due bimbe una di 5 e l'altra di 2 (piccole ancora)la sorella maggiore vede la piccola come un mostricciatolo scocciatore e la piccola (ė ancora piccola ;)),ma so che da grandi capiranno che esserci l'una per l'altra ė un dono bellissimo e prezioso.

  • Ciao, io capisco tanto la tua stupenda prima figlia. Non ti parlo da mamma perché ho un figlio solo ma ti parlo da sorella maggiore. Premetto che tra me e mia sorella va tutto bene e guai se non ci fosse lei! Anzi, mi sento anche in colpa per quanto non la volevo da bambina! Questa cosa però l'ho capita da grande. Quand'ero piccola non la volevo, mi sarebbe piaciuto essere figlia unica e avere tutto per me, giochi, cameretta, attenzioni, le mie amiche solo per me e non dover pensare a inserire anche mia sorella. Sempre. Avrei voluto che almeno qualcuno riconoscesse che tante cose le ha imparate e ottenute perché io come sorella maggiore davo l'esempio. Ovviamente ci metteva del suo, ci mancherebbe! Io ero chiusa e timida mentre lei più ciarliera e sicuramente più simpatica e quindi anche in quel caso i complimenti si sprecavano ma solo a suo favore. Io venivo criticata e lei elogiata e la mia autostima demolita. Purtroppo ho visto diversi figli maggiori soffrire per il fratellino o sorellina "più avanti". Probabilmente alcuni genitori lo fanno inconsciamente ma trovo terribile fare paragoni su quanto è bravo uno e meno l'altro. Paragoni forse fatti in buona fede ma quanto ci rimane male un bambino se un genitore gli dice "tuo fratello o sorella è più avanti di te"! Sono d'accordo con te che questo non deve scoraggiare a fare il secondo figlio perché credo che un po' di gelosia sia normale. Io non ho il secondo figlio semplicemente perché mio marito non si convince ma spero di fargli cambiare idea anche se il tempo passa! Da genitore di un solo figlio non posso dare consigli ma da sorella maggiore dico di non imporre sempre la presenza del fratello o sorella ma di far vivere a entrambi la propria individualità soprattutto con gli amici, per quanto possibile ovviamente. Conosco una mamma con tre figli e quando riesce invita gli amici di uno mentre un figlio è dai nonni e l'altro da un amico. Così a turno li accontenta tutti e tre. Complimenti per esserti anche messa in discussione sull'accettare il modo di essere di un figlo che non si sposava col tuo ideale.Ne vedo tante di mamme che faticano ad accettare il carattere di un figlio ma senza mettersi in discussione. Anche madri di un solo figlio. Bsrbars

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