Fenomenologia della mamma: la Mammina Pancina (e tanto amore)

La Mammina Pancina (e tanta sfiga, no, scusate, tanto amore) è una figura che ci si augura essere mitologica, una roba tipo corpo di donna e testa di Medusa o corpo di babbazza con testa da pollo.

Esiste da sempre, ma è diventata davvero famosa grazie al Signor Distruggere, presente?

Qualcuno narra di averne incontrate davvero, e la descrizione è più o meno questa:

La Mamma Pancina quando pensa di volere un figlio (spesso per sistemarsi con un fidanzato con cui secondo lei sta vivendo una vita da sogno, tanto che infatti lui le ha detto che non la ama più o ama un’altra o proprio non la tollera) non tromba, no.

Lei si propizia la gravidanza bruciando assorbenti sul terrazzo.


Il procedimento funziona e si trova con un fantastico bebè (sperando che non sia una bambola reborn) e quindi festeggia la nuova vita appendendo la placenta alla porta insieme al fiocco nascita.

E maledetti quei vicini maleducati e invidiosi che hanno pure l’ardire di lamentarsi, ignoranti che sono!

Non vedrete foto del neonato, almeno quello, perchè si sa che fotografare un bambino prima del battesimo porta male.

Anche avvicinarsi agli specchi, guai, vanno coperti tutti!

Non lo sapete che Satana potrebbe palesarsi?!

Idiote ignoranti!

In compenso, festeggerà con fantastiche torte a tema.

www.rantnow.com

Dopo aver consumato la placenta, creato gioielli con il cordone ombelicale, offerto al parentado (ignaro) dolci di latte materno, dopo 45 mesi – forse – può pure tornare, con più di qualche perplessità, ad accoppiarsi con il marito.

Ora, accoppiarsi non è forse il termine più adatto, perché la vera Mammina Pancina non ama il sesso, non è come quelle stronzine invidiosette, no, lei il rapporto sessuale lo subisce, meglio se passivamente, meglio ancora se ad occhi chiusi, tanto che a volte si addormenta nel mentre. A quel punto si aprono tra le pancine meraigliose e indimenticabili discussioni su chi ha il marito che continua fino alla fine e chi invece ha il compagno che si interrompe e un pochino si offende, qualcuno proprio si incazza. ‘Sto stronzo.

Ma visto che è già al terzo figlio e non ne desidera altri, deve trovare un metodo anticoncezionale.

La pillola? L’anello? Il preservativo?

Ma che, siete scemi?!

Che poi il farmacista parla, non scherziamo, non vorrete che la gente sappia che… Emh… Che fate “quelle cose lì”, “quelle che vogliono gli uomini”, “quelle che piacciono a lui”, “quelle cose da grandi”.

Peccarità, sia mai!

No, idioti, metodi anticoncenzionali diversi e sicuri e soprattutto lontani da occhi e orecchie indiscreti.

Ma quali? Quali?!

Il più gettonato è…

La doccetta.


Cosa?!


Non conoscete la doccetta?!


E’ perché nonj siete Mammine Pancine. Trqnuille, ve la spieghiamo noi, siamo qui apposta:

praticamente dopo il rapporto la Mammina Pancina corre in bagno (si sono studiate le tempistiche precise. Basi scientifiche? Ovviamente no) e si lava in profondità, così “spazza via il mielino” (non morite, arrivate fino in fondo, ne vale la pen… A!) ed è “appposto” (“a posto” in genere è preso per un errore grammaticale).

Dopo che abbiamo visto la forma del doccino, ci è stato immediatamente chiaro perchè vada per la maggiore.

Eccola, in tutto il suo roboante splendore:

in vendita su Amazon, vi venisse voglia…

Roba che un vibratore diventa materiale per Suor Gelinda.

Capito perché non apprezzano il sesso con gli uomini?!

Il secondo metodo anticoncezionale, secondo solo alla doccina, è forse ancora più geniale, anche se meno godereccio:

consiste nel bere tantissima acqua, almeno 4 litri, non andare MAI in bagno, tenerla fino a scoppiare, attendere, come tutte, ad occhi chiusi (e mani giunte) che il marito “abbia finito” e finalmente correre in bagno e fare pipì spazzando via tutto.

Se non vi è caduta la mascella sulla tastiera, correte a studiare un po’ di anatomia femminile.

Perché che si tratti di due entrate e uscite differenti pare non sia ancora stato spiegato alla Mammina Pancina.

E… niente, basta, questi sono i metodi.

Quelli che usano le Mammine Non Pancine?

No, quelli no.

Coito interrotto?

No, non è possibile, perché, udite udite, i mariti pancini non si accorgono mai quando sta per succedere.

No? A 30/35/40/45 anni noooooooo?!

Ma con chi vi accoppiate, santo cielo?!

Uno dei misteri della figura mitologica di cui si tratta.

Forse è perché si accoppiano mentre la moglie dorme (vedi sopra) o mentre il figlio dorme nello stesso letto e intanto viene allattato (giuro, lo  abbiamo letto), fatto sta che, niente, proprio non c’è verso: il Papà Pancino eiacula random.

Esiste, infine, un altro metodo che tanto ci ha entusiasmato.

Certo, la Mammina Pancina lo usa  un po’ meno del doccino (chissà perché…), un metodo semplice ed efficace:

parlare direttamente con Dio.

La Mammina Pancina, comunque, è per prima cosa, appunto, mamma

Ha questi 3 o 4 figli (perché ovviamente hanno trombato 3 o 4 volte, non perché doccino, pipì e dialogo mistico funzionino) che crescono all’insegna del rispetto e dell’amore.

Qualche esempio?

Il bambino così adorabilmente socievole che suona tutti i campanelli ogni volta che esce di casa (solo 3 o 4 volte al giorno, chessarammai?! Perché i vicini si incazzano?! ‘Sti cafoni insensibili!).

Quello bravissimo, che gioca da solo, caro, buttando tutti gli zerbini del palazzo dalla finestra.

Anche qui, la mammina Pancina si lamenta del fatto che i vicini non capiscano il bisogno di inventiva dei bambini. E addirittura abbiano da dire perché lei non si preoccupa almeno di  raccoglierli!

La Mammina Pancina resta generalmente tale per tutta la vita.

Così leggerete Pancine mamme di principini di 26… mesi? No! Anni!

E non sono poche!

Andiamo da quella offesa con la coinquilina demmerda del figlio studente fuori sede che osava non lavare e stirare i vestiti del poverino e nemmeno gli preparava la cena!!! Pazzesco, eh! Che gente!,

alla possibile futura suocera preoccupata perché la fidanzata del figlio vuole addirittura lavorare all’estero e non è interessata a figliare. Madresantissima!

Ma la vera tragedia arriva quando la Mammina Pancina ha una figlia femmina.

Perché?

Perchéééééééééé?!

Perché la povera ragazzina ad un certo punto si troverà costretta a festeggiare con con gioielli, torte a tema e cotillon, il parentado e i compagni di scuola la “prima rugiadina”.

Cos’è?!

Il primo ciclo mestruale.

Il menarca.

La prima mestruazione, chiamatela come vi pare, insomma, ci siamo capiti.

Grazie al Signor Distruggere

Ammesso che sopravviva alla cosa, povera ragazza, poi si troverà:

– a doversi coprire in spiaggia: lo sapete che non indossare le mutande sotto il costume è da zoccole? No?! Svergognate!

– a invidiare il fratello di 5 anni di meno, perché lui a 16 anni può andare in vacanza da solo e lei a 21 ovviamente no.

Perché?

Perché poi come si fa a verificare che… Insomma, avete capito, no?

No?

Meglio per voi, credetemi.

La Mammina Pancina ci fa sorridere, a volte sganasciare, molto spesso ci lascia incredule e ci chiediamo se esista davvero o sia tutto un caso montato ad arte da qualcuno.

E, credeteci, ci piacerebbe tanto che fosse così!

p.s. Voleste comprare il doccino, questo è il link Amazon

Buahahahaha!

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