Tutte le risposte alle domande più frequenti sui surgelati

Quando dico che la mia dieta prevede in gran parte verdure (perché mi piacciono, soprattutto, ma anche perché fanno bene!), le obiezioni che mi si fanno più spesso sono: ma dove lo trovi il tempo di tagliare, pulire, cucinare? E: ma alle bambine cosa prepari?

Un paio di anni fa ho partecipato volentieri ad un progetto di Orogel, vi ricordate? “Una settimana in Nutrilibrio”: si trattava di provare a ricreare una ricetta al giorno con le mie figlie, trovando ispirazione proprio nel Nutrilibrio e usando le verdure Orogel. Era stato un successo ed era piaciuto molto anche a voi!

In Italia si consumano pochissimi surgelati, rispetto alle altre nazioni d’Europa: perché? Per mille motivi ma per uno soprattutto, e cioè perché si pensa che le verdure o la frutta surgelate siano di qualità inferiore a quelle fresche. Beh, sapete che in linea di massima è l’esatto contrario? L’ho scoperto grazie al blogtour che Orogel ha organizzato poco tempo fa, il cui scopo era proprio mostrare (e dimostrare) come si coltivano, come si raccolgono, come si lavorano e come si conservano le verdure e la frutta vendute poi nei sacchetti Orogel.

Ecco le domande sui surgelati che tutte avete in testa e a cui io risponderò!

Da dove provengono i prodotti surgelati Orogel?

Dall’Italia. Le verdure e la frutta Orogel sono coltivate in zone tipiche e nella stagione giusta. Questo sia per rispettare l’ambiente, sia per rispettare il cliente finale che così ha una migliore qualità. Si lavora nei campi 24 ore su 24: durante la stagione di raccolta, quindi, si raccoglie tutto quello che sarà poi lavorato, surgelato e venduto per tutto l’anno (fino ad esaurimento scorte!).

Un fiore all’occhiello dell’azienda è sicuramente l’azienda agricola Minzoni, in provincia di Ravenna. 122 ettari in grado di assicurare a Orogel vegetali freschi e pronti per essere surgelati pari a circa 35/40.000 quintali l’anno. Qui si seguono appunto i ritmi delle stagioni, per esempio, a gennaio si seminano la cipolla e il pisello mangiatutto, a marzo gli spinaci, ad aprile il prezzemolo, poi l’erbetta, la cicoria, e via così durante l’anno.

Ma i prodotti non arrivano già “sciupati” alla lavorazione?

No, perché il principio è quello della filiera corta. Gli stabilimenti sono vicinissimi ai campi, di modo che ci sia un collegamento continuo e che i prodotti arrivino alla lavorazione in poche ore. In questo modo mantengono il più possibile le proprietà nutritive e organolettiche. Pensate che la zucchina del mercato sia per forza più fresca? Certo, se il venditore l’ha raccolta un’ora prima e voi la cucinate appena comprata, altrimenti no. E pensate, con la globalizzazione, quanta strada fa quella zucchina prima che la compriate nei supermercati, e quanto tempo la tenete in frigo prima di utilizzarla. Tutto questo, nei surgelati, non esiste.

Durante la lavorazione cosa viene aggiunto?

Assolutamente niente, a meno che non si tratti di prodotti “conditi”, o piatti pronti. Nelle verdure tali e quali non viene aggiunto niente: una volta giunte negli stabilimenti Orogel, le materie prime vengono immediatamente lavate, pulite e selezionate con cura, poi avviate al processo di surgelazione, che avviene impiegando solo le tecnologie più moderne, permettendo così di creare un prodotto assolutamente naturale grazie al solo impiego di aria, acqua, vapore e, ovviamente, freddo. In questo modo rimangono come intatte e, quando le utilizzate, è proprio come utilizzare una carota appena pelata, solo che è ancora più fresca!

Che differenza c’è tra surgelato e congelato?

Innanzitutto la temperatura: un prodotto surgelato viene portato in brevissimo tempo ad una temperatura di -18 gradi, cosa che permette la formazione di micro-cristalli di acqua che non danneggiano la struttura biologica degli alimenti. Le valenze organolettiche e nutrizionali (proteine, vitamine, carboidrati, ecc.) non vengono intaccate. Con il congelamento, invece, il processo è più lungo e a temperature maggiore, il che “danneggia” le proprietà nutritive degli alimenti.

I surgelati non si rovinano prima di arrivare nei banchi dei supermercati?

Orogel ha ottimizzato anche questo aspetto logistico, con magazzini automatici intelligenti a -28°C. I fornitori selezionati hanno mezzi di trasporto a basso impatto ambientale.

Orogel usa pesticidi?

L’obiettivo è quello di arrivare al residuo zero nel 2019, preferendo i cosiddetti “insetti utili”.

Queste sono le domande più frequenti che mi sono state fatte prima del blogtour e quando mi sono occupata del Nutrilibro. Tagliare, pulire e lavare le verdure quando si torna dopo 10 ore fuori casa sì, può essere lungo e noioso. Usare dei prodotti freschissimi e dalla qualità ottima (vi invito a cercare online tutte le informazioni che volete su Orogel, anche sull’etica del lavoro – il 70% della forza lavoro è donna, hanno istituito il social housing, hanno aperto il doposcuola per i figli dei dipendenti, danno un buono per i libri scolastici… devo continuare?) è un’alternativa facile, veloce e dalla qualità certa, molto più dei pomodori appena comprati sotto casa.

Come? I bambini non mangiano verdure? Vi invito a leggere di nuovo il post sulla Settimana in Nutrilibrio ma soprattutto vi consiglio queste quattro cose:

  • cucinare con loro
  • usare la fantasia (trovate anche delle ricette sul sito Orogel)
  • dare il buon esempio (inutile pretendere che mangino il cavolo se a voi fa schifo!)
  • non esagerate con le quantità, i bambini si spaventano!

Che dite, è arrivato il momento di vincere i pregiudizi e mangiare più verdure?

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