Di feste di compleanno, pagliacci ed altre catastrofi

Arriva l’autunno, riaprono le scuole… e ricominciano, oltre che le malattie, le famigerate feste di compleanno (non le ho accoppiate a  caso).
Non so come funzioni da voi, qui ci si trova il temuto bigliettino nella tasca delle comunicazioni, all’asilo. Visto che non ci sono praticamente momenti di incontro tra genitori, gli inviti prevengono da completi sconosciuti, che è tanto se hai sentito nominare il festeggiato da tuo figlio.
Ovviamente, per la gioia della madre lavoratrice, sono generalmente il venerdì alle 3 (ma lavoro solo io al mondo???).
Al primo bigliettino pervenuto, visto che sono la mamma mostro e devo riabilitarmi (ai miei occhi, ovviamente), stoicamente accetto ed incastrando mille cose, saltando il già brevissimo pranzo (davanti al pc ovviamente), correndo di qui, stringendo di là, riesco a partire con solo un’ora di ritardo.
Nel frattempo sono pure riuscita ad andare in un negozio strafico di giocattoli e prendere quella che mi sembra una genialata per un prezzo che ritengo lì per lì accessibile, e mi avvio felice, sentendomi per un attimo la Mamma Perfetta.
Almeno fino a che moltiplico mentalmente il prezzo che ritenevo accettabile per il numero medio di feste cui dovrò partecipare e mi rendo conto che è una rata del mutuo.. e mi sento un po’ meno perfetta e un po’ più cojona.

E vabbè, ora resta da trovare la casa. Che chiedendo al marito, che chiede ai colleghi, che chiedono alle mogli, sembra in una via sperduta tra i monti dalla parte opposta della cittadina dove abito.
Poi, per fortuna, non mi fido, metto la via nel navigatore che.. emh. Mi porta a 500 metri da casa mia. Praticamente ci passo davanti tutti i giorni, e non avevo assolutamente idea ci abitasse un amichetto di mio figlio. Oddio, amichetto…
Ok, intanto individuo agevolmente la casa grazie agli immancabili palloncini fuori, ed entro sperando di non essermi infilata al battesimo di Pinco Pallo.
La porta è lasciata simpaticamente aperta, così non ho nemmeno la speranza di capire chi sia la padrona di casa vedendo chi apre la porta…e dalle facce totalmente sconosciute che vedo intorno il timore di aver sbagliato festa prende piede.
Poi individuo il pagliaccio (la cui presenza era proclamata nel bigliettino d’invito come guest star della giornata) e tiro un sospiro di sollievo. Nell’imbarazzo di non saper chi salutare (chi cavolo sarà la padrona di casa?? magari l’ho appena incrociata facendo la figura della cafonaccia) mi siedo in mezzo ai nani e ridacchio alle battute del clown e, per inserirmi, al papà di fianco sussurro “bella idea eh!”. Che mi gela rispondendo: “ma come bella idea, è terribile, è sempre lo stesso clown per tutte le feste, avrò visto lo stesso repertorio dozzine di volte, non ne posso più! Non l’avevi mai visto???” facendomi sentire la mamma mostro che sono. Perché io, alle feste, di solito non ci vado. Io sono la mamma mostro, appunto.
Però almeno ho rotto il ghiaccio e, mostro per mostro, non ho più remore a chiedere “emh, sai chi è la mamma del festeggiato?” (pregando “fai che non sia il padrone di casa, fai che non sia il padrone di casa…”).
Mi va bene, e mi indica la signora vestita da pagliaccio che credevo fosse l’aiutante dell’intrattenitore, confidandomi che anche lui ha dovuto a sua volta chiedere chi fosse (wow non sono poi così mostro! Non l’unico, almeno).
Nel frattempo arriva un moccioso antipaticissimo che mi sfila brutalmente dalle mani il regalo, e faccio appena in tempo  a chiedere conferma a mio figlio se sia il festeggiato, prima di percuoterlo, e sì, lo è (peccato, lo avrei picchiato volentieri, di nascosto).
Apre il pacco, dà uno sguardo annoiato alla scatola, e senza nemmeno scartarlo del tutto lo lancia bellamente nel mucchio di regali alto tipo mezzo metro.
Ha lanciato. IL MIO REGALO. Nel mucchio.
Quello di cui ero così soddisfatta, quello che non vedevo l’ora di consegnare.Che avrebbe fatto sentire orgoglioso A1 di avere una mamma così figa. A1 non l’ha nemmeno visto.
E decido: la prossima volta o prendo delle matite da 2 euro dai cinesi o marchio a fuoco nome e cognome sul regalo (e sì lo confesso: per tutta la festa adocchiavo il “mio” pacchetto abbandonato in mezzo agli altri meditando di rimetterlo in borsa. Sono un mostro, lo so).
Il resto del piacevole pomeriggio passa tra un gruppetto di mamme e l’altro tentando di intervenire nella conversazione.Io, che non sono esattamente l’essere più socievole della terra. E’ inutile dire che i tentativi sono di esito fallimentare. La madre del festeggiato, poi, non mi ha mai rivolto la parola (ma chi ti invita non dovrebbe anche farsi carico di un minimo di finta cortesia per gli ospiti?).
Nel frattempo, clown, palloncini, foto di rito, torte di tre piani, coriandoli, e Pignatta (a forma di elicottero in grandezza naturale, praticamente) con regali megagalattici per tutti. Tranne che per mio figlio, che in quel momento era a fare la pipì. E ammetto con vergogna che scoccia più a me che a lui, che sia rimasto a bocca asciutta, tanto che guardo con misto di odio e invidia il piccolo delinquente che si è fiondato sotto la pentolaccia accaparrandosi mezzo bottino (un Dinosauro, una molla magica, una Barbie -una Barbie!!!- due o tre macchinine, una dozzina di dolcetti, infilati tutti nella maglia) sotto gli occhi orgogliosi della madre (che ovviamente non si è posta il problema che dovesse avanzare qualcosa per gli altri). E mi trovo a chiedermi come sfilargli qualcosa dalla maglia senza che se ne accorga. Ok, ho raggiunto il fondo, devo andarmene da qui.
E me ne vado.
Appena in tempo, visto che scoprirò il giorno dopo che la Mamma Perfetta (perchè sì, esiste) aveva pure fatto leggere al marito una lettera in cui grida al mondo l’amore per i suoi figli, dichiarandosi felice di aver dedicato la vita a loro (con dubbi risultati) e quanto li ami.
A volte andare via prima salva la vita.
Specie alla madre del festeggiato.

Ecco, questa era solo la prima festa, la seconda, ieri, non è stata molto diversa.
La terza, non ci sarà. Tornerò ad essere la mamma mostro che “sai, io lavoro e alle 3 è proprio impossibile per noi”.

Ovviamente ogni riferimento a nomi o persone o situazioni è puramente casuale

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27 Comments

  • per fortuna, almeno per ora, al nido non si è posto il problema. solo feste di figli di amici. ma questo non risparmia la scena del regalo! cose che a mio figlio non compro per risparmiosità relegate in un angolo! con una coppia in particolare, dopo battesimo, due feste di natale e altrettante di compleanno, al 3 compleanno sono passata al regalo cinese! ekkekavolo!! 🙂 ora mi aspetta la faticaccia dei regali antalizi! 🙂
    comunque io in queste situazioni sono mostro almeno quanto te! 🙂
    (e some al solito mi sto tenendo la pancia dal ridere!

  • Ahahah grande Morna! Fortunatamente qui se la tirano troppo per invitare alle feste, portano una torta a scuola e via… Vi immaginate se dovessi fare dei regali alle famose bimbe del 6ème?
    E siccome detesto che mia figlia ne riceva troppi, pure al suo compleanno invito tre gatti (intimi) dicendo chiaramente cosa e cosa non regalare!

  • no, mi sono fermata a metà per commentare subito… ma come gelata? io a un padre che mi risponde così (dle clown) penso avrei proposto seduta stante (lì, davanti al clown) di diventare mio amante! ahahahahhaha

    ps: com'era (il papà)?

  • Be' qui le feste fortunatamente sono più' easy e io vado sempre se posso e se mia figlia ha piacere, ma la scena del regalo l' anno scorso e' capitata anche a me, dopodiché' ho sempre cercato di mettermi d'accordo con qualche altra mamma in modo da fare regali decenti con meno spesa. Io vado sempre se posso e se mia figlia ha piacere. Per la pignatta mi ribolle il sangue, ma perché c'è la prendiamo peggio che se fossimo bambine?

  • Io che non sono solo mostro, ma anche una buzzurra, se non mi stanno simpatici i genitori trovo una scusa gentile (per quel giorno abbiamo già altri programmi). Quando invece abbiamo partecipato, io non mi sono mai trovata a disagio con i genitori, ma devo dire che nemmeno a me piacciono queste ammucchiate di regali, questo intrattenimento a tema a tutti i costi… Chissà cosa si fa il giorno dopo con tutti i palloncini e con tutti i regali ricevuti?
    elenita

  • io non mi ero mica posta finora il problema che alle feste dovessero presenziare anche i genitori………..

    (morna: perchè mi pareva una risposta brillante la sua! mi sembrava una situazione molto da commedia americana… però in quel caso il papà sarebbe stato tipo george clooney o huge grant)

  • beh, chilli, finchè non hanno un'età che non ti costringa più a doverli guardare a vista, di solito alle feste non è che li lasci e te ne vai, non ci provare! Rassegnati, ti toccherà!

    Noi avremmo da raccontare la festa di compleanno dei 3 anni di leo, che, come alcune di voi sanno, aveva invitato l'asilo intero in un attimo di mia distrazione…e la festa di compleanno latina, che non dimenticheremo mai…divertente, ma davvero particolare per una persona estranea alla comunità.

    Morna mi sa che di questo post potrebbero esserci puntate successive! 😉

  • Direi che su questo campo sono molto fortunata… noi compleanni ne abbiamo già fatti un po' ma nel mio caso conoscevo già sia la faccia del bimbo/a che quella di entrambi i genitori… qui di solito le feste si fanno o il sabato o la domenica pomeriggio quindi di solito partecipano entrambi i genitori. Adesso si è formato un bel gruppetto ed è capitato di ritrovarci anche per uscire a cena insieme. Per il regalo di solito sia se faccio da sola che se mi aggrego a qualcuno non spendo mai più di 10€ e finora ho sempre comprato roba da vestire. E soprattutto l'apertura del regalo è avvenuta sempre con con la mamma del nano vicino che chiedeva provenienza del pacco e ringraziava.
    ax.blu

  • oddio,sta cosa mi terrorizza, anche perchè con quell'orso di mio marito la vedo proprio dura………. sabato pomeriggio alla festa dell'amichetto dell'asilo???? piuttosto mi si suicida…

  • Ma guarda anche mio marito è piuttosto orso infatti il primo è stata dura, poi per fortuna li ha legato molto con un paio di papà e da li non ci sono stati più problemi, e adesso ci vediamo volentieri… tra l'altro quelli con cui abbiamo legato di più probabilmente ce li ritroveremo anche alle elementari quindi ribadisco… in questo caso mi sento molto fortunata 😀
    ax.blu

  • dimenticavo: domenica noi abbiamo la festa d'autunno del nido. in che post la posto, in questo o in quello delle riunioni? 🙂

    ps: sì, andremo, tutti e 3 0_0 (l'ansia da inserimento ha avuto la meglio sull'orsità di mm!)

  • prometto sul mio onore che mai e poi mai coinvelgerò un clown alle mie feste e vieterò alle madri dei festeggiati di vestirsi in tema con l'animazione!!! croce sul cuore!!!! ;-)))

    la scena del regalo è un classico… la cosa che mi da più fastidio è che le mamme dei festeggiati invece di aiutare il bambino a ringraziare se ne fregano e si fanno i fatti loro credendo sotto sotto che la festa sia per loro e non per i bimbi

  • Ecco brava Faffa, la mia sofferenza non sarà stata vana.
    Sui regali, è una cosa che detesto!!
    Se penso all'entusiasmo che ho sempre avuto io…
    vedere la noia e la superficialità di adesso mi fa rabbrividire…

  • Noi partecipiamo a tante feste di compleanno e devo dire che fino ad oggi sono state tutte bellissime, ma forse perchè ci conosciamo tutti da tanto tempo e quindi il clima è davvero familiare! Morna ti è andata proprio male…! se ti consola anche MM cerca accuratamente di evitare tutte le festicciole con la scusa che L al pomeriggio deve fare il riposino, si sacrifica….!!!

  • Io sono una mamma mostro al quadrato, non ho ancora partecipato a una di queste feste e non ho mai organizzato una festa per i miei figli (organizzato solo per i nonni e pochi amici ma mai quelle per tutta la classe) non mi sento per niente in colpa 🙂

  • Ecco perchè io ho deciso di fregarmene degli usi e delle figuraccie e la festa a mio figlio la faccio, però invito solo quelli che sono davvero i suoi amici o i figli dei miei, di amici. Così i genitori li conosco tutti, loro conoscono noi e i bambini non hanno bisogno di pagliacci per giocare insieme e divertirsi.
    I compleanni degli altri "non davvero amici"? Declino inventando un qualunque impegno, anche se sono di domenica (soprattutto, se sono di domenica).

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