Figlio mio, ma quanto mi contagi?

figli-malati-contagiano
C’era una volta una giovane donna superfiga che girellava a -30° con un cappottino scollato.
C’era una volta una giovane donna superfiga che mangiava kiwi a colazione, aveva borse di dimensioni adatte al trasporto di un solo kleenex (generalmente usato durante un film strappalacrime), non saltava un’ora di lavoro e la mattina si svegliava sempre riposata.
Poi successe qualcosa. Iniziò a mettere la sciarpina anche d’estate (che si sa, nei negozi l’aria condizionata è tremenda), a comprare borse abbastanza capienti per ospitare rotoloni maxi di asciugatutto, mangiare riso in bianco un giorno sì e l’altro pure, a svegliarsi col torcicollo e, per quanto riguarda il lavoro… beh, passiamo oltre.
Sei diventata madre. Sì, tu che non mettevi le calze fino a dicembre inoltrato, sfidavi il mondo ballando fino all’alba sul tacco 12, mangiavi hamburger conditi in maniera sospetta dal sudicio alle 4 di mattina, facevi il bagno dopo un pranzo di sette portate, adesso sei una chiavica.
Hai capito bene. CHIA-VI-CA.
E ti ricordi quell’influenza che ti sei presa a 25 anni, quando hai deciso di andare a lavorare lo stesso che tanto a casa ti annoiavi, e poi il sabato il fidanzato ti ha comprato i Baci e avete guardato Titanic insieme perché quando si è malate si può pretendere l’impossibile e il mondo è ai nostri piedi?!
Beh, dimentica.
Tu-sei-madre.
Ti ammalerai. Ti ammalerai così spesso che non ti accorgerai nemmeno più di esserlo. Se ti chiederanno da quanto tempo non ti ammali, tu non saprai rispondere. Ma se pensi a quello che eri prima – sì, PRIMA – allora ti renderai conto della realtà.
Che anche se stai portando tuo figlio al nido hai lo stesso 38 di febbre.
Che anche se continui ad allattare imperterrita hai pur sempre la dissenteria.
Che anche se prepari il dolce per la colazione hai lo stomaco rovesciato.
Che anche se stai giocando con le costruzioni hai il colpo della strega.
Che anche se porti dieci kg nel marsupio hai la lordosi che non ti dà pace.
E allora ti ricordi di quanto era bello ammalarsi PRIMA, abbandonarsi al dolce far niente, riposarsi.
E pensi che sì, avresti solo bisogno di riposarti.
E poi pensi a tuo marito “malato”.
E ridi.
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16 Comments

  • ohhhh come ti capisco!!
    malattia?! cos'è?
    Da quando sono mamma, non esiste influenza , mal di testa, dissenteria & co… o meglio, esistono, ma te li tieni e prosegui la tua vita con gli stessi ritmi serrati …
    e che dire dei miei venerdì pomeriggio . Io il venerdì lavoro mezza giornata; quindi in giovane età il giovedì sera uscivo a far bagordi, tanto dovevo resistere solo 4 ore a lavoro e poi al pomeriggio mi abbandonavo a quelle pennichelle da sonno profondissimo e rilassantissime … per essere di nuovo carica e uscire la sera!
    Ora, quando vado a letto a mezzanotte sono già una CHIAVICA …
    ohhh bei tempi andati …

  • oddio Anya mi hai fatto morire! sai però cosa manca??? la mia situazione attuale: una settimana di tosse terrificante, febbriciattola, mal di stomaco, nausea…e tempo zero per andar dal medico. Poi arriva la prima notte di tosse per il nanetto e………. appuntamento dalla pediatra per il pomeriggio, naturalmente corredato da incastri di lavoro e salti mortali per te che non sei malata….è una settimana che ad ogni colpo di tosse sputi un polmone ma non sei malata, stai solo soffrendo un pò il cambio di stagione…

  • yeallow, quanto è vero!!
    anch'io ho di tutto e di più, ma tempo per anzare dal medico ZERO.
    però per il pediatrra si trova sempre eh.
    Oddio Anya, non farmi ricordare com'era essere malati, PRIMA.
    A letto 24 ORE, TV in camera, brodino caldo, The, biscotti, riviste sul pavimento.
    Piango.

  • terribilmente vero, soprattutto in quetso momento (visto che con l'iscrizione al nido il nano è diventato un temutissimo spacciatore di virus… che peraltro. per fortuna!, ha dimostrato di saper gestiore molto meglio di me.. forse perchè lui è stato 2 settimane a casa e io solo mezza giornata a letto…). però confesso che non è che prima fossi proprio un fiore come te! 😉

  • Hai illustrato un pittoresco quadro realistico del percorso da strafiga a mamma, ma se vuoi davvero la realtà occorre ammettere anche il passare del tempo e quindi un cambiamento naturale del proprio fisico.
    E non dimenticare la canottiera.

  • Caro Felipe, forse non sai che io sono ancora una pischella, altro che età che avanza! Dovrei essere a ballare sui tavoli in questo momento, e invece ho appena finito di lavare biberon. Resto superfiga eh, però acciaccata, ecco.

  • Vero! Mi consolo…Da quando ho mia figlia mi ammalo spesso, più di lei x fortuna. Influenze, raffreddori continui, mal di gola e tosse, l'inverno è l'inizio di un incubo per me. Per fortuna che il mio compagno se sto male fa tutto ciò che deve essere fatto, com'è giusto che sia. La porta al nido, mi accudisce :), fa la spesa, fa da mangiare (ma quello già lo fa)la va a riprendere, la fa giocare e mi lascia riposare. Altrimenti io non potrei fare molto, se sto male io sto male veramente e non mi tengo in piedi.

  • Io invece sono padre e mio figlio di 3 sta facendo il primo anno , più le volte che sta a casa perché ha una tosse che non lo lascia in pace con alti e bassi… Non vi dico quante volte mi sono ammalato quest'anno che in tutta la mia vita è un continuo. Ora ho la febbre a causa di una cistite. Praticamente faccio il sangue… Io in questi casi mi devo riposare perché la febbre è alta e del lavoro me ne frego, la salute prima di tutto. Spero a Dio che il prossimo anno mio figlio non riporti tutti questi maledetti virus. Poi io cerco di non prendere troppi antibiotici, solo in caso estremo

  • Come mi sento sollevata da questi commenti…Allora non sono l unica mamma sfigata che si ammala tutto l inverno dietro alla pupa che frequenta il primo anno di scuola materna!Iniziavo seriamente a preoccuparmi, a pensare di avere qualcosa che non va nel mio sistema immunitario!Evviva l estate!!!

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