Fenomenologia della mamma: la Mamma Mostro

La volevate, no? Lei, quella che manda i figli a scuola con la febbre non perché “dai, 37.5 che vuoi che sia?”, ma perché non gli viene proprio in mente di misurargliela.
Quella che ad un mese dal parto lascia l’infante ai nonni per andare un giorno alla Spa. Quella incasinata, che compra le merendine ma vorrebbe preparare tutti i giorni una torta, che dimentica il cambio per il nido per tre mesi di fila, quella che alle 21 sono a letto altrimenti io muoio.
La Mamma Mostro.
O meglio la fenomenologia che mi rappresena per eccellenza, quella a cui non posso nemmeno più dare il copyright perchè è diventata Nome proprio di persona (il mio), e come tale non è tutelabile.
Eccoci, dicevo. Sono io, eppure non so da che parte cominciare.

La Mamma Mostro, sostanzialmente, è quella che già in sala parto ne ha le palle piene.
Wow, che momento incredibile, il primo sguardo è indimenticabile, le 2 ore di contatto pelle a pelle le più belle ed emozionanti della vita.
Ok, ma ora che sono passate posso andare con il Mornamarito a mangiare una pizza?
Quella che al terzo giorno di routine cacca, latte, ruttino, cacca, nanne, cacca, latte, ruttino, non vede l’ora di tornare al lavoro.
Quella che entro il primo mese di vita del nano sente l’assoluta necessità di staccare la spina ALMENO UNA NOTTE.
Quella che lascia il figlio a dormire dai nonni perché è malato e lei non può assentarsi dal lavoro, che ha sensi di colpa per i primi 3 minuti, che magari si commuove anche nel vederlo partire con la nonna, ma non fa in tempo a rientrare in casa che si sente rinascere: casa vuota, silenzio, possesso del telecomando, libertà di leggere. Che poi, avete presente cosa vuol dire alzarsi la mattina e prepararsi in santa pace?? No? Allora smollate quelle belve e provate!
Quella che però dopo 10 minuti svaccata sul divano a leggere con cicca e birra capisce che la libertà è una dipendenza da cui si rischia di non poter più fare a meno.
E come tutte le dipendenze, l’astinenza poi fa soffrire le pene dell’inferno. Riabituarsi a grida, pianti, lagne, salti, giochi ovunque, capricci…. è estremamene dura. Quasi quasi è meglio non ricordarsi come era prima.
Eppure, nonostante lo sappia, la Mamma Mostro dopo 3 mesi di naninonstop si sente come un pesce in una boccia: mi manca l’ossigeno, fatemi uscire, fatemi vi prego fare una nuotatina nell’oceano, poi torno giuro che torno, vi prego tenetemi i rospi 3 giorni, no non scappo in Sud America, giuro che torno a prenderli, davvero davvero davvero.
La Mamma Mostro non ha salvato sul cellulare il numero dell’asilo (di solito arriva a salvarlo qualche mese prima che finisca il triennio), e così le chiamate da “numero sconosciuto” vengono irrimediabilmente ignorate.
La Mamma Mostro mette gli avvisi delle riunioni nella tasca del cappotto, ma poi cambia giacca e se lo ritrova sempre a cose fatte.
La Mamma Mostro si dimentica le feste di compleanno degli amichetti, e perde sempre l’invito così non riesce ad avvisare, facendo la figura dalla cafonaccia o della snob (no giuro, l’ho perso davvero non è per questo che non vado…).
La Mamma Mostro sbaglia rigorosamente gli orari e/o i giorni: va il giorno prima dalla pediatra, il giorno dopo dall’estetista. E quindi i figli son sempre malati e lei sempre pelosa.
E’ quella che concentra le lavatrici nel week end, le stende dopo tre giorni, le ritira dopo una settimana, e le stira dopo.. anche mai. Così deve avere tutto in almeno 15 pezzi per far fronte a 15/20 giorni di asilo. E’ quella che si dimentica per mesi di portare il cambio all’asilo, e che per altrettanti mesi si dimentica di riportare indietro i vestiti dell’asilo (eh, quando il cambio non c’è)…
La Mamma Mostro mentre è al lavoro si dimentica completamente di avere figli. Anzi, se ne dimentica anche quando ha la fortun la disgrazia di averli lasciati di nonni.
La mamma mostro anela ad una settimana di vacanza da sola, ad un’ubriacatura da guinness dei primati, a qualsiasi cosa significhi libertà che prima manco le interessava: scalare l’Himalaya, andare in pellegrinaggio, lavorare 20 ore. Tutto, purché inaccessibile a loro.

Ma la Mamma Mostro è solo una che prende le cose con meno enfasi, non con meno amore. Sa che la cosa fondamentale, per i figli, è di essere amati, e lei di certo impazzisce per loro.
Ancora di più quando tornano dopo una settimana dai nonni.

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29 Comments

  • Concordo, ogni mamma ha il suo lato oscuro! Io stasera, appena tornato il marito dal lavoro, gli ho mollato il pupetto perchè bisognava andare a comprare il latte, pur sapendo benissimo che la confezione di scorta è sempre lì al solito posto!

  • è una mamma mostro anche quella che continua a leggere questa pagina facendo finta di non sentire e vedere entrambi i nani urlanti attaccati alla propria gamba? Che poi cosa mai vorranno di cosi importante? Sono puliti, hanno tutti i loro giochini a disposizione, la tv accesa, sono sazi…ops proprio sazi no, forse è ora di cena 😉

  • Bellissimo!!! Finalmente qualcuno che scrive anche di me!
    … mi manca solo di provare il piacere della settimana dai nonni… ops del ritorno dalla settimana dai nonni!
    Ma prima o poi ci arriverò anch'io!!

  • Morna eccomi presente!
    a casa con nano 2 con 38 di febbre… ma quando finisce sta giornata? Voglio andare al lavoro!
    E poi lo confesso: io adoro mollarli ai nonni x fare settimane di vacanza con MM! 🙂

  • Non è che non voglia confessare, ma… avercene di nonni così!
    Comunque mandarli all'asilo con poche linee di febbre lo faccio pure io, e per giustificarmi dico che così si temprano 🙂
    Baci da elenita – aspirante mamma mostro

  • elenita, davvero!
    Io ho solo i miei, che però ultimamente risentono il colpo delle due Belve Unite.
    Ah sulla febbre, ho corretto: io li mando con la febbre perchè non mi viene in mente di misurargliela/non mi accorgo che stanno male / non so dove sia il termometro.
    Very monster!!

  • può considerarsi mamma mostro quella che in vista di una cena tete-à-tete con il proprio bimbo (causa assenza occasionale del marito) cucina lasagne surgelate o peggio ancora sofficini al microonde spacciandoli come la cena-delle-occasioni-speciali?
    Oppure quella che essendo in ferie forzate dallo studio, spedisce comunque il proprio bimbo al nido?

  • io trovo qualcosa di me in ogni fenomenologia…mamma ipocondriaca?
    Comunque cara mammaMostro-Morna, la frase che ti descrive meglio è l'ultima…e il fatto di impazzire per i nani, e di prendere le cose alla leggera, fa si che A1 e A2 ti adorino…mostro o non mostro!
    bacioni,
    Ele

  • Morna da brava mamma mostro al momento ho all'attivo (senza Manzi):
    1 settimana in crociera;
    10 gg in messico;
    we vari;
    ed abbiamo appena prenotato il Kenya x febbraio.
    Se non ci mangiano i leoni il prossimo anno mi butto sulla Cina! (Sempre se i nonni reggono!)
    Ma posso essere onesta? Lasciandoli non mi sento molto mostro, stanno con i 4 nonni,4 zii e due bellissime cuginette e per il resto dell'anno io sono presente tutti i giorni, spesso senza MM fuori per lavoro, e come tutte mi spacco in 4 per loro!;-)

  • Io mezzo mostro…peró col nano sempre accanto (ok…il giovedì sera alle 22:30 esco di casa per andare a ballare e torno alle una. Lascio lui col papà e spesso lo ritrovo sul divano o nel letto ancora tutto vestito col pannolone strabordante…ma prima delle 23 non s'addormenta)!

  • Che bello, anche io ho un pezzo di mostro dentro, esattamente il cambio dell'asilo, lo stesso da gennaio anche se siamo a metà maggio (giuro dai lunedì porto il cambio nuovo) e guardate quando il baby ha compiuto un anno, il 29 di agosto, io e il padre lo abbiamo lasciato dai nonni fino alle 2 di notte,non ci sentivamo ancora sicuri di lasciarlo tutta la notte- e alla sagra del paese ci litigavamo l'ultimo sorso di coca e rum….e una cosa verde che si fuma cercando di conviderci che fosse l'ultima….e speravamo che la suocera non si accorgesse che non eravamo proprio sani…fortuna che siamo andati a casa a piedi.

  • Ok,lo ammetto. A nemmeno 5 mesi di vita l'ho lasciata dai nonni x andare al cinema col marito. Ci abbiamo preso gusto e il mese dopo siamo andati sugli slittino di notte. Poi ancora cinema e varie ed eventuali. A due anni la grande prova: una notte fuori solo noi due grandi x ricordare com'eravamo. Bello bellissimo da rifare, con parsimonia xke uscire con lei è un piacere immenso, ma da rifare. Proprio mostro,eh!

  • ma non è mamma mostro scusate: è mamma normale! è mamma-tutte-noi! non scherziamo, anche dietro l'apparenza della mamma perfetta si devono nascondere momenti di mostritudine, sennò non si vive. Mi pare che l'unica fenomenologia incompatibile con la mamma mostro sia la marsupiale doc (che è l'unica creatura che veramente detesto, dal profondo del mio cuore). Comunque io sto per andare in maternità per la seconda volta e la mostrina grande continuerà ad andare all'asilo perchè la piccola deve avere, almeno per qualche ora al giorno, l'attenzione totale della mamma (leggi: non voglio mica morire con due mostrine dentro casa!) e comunque una volta al mese vado a cena fuori con le mie amiche, cascasse il mondo. E la prima figlia all'età di 2 mesi ce la portavamo al mare tutto il giorno (all'ombra, s'intende: non chiamate gli assistenti sociali!) e raffreddavamo il biberon immergendolo nell'acqua del mare… Sono mostritudini? ma no dai, si tratta solo di esser un po' flessibili e cercare di non rinunciare proprio a tutto in nome dei figli! Peccato solo che non posso usufruire dei nonni… sennò ve lo farei vedere io ;-P

  • No no…qui non mi ci trovo per niente!! Capisco lo humor ma,… Troppo esagerato!!!! Però rivedo pari pari una mia amica che infatti non ha voluto figli ed è una donna molto felice…. Meditate gente, meditate…

  • Un tocco di mostritudine ce l'hanno tutte… Tutto spero di no, però. Dimenticarsi cose, essere disorganizzate è un conto, ma dirsi che "basta l'amore" e poi non aver voglia di stare con loro, mandarli al nido e poi farsi una settimana di vacanza da soli, mi pare un autogiustificarsi un po' eccessivo. L'amore è anche cura e sbattimento, se no son buoni tutti.

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