Fuga a due da Nanotraz

“Ehi Amica, ciao! Come stai?”
“Bene Kla, sì, solo…devo dirti una cosa, non so con chi parlarne…a te lo posso dire. E tu mi devi dire cosa ne pensi”.
“Certo!”
“Sai che è il nostro anniversario tra pochi giorni, no? anche il vostro no?”
“Sì, auguri a voi, auguri a noi, quindi?”
“Partiamo!”
“Wow! e per dove?”
“Non hai capito, io e marito. Soli. Niente figlio. Mi sembra…boh…mi dovrei vergognare? E’ disdicevole? Non so…mi sento in colpa da morire!”
“Oh, no, dai, non dovresti, e poi…ehm…sai…ok, te lo dico: partiamo anche noi! E senza Monk. Noi Bruxelles, tu?”
“Figo! Noi Barcellona!”
“Figo!”
“Ma non è brutto, voglio dire…non è un viaggio di costrizione, di lavoro, d’emergenza…”
“No, è svacco. Puro svacco…effettivamente…mi sento in colpa anch’io…un conto è se sei costretta, o se ti giustifichi almeno la coscienza col lavoro…ma così…uff! Mi sembra proprio brutto!”


Qualche giorno dopo. Milano, auto, A8 direzione Malpensa.
“Ehilà! Noi siamo in auto, verso l’aeroporto, voi?”
“Noi domani. Come va?”
“Strano…dai, mi sento un po’ così…anche marito…ma dai, in fondo, non stiamo uccidendo nessuno…no?”
“Ma no, dai! Divertitevi!”
“Anche voi!”

Seguono 10 telefonate ai nonni, al nano, a Pregu, al nano, a Pregu, al nano, a Pregu, ai nonni: ok, ora  è con loro e noi siamo all’imbarco. Tutto perfetto. Che strano, Bronto…la prima volta che Monk ha preso un aereo era proprio da questo aeroporto, ti ricordi?

Mi sento in colpa…
E mi manca da morire. A te?
Non lo facciamo più, eh! Un conto è se vai via per lavoro, perchè devi, chessò un’emergenza..ma così…che egoisti! 
E mi manca da morire. A te?
Lo chiamiamo chè dobbiamo spegnere il telefono a minuti?
E ci hai pensato? Se cade l’aereo…è orfano. Per un week end a Bruxelles. Che cretini! E, porco cane, non abbiamo ancora fatto testamento…a chi va se cade l’aereo? quasi non salgo. Avremmo dovuto prenotare 2 voli, uno ciascuno, così uno dei due gli restava.

Non essere cretina.
No, non è essere cretina. Si chiama p-r-e-v-i-d-e-n-z-a. Anzi l-u-n-g-i-m-i-r-a-n-z-a. Quella che ti manca.


Aeroporto di Bruxelles. Atterraggio effettuato, aereo ancora lanciato e pilota che tenta di arrrestarlo prima che si schianti da qualche parte.

Chiamiamo Nano?

Arrivo in albergo. Doccia. 

Eccoci pronti, usciamo a cena? Ovviamente prima sentiamo Nano!

Ehi, che bello questo posto…e che bello cenare in santa pace!

Ci fosse stato lui starei correndo per i tavoli. 
E, invece…oh, ci pensi? si parla!!! ma si parla sul serio!

Parlarsi.

Guardarsi negli occhi.

Decidere cosa fare dopo cena.
Bere, cenare, brindare, litigare discutere amabilmente, passeggiare, godersi la scoperta rilassata di un posto nuovo.


” ‘azz! Bronto! Non gli abbiam dato la buonanotte! Mando un sms per sentire se dorme?!”.

Sms: Dorme sereno.

Beh, lo chiameremo domattina. Birretta?


Segue giornata splendida a Bruges. 

Un paio di chiamate a Monk, che sta bene, si diverte: giornata in fattoria con zia e NonnaVabbè, stasera va al giapponese con la zia, domani a vedere i treni con NonnoTotem.


Sms: “Ehi Kla, tutto benone anche da Barcellona! Camminato un sacco anche noi, paella in riva al mare, wow!”

Una bella serata a due.L’indomani, domenica a spasso per Bruxelles.

Una chiamata al figlio, che sta guardando i treni con NonnoTotem.

In serata si riparte alla volta di casa.

Sms: “che peccato tornate già domani da Bruxelles, noi ancora una giornata a Barcellona! Ci vediamo a Milano!”

Si sente quasi uno “sgrunt!” dal cuore, che è core-de-mamma, sì, ma non solo de-mamma. Uno “Sgrunt” silenzioso, appena accennato…ma si sente.


Ci imbarchiamo.
Dispiaciuti di lasciare il Belgio, ma, soprattutto, dispiaciuti di dover abbandonare la sensazione ritrovata di potersi perdere, di non guardare l’orologio, di decidere all’ultimo cosa fare, dove andare, di poter stare seduti in una brasserie senza dover recuperare Monk ovunque, di – incredibile!!! – potersi bere un paio, ma anche tre o quattro birre una birra in santa pace…
respirare…
rilassarsi…
non pensare se non alle proprie esigenze, volontà, desideri…

Dintorni di Milano, domenica sera.Si apre la porta di casa dei nonni, nano ci corre incontro felice come non mai, ci abbraccia tutti e 2 in un solo abbraccio e ci riempie di baci.

E ti dimentichi che ieri sera a quest’ora giravi per locali in una capitale europea…
Finchè…
sms di Amica:
“Arrivati? Noi ancora a zonzo per Barcellona…peccato dover rientrare già domani!”.
“Sgrunt!”
Written By
More from Chiara

La mamma italiana vista dalla mamma italiana che vive all’estero

Share this...FacebookPinterestTwitterLinkedinemailLa mamma italiana che vive all’estero pensa all’Italia alternativamente con nostalgia, con...
Read More

27 Comments

  • Ahahahahah, complimenti per il post, come sempre impeccabile e piacevolissimo da leggere :)e poi ci casca a fagiolo…. stasera dopo 5 mesi (cioè 5 MESI) ritorniamo a cena fuori io e lui, a lume di candela, a mangiare pesce, io e lui, io e lui, io e lui, io e ……non lo facciamo spesso (come avrete capito), stasera l'occasione è il mio genetliaco 😛 non mi sembra vero, spero che il tempo non passi mai (sia per noi due soli che per l'età :)). La fuga tipo week end ancora ci manca, forse lì qualche nodo in gola lo prevedo…..se mai lo faremo :-/

  • He he he ….io e marito abbiamo cenato da soli dopo cinque mesi di TOTALE EMMA!!!!lo scrivo così perché è una bimba fantastica, ma parecchio impegnativa…..un week da soli???guarda magari…ma poi starei staremo come voi!Però è bellissimo poter condividere il percorso di genitori in questo blog in totale assenza di ipicrisia..così dire le cose pane al pane e vino al vino!!!Simo

  • Stessi sentimenti nostri ogni cena da soli o l'unica giornata passata a una fiera. Ancora non l'abbiamo mai fatto dormire di notte senza di noi…troveremo il coraggio prima dei suoi 18 anni?

  • Brava Chiara, poi ci dici quante volte hai chiamato chi ti terrà i pargoli!

    Simo: grazie! E' quello che cerchiamo di fare e sono felice che il messaggio arrivi.

    Elena: prima o poi bisogna farlo, io credo sia sano per noi e sia sano per loro, se non altro perchè è sano per i genitori! 😉

  • Invidia invidia e ancora invidia! In 4 anni e 3 mesi abbiamo lasciato la prima figlia per una sola notte quando aveva 18 mesi ed ero incinta del secondo e le cene da soli saranno state 5-6. Ma il tuo post (divertente e veritiero come al solito) mi ha fatto venire troppa voglia di fuga! Devo trovare il modo e il coraggio di appioppare i pargoli a mia sorella, cosa posso prometterle in cambio… un rene in caso di bisogno? Il solitario di mamma che spetterebbe a me? 🙂

  • Anche noi abbiamo passato una notte fuori per l'anniversario, a 30km da casa di mia mamma… Venivo da due mesi di risvegli della P2 da sola e… Che dormita mi sono fatta! E soprattutto nessuna sveglia "maaaamma, latte coccotata!".

    Io non mi sento mai in colpa, quelle pochissime volte che le smollo (=mai). Anzi, a volte mi impongo di pensarle per non sentirmi troppo mostro.

  • Anya, c'e' da dire che tu le hai sempre con te: non hai motivo di sentirti in colpa…io che stasera, ad esempio l'ho lasciato all'asilo alle 9 e ripreso dai nonni alle 21 dicendo a mio marito al telefono dall'auto l'infelice frase "passo a ritirare cinese per cena e figlio dai miei, ci vediamo a casa tra mezzora"…ecco 2 domande te le fai…e in colpa ti ci senti…

  • mi sono trovata nella stessa situazione poco più di un mese fa… anniversario, 3 giorni a Londra!
    mega magone quando l'abbiamo lasciato, mille pensieri durante tutto il volo ma appena atterrati a Stansted iniziavo già ad assaporare quella libertà di poter fare anche le piccole cose tranquillamente, come stare in una coda senza dover rincorrere il nano fuggitivo… 3 giorni spettacolari, senza programmi, improvvisare pranzi, cambiare idea, parlare, visitare una città… e poi tornare felicissimi a casa a riabbracciare il nanetto!!!
    ci vuole, ogni tanto ci vuole proprio!!!!

  • premesso che leggerti è sempre un piacere… e che hai pure scleto un posto, anzi, due posti a me molto cari per la prima fuga… sì, prima o poi dovremo trovare il coraggio anche noi… certo, se intanto riuscissi a smettere di allattare sarebbe un primo passo… /madre di nano oggi 15mesenne)

  • Io non ho ancora avuto occasione da quando è nato Diego (e anche prima le cene fuori a 2 saranno state 2 o 3 al massimo, in 2 anni e mezzo), ma teoricamente, se potessi, non sarei affatto contraria… e sinceramente non credo che sarei nemmeno afflitta dai sensi di colpa o morta di nostalgia.
    Ma i nostri figli si sentono in colpa per andare ai giardini o a scuola e divertirsi senza di noi? Suvvia…volersi bene non vuol dire mica stare appiccicati 24 ore su 24 tutti i giorni dell'anno!
    Buona giornata da elenita (con un po' di invidia)

  • ..ecco, ehem, io non so come dirlo.. ma smollo mia figlia da che è neonata.. all'inizio solo una notte, poi siamo arrivati a due o tre, ma l'estate passata bbiamo fatto 8 giorni filati a Berlino!!!

    ..e ppure negli altri post mi riconoscevo nella mamma appiccicosa, umhh, ancora non ho capito che tipo di madre sono!

    Benedetta (mamma_mia)

  • Già dato per l'anniversario festeggiato un mese fa: bimbi (un quasitreenne e una unenne) lasciati a dormire dalla nonna e noi fuggiti in un centro benessere a 1h e mezza da casa… relax e pace completa. DA RIFARE AL PIU' PRESTO!!
    Il problema non è lasciarli – il problema è trovare qualcuno che sia disposto a tenerli!!

    p.s complimenti per il blog, proprio ben fatto.

    Minipa

  • Raki, tu lo sai che sei il mio mito indiscusso da anni!

    Chilli, grazie! E quando proverai, mi raccomando, ricordati di venircelo a raccontare! 😉

    Ele: effettivamente è un punto di vista diverso da cui osservare la questione…non ci avevo mai pensato…

    Benedetta…innanzitutto mi fa un piacere immenso ritrovarti qui!!!
    Tra l'altro, sappilo, lunedì sono a Roma e ci resto fino a sabato, il motivo lo immaginerai…ci sentiamo, magari riusciamo a vederci per un pranzetto?

    Morna: lo so che tu potresti darci lezioni, siamo qui pronte ad imparare dalla Regina del Nano-Smollo (anche se, secondo me, Raki ti batte alla grande! Fa smolli per fughe intercontinentali da invidia suprema!).

    Minipa: sono d'accordo, e ti dirò, molto del senso di colpa e del disagio per noi nasce da quello che dici: sapere che non è nè ben visto nè ben accetto l'affido della prole…diciamo che non è che i nonni ce lo contendano, ecco. Il che non ti fa andare via serena, nè ti fa venire troppa voglia di lasciare L.

  • A proposito, questa ve la devo raccontare! Alcuni amici dei miei genitori o genitori di miei amici single, vedendo l'abilità dei miei per darsi alla macchia e il loro desiderio insoddisfatto di diventare nonni, si sono offerti di tenermi le belve! Ancora non ho avuto il coraggio di accettare, però.
    Elenita

  • Ma siete tutte artiste della fuga, mi fate un' invidia! Sia per l' indiscussa piacevolezza delle uscite a 2, sia perché riuscite a farlo senza farvi sbranare dai sensi di colpa (vedremo come andrà con i leoni Raky), sia e soprattutto perché avete a chi lasciarli!

  • Noi anniversario di fidanzamento il 25 novembre.. e la voglia di fare un viaggio da soli è tanta. ma c'è un problema.. a chi cavoli la lasciamo la pulce?! Mi sa che faremo un viaggetto a 3.. sgrunt!

  • Matilde ha quasi due anni….un week end da soli??un sogno…ma troppi sensi di colpa anche solo a pensarci 🙁 Anche noi lavoriamo dalla mattina alla sera, il week end è l' unico momento in cui ce la godiamo! Ma arriverà anche il fatidico week end a due prima o poi!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.