Qual è la più bella notizia che potete ricevere da un’amica?
Salvo che non si tratti di una tredicenne, o che la vostra amica si sia appena fidanzata con Jack lo squartatore, di solito è la notizia di un matrimonio, o, meglio ancora, di una gravidanza.
Perché ci lamentiamo continuamente, la vita fa schifo, c’è una crisi pazzesca, dove andremo a finire, che mondo ignobile… ma quando si compie il miracolo dell’amore che si rinnova e di una vita che inizia il suo percorso, andiamo tutti in brodo di giuggiole.
La ricordo come se fosse ieri, questa notizia così inaspettata, perché dopo tutti questi anni, chi ci sperava più che anche Lei avrebbe lasciato la bella vecchia vita, per lanciarsi nel famoso Frullatore (ben conosciuto dalle mamme ahimè…)?
Eppure eccoci qui, 9 mesi che, per chi è spettatore, passano in un lampo, e così, un lunedì qualsiasi, brutto come tutti i lunedì, anzi ancora più brutto, perché piove ed è tutto grigio, diventa improvvisamente un giorno speciale.
Ore 12 in punto, un messaggio sul telefono, la corsa sperando sia Lei, che non risponde ai miei sms da un po’, e quella foto, quel bambino che è apparso al mondo in quell’istante, che ha appena conosciuto la sua mamma e il suo papà. Quella foto così simile a tante altre, così simile a quella che abbiamo scattato noi, in sala parto. Perché si assomigliano tutti i neonati, così rannicchiati, rugosi, rossi e con gli occhioni spalancati sul mondo. Sembrano sempre stupiti e infastiditi di essere finiti qui fuori, in questa nuova vita di cui ignoravano l’esistenza.
Ma è un’immagine che vale una vita intera.
Vale la vita di una donna, che da oggi in poi non sarà mai più sola.
Non sarà mai più solo donna, che le piaccia o no. Sarà mamma, per sempre.
Perché, se anche riuscirà, prima o poi, ad uscire da sola, a farsi una ceretta in santa pace, o a concedersi un week end col suo compagno (e se sarà mamma mostro come me anche in tempi relativamente rapidi…), il pensiero fisso sarà comunque sempre e solo lì: cosa fa? sta bene? ha mangiato?
Perché da qui in avanti, ed è forse la cosa più sorprendente, e più difficile da accettare, non sarà più al primo posto.
E’ così incredibilmente immediato: un attimo prima ci siamo NOI, con la nostra pancia, i nostri pensieri, le nostre piccole grandi decisioni, i nostri libri, i nostri spostamenti che, dopo, ci sembreranno così dannatamente FACILI.
E un attimo dopo, non appena quello sguardo si posa su di noi, PUFF, tutto svanito, il PRIMA, è distante anni luce.
Praticamente tagliando il cordone recidono anche la nostra individualità, il nostro “essere singoli”, perché per il resto della nostra vita, non c’è niente da fare, il primo pensiero sarà sempre per il nostro bambino.
Potremo essere al lavoro, in vacanza, sull’Himalaya, ma non passeranno mai più che poche ore (o minuti forse!), senza che qualcosa ci leghi a lui, fossero anche le domande più banali, che ci coglieranno nei momenti più improbabili (perché, diciamocelo, tempo per pensare non ce ne resta gran che) “ho preso i pannolini, fissato la visita dal pediatra, preso i suoi biscotti preferiti, avvisato che ho i colloqui, fissato l’appuntamento al nido?”: il tutto magari mentre stiamo ascoltando il nostro cliente parlarci della fusione della sua azienda con il colosso X fingendo di prendere appunti.
Magari siamo in dolce e romantica fuga da Nanotraz, ma quella vetrina di libri per bambini ci fa provare una fitta al cuore, quel bimbo nel passeggino ci sembra proprio della sua età, quella canzone alla radio è proprio quella che sta imparando a canticchiare.
Vale la vita di un bambino, con tutta una stagione sorprendente da vivere.
Una stagione di Stupore, quello che solo i bambini sanno insegnare.
Quando un’apina che gira sopra la testa è l’Ottava Meraviglia degna di strappare le risate più gorgheggianti, quando uno strano fiocco bianco e freddo si scioglie sulle mani e non si lascia prendere, quando gli occhioni si spalancano per la pioggia che batte sui vetri, quando i piedini affondano in strani granellini marroni e caldi, di fronte ad una distesa di acqua blu, movimentata e spumosa e rumorosa, che, che pare non finire mai: che cosa sarà mai??? E i fili d’erba, i papaveri, i soffioni che volano via, un gatto, una mucca…
Tutto è così incredibilmente interessante e magico!
Ore 12 in punto e quella foto, che ha tutto il senso della vita, anche della nostra.
Perché i bambini portano con loro tutta la magia di un mondo migliore, perché alla notizia di una nascita non si può che piangere di gioia, e riacquistare tutta la fiducia nel futuro: se la vita rifiorisce continuamente è per forza perché c’è un terreno fertile, è per forza perché il domani sarà felice, sarà migliore.
E’ perché la Vita è una cosa meravigliosa.
Benvenuta Nuova Mamma!
Benvenuto Piccolo Grande dono prezioso!
Che bellissimo post, Morna! È proprio vero, non saremo mai più noi, ma come dico sempre, la nostra vera vita inizia in quel momento lì, quando incrociamo quegli occhioni aperti al mondo e avidi di noi.
Che bello!!! E sante parole….in quel momento nasce una mamma, un papà ed una famiglia, niente sarà più come prima e tutto sarà meglio di prima!!!!….anch'io sono in attesa di una telefonata così, e sto fremendo di impazienza!!!!
Ho le lacrime agli occhi… già, la nostra vita non è più quella di prima da quando sono arrivati i nostri Cuccioli!!! Loro danno significato ad ogni nostro pensiero!! Loro ci rendono MAMME!!!!! <3
Lacrimuccia. E sorriso.
Ecco piango. Maledette mestruazioni.
Oh te come ti capisco!
un nuovo lato di Morna.. dolce e romantico.. mi piace!
Eh, Marti, per un neonatino nuovo di zecca mi sciolgo anch'io!!!
Ieri alle quattro del pomeriggio e' arrivato anche lui!!!!!
che bello mammapiky! benvenuto anche al cucciolotto!!
che bello Morna…
Morna mi hai fatto commuove e,finché non ho finito di leggere il post, col sorriso stampato in viso!
Che mamma mostro, sei una mamma super dolce, brava!
(Anto)