Nanoviaggi: viaggiare coi bambini

So che molti genitori non sono d’accordo, lo so.

Lo so, perché quando mi capita di parlarne con altri appartenenti alla specie genitoriale passo per Sportymum, nel migliore dei casi, o per madre snaturata, nel peggiore, ma, altrettanto spesso, trovo chi condivide il mio pensiero.
Chiariamoci fin da subito: non sono matta, non del tutto, almeno, non sono nemmeno vogliosa di farmi del male, non sono convinta di dover espiare le colpe del mondo, dunque…ci vado piano.
E no, non programmerei mai un trekking nel Borneo o una scalata del K2 con figlio al seguito (francamente, nemmeno da sola!), non intendo affrontare neanche il giro del mondo in barca a vela (averci soldi e tempo!), ma…

lo dico, lo confesso, non vogliatemi male:

non voglio arrendermi al villaggio turistico o alle vacanze sulla Riviera Adriatica fino alla maggiore età del nano.

No, no e no.

Sono convinta che i viaggi per i bambini sono una ricchezza.

Non perché tra 20 anni i nostri figli cresciutelli si ricorderanno la caletta incontaminata e solitaria scovata nell’estate dei 4 anni su un’isola turca…

o quella volta che hanno camminato
nel deserto arrampicandosi sulle dune
perché – lo so bene, non mi illudo – che di queste esperienze resteranno solo qualche migliaio di foto.
Viaggiare costa?
Sì, ma non poi così tanto se si fa con accortezza, con intelligenza, se ci scambiamo idee, consigli, dritte, se ci confrontiamo.

Nelle aziende è periodo di pianificazione delle ferie, le compagnie aeree lanciano le offerte estive, molti già hanno prenotato, tanti – compresa me – sono alle prese con l’organizzazione e stanno decidendo gli itinerari.
E allora…parliamone!
Noi vi racconteremo dei viaggi fatti coi bimbi fino ad oggi, dandovi, si spera, qualche idea, qualche suggerimento, soprattutto pratico.
Voi diteci la vostra: la mail è a disposizione: raccontateci dei viaggi coi vostri bimbi, itinerari, costi, suggerimenti.
O chiedeteci.

Chiediamoci.

Perchè viaggiare coi bambini è possibile.

Yes, we can.

Anche se, diciamocelo, è faticoso.

E, allora, che senso ha non svaccarsi in crociera o non prendere la cittadinanza su un lettino a Cattolica?
Perché sbattersi?
Perché passare tempo a pianificare itinerari, studiare guide, cercare biglietti aerei a prezzi da pezzenti decorosi….
perché – diciamocelo – stancarsi anche in vacanza?
Se amate viaggiare da sempre, queste domande non ve le sarete poste e/o non ve le porrete.
Se, allo stesso tempo, non siete snaturati o egoisti, abbandonerete viaggi avventurosi in favore di scelte intelligenti, responsabili, oculate, ma soddisfacenti per tutti.
Anche per i vostri bambini.
Sì, si può.
Ne sono convinta.
Per i bambini viaggiare è importante, permette loro di confrontarsi col nuovo, con lo sconosciuto, con l’ignoto, con il diverso.
Dite che è poco?

Voliamo basso, pensiamo alle cose basiche:

ambienti nuovi: una stanza d’albergo, un appartamento in affitto, una camera di un bed&breakfast.
Destabilizzante? Se avrete con voi i famosi oggetti transizionali e sarete rassicuranti e pazienti, no. Magari all’inizio, ma poi passa e la curiosità innata dei bambini avrà la meglio. E potrà svilupparsi com’è giusto che sia.
Lingue diverse: non esiste solo quella che sento da mamma e papà? o cavolo! non capisco quello che dicono in questo posto! Perchè?

Cibi diversi, sapori diversi…non c’è scampo: qui la pasta in bianco-tana-libera-tutti non c’è.

Assaggia un po’.
No.
Dai, mmmmm che buono
ok
com’è?
non tattobbbuono…però…me ne dai accora?

Abitudini, orari, culture, pensieri, colori, parole, profumi diversi.

Tante cose da vedere, da fare, da provare, da assaggiare.

Tante domande, risposte, osservazioni, rielaborazioni.

Tanti ricordi, esperienze.

Vita.
Apertura alla vita, al nuovo.

Non avere paura di quello che non conosci, ma sii curioso, ascolta, prova, osserva, impara.

Viaggiare forma, insegna, apre la mente.

C’è un regalo più grande?

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15 Comments

  • Certo che viaggiare con i bimbi si può, io aggiungerei anche che si deve. Chiaro cambiano i modi, ed inevitabilmente le mete. Noi prima di diventare genitori, eravamo quelli con zaino in spalla e via. Senza tante comodità ma solo con la voglia di andare. Ora va tutto ricalibrato, fatto a piccoli passi, ma si può!!! Chiti guarda male, non pensa che tu sia snaturata, e' sol invidioso di non saper fare come te. :-))

  • MI PIACE questo post! 😀
    Noi siamo camperisti quindi in alcune cose avvantaggiati (quando si dice "portarsi dietro la casa" 😉 ) abbiamo cambiato un po' le mete, cioè la tirata di 8 ore ininterrotte attraverso la germania per arrivare in norvegia per un po' ce la scordiamo ma magari scopriamo un modo più slow di viaggiare e di godersi le tappe intermedie.

  • Quoto tutto, viaggiare viaggiare viaggiare!
    quello che a noi manca è:
    un po' i soldi (ma va be' si vede di arrangiarci) e….
    IL TEMPO!
    fosse per me saremmo sempre in giro, e invece nisba :/
    a proposito: domani si parte per un weekend nel mantovano!!!

  • Io e mio marito ci conosciamo da 9 anni, l'unica vacanza in villaggio, serviti e riveriti, è stato il viaggio di nozze, bello per carità, però……la vita del campeggio, in boungalow la tenda non ci piace, è bellissima!!!!!!libertà allo stato puro!!!!!l'anno scorso prima esperienza di vacanza a tre, dopo due giorni, nelle varie passeggiate per farla dormire, lei conosceva e salutava già tutti, italiani e tedeschi indifferentemente!e quest'anno si replica!!!!!l'unica "difficoltà" è stata farla dormire nel lettino da campeggio, lo odiava!passati i primi tre giorni di disperazione, ha dormito beata e contenta!

  • Vi dico la verità: dopo le ultime due esperienze – weekend a Copenaghen e il coast-to-coast delle vacanze di Natale – anelo a una vacanza in villaggio.
    So benissimo presto me ne stuferò, ma probabilmente quando si è stanchi le vacanze avventurose, coi bambini, sono un po' troppo.
    Presentano però un grande vantaggio: permettere ai genitori di fare qualcosa che piace a loro, per una volta 😉

    elenita
    PS Se volete farvi del male posso descrivere più in dettaglio i nostri ultimi viaggi

  • Ma nooo, non è vero che sono poco avventuriera! È che ho vissuto avventure che voi umani non potreste nemmeno immaginare (3000 km fra andata e ritorno con 2 nani stipati in macchina con solo 3 dvd da vedere) e mi hanno un po' provata

  • Ele..capisco bene. Anche noi dopo anni di viaggi un mesetto faa ci siamo concessi una settimana di svacco al sole.
    Ovviamente, in pezzente-style: fuori stagione, dopo l'Epifania, volo low cost e resort prenotato il giorno prima in super offerta.
    Vi racconterò…ogni tanto, serve anche quello, per riposare le stanche membra genitoriali.

  • Viaggiavo prima, viaggio adesso con ben due figli sotto i due anni al seguito. Non smetterò mai, piuttosto mi tolgo il cellulare, ma 4 lire per muovermi da casa le devo trovare. Per tutto quello che avete scritto qui, ma anche per tanto tanto altro. Perchè viaggiare è davveroil miglior regalo che ci si può fare e infatti noi per i compleanni ci regaliamo sempre qualche weekend fuori!

  • è vero, è un pò una (gran) tribolata ma la soddisfazione che si prova a vedere un nanetto di due anni a mangiare cous cous in una riad marocchina o un burger and chips in un motel disperso negli States non ha prezzo.. vale tutte le ore davanti al pc a cercare le soluzioni più economiche, i voli con lui perennemente addosso e le ansie pre partenza. Che sono poi ansie nostre che non loro.

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