Nativi digitali

No, non stiamo parlando di una strana specie o popolo in via di estinzione.
Certamente, se avete figli di età superiore ai 2 mesi, saprete di cosa sto parlando.
Sono i bambini di oggi, nati e cresciuti con le tecnologie digitali: computer, smartphone, tablet, internet e mp3.
Non so come funzioni a casa vostra, ma da me il Tortoro credo sapesse sbloccare il salvaschermo dell’Iphone a 6 o 7 mesi, mentre io, dopo l’acquisto, per una settimana non riuscivo a rispondere alle telefonate e stavo per mandare il terribile aggeggio all’assistenza, quando per fortuna qualcuno mi ha informato che bisogna scorrere la freccetta con il dito per rispondere.


Il quattrenne usa il tablet con una naturalezza sorprendente, a volte lo trovo a guardare i suoi cartoni preferiti su you tube e mi chiedo come diavolo abbia fatto a trovare l’icona tra le mille che ho stipato nelle varie cartelle, e soprattutto a trovare il cartone, visto che a. l’icona “cerca” è pressoché invisibile b. ovviamente, non sa scrivere!
Probabilmente esiste una sorta di cronologia, a me sconosciuta…(per cui attenzione a quello che guardate, si sa mai!).

Questo argomento ha in sè moltissime sfaccettature, che vorremmo senz’altro approfondire, in particolare il tema della sicurezza, come proteggere i nostri figli da incontri spiacevoli (in una recente puntata delle Iene si è visto un bimbi di 5 anni su un sito di video-incontri!! pura follia!).

Ma oggi invece vogliamo parlare del lato positivo delle nuove tecnologie,  di come possano far divertire i bimbi e nel contempo avere anche un aspetto educativo (come migliorare la soglia di attenzione, riconoscere le parole, scoprire i meccanismi interattivi..) e -perchè no?- dare un attimo di respiro ai genitori.

Oltre al classico cartone su you tube (dove potete trovare tutti i cartoni della vostra infanzia, il nano grande in questo periodo impazzisce per Grisù, ad esempio, provate a rivederlo, fa morire dal ridere, linguaggio forbitissimo e assolutamente anticonformista), vi sono moltissime App pensate per i bambini (non devo spiegarvi cosa sono le App, vero?).
Io ho un’apposita cartella dove tengo le varie Nanoapp: le più gettonate sono le storie illustrate e quella di cartoonito, con il giochino per colorare orsi e banane, e il simpatico memory-scoppia le bolle.
Sempre apprezzato anche il classico “foglio bianco” dove scrivere con il dito o disegnare.

Recentemente mi è stata segnalata questa app, My Happy Farm, che ho volentieri provato per voi.
La trovo ben fatta, con disegni simpatici e interattiva al punto giusto: viene narrata una giornata di lavoro, in una serena ambientazione di campagna, dall’alba al tramonto. Il bimbo partecipa alla storia, ad esempio accendendo tante stelle nel cielo e facendo sorgere o tramontare il sole.

Aiuta il fattore a mettere gli animali nel recinto, a raccogliere le uova o la frutta. Ci sono anche diversi giochini divertenti, dallo “schiaccia mosche”  (il preferito dei miei nani, evidentemente un po’ splatter), all’elimina talpe (ne dubitavate? a questo il secondo premio ..), al puzzle. Compresa una piccola sorpresina finale appoggiata sul camino, che tanto diverte i miei piccoli.

E’ indicata dai due ai sei anni, ma trovo sia adatta già a partire dai 18 mesi, o almeno il mio già ci gioca, ovviamente con la mia supervisione.

Insomma, un gadget salva cena.

Ve la consiglio, la trovate qui , al costo di 1,79 € 

E voi, come riuscite a tenerli buoni al ristorante?
Segnalateci le vostre app per bambini preferite, i vostri salva cena!

Written By
More from Morna

Il carico mentale delle mamme

Share this...FacebookPinterestTwitterLinkedinemailHo parlato tanto di differenze tra mamme e papà. Di quanto...
Read More

15 Comments

  • Credo fermamente nella positività di tali strumenti veicolati da un genitore che diano le basi per un corretto utilizzo di tutti i media. Non conosco questa App ma leggendo il tuo post la trovo molto bella, specialmente perché rispolvera alcuni aspetti che le nuove generazioni conoscono poco… Una volta un bambino mi chiese da dove veniva il latte perche sentiva spesso parlare di mucche ma non aveva mai visto una mungitura nemmeno in tv. Dunque si alla tecnologia purché veicolata nel giusto utilizzo da parte di noi genitori.

  • Raffaele (30 mesi) esegue 8 passaggi sul mio telefono per trovare i suoi giochini…è veramente incredibile quante risorse abbiano questi nanetti! 😉 Ovviamente primo gioco classificato: lo schiaccia formiche; secondo lo spremibrufoli (mica è colpa sua se sceglie 'ste schifezze, ma della sottoscritta che le ha scaricate)!

  • I miei sono appassionatissimi, usano ipad e iphone con grande naturalezza e la più grande se la cava anche con "vecchio" pc. Di app per loro MM ne ha scaricate tantissime, puzzles, fogli da colorare o disegnare, memory, storie racontate, bambole da vestire. treni da caricare e guidare, strumenti da suonare e anche roba più didattica per imparare a scrivere leggere e far di conto. Quella da te suggerita mi sembra molto carina! Qui da noi ultimamente vanno molto i giochi della serie toca boca. Ce ne sono di diversi tipi: toca doctor, toca house, toca store, toca hair salon ecc. Prova a dare un'occhiata, i miei ci giocano tutti e due e molte sono gratis!
    Visto che hai toccato il tema della sicurezza… qui la scuola di Giorgia ci invita a un incontro con esperti proprio su questo tema: ma non vi sembra presto? Voglio dire mica li lasciamo soli a girovagare sul web ancora…

  • ecchela qua, la mamma giurassica!
    non perchè non sappia cosa siano le app!
    ma già di mio non ho uno smartphone di ultima generazione (il mio caro nokia 5800 me lo tengo stretto finchè non esalerà l'ultimo respiro telematico), vado su internet solo su pc, non ho un tablet…
    e così cerco abituare il mio 18mesenne il meno possibile a telefono e pc, tanto avrà tempo per studiarseli.

    ma soprattutto, lo ammetto:
    odio i bambini che al ristorante si trastullano con tablet e pc portatili.
    mi sembrano maleducati.
    ecco, l'ho detto. adesso lapidatemi pure.
    ok che si annoiano a fare le serate a tavola, e che ormai è palese che siano davvero dei nativi digitali…
    ma vederli lì, davanti ai loro schermini, a testa bassa, estraniati dal mondo… non mi piace.
    sarà che il mio è piccolo e ho quindi poca esperienza in materia… magari tra qualche anno cambierò idea, o sarò costretta a cambiare idea…
    ma preferisco portarmi dietro giochi tradizionali, e quando saprà disegnare anche fogli e colori, ma fino a che mi sarà possibile non voglio renderlo dipendente dai giochini digitali.

    magari il tutto nasce dal fatto che di base ODIO GLI ADULTI (e ne ho tanti anche tra i miei amici) che a cena stanno con la testa bassa sul cellulare a controllare FB, twitter, a fare giochini e rivedere foto… insomma la convivialità? due chiacchiere? quindi magari la mia è la paura che le new generations diventino sempre più alienate, in questo modo….
    sono esagerata? mmmmhhhh mi sa di sì… 😉

  • no ali, non sei esagerata, anzi!
    Io ho deciso di non volere un solo figlio dopo che, in vacanza, vedevo i figli unici a cena con i genitori sempre e solo sprofondati nel tablet! Orrore!! Per cui sono d'accordo con te, ma paradossalmente trovo questi intrattenimenti utili proprio tra i 18 mesi e i 3 anni, quando i bimbi si stancano di più e ancora non partecipano alla conversazione. Dai 3 anni in poi, si deve saper stare a tavola e chiacchierare con mamma e papà, e al limite via libera ad un dinosauro o a un libretto da colorare.

  • Il mio nano abitutato a Iphone e Ipad quando aveva 14 mesi faceva scorrere il dito indice sullo schermo del nostro MAC e casa e diceva "E' otto…on funzona" " No amore quello è l'unico che non devi far scorrere col dito"…..

Rispondi a ali979 Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.