Fenomenologia della mamma: la Mamma Green

Un po’ già ci pensavo, un po’ è stata gentilmente suggerita e caldeggiata…
e, quindi, eccola qui:

la Mamma Green.
La Mamma Green spesso era già Natural prima di diventare mamma, ma altrettanto spesso no.

Poi, però, le è successa una cosa strana: 
ha messo al mondo un figlio. 
E la sopravvivenza del Pianeta è diventata la sua missione, seconda solo alla sopravvivenza del suo pargolo.
Certo, perché in gravidanza ha letto libri, riviste, ha googolato in ogni dove e si è convinta che la vita Green sia l’unica scelta possibile per un genitore responsabile, macccchedddicorrresponsabile?!, l’unica scelta possibile per un genitore. 
Punto.
Ed eccola lì, mentre, ancora col pancione, ha scelto: ordina su internet – esclusivamente su siti che esibiscono il certificato di non produzione Co2 – decine di pannolini LAVABILI. 
Cosa sono?
Se non lo sapete, giù la maschera: non potete fregiarvi del titolo di Mamma Green. 
Se lo sapete e trovate che utilizzarli sia una scelta masochistica tanto quanto andare a vivere con vostra suocera, non siete membri del club. 
Se li conoscete e li avete usati…siete, con tutta probabilità, membri della specie in esame.
Eccola, quindi, mentre ordina veli cattura pupù, tea tree oil e chili di bicarbonato e aceto bian…
ma a proposito di aceto e bicarbonato!
Voi farete mica il bucato con il detersivo?
Ommmmioddddio! Il mondo è in pericolo! I pesci muoiono uccisi dai tensioattivi, i nostri figli dovranno cibarsi esclusivamente di seitan e tofu e non potranno farsi un tuffo in mare se non la smettete subito! 

Il bucato si fa con il bicarbonato e, come ammorbidente, si usa l’aceto di vino bianco.
La Mamma Green è facilmente riconoscibile al supermercato. 
Normalmente fa la spesa al Natura Sì o affini, ma se si avventura alla Coop o all’Esselunga…da cosa la si riconosce?

Ci mette 7 minuti a scegliere quale sale acquistare. 
Ma dai! Sono tutti uguali!
No. Sappiatelo.

Ce ne mette 10 per la pasta e 15 per le zucchine, che compra solo dopo aver esaminato attentamente la filiera, aver scoperto che il produttore si chiama Pino Esposito, averlo rintracciato grazie allo smartphone e averlo chiamato personalmente per sapere che tipo di acqua ha usato per innaffiare il raccolto.

No, perché Pino sarà stato anche Bio in tutto, ma se poi ha usato l’acqua di scolo del campo vicino…il Bio va a farsi benedire!
L’avete mai vista scegliere una pasta all’ossido di zinco per il culetto del suo bebè?
No?
Dovreste, invece, é un’esperienza.
Vi trovate lì, fianco a fianco, all’espositore cremine neonato.
Tu, ammettilo, guardi il prezzo. Non ridere, non negare, t’ho beccata.
E va beh, diciamo che scegli la marca che sai che funziona sulla pelle del tuo nanetto.
Lei? Lei no.
Lei studia l’INCI.
L’INCI se magna?
No, è l’elenco ingredienti del prodotto.
Lei lo spulcia, ingrediente per ingrediente, controllando su www.biodizionario.it se contiene componenti potenzialmente nocivi.
Ci vogliono 20 minuti?
Pazienza! E che so’ 20 minuti paragonati al rischio che corrono le chiappe di tuo figlio?
La Green sceglie attentamente il vestiario del bebè.

No. Non nel senso che sceglie le scarpine neonato Armani, no.
Nel senso che compra solo se c’è il marchio…
no! Non Dior!
Eccchecccavolo! 
Un marchio che certifichi che èil tessuto è inncouo, i coloranti idem e che il cotone con cui è fatto è

Bio, ovvio.

La Green compra omogenizzati Bio, farine per pappe Bio, meglio ancora se riesce a comprare i cereali Bio e a macinarseli da sè.
Magari senza usare lame in metallo, che, si sa, ossidano.

La carne? Se non ha dialogato con la mucca, che le ha assicurato che ha condotto una vita felice, che è stata massaggiata e trattata come in una spa, non la compra.
E vuole la storia della mucca scritta sulla carta – riciclata – che avvolge la carne.
Che a me è successo eh, in una botta di Green.
E non è stato bello, no.
Perché chi ha il coraggio di mangiare un pezzo di Domitilla, dopo che hai letto la storia sua e del contadino che l’ha amorevolmente allevata?
La inviti a cena fuori in un bell’agriturismo fuori città.
Venite?
Ma…è Bio?
Ma che ne so?! E’ un bel posto, c’è spazio per i bimbi, ci sono gli animali, si mangia bene e il prezzo è buono.
Niente, non ascolta, sta digitando il nome su google. Trova il sito e sentenzia:
niente da fare, non è certificato Bio. 
Se la inviti a cena, ti chiederà, fino allo sfinimento:
se le carote sono bio,
se i pomodori sono bio,
se le patate sono bio,
se il riso è bio…

tu dì di sì.
E’ sopravvivenza.
La tua, non quella del pianeta.
Tranquilla, non morirà nessuno.

La Bio fa la raccolta differenziata in modo maniacale.
Oh! Fa paura. E’ meglio dell’app dell’Amsa (e qui solo le milanesi capiranno, pardon!)
Prima o poi, io lo so, la troverò a controllare i miei sacchetti della monnezza.

E mi multerà.
La Mamma Green, quella dura e pura, ha la compostiera sul balcone.
Bella, eh?
Piena di terra, avanzi di cibo e…tanti tanti vermi e affini.
Orrore?
Ma no! E’ la natura!
Lava i piatti con l’acqua in cui ha cotto la pasta, per non sprecare acqua.
Ci si lava in 2 alla volta, per non sprecare acqua.
A casa sua si tira lo sciacquone una volta ogni tre pisciate, per non sprecare acqua.
La Green fanatica è una gran rottura di palle!

Però…ammettiamolo…c’è da imparare.

Crescere individui che prestino attenzione alla sopravvivenza del Pianeta, non può essere sbagliato, non può che renderli persone migliori.
L’importante, come sempre, come in tutte le cose, è non esagerare…
e noi , che di banalità ne diciamo tante, lo diciamo sempre:

il fanatismo, non è mai mai mai positivo 

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TeleNanela

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15 Comments

  • ahahahh grande! però io in fondo provo una certa ammirazione 🙂 sarà perchè noi i pannolini lavabili li utilizziamo (e non sono tutto sto sbattimento ve lo garantisce una pigra ma pigra pigra di natura!) ma io a questa mamma un pò le voglio bene. In fondo se non rompe quando viene a cena da te, male non fa, no?

  • Sara, io anche provo una certa ammirazione.
    Lo confesso.

    E molte delle cose elencate le faccio anch'io.
    Pannolini lavabili compresi, a suo tempo, anche se mai in modo esclusivo.

    Certo le fanatiche green non si reggono!
    Ma non possiamo dire che non ci sia da imparare da loro.

  • Nottiprego!
    Qui nelle ridenti "nappi valley" di Londra io le chiamo mamme organiche. E ce ne sono a migliaia.
    Tutto organico, biologico, che si ricicla. Fanno la guerra al pane bianco: se ti beccano con la baguette nel carrello del supermercato ti sgranano di quegli occhi che hai paura le caschino per terra.
    Se poi la torta del compleanno nanesco e' comprata invece che fatta a mano, di depennano, ti defollowano ed impediscono ai loro figli di frequentare i tuoi per il resto delle loro tristi esistenze

  • io non sono green x niente, andavo di pampers e omogeneizzati plasmon, e giù di napisan come se non ci fosse un domani…
    alcune cose le avverto un po' come estremismi, x me.
    xò ammiro chi ha la costanza e l'impegno di seguire uno stile di vita così, se poi non mi rompono le balle quando vengono a cena è anche meglio!!

  • Posso aggiungere un paio di cose? posso???
    La mamma green spesso ha un punto di contatto con la marsupiale: cosa c'è di più Bio del latte di mamma?
    La mamma green non somministra farmaci, ma diventa un druido e formula lei stessa pozioni magiche fatte – ovviamente – con ingredienti bio.
    Io conosco una mamma bio: non vi dico cosa propina a cena al figlio. anzi una cosa ve la dico e giuro che è vero: le ALGHE. cotte.
    E con questo chiudo!

  • Bellissimo questo post!!
    Io sono mezza green, direi.
    Lavabili, cibo Bio finché si può (ho nelle orecchie il mantra delle mamme,nonne,amiche Non-bio: Ma vivi a Milano! Già solo l'aria che respiriamo annulla tutti i tuoi sforzi), meglio a piedi che in auto, insomma, cose così.
    Però di biodizionario e cotone biologico per i vestiti non ne capisco niente, anche perché il mio nanetto adesso che ha 20 mesi e la stazza di un bambino di 3 anni mi fa fuori tutine e body a tempo record, se comprassi i costosissimi prodotti in-cotone-biologico-km-zero-cuciti-a-mano-senza-inquinare sarei già povera!!

  • Voi farete mica il bucato con il detersivo?
    Ommmmioddddio! Il mondo è in pericolo! I pesci muoiono uccisi dai tensioattivi, i nostri figli dovranno cibarsi esclusivamente di seitan e tofu e non potranno farsi un tuffo in mare se non la smettete subito!
    PAROLE SANTEEEEEEEEEEE

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