Fenomenologia della mamma: l'Esaltata

Ci sono donne che per scelta o per imposizione o costrizione non sono madri.
Ci sono donne che lo sono.

E ci sono donne che sono convinte che essere madri le abbia rese esseri vicini al divino.

La loro prole?
Ovvio: esserini angelici, meravigliosi, fantastici, desiderabili e desiderati da tutti.

E non può che essere così, non osate contraddirle.
Mai.
Sì, perché sono un filino… ecco…

Esaltate.

L’Esaltata è convinta di essere madre solo lei.
No, non fatele notare che lo sono la maggior parte delle donne.
Inutile.
Lei è più madre delle altre.

L’Esaltata è convinta che la maternità l’abbia resa speciale.
E, soprattutto, che ora che è madre, il mondo debba tenere il fatto in considerazione e debba occuparsi di questo fatto straordinario che le è capitato.

Eccchecccazzo, non lo sapete che sono Mamma, io?

L’Esaltata si offende a morte, come se ne andasse della sua regolarità intestinale, se il mondo non nota il suo/i suoi pargoli.

Inveisce contro la suocera, appioppandole i peggiori epiteti della storia della prostituzione, perché non
tratta i suoi figli come quelli di sua cognata.

È capace di cercare su Google “magia nera” pensando di usarla contro quella vecchia battona, perché non ha chiamato 8 volte per sapere se il secondogenito ha cagato.
Oh, possibile che non le importi nulla di colore e consistenza delle feci del nipote?
Ma stiamo scherzando?


L’esaltata ti chiama cercando appoggio alla sua geniale idea di  pagare Pablito perché si finga l’amante dominicano della vostra comune amica che vi ha invitato al matrimonio, precisando che non è prevista la partecipazione di minori.
COME HA OSATO?

L’Esaltata ti comunica che sarà costretta a cambiare nido.
Oddio, dici tu, è successo qualcosa di preoccupante? Cosa, ti prego, dimmelo!
Non te ne sei accortaaaaaaaaaaa????!!!!
Di cosa, ti prego, Esy, dimmi, mi fai sentire male!
Non prendono seriamente in considerazione i mie bambini…ehm…i bambini in generale, voglio dire. Non ne notano la loro unicità.
(traduzione dall’esaltatese: non trovano i miei figli straordinari ed eccezionali, non si commuovono solo a vederli, non restano abbagliati dal loro splendore…insomma, li trattano come tuo figlio)

L’Esaltata viaggia in aereo? E’ lì, guardatela, sta discutendo con la hostess all’imbarco: non capisce perchè non abbia diritto alla priorità.
Ha figli.
Lei.
Le altre 15 piovre madri, con 12 mani che tengono 3 figli, 8 bagagli a mano, Winnie the Pooh appeso all’anello al naso, passaporti di 3 generazioni compreso quello del bisnonno, ah, ops, no, mi scusi, lui è morto, carte d’imbarco, anche altrui, sì, no, il bambino non si chiama Mustafa, dev’essere di qualcun altro, mi scusi, il bambino si chiama Marco, eccola qui la sua carta!  che sbadata! era nel biberon!
Le altre non contano.

Sale in metrò, chiede alla vecchia azzoppata di alzarsi: non vede?! la sua bambina deve sedersi o rischia di cadere, povera dolce piccina.
Razza di insensibile vecchia zoppa. Alza il deretano o ti spezzo il femore sano.

Arriva in albergo, va alla reception e chiede la stanza vista mare. No, sa, io ho 2 bambini.

Ecco…i figli sono il regalo della vita, la gioia più grande, sono la cosa più preziosa, ma…

devo farvi una rivelazione: non interessano a tutti, no.

Alcuni sono, pensate un po’, persino indisposti dai bambini.
Magari dai vostri particolarmente…

La notizia vi ha uccise?
Siete svenute?
No?

Allora non siete Esaltate, grazie al cielo!

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