Siamo solo nati al di qua

La differenza tra una vita dignitosa e una di stenti, la fa solo la parte di mondo in cui si nasce.

La stessa differenza tra la vita e la morte, in fondo, la fa solo la parte di mondo in cui si nasce.

A volte, poi, la differenza tra la vita e la morte può farla l’essere coraggioso o l’essere disperato al punto di provare a cambiare parte di mondo.
A volte il coraggio o la disperazione che ti fa decidere di provare a cambiare parte di mondo può venirti dal bambino che hai in grembo o dagli occhi del bambino che hai partorito.
Io  non lo so cosa potremmo fare o quale sia la cosa da fare per fermare questo orrore.
So che non sempre è possibile avere un’idea compiuta su una questione e, in questo caso, non ce l’ho.
L’unica cosa che so è che noi siamo quelli che raccolgono i cadaveri di uomini, donne e bambini  e non siamo invece i cadaveri che vengono raccolti solo perché il cielo, o chi per esso, ha voluto che nascessimo al di qua del Mar Mediterraneo.
Ecco… Ricordiamocelo.
Non abbiamo meriti, non siamo migliori o peggiori.
Siamo solo nati dalla parte giusta del mare.
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9 Comments

  • Ma come, come dirlo a un bambino di sei anni, con le stelle negli occhi e sulla bocca solo risate? Non voglio tenere mio figlio all'oscuro delle tragedie del mondo, non voglio metterlo sotto una campana di vetro e proteggerlo – voglio, voglio, invece…. ma non posso e non lo faro'. Ma quali parole usare, quali mezzi, per spiegare l'orrore di certe immagini e di certe frasi (sono atea ma spero che l'inferno esista, e che ci vada chi non ha pieta' su questa terra)? Come, perche', parlare di razzismo ad un bambino che non vede neanche il colore diverso della pelle dei suoi compagni di scuola? Che quando mi deve indicare Diego, l'unico bimbo di colore, riccio riccio e scuro scuro in un mare di facce pallide e grembiuli tutti blu, mi dice "mamma, ma e' lui, quello che ride"? A che eta' si perde la capacita' di andare oltre quello che vediamo e cogliere l'essenza? A che eta', certa gente l'ha persa?

    • Non lo so come spiegarglielo. Io gliene ho parlato, prendendo spunto dalle bandiere a mezz'asta delle scuole per il lutto nazionale proclamato per oggi.
      Non deve guardare in faccia l'orrore, ma credo che debba capire che è fortunato e che molti dei commenti orribili che sentirà sono stupidi e crudeli.

  • Brividi. Questa situazione mette i brividi.
    Non hanno mai pensato, quelli che stanno a guardare l'orrore senza fare nulla, che livello di disperazione devono aver provato quegli uomini e quelle donne, per essere arrivati a un a scelta tanto rischiosa e azzardata? Hanno mai pensato, lorsignori, che in fondo a quel braccio di mare c'è un numero di persone (sono persone e personcine, non numeri e fantocci) pari alla popolazione di qualche megalopoli, e il mondo semplicemente non se n'è accorto? Ci pensiamo, noi, che non abbiamo idea di quante barche (perché son questo:barche, non navi crociera) siano affondate senza che nessuno sappia?
    Brividi. E noi (tutti) stiamo a guardare…

  • Vero, verissimo, drammaticamente vero. C'abbiamo avuto solo un gran culo.
    Su un fronte un po' più pratico io penso che l'unico cambiamento vero dovrebbe essere a livello europeo: Lampedusa non è la porta solo di Italia, ma d'Europa. Di fronte a un'emergenza così protratta nel tempo non sarebbe ora che la cosa venisse gestita da tutti? E invece, i nostri politici sono in altre faccende affaccendati e in Europa si girano dall'altra parte. Mi esce il fumo dalle orecchie.

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