Fenomenologia della mamma: la mamma single

Ci sono diversi tipi di
mamma single.
Ma la mamma single è,
sostanzialmente, una sfigata.
C’è la mamma single per
scelta
.
Che noi non capiremo mai.
O meglio, la capiamo, eh.
Che sia rimasta incinta dopo una notte con uno sconosciuto, che il
suo ragazzo l’abbia mollata appena scoperta la lieta novella o che –
la scienza evolve – abbia deciso di fare da sola, noi la capiamo.
Ora che siamo madri.

Di solito, la mamma single
per scelta è una mamma con le palle. Anche se non si aspettava
minimamente quello che le sarebbe successo (suvvia, possiamo leggere
migliaia di libri, confrontarci con migliaia di mamme, ma quando poi
succede a noi…), ha deciso di fare tutto dal principio senza
l’appoggio di un uomo. Chapeau.
Poi c’è la mamma single
separata
.
Quella che si fa i week
end romantici col fidanzato.
Quella che ha ripreso i
contatti con le amiche single e il venerdì si sbronza con loro in
giro per bar.
Insomma, quella che ci sta
profondamente sulle palle.
La mamma stronza ne
sparla, generalmente fuori da scuola.
Perché dentro di sé la
invidia. Lei che passa il venerdì sera facendo zapping tra Crozza,
il Boss delle torte e le repliche di Desperate Housewives.
Però ragazze, pensateci:
è lei che tutte le sere mette a letto il/i nano/i. Che lo lava. Che
parla con le maestre. Che pulisce il vomito. E’ lei, date retta.
Sicure che la invidiamo per tre Mojito?
Poi c’è la mamma single
vedova
.
Già, esistono anche loro.
Non nascondiamoci dietro
alle fiabe. Succede, ahimè. Ne ho conosciuta una, quando ero
giovane. La mamma del mio ex. Ha perso il marito quando il figlio
aveva 50 giorni. Meno di due mesi.
E’ quella mamma che deve
essere entrambi i genitori. E non solo quando c’è da svegliarsi la
notte, o da fare i compiti, o da cucinare. Ma sempre, nella gioia e
nel dolore. Nell’educazione, negli interessi, nel conforto, in tutto.
E’ una mamma grandiosa, ma lo capisco solo adesso.
La mamma del mio ex mi
stava sulle palle, ma adesso la capisco. Come fai a crescere un
figlio da sola, REALMENTE da sola? Lontana dai genitori, dalla
suocera, da tutti. Ri-chapeau.
Poi c’è la mamma single ad
intermittenza
, come me.
E’ quella più cazzuta.
Sì, sono la più cazzuta.
Perché un padre c’è. Ma
non c’è.
Non c’è per un anno.
Non posso partire per week end romantici con gnocchi da paura. 
Non posso flirtare col vicino ed invitarlo da me il giovedì, quando le nane sono dal padre.
Non posso uscire dall’ufficio ed andare a ubriacarmi tanto loro sono dal padre.
No.
Io sono sempre con le mie figlie.
E io devo essere madre e
padre, e devo alzarmi la notte e raccogliere il vomito, e devo
consolare, sgridare, suggerire. Devo farmi odiare, per un anno. E poi
le femmine preferiscono i padri, no?
E devo portarle a scuola.
E devo dare loro la cena.
E devo lavarle.
E devo vestirle.
E devo raccattare la roba
quando la buttano per terra.
E devo urlare mettete a
posto.
E devo portarle con me
quando vado a fare la spesa, a piedi.
E devo farmi la ceretta da
sola, perché se chiamo la babysitter mi costa come un anello di
Cartier, in tutto.
E devo un sacco di cose,
che devono tutte le mamme single.
Ma spero che, quelle messe
peggio di me, abbiano a loro volta una mamma che le aiuta.
Meglio se single, ché gli
uomini si sa, non servono a nulla.
Chiedete a una mamma single.
PS A me, però, mio marito serve. Ma non come madre, come donna 🙂
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