Fenomenologia della mamma: la Mamma Supponente

La Mamma Supponente fa parte della famiglia delle Moleste.

Sì, perchè non suppone, tacendo, no, no.
Suppone ed esterna.

Che gusto avrebbe, altrimenti?

Irrita.
Urtica.

E’ quella che quando la maestra ti dice che tuo figlio è stato morso alla coscia da un compagno, deve sentenziare: “Eh certo! Chissà che impara a casa sua dai genitori!”
La pasta era un po’ scotta.
Sì, sicuro.
Me la vedo sua madre in sindrome premestruale azzannare alle palle il marito che ha cambiato canale.
O suo padre morsicare il polpaccio della moglie perchè la pasta era scotta.

Sicuro ha imparato a morsicare alla coscia guardando i genitori.
Certo.
E’ quella che quando vede una neomamma munita di biberon, attacca con la solfa: “Eh certo! Comoda la vita, eh! Toglierei il figlio a quelle che non fanno neanche la fatica di allattare! Guarda quella lì…fresca come una rosa, coi tacchi, che da il biberon…eh certo, avesse dovuto allattare, mica stava lì coi capelli freschi di parrucchiere!”
No, ti prego.
Ti commenti da sola.
Persino a me passa la voglia di insultarti.
E’ quella che quando vede tuo figlio con del cioccolato in mano, deve commentare “Eh, certo, poi non lamentarti che non mangia frutta e verdura! Se gli dai quelle schifezze, ovvio che poi non mangia una mela!”
No, guarda, credo di essere una delle poche madri sulla faccia della terra che deve ricattare il figlio perchè a tavola mangi altro, oltre ai broccoli e alla mela.
E’ quella che ti dà di gomito al parco, quando una madre disperata (che per una volta non sei tu) non sa come arginare il figlio che le urla “vai viaaa! ti odiooooooo! non ti voglio per l’eternitààààààààààààààà!”…
“beh…da qualcuno queste cose le avrà sentite, no? ovvio che questo bambino vive una situazione di disagio…si limita a ripetere parole che sente in casa!”
Grazie a Dio era lontana quando mio figlio ha dato della mignotta ad una vecchietta.
 
O, peggio, quando il figlio di una mia amica ha urlato a gran voce dallo scivolo a sua madre “puttanaaaaaaa!”.
Altrimenti, avrebbe concluso che:
a) normalmente io do della mignotta alle vecchiette, sempre e comunque, a prescindere; sì, in effetti di solito appena ne avvisto una a distanza, scatta in me un incontenibile ed irrefrenabile bisogno di darle della mignotta.
A voi no?
b) di solito la mia amica viene chiamata puttana dal marito.
Sì, davvero, sempre.
In genere, infatti, in pizzeria lei gli dice cose tipo: “Oh tesoro, ti sei macchiato la maglietta! Vieni qui che ti sistemo, su!” e lui risponde con cose del tipo: “oh, grazie, puttana!”.
Che poi magari in camera da letto può essere le dia della meretrice, ma di solito ha la strana abitudine di chiamarla per nome.
Quando proprio è in vena, persino “tesoro” o “amore”.
Ardito!
“Quel bimbo in effetti è un po’ cicciottello…”
“eh certo! sua madre lavora troppo, è sempre con la nonna, sicuramente sfoga il suo bisogno d’amore rimpinzandosi di schifezze!”
Freud al suo cospetto, una nullità.
“Oggi non c’era Tommy all’asilo?”
“No, certo…e sai sicuramente perchè? ieri con il freddo che faceva l’ho visto con sua madre a passeggiare al parco. Avrà come minimo 40 di febbre!”
Malefica iettatrice.
Ma per fortuna esiste! Amiche, rallegriamocene!
Come faremmo, altrimenti, noi mamme piene di dubbi, desiderose di confronti costruttivi, sempre timorose di sbagliare, come faremmo noi, mamme che effettivamente sbagliano, ma che si interrogano, ad avere una sola, ma granitica certezza?
Come quale?!
Che c’è qualcuna che è sicuramente, sempre e comunque peggio di noi, ed è quella che ha solo risposte e non si fa mai domande.
C’è qualcosa di peggio?
Ora vi lascio, vado a dare della mignotta ad una vecchietta.
Poi quando arriva Bronto, gli mordo una chiappa.
Così, per non perdere l’abitudine.
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