Queste pratiche vip che ci fanno un po’ (tanto) schifo

Una nostra cara lettrice, Wik, ci ha tenuto a segnalarci questo: Claudia Galanti beve la sua placenta.
Fino a poco tempo fa, le star si vergognavano di una cosa del genere. Insomma, la voce girava già da un po’, vi ricordate della povera Katie Holmes, di cui si diceva fosse stata obbligata da Scientology a mangiarsi la sua placenta dopo aver partorito Suri. O forse era Tom Cruise. O entrambi.

Non lo vedrò mai più come prima.

Sembrava fantascienza. E oggi, invece, non solo ammettono di farlo, ma ci propinano anche le foto dell’atto, procurandoci dei conati notevoli. A me poi, che mi è appena venuto il ciclo e mi nausea pure un filetto. 


Adesso va di moda, pare. Questa placenta sembra essere diventata una fissa. Una specie di nuovo parto naturale in casa, che se non lo fai sei una merdaccia, tu che hai partorito in ospedale con l’epidurale e attaccata a 27 monitor diversi. 

Ma io mi chiedo: perché?

C’è quella che se la porta in giro tipo souvenir. Eh sì, la lascia attaccata al bambino, finché non secca naturalmente. Sì, proprio come il cordone, solo che invece del moncherino secca tutto nella sua interezza. Insomma, che vuoi che sia portarsi a spasso un neonato con la placenta attaccata? E come la fate lunga! 

Poi appena la sotterro la cesta la uso per il pane. Ah, siete invitati, faccio la bruschetta.

Ok, io ho letto “Per una nascita senza violenza” e l’ho trovato geniale. Scoprire che questi poveri neonati subiscono un trauma appena usciti dal buco, che sono scioccati dalle luci, dai rumori non più attutiti, dal freddo, dal primo respiro che è come una boccata di fuoco… E ok quindi, sono d’accordo, tiriamolo fuori dolcemente, poggiamolo sul petto della mamma, abbassiamo le luci e aspettiamo un secondo prima di tagliare il cordone ma poi anche basta. Cos’è il “trauma” di un passaggio del genere in una vita piena di casini? Ma voi, sinceramente, ve lo ricordate di quando siete usciti di lì? Io mica tanto.

Che poi quello che mi dico è: ma queste tipe new age, hanno tutte dei parti esemplari? Perché non so voi, ma io la prima volta ho impiegato 23 ore per partorire, e alla fine il secondamento, quella cosa che dovrebbe prendere pochi secondi e fare uscire naturalmente la placenta dall’utero, mi ha fatta piangere, e durante le 23 ore non avevo aperto bocca. Mi si era attaccata, la stronza, dopo che passi nove mesi ad aver paura dei distacchi lei era lì incastrata nel mio endometrio e mi hanno dovuto strappare via tutto. E quando dico strappare, intendo proprio strappare. E poi me la frullavo e me la bevevo?

Dovevo partorire anch’io all’ospedale americano, lo sapevo. Ma poi le P avrebbero avuto sul passaporto
“nate a Neuilly-sur-Seine”, sfigate.

Oppure la seconda volta. Che grazie a questo simpatico strappo, sì che è venuta via in un attimo, ma si è portata con sé una bella emorragia che mi ha tenuta così, tra la vita e la morte, e mi ha obbligata ad un bel raschiamento (anzi, revisione uterina), con cucchiaione da dessert. E a quel punto, forse avrei dovuto bermela davvero, la placenta, per riprendermi. Mi serviva ferro, altro che bistecche!

E qui torniamo a bomba alla nostra Claudia. Voi direte: e chi cazz’è? E’ una che è stata con un po’ di gente, da Ricucci a Facchinetti passando per diversi calciatori, per accasarsi infine con un miliardario francese babbazzo a cui ha dato tre figli, i primi due nel 2011 e nel 2012 e l’altra nata una settimana fa. Gnocca è gnocca, eh, ma che non mi venga a dire che è merito della placenta. 

“Il meglio per il mio corpo me lo dà il mio corpo! … Mi nutro della mia placenta! Per l’umore, per la pelle… E per la mia principessa!”

E come no, Claudia. Non è il chirurgo plastico che ti ha fatto quelle tette e quella bocca. No. 

Devo dirlo a Kim, la prossima volta che passa per Parigi: un bicchiere di placenta al giorno leva il culone di torno.

Ma io, quasi quasi e come sempre, mi tengo la mia Kim.

Kim una di noi!

PS Avete mai visto una placenta? L’avete guardata la vostra? Siete a stomaco vuoto?

E sapete che ci fanno dei cosmetici, vero?

Per chi fosse interessato a tenersi la placenta in casa per un po’, può studiarsi il sito http://www.lotusbirth.it/

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Share this...FacebookPinterestTwitterLinkedinemailForse non voi tutte lo sapete. Ma per vivere io scrivo....
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34 Comments

  • non so che dire…c'è chi si beve anche l'urina. è un mondo strano il nostro. c'è gente là fuori che non finirà mai di stupirmi…e magari hanno pure ragione loro e io non ho capito una mazza. chissà. per il momento mi tengo lontana dai miei scarti corporali.

  • Io avevo sentito anche che alcune ostetriche particolarmente attente all'aspetto "naturale" del post parto, facessero un minestrone con la placenta (oppure anche una tisana) per farlo bere alla mamma. Per ridarle forza. Non so se sia peggio questo o gli occhi di capra crudi.

  • Anche io avevo letto qualcosa in passato, dopo il mio secondo nano, ma devo ammettere che dopo la foto della Galanti di alcuni giorni fa ho iniziato a leggere di più. Non so se farò mai il terzo figlio ma la mia placenta non me la prenderò di certo, nè fresca nature nè tantomeno incapsulata (l'essicazione darebbe più coraggio)…La cosa che mi ha fatto ridere e sbigottire allo stesso tempo è stata la frase, trovata in molti siti sia italiani che stranieri che scrivevano qualcosa del tipo "Dovremmo imparare dagli animali, perchè lo siamo e dobbiamo "ritornare" alle origini. Loro mangiano immediatamente la placenta dopo il parto!!!"….."Certo, avrei aggiunto io…ma visto che se mamma gatta partorisce un micino morto se lo pappa…l'accostamento al richiamo della natura e al nostro essere animali non mi sembra regga in toto"….. comunque puoi berti placenta finchè vuoi ma se vai in giro con la carrozzina rosa della corazzata potemkin, direi anche no!

  • Ehm, la Galanti ha fatto tre cesarei fissando mesi prima la data è entrata in clinica come dovesse andare a una seduta di manicure dall'estetista e via! Penso che così sia semplice, e poi ha sempre avuto la fortuna a quanto ho visto di non risentirne tanto, mia cognata con il cesareo era distrutta x due giorni nel letto. E' facile sparare cazzate quando si ha fortuna. : O

  • Preferisco la vecchia zia di mio marito, che nata la nana numero 1 si presentò a casa con la busta della coop con dentro una bistecca, il succo alla pera e non ricordo che altro di mangereccio "perchè, cara, devi rimetterti, e una volta si faceva così".

    Credo che queste siano delle esagerazioni che sfiorano il ridicolo. Io ho avuto due parti rapidi, senza epidurale, secondato subito, e sono molto felice di ciò, ma sinceramente di mangiarmi la placenta e portarmela a spasso non ci penserei MAI… peraltro mi immagino che fine farebbe coi cani… pora placenta!!!

    Nanna

  • Peraltro, ma davvero questa che vuole tornare alla natura ha fatto 3 cesarei programmati, suppongo in clinica extralusso?
    Strano, in natura tutto ciò non è previsto…

    Nanna

  • No, una placenta non l'avevo mai vista dal vivo prima d'ora (grazie, eh!) perché anche la mia non voleva uscire e mi hanno dovuto addormentare per il secondamento manuale (il tutto dopo una serie di manovre non piacevoli per convincerla a uscire senza interventi).

  • ah ah ah ma sapete che una che conosco ha fatto così??? è uscita dall'ospedale con bambino e placenta dentro una baccinella e non lo ha lavato per 10 giorni fino a che non si è staccato il tutto, restando a letto con lui attaccato al seno tutto il tempo…. e senza vedere nessuno perchè i primi giorni vivevano loro due in penombra ….

  • Che il parto fosse troppo medicalizzato e adesso si sta cercando di farlo tornare un po' più naturale è un bene, nel limite del possibile.
    Nell'ospedale della mia città fino a metà degli anni 90 dovevi farti il travaglio a letto (se ti alzavi un infermiera correva a cazziarti) e partorire assolutamente da sdraiata.
    Poi è arrivato un primario nuovo con sua moglie, ginecologa anche lei (che ha partorito 4 figli…) e ha detto: lasciamo le partorienti a farsi il travaglio come meglio credono, vuoi camminare cammini, vuoi stare ferma stai ferma, vuoi cantare canta, insomma, fai la cosa che ti fa sentire meno peggio.
    La sala parto è stata dotata anche di 3 vasche per chi decide di partorire in acqua.
    Insomma, poche storie, partorire non è proprio una passeggiata, ma se almeno ci mettono in condizione di farlo come vogliamo forse la passiamo meglio no?
    Poi si arriva all' esagerazione:
    non si urla, il pupo potrebbe rimanere scioccato.
    Niente luci forti da sala operatoria, il pupo potrebbe rimanere scioccato.
    Niente cesareo, il pupo potrebbe rimanere scioccato.
    (secondogenita fatta nascere d'urgenza a 32 settimane perchè da un controllo, era in sofferenza fetale, che se non avessi avuto l' eco quel giorno, non voglio pensare a cosa sarebbe successo).
    Pare che ogni cosa oggi sciocchi il pupo.
    Io ripeto sempre quello che dici tu:
    ma chi se lo ricorda il momento in cui siamo venuti al mondo?
    Io no.
    Ho subito un truma? chissà.
    Non ricordo quando sono nata, ma mi ricordo di tutti i giochi che facevo con mia mamma dei baci e degli abbracci che mi dava, quelli si che mi hanno fatto bene.
    Ovvio che appena tirato fuori dall'utero, al bimbo girino le palle e per calmarlo metterlo a contatto con la mamma è il modo migliore.
    Ma la mia secondogenita tirata fuori in fretta e furia è stata lanciata in un incubatrice senza essere posata nemmeno per un secondo su di me.
    E la prima delle 5 settimane passate in incubatrice, non è mai stata tirata fuori.
    Qualche carezzina attraverso l'oblò e via.
    Eppure non ha traumi, è serena e splendida come i suoi 3 fratelli.
    Non è il momento del parto che ci crea traumi, ma il vivere in famiglie che non ci dnnno gli strumenti per crescere e per affrontare il futuro a traumatizzarci.
    Poi come dicevo in un altro blog: la Galanti ha documentato ogni istante della sua gravidanza, su tacco 12 a fare shopping nel quadrilatero della moda.
    E' ovvio che io e lei viviamo in 2 galassie diverse:
    lei deve recuperare le forze per tornare a fare shopping, noi dobbiamo recuperare le forze per tornare a casa, curarci del pargolo, mandare avanti la famiglia, cucinare, fare la spesa…
    E chissà perchè poi i nostri figli sono sempre meno traumatizzati dei loro…

  • Quello di mangiare la placenta è un vecchio rimedio della nonna alla povertà e alla denutrizione. È un organo ricco di tanti nutrienti che farebbe meglio di 100 bistecche ogm che invece mangiamo senza pensarci. È sicuramente un prodotto biologico, visto che anche il bio va tanto di moda.
    Io sono vegetariana, perciò il problema con me non si pone, ma chi è carnivoro ha mai pensato che tra un fegato e una placenta la differenza non è poi troppa?
    La placenta una volta, quando si guardava di più alla natura, al miracolo, alla vita, aveva significati meravigliosi e poteri magici. Oggi abbiamo l'iPhone e crediamo che solo lui abbia poteri magici. E non facciamo altro che correre a postare le nostre vite.
    Io alla Galanti le farei invece un applauso, con un solo bicchiere di placenta si è guadagnata un giro di notorietà che altrimenti si sarebbe sognata.

    • Cara Gina, stai pur certa che io il fegato non lo mangio. Sono stata vegetariana per anni, per poi riprendere piano piano il consumo di carne e pesce, limitando molto la prima perché mi fa davvero senso. Hai ragione sul punto che si è fatta pubblicità, però dai, c'è modo e modo!

  • eh.. sono punti di vista.. anche io come gina sono veg, e per me l' idea di bermi la placenta è vomitevole quanto quella di mangiarmi la chiappa di un maiale!

    sono pratiche che ormai nella nostra società sono assolutamente improponibili e forse inutili.. cioè bevi la placenta e poi vai a vivere nel bosco raccogliendo bacche, non andare in via montenapoleone a farti l' aperitivo!

    cmq se arriverà un secondo bebè e sarà possibile, vorrò rimandare il taglio del cordone.. non di giorni, ma sembra che nell' ora successiva il sangue che arriva al bambino è ricchissimo di nutrienti!

  • Io sono un'ostetrica e so bene che cosa sia una placenta.. Non sono daccordo con ciò che è scritto qui..Non so neanche perchè rispondo qui, a volte, con certe persone, è fiato sprecato.. 🙁 certo che non va banalizzata questa pratica nè va ritenuta una moda ma neanche parlare a vanvera senza documentarsi fino infondo, spinte da un impeto di rabbia che chissà da dove proviene, forse è proprio la rabbia di quando c'hanno tagliato il nostro cordone e portato via la nostra placenta. E per fortuna che non ci ricordiamo il trauma della nostra nascita sennò non faremo più figli.. Con questo non voglio dire che dobbiamo tutte bere o mangiare la placenta (forse neanch'io c'è la farei) ma portarle il rispetto che merita.. Vi fa schifo? ma come può fare schifo una parte di noi che ci ha permesso di vivere e di venire al mondo, senza placenta noi non ci saremo, lo schifo che si sente è un limite, una sensazione che sentiamo per nascondere il dolore che abbiamo provato.. Il nostro corpo è intelligente, rimuove e camuffa ciò che ci ha fatto male per poter andare avanti e sopravvivere.. Bisogna cominciare a portare più rispetto per la vita in generale, per le persone, per i bambini e per la placenta che è a tutti gli effetti l'albero della vita.. che ci piaccia o no..

    • Cara ostetrica, rispetto il tuo lavoro e le tue idee, ma tu ti mangeresti il tuo intestino, che ti permette di vivere? Quando ti levano qualcosa, chiederesti di mangiartelo? No perché a me non verrebbe in mente. E sinceramente, mi fa schifo l'idea. Poi, io ho guardato mentre mi facevano il raschiamento (c'era il riflesso nella lampada) e ho guardato tutta la macelleria messicana (come la chiama mio marito) che c'era intorno a me mentre mi dissanguavo, e ho guardato la placenta, e nel guardarla non ho provato schifo, ho solamente osservato. Ma da qui a frullarla e berla ce ne passa.

    • E magnamose pure il cordone con un bel bicchiere di liquido amniotico. Vorremo mica buttarlo?

      Comunque, battute a parte, a me importa nulla: volete mangiarvi placenta-cordone-liquido? Prego, fate pure.
      Detto questo il ricordo del trauma della nascita, non crederò mai che non lo possediamo perché rimosso in quanto traumatico.
      Allora dovremmo avere rimosso in quanto traumatici 24/36/48 mesi di vita iniziale e tanta altra vita qui e là.
      È vero che la rimozione è un meccanismo esistente e di difesa, ma non tutto quello che non ricordiamo è rimosso in quanto trauma.

      Vogliamo sostenere che la metà della vita non la ricordiamo perché traumatica?

  • Io grazie alle mie letture profonde conoscevo già la pratica di mangiare la placenta.
    E' stato grazie ad un articolo comparso anni fa su Novella 2000 (standing ovation) in cui la sorella di Romina Power, (altra standing ovation) andata a vivere con un pellerossa di una tribù sperduta fece nascere la sua bimba sotto la tenda e poi l'anziana della tribù le cucinò la placenta e gliela fece mangiare per rimetterla in forza.
    Mia nonna disse che dalla campagna dove veniva lei, non era difficile che qualche puerpera lo facesse e anche se mia nonna non lo aveva fatto, la pratica non era per lei nè strana nè bizzarra.
    Quindi non mi tocca l'idea che la Galanti se la sia voluta bere, mangiare, spalmarla sul corpo per rendere la pelle liscia ed elastica (perchè non ha scoperto proprio niente).
    Mi fa ridere che ogni cosa che fanno, debbano correre a fotografarsi per renderlo pubblico sul social network.
    C'è un nome per queste patologia: morte di …FAMA.
    Ed Elena come mai quando qualcuno non è d'accordo con voi, leggete sempre tra le righe cattiveria e impeti di rabbia?
    Io sono serena e dico la mia.
    Tu fai altrettando senza appioppare impeti di frustrazione profonda a nessuno.
    Baci cara

  • ma io mi domando….visto che i termini di questo articolo sono bassi…a tutte voi fa schifo l' idea di mangiarsi la placenta e qui sta ad ognuno…i gusti son gusti ma non c'e' differenza tra la placenta e pezzi di interiora di altri animali che magari tante di voi si mangiano ……solo che qui non si uccide nessuno.la parte invece che assolutamente viene sottovalutata e' l' importanza di questo organo che mantiene in vita i vostri figli e che compiuta la sua funzione all' interno viene cestinata senza darle quel valore aggiunto che ha.quella sacralita' che non viene minimamente considerata in una societa' in cui anche durante il parto la donna si lascia fare di tutto perche' non e' piu capace di ascoltarsi e far valere i suoi desideri e quelli del bamvino/a.moda e' mangiarsi la placenta, moda e' lotus birth, moda e' l' epidurale, moda e' il latte in polvere….dipende dai punti di vista.ognuno sceglie il meglio per se' e per la sua creatura.

  • scusate sono quella della corazzata potemkin. Credo che forse si sia perso il "carattere" del post. Credo che siamo d'accordo che la signora Galanti possa fare tutto tra cui bere il frullato della sua placenta (a proposito mi gioco 1000 euro che quello che beve sia frullato di fragola e latte di soia e che la sua placenta se la sia fatta incapsulare o forse no ma inizierei a diventare cattivella…cattiva bambina…) e tornare alla "natura" ai vecchi metodi e tutto ciò che vogliamo raccontarci Altro elemento non tutto quello che proviene da noi va comsumato. Per esempio le caccole contengono una botta di ferro e proteine ma non credo che dopo una seduta in palestra per mettere massa iniziamo a scaccolarci no?….io personalmente le chiederi se sta allattando, se come tutte noi o quasi intenderà stare per i prossimi mesi tette al vento e per le prossime 2 settimane con i capezzoli in fiamme e le ragadi per poi scoprirsi tra 10 mesi con due olive ascolane al posto dei seni (già vero che lì c'è silicone abbastanza per reggere i balconcini)…. secondo me no ma non ci posso scommettere. E allora che si cerchi di avere un po' di coerenza e poi le cose serie vanno fatte sottovoce…… non urlate ai 4 venti!

    • ahahahahah, grazie per l'informazione, ora caccole come se non ci fosse un domani!! E perchè non friggere le unghie e farsi un impacco di cacca? Sempre roba nostra è.

  • Qui in California basta arrivare in ospedale con un contenitore per portarsela a casa dopo il parto. Pagando fior di quattrini, si può anche mandarla ad una ditta che ne fa pillole che vanno ingerite dalla mamma nel post partum. Lo scopo? Pare che faccia molto bene e aiuti anche per la depressione… io non ce l'ho proprio fatta a prendere in considerazione l'idea!

  • Fossi una con la puzza sotto al naso mi offenderei invece riconosco perfettamente di essere un po' così :ho mangiato la mia placenta in un atto di puro auto-cannibalismo, un pezzo l'ho tenuto in freezer due anni prima di piantarlo in giardino. Vabbé, cose curiose da raccontare, ma non necessariamente voglio essere presa sul serio! Vado a farmi la cannetta della buonanotte. 🙂

    • ma davvero sei riuscita a mangiartela??? Ok, ho detto che voglio venire a trovarti, ma risparmiami la placenta per cena, per favore!!! Accetto più volentieri il calumè della buna notte!!! M.

    • ma davvero sei riuscita a mangiartela??? Ok, ho detto che voglio venire a trovarti, ma risparmiami la placenta per cena, per favore!!! Accetto più volentieri il calumè della buna notte!!! M.

  • Minchia,ma siti tutti na maniata i pacci!
    Traduzione per chi non conoscesse il siciliano noto anche,dalle nostre parti,come francese antico…
    Accidenti,siete un'aggregazione di persone piuttosto eccentriche!

  • Ma non sarebbe meglio , dato che si parla di parti , che tutte le partorienti potessero avere l epidurale senza rotture di balle dalle ostetriche Stronze
    ? Shira

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