Storia di una party girl (e fanculo i sensi di colpa)

Io non mi sento mai in colpa, non perché non faccia niente per sentirmici, ma perché credo che quando facciamo una cosa, è perché abbiamo valutato le conseguenze. Almeno, io faccio così.
Per questo nel mio essere
madre, da sempre, non ho mai conosciuto questo sentimento. Ho sempre
amato le mie figlie, ho sempre dato il massimo per loro, ma ho anche
sempre pensato a me stessa. Non mi sono mai annientata. Non ho mai
pensato di non dover fare il master perché ero incinta della P2 e la
P1 era ancora piccola e avrei portato via attenzioni ad entrambe. Ho
discusso la tesi lasciando la P2 alla babysitter, aveva due mesi. Non
ho provato sensi di colpa riprendendo a lavorare, per scelta e per
necessità. Se mi capita di uscire con un’amica, una collega o chissà
chi, e non le vedo fino al giorno dopo, non provo nessun sentimento
negativo. Mi piace ritrovarle, coccolarle, appena rientro vado a
vederle dormire, rimbocco le coperte, tolgo pupazzi. Ma non ho sensi
di colpa.

E così in questi giorni
di Festival di Cannes, in cui torno sempre troppo tardi per vederle
(o vederle abbastanza, se mezz’ora è vederle), o esco troppo presto,
e lavoro anche nel weekend, non mi faccio tanti scrupoli. Mia mamma
un po’ ci ha provato, dicendomi che preferisco stare a lavorare che
stare con loro. Ma mia mamma ha fatto la casalinga. E io comunque mi
ricordo quando le chiedevo di giocare e lei guardava Agenzia
Matrimoniale.
E sabato era il mio
compleanno. E sono uscita. Sono tornata alle 19 dalla redazione, ho
fatto la doccia e ciao, sono andata a festeggiare con un’amica. Siamo andate in un ristorante figo sul Pont Neuf, poi abbiamo
passeggiato lungo la Senna e ci siamo fermate a bere qualcosa prima
di rientrare. Era il mio compleanno, e non l’ho passato con le mie
figlie. Come invece passo ogni sera, ogni notte, ogni weekend, in particolare da quando mio marito se n’è andato in Pakistan sette mesi fa.

Il giorno dopo ho
lavorato, ancora, e la sera sono uscita, ancora, senza ripassare da
casa. Sono uscita con le mie colleghe italiane, siamo andate in un
posto troppo carino, abbiamo bevuto, riso, e sono tornata che era
quasi l’una. E non ho visto le mie figlie.
Eppure non riesco a
sentirmi in colpa. E non capisco proprio le mamme che non riescono a
lasciare i propri figli per più di cinque minuti. Ci sono quelle che
si sentono indispensabili: quando allattano, quando devono mettere a
letto, durante i pasti, per il bagno, per tutto.
Lui senza di me non dorme.
Lui vuole la tetta.
Lui è difficile a tavola.
Non lo so, io credo che se li lasciassero un po’, si accorgerebbero che anche i papà, i nonni, le vicine, pure le babysitter, possono essere bravissimi e i bambini stare benissimo con loro (e anche imparare!). 
Poi ci sono quelle che
ammettono di sentirsi in colpa. Come faccio a lasciarlo per un’ora?
Soffrirà? E se non dorme? E se non mangia? E se mi cerca? E se
piange? Sarò un mostro?
No, non siete mostri, anche se gli altri vogliono farvelo credere.

E se vi dicono che gli mancate, ricordatevi: non solo in vostra assenza si divertiranno, si distrarranno,
impareranno, ma voi farete lo stesso. E, udite udite, vi piacerà
anche.
Non vale la pena provare,
allora? Regalate e regalatevi un po’ di libertà, non hanno e non
avete altre vite da vivere.
Siete mamme, ma anche essere umani. 

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67 Comments

  • Non sono mamma, non so se lo sarò in futuro o vorrò esserlo, ancora devo decidere. Ma se un giorno capitasse sappi che sarai la mia Guru personale. Finalmente leggo di una mamma senza che mi si chiuda la gola x la puara di finire come lei! si può esser mamma senza smettere si esser se stesse. Grazie!!!!

  • "Lui senza di me non dorme.
    Lui vuole la tetta.
    Lui è difficile a tavola.

    Bla bla bla. Vi piacerebbe!"

    parole sante!!!sono mamma da poco e a 2 settimane dal parto ho sentito la grande necessità di ritagliarmi 2 ore per me per andare a fare aperitivo con le amiche…cosa c'è di male?

    mio figlio ora ha solo 3 mesi e per forza di cose la maggiorparte del tempo la passo con lui…certo è bellissimo ma è anche tanto stancante, e sinceramente quando posso un piccolo spazio per me cerco di ritagliarmelo!una notte fuori con mio marito, un pomeriggio con le amiche…sono mamma, ma non sono "solo" mamma!!!
    purtroppo (per loro) ci saranno sempre mamme pronte a obiettare e a dire che i figli hanno bisogno di loro, che senza di loro stanno male, non dormono, non mangiano, ecc…l'altro giorno ho incontrato una giovane mamma che è inorridita perché mio figlio dorme in camera da solo da quando ha 2 settimane mentre il suo nel lettone con lei…io mi sveglio una volta a notte, lei 13…parliamone…anzi no, ci sarebbero troppe cose da dire è uscirei offtopic!

    condivido in pieno il tuo articolo e non vedo l'ora che il nano cresca per avere un po' di autonomia in più! 😉

    • aggiungo che spesso i miei sensi di colpa derivano da chi dovrebbe farmi trovare un po' di tempo per me. ad esempio: durante lo spannolinamento, erano i primi giorni un pomeriggio sn andata a far shopping cn un'amica, lasciando il pargolo a mio marito, suo padre. non ti dico al ritorno…no comment, nonostante si un padre e un marito presente e attento.mah…anna

  • Io faccio parte delle peggiori allora. Mi sento in colpa perché la società "vuole" così. E anche perché la baby sitter non posso permettermela e dovrei chiedere sempre a mia madre. E perché quando sono uscita due settimane fa sono dovuta tornare a casa per farlo addormentare, perché non respirava quasi più dal pianto, e poi sono uscita di nuovo, e perché sono una di quelle "io mi adatto ai tuoi bisogni ma tu vieni con me se non c'è altra soluzione" e me lo porto ovunque.
    Il mio discorso non ha ne capo ne coda..
    Ilenia.. perennemente con il senso di colpa

    • guarda la storia dell'addormentamento è un tasto dolente pure qui.ma io sn convinta perchè chi ci dovrebbe alleviare in relatà non si impegna cm dovrebbe e noi non li lasciamo sbattere abbastanza, perchè cmq il pianto di un bambino assonnato è straziante e nessuno vuole sentirlo. anna

    • In realtà, sono convinta che ci siano delle situazioni in cui si è indispensabili (o quasi), perché ogni bambino è a sé. Ma non si può giustificare il tutto dicendo "senza di me non fa niente"!

    • quanta cattiveria ho letto sotto. Io comunque sono d'accordo che sia giusto prendersi del tempo per se stessi, se si può ovviamente. Io probabilmente uscirei di più se il mio compagno fosse a casa la sera ma la nostra famiglia è impostata così: lui sta a casa e io lavoro, poi torno io e va lui al lavoro, quindi dovrei chiedere a mamma o suocera e non me la sento, mi da proprio fastidio perciò evito il più possibile, anche perché non capisci mai se ti fanno un piacere o solo per non dirti di no..
      Uff
      Ilenia

    • Io faccio parte di chi si sente in colpa, mi piacerebbe nn essere cosi ma lo sono e nn riesco a comportarmi diversamente, mi sento n colpa il perchè bene nin lo so, ma cosi mi sento sempre quando la lascio per fare qualcosa per me, ho l ansia e devo tornare al piùnpresto da lei. Sono da ricovero .

  • io non mi sento in colpa a stare e a voler stare ogni momento libero che ho a disposizione con il mio bimbo di 2 anni perchè mi piace punto. 10 ore al giorno lontana da lui per lavorare mi bastano. il resto del tempo desidero passarlo con lui, vederlo, giocarci, abbracciarlo, spupazzarlo. torneranno gli anni degli aperitivi e delle cene con le amiche, più avanti, per ora non ne ho bisogno, non più del bisogno che ho di stare vicino a lui.

    • Su questo hai ragione, io ho fatto la mamma a tempo pieno per molto tempo, prima. Ma adesso sono una mamma a tempo pienissimo, non avendo in casa mio marito o una mamma vicina: quando sono a casa, io non stacco un secondo. Sono con loro sempre, e sempre da sola. Sono con loro mentre cucino, vado in bagno, mi lavo, mi vesto. Mi danno la sveglia la mattina. Se manca il latte, devo vestirle e uscire con loro per andare a comprarlo. Se una delle due deve andare dal medico, devo caricarle entrambe in metro e andare da sola. Quindi sì, tornare a casa dopo una giornata di lavoro, metterle a letto alle 21 e poi essere SOLA sarebbe stato triste. Ringrazio le mie amiche, quindi, per esserci state. E i miei non sensi di colpa per avermi permesso di uscire!

    • Sono d'accordo con Magiflo. Io non ho molti sensi di colpa, so benissimo che quando sono al lavoro non posso fare altrimenti e so anche che al nido o con i nonni il mio pupo sta bene; detto ciò, non appena stacco vado da lui, anzi corro… Perché questi anni nessuno me li restituirà più! E sinceramente più che il peso dei sensi di colpa di oggi avrei paura dei rimpianti di domani: quello che è andato è andato, e certi momenti non tornano più.
      Passare il compleanno senza vedere il mio bimbo… Ma neanche morta! Però oh, il mondo è bello perché è vario!

    • Scusami Anya, ho letto via Twitter il tuo status su Facebook e l'ho trovato abbastanza irritante. Cosa vuol dire che alcune mamme "si nascondo dietro al voglio stare con i miei figli"? O la si pensa come te o si è delle sfigate frustrate che dicono una cosa e ne pensano un'altra? Perché allora, se ragioniamo così, sei tu che potesti nasconderti dietro al "sono mitica perché anche se mamma mi godo la vita" per non ammettere che la tua vita così com'è ora non ti piace.
      Mi piace il vostro blog perché affonda molti stereotipi, ma questo non vuol dire che bisogni passare da un estremo all'altro! Personalmente, se dico che non passerei mai il mio compleanno senza mio figlio, LO DICO, LO PENSO E LO SOTTOSCRIVO. Non mi nascondo da nessuna parte per piacere. Se tu la pensi diversamente e hai festeggiato diversamente buon per te, ma non è detto che chi si comporti in altro modo sia per forza schiacciata dai sensi di colpa e dalla sua vita triste e figliocentrica.

    • A cosa ti riferisci? Quando lavoro le mie figlie sono a scuola e al nido, escono alle 17/17.30, le va a prendere la tata e io torno alle 19. In questi giorni che devo seguire il Festival di Cannes è venuta mia mamma dall'Italia, dato che lavoro fino a tardi e anche nel weekend. Per questo ho approfittato per uscire per il mio compleanno.

    • Non ti devi giustificare perchè vuoi del tempo per te.
      E' un discorso un po' rognoso, perchè la classica mamma italica è morbosamente attaccata ai suoi pargoli tanto da trovare impossibile lasciare i propri figli a degli estranei che ovviamente non sono MAI all'altezza (compresi i nonni, ovvio). Io ho due nani di 4 anni e 11 mesi, ho la fortuna di poterli sbolognare alla nonna che, per fortuna abita vicina a casa nostra e si presta di buon grado a fare da baby sitter, soprattutto quando sono malati…..

    • Sì anche per me…mi sembri il ritratto di una donna non cresciuta. Io la vita che fai tu l'ho fatta fino a 30 anni. Poi ho cominciato a sentire esigenze diverse. E' arrivato un bambino e sono così innamorata di mio figlio che un compleanno senza di lui mi sembrerebbe la cosa più sfigata di questo mondo… Io vivo dei suoi sorrisi, dei suoi baci, dei suoi abbracci. Una volta o due alla settimana passo delle ore da sola o per negozi o con le amiche….il mio pensiero è sempre verso il mio cucciolo…se mi compro un paio di scarpe, poi prendo anche un pensiero anche lui.E' che io amo mio figlio. Tu?…………………..

    • ahahah caro anonimo del 10 ottobre io ho avuto una madre come Anya e la ringrazio, non sono stata dallo psicanalista. Il tempo che passava con me era di qualità. Anya ora vive a Panama e passa un mucchio di tempo con le figlie. E comunque mia madre mi ha avuta a 23 anni e si è laureata.

  • Ma veramente pensi che le tue figlie, dopo che per tutta la settimana sono state all'asilo e poi con la baby sitter visto che tu hai lavorato fino a tardi, siano state più contente di passare anche il weekend senza di te?!! Se preferisci raccontartela così, libera di farlo, ma stai mentendo a te stessa in primis… Va bene uscire ogni tanto senza figli, ma ci sono i tempi e i modi giusti per farlo, ci vuole moderazione e intelligenza.

    • Il problema è che qui non si tratta di OGNI TANTO, qui si tratta del solo week end del mio compleanno. Vedo che, ancora, leggete solo quello che vi va di leggere. Eppure mi sembra di averlo detto e ridetto eh!

    • Ma quindi non ho capito..sei una party Girl senza sensi sensi di colpa o una che riesce a ritagliarsi la serata libera giusto per il suo compleanno e per questo si sente una superfiga?

      Anna

    • Ma quindi non ho capito io: esistono solo queste due opzioni?
      Prendere spunto da due belle serate per spronare le mamme a pensare un po' a loro stesse deve per forza essere etichettato in uno dei due modi?

    • E che ne so'!? Sei tu che ti sei presentata in un modo nel post e poi nel ribattere ai commenti dai un' immagine del tutto diversa. Da selvaggia party Girl a "il solo weekend del mio compleanno". Ti sei etichettata tu.. E non è capisco il motivo. Ben vengano le mamme che con serenità e tranquillità rimangono donne divertenti e divertite!

    • Ho dato per scontato (sicuramente sbagliando) che chi leggeva il post leggesse anche il blog regolarmente, e quindi sapesse la vita che faccio. Ma non mi sono etichettata (titolo a parte, che fa molto fenomenologia). L'intento del post era liberare tante mamme da inutili sensi di colpa, perché prendersi una serata (anche due, tre, quattro se ce n'è bisogno) non significa non amare i propri figli. Ma forse io ho l'esempio delle mamme francesi, ai loro occhi sono una mamma chioccia, altro che party girl.

  • anya io ti invidio. perchè io mi sento in colpa anche se vado a pisciare senza di lei. non mi ci sento solo se devo fare cose veramente indispensabili alle quali la sua presenza sarebbe dannosa per entrambe. però esco ogni tanto sia con mio marito sia con le amiche! e prima di uscire mi sento una vera merda. cmq è giusto staccare, continuare ad essere una donna e non solo una mamma. non lo dico io..lo consigliano i libri! forse il tuo post fa sembrare che esci tutte le sere e quindi sembra un po bruttino. ma ho capito il senso. io nn potrei mai lavorare cosi tanto in generale, ho deciso di seguire mia figlia full-time poi quando andranno a scuola mi riinventerò (aspetto la seconda). forse sei un filo troppo dura con chi i sensi di colpa li ha, e SBAGLIA: Sono inutili e senza senso! cmq del tuo post la parte più amara è il papà lontano, credo sia una sofferenza per tutti. io nn so se ce la potrei fare. un bacio beatrice

  • Io e te dobbiamo uscire insieme, subito! Anche se io non frequento posti chic ma postacci che ogni 2×3 la polizia passa a fare una retata o a chiudere. Passando tutte le fasi del senso di colpa e domande sulla sopravvivenza di mio figlio se vado al bagno senza di lui è stata mia suocera a dirmi di rilassarmi: ho ricominciato yoga, poi poco alla volta a concedermi una cena fuori, poi adesso sempre meno timorosa ho tolto la tetta e via, a dormire con papà….. prima tornando a casa presto, poi tirando un po' di più, il grande salto l'ho fatto un mese fa, un intero weekend con gli amici. È vero che o esco di venerdì o il sabato, e sto già sfondando numerosi record che manco quando avevo vent'anni: Uscita venerdì sono tornata a casa sabato mattina alle 7.30!!
    Il senso del dovere comunque mi porta ad alzarmi dopo poche ore, tipo alle 14 il pranzo era in tavola e ho spazzato fino alle 7 di sera, mio figlio la faccia della felicità tra suo padre e i nonni e le cugine mi dimentica, ma non lo dico x giustificarmi, ma che è davvero così.

    E siamo solo all'inizio dell'estate, sai tu la lista di festival x tutta la penisola iberica mi sono segnata?!
    aiuto!!

  • Io il blog lo leggo e sono sempre in sintonia con quello che scrivi, i tuoi principi sono anche i miei. Solo che aggiungi troppi fronzoli, togli lo specchio da davanti quando scrivi e secondo me i tuoi messaggi saranno anche più chiari 🙂 Certo, ne perderai un po' in figaggine e favolette…

  • Comunque io x esempio non sono ancora pronta a lasciare che mio figlio dorma in camera sua, lo voglio nel lettone quando torno! Madre mia, se vi accanite tanto su Anya perché è uscita na sera, lasciatela stare, che penserete di me che ho i venerdì praticamente prenotati fino a settembre!! Che poi io per oltre due anni ho portato mio figlio nei peggiori bar di Valencia, stretto nella fascia sulla schiena dove dormiva alla grande, e 28 mesi di allattamento ovunque, però bho ho anche pensato che non fosse giusto per lui e organizzandosi si riesce a compaginare entrambe le cose: una degna serata di festa x la mamy e una nanna degna x il bimbo, che ha pure un padre no?

  • Vi leggo da poco e vi stimo molto, grazie perchè voi state liberando veramente noi mamme! A volte sposo ogni vostra parola perchè mi rivedo, a volte mi rivedo meno, ma magari vorrei seguire il vostro esempio…ma ogni vostra storia mi apre una riflessione e di questo vi sono grata, oltre al piacere di leggervi…. Per farla breve non credo tu sia un mostro o stronza, secondo me sei solo una persona, come tante che magari non lo riescono ad ammettere, che ha diritto e bisogno di essere ancora se stessa al di là dell'essere madre, e io vorrei essere più come te che come mia madre, perchè vederla sacrificarsi tanto per me, troppo, mi ha fatto solo dispiacere e se tornassi indietro vorrei poterle dire di uscire di più e di godersi la sua giovinezza…che a noi figli tanto non serviva sempre…. le siamo grati ma è un grande dispiacere non averla vista più spesso fare cene, uscire con papà e tornare dal cinema, o con le amiche.. perciò io voglio essere più vicina a te come fenomenologia di mamma. Un abbraccio!

  • Leggendo ho avuto un po' l'impressione che tu sia una mamma egoista che magari preferisce uscire con amiche piuttosto che stare a casa, poi pero mi sono fermata a riflettere bene, deve essere durissima stare senza il marito, senza mamma vicina, DA SOLA. Come hai scritto tu, se finisce il latte te le devi caricare in macchina entrambe, se una sta male idem…e se già io a volte mi sento inghiottita dalla vita da mamma, pur con un marito presente e che mi aiuta, immagino tu…quindi fai bene a ritagliarti i tuoi spazi, io lo dico sempre, una mamma serena crescerà figli sereni, posso anche essere casalinga, ma se odio lo stare in casa e vorrei lavorare, ma non lo faccio solo perchè "è così che deve essere e una mamma deve seguire i figli e blablabla" in che modo starò a casa? Sarò frustrata e depressa e triste.
    Detto questo, non condivido molto il discorso sul senso di colpa e sull'essere indispensabile. Mi spiego. Per me una mamma È indispensabile, in certe situazione e in determinati momenti. E non è detto che tutte le mamme del mondo se non escono con le amiche lo fanno perchè si sentono in colpa. Io e mio marito ad esempio, siamo soli, i suoi lontani, i miei vicini ma lavoratori, 15 ore al giorno 6 giorni la settimana (imprenditori). Va da sè che aiuti esterni noi nessuno, abbiamo un figlio di 3 anni e io sto per partorire la seconda (letteralmente, domani mattina ricovero per poco liquido e indurranno tutto, sono di 34 settimane). Io ho scelto, potendo farlo, di fare la casalinga e mamma a tempo pieno almeno i primi anni, ora il primogenito va all'asilo fino alle 16, entrato come anticipatario, appena la seconda sarà all'asilo pure lei conto di cercare lavoro, perchè un po' mi manca un po' ne avremo bisogno, e ti dirò, io sto bene così. Certo, mio marito mi aiuta molto, e per noi, per entrambi, lo stacco è rappresentato dallo sport. Io palestra, lui corsa o bici. Due orette che io passo in palestra, tre volte a settimana, mi rimettono proprio in sesto, stacco totale, e lui a casa col bimbo, idem io quando lui esce in bici sto a casa. E torna rinvigorito. A parte lo sport però, il week end, compleanni, eccetera per noi sono sacri, da passare assieme e in famiglia perchè ci piace così e stiamo bene così, non per sensi di colpa particolari. Quando i suoi vengono a trovarci e ci dicono, uscite possiamo stare noi col figlio sai che facciamo? Usciamo a correre assieme, che lo sport insieme ci piace tanto ma non possiamo mai, non siamo proprio tipi da aperitivi cinema o cene, un po' per questioni economiche ah ah, un po' proprio per carattere. Mio marito lavora tutta settimana e al week end non ci lascerebbe per nulla al mondo, perchè come lui dice, io le batterie le ricarico con voi, in famiglia, non in giro con colleghi vari. Quindi magari non è sempre tutto nero o bianco, non c'è solo la mamma col senso di colpa che non lascerebbe il figlio per questo, c'è anche la mamma, come me ad esempio, che è felicissima di godersi i figli e che comunque, lo stacco lo ha lo stesso (palestra per me, magari un corso di qualcosa per un altra). Una cosa su cui sono d'accordo è il non annullarsi mai per i figli, bisogna seguire il proprio istinto e il proprio cuore, ma mantenere sempre un minimo "sveglio" il nostro io, quello che eravamo prima di essere mamme.

    • equilibrata, molto semplice e lineare il tuo sentimento e ragionamento. condivido e mi ritrovo.
      mamma serena cresce bimbi sereni. se per essere sereni qualcuna, ma non tutte, hanno bisogno di ritagliarsi i propri spazi (che variano da persona a persona) con tempi e modalità che variano anch'essi da persona a persona, così sia. accettiamo le diversità di tempi, modi e bisogni.
      ma, se qualcuna si sente frustrata o depressa o infelice, forse sta sbagliando qualcosa. forse ha sacrificato qualcosa di importante. meglio fermarsi e rifletterci su.
      in bocca al lupo per la nascita della tua secondogenita.

  • Se c'è una cosa che – penso – di aver capito da quando sono mamma è che ogni famiglia è un mondo a sè. Prima inorridivo di fronte a certe situazioni, e pensavo "io mai!", ma poi ho capito che ogni mamma/papà e ogni bambino hanno la loro sensibilità e le loro regole per stare bene. Quindi – a parte i casi estremi ed evidentemente 'patologici' – cerco di non dare giudizi. Ok, ci sono cose che io non farei mai, che mi sembrano assurde o esagerate, ma se gli altri stanno bene così, buon per loro (l'importante, appunto, è che siano comportamenti che non danneggino nessuno). Ci sono cose che vivo con piacere e mi sento di consigliare, ma non mi scandalizzo se altri le trovano assurde. E comunque nessuno è perfetto, l'importante è non fossilizzarsi mai e non prendersi troppo sul serio. Quindi… viva le fenomenologie!! 😉 ily

  • Anya…. sono inorridita! Io certe cose non le faccio!!!
    …. ma solo perchè le mamme sono tutte a casa e non vogliono più uscire con me! :DDDDD
    suvvia, che sarà mai una serata quando ce li portiamo in bagno anche quando dobbiamo fare la CC… ???? non so voi ma io ce li ho sempre, non con me, ma proprio ADDOSSO e delle volte ho bisogno di scrollarmeli sti figli x poi tornare da loro con la voglia di riabbracciarli! Morna c'è posto x barcellona? 😉 ari

  • MI sa che il tuo post è stato frainteso. Posto che a me il mio compleanno piacerebbe passarlo con mio figlio e mio marito, più che con amiche (ma sono gusti e poi se il marito è lontano ben vengano le amiche!) e che due giorni e sere intere senza stare con il mio bimbo non sono ancora pronta a reggerle (lui starebbe benissimo ma io continuerei a pensare a lui e non mi godrei nulla), credo che non ci sia nulla di male in ciò che hai fatto e che sia giusto ricordarci che siamo essere diversi e staccati dai nostri figli.
    Quanto ai sensi di colpa, io invidio te che non li hai perchè anche se penso di essere nel giusto quando sono a lavoro o esco per conto mio (più per fare sport che per cene, come Dreaming ma anche qui non cambia la sostanza), mi sento comunque un pò in colpa. Sarà che sento il peso dei giudizi, sarà che vorrei avere il dono dell'ubiquità però li sento. E invidio chi non li sente perchè vive certamente meglio.
    Buon compleanno, anche se in ritardo!!!

    • Ma lo sapete che è a leggere ste cose che io sono scappata dall'Italia. Questa idea dei sensi di colpa, questi piagnistei del "non sono ancora pronta" è insopportabile, ma davvero lasciatevelo dire:INSOPPORTABILE. Non sarei mai riuscita a fare la madre in Italia, non avrei potuto frequentarne manco una. Infatti pure mia madre ha fatto fatica perchè era circondata da questa idea di maternità condita da sensi di colpa. Ma avete mai sentito un uomo che ha sensi di colpa se sta troppo fuori casa? Eppure è genitore anche lui. Vi giuro che io mi sento offesa perchè da quando sono madre mi sento sempre associare a questi modelli. In Italia infatti c'è l'idea comune che le donne con figli non vadano nemmeno assunte perchè appena il bambino ha 38 di febbre una si prende la malattia. Della vostra mentalità ne risentono tutte. E tu sarai pure diventata avvocato, ma io che un figlio l'ho voluto praticamente l'anno della laurea non potevo reggere l'idea di fare un praticantato in Italia dove l'idea di maternità è questa e l'idea di lavoro pure peggio. Rachele

  • Ciao! E' da poco tempo che leggo questo blog..e ultimamente rappresenta uno dei pochi diversivi che riesco a concedermi! Sono anche io una mamma che vive all'estero, bimba di 22 mesi e marito fuori per lavoro tutto il giorno. Ciò significa che io e la bimba trascorriamo 24 su 24 assieme, io sono una mamma full time, e capisco perfettamente l'esigenza di uscire con amiche, e perché no? Anche festeggiare il proprio compleanno senza i nostri figli. E mi e' sembrato di capire che ciò e' stato possibile grazie alla nonna che questi giorni e' in visita. Hai fatto benissimo!!!!! Proprio ora ero connessa su skipe con mia mamma, da giorni vede una pila di roba sempre più alta in attesa di essere o piegata o stirata…oggi mi ha detto, se ci fossi stata io! Ti avrei stirato tutto!! E si, perché io sono una mamma che aspetta la mamma per potere avere tempo per me stessa. E non passare il tempo libero (quando la bimba dorme) a cercare di rendere la casa non perfetta, ma vivibile!! Quindi, bravissima e fanculo ai sensi di colpa!!!

  • Ciao Anya,
    anche io non ho nessun senso di colpa a lasciare il mio bambino per poter prendere i miei spazi.
    Mia mamma però, che me lo tiene quando torna dall'asilo e tutte le volte che ho bisogno (non posso permettermi una baby-sitter), cerca sempre di farmi sentire una m…dicendo "non lo dico per te, ma lo dico per lui"
    Adesso che il mio compagno è entrato a far parte della schiera dei disoccupati e che con il bimbo sta lui, è quasi gelosa perché non lo vede tutti i giorni.
    Un abbraccio
    Claudia

  • Io sono di quelle che si sente in colpa a causa della società…Matteo ha un mese e mezzo e sono già rientrata a lavoro…solo la mattina, perchè lavoro per conto mioe un po' devo dire mi fa piacere, come mi fa piacere spupazzarmi il bimbo nel pomeriggio uscire insieme,siamo stati al pub, al ristorante, tutto nei limiti, ma non lo dico molto in giro…e mi sto organizzando una serata pizza con un'amica per non parlare solo di pannolini cacche etc…e mio figlio lo amo da impazzire…ma mi voglio bene pure io e tanto e se sto bene e sono serena sono e sarò anche una mamma migliore credo…se non altro serena!!E lui lo sente ed è sereno!

  • Per essere una buona mamma è indispensabile sentirsi in primis soddisfatta e realizzata.
    E' importante dedicare del tempo a se stessi, senza esagerare, bilanciando la vita di mamma con quella di donna e moglie.
    Anche io dedico del tempo a me stessa….a volte mi sento in colpa, a volte no 8)) ciao

  • Sicuramente anche altre persone sanno accudire i nostri bimbi al meglio in nostra assenza, ma l'accudimento emotivo è compito nostro…e i piccoli ce lo dimostrano sempre quando ti abbracciano più a lungo di tutti, quando ti chiamano più di tutti gli altri., quando non ti vogliono mollare un attimo..tu sei il loro mondo e tu devi esserci, nel rispetto sempre delle tue esigenze è ovvio. Una mamma annullata come donna non è una mamma felice…ma non si può delegare tutto.

  • Dico solo una cosa …. Che cavo le hai fatte fare due figlie se per te sono un peso? Perché è proprio questo che fai passare… Ti assicuro che per crescere bene ao figliserve una mamma non una baby sitter ….

  • Attenta che da vecchia le tue figlie ti tratteranno con la stessa moneta: 1 o 2 volte all'anno ti verranno a trovare in casa DI RIPOSO…auguri eh, felice tu! A me pare tutto così triste. E non sono madre ma figlia di una donna che si è comportata come te. Io sono andata via di casa a 22 anni, vedo mia madre una volta ogni 2/3 anni, mio fratello l'ha messa in una casa di riposo….non mi manca. Non la conosco. Non ho avuto l'oppotunità di conoscerla. Mi manca mia nonna invece…lei sì che mi ha fatto da mamma
    ……………………..

    • ma scusate, ma l'avete letto il post?? parla una mamma che è sola con le sue due figlie 24 ore al giorno da 9 mesi, e che per il suo compleanno esce con le amiche! Ma siete pazze?????? Addirittura dire "che cavolo le hai fatte a fare"?? Dovreste vergognarvi!!! Se è questo il clima che si respira a casa vostra "auguri" lo dico io ai vostri figli, spero respirino la comprensione e la solidarietà almeno a scuola (e spero non facciate homeschooling sennò aiuto)

    • Ho tua madre ha fatto di ben peggio che uscire qualche sera, oppure tu e tuo fratello siete due stronzi ingrati. Facile prendersela con una vecchia? Non la conosci un paio di palle, è la donna che ti ha messo al mondo. E fa ribrezzo sentire questa cosa,non la madre che passa il compleanno con le amiche. E poi hai scritto che non sei madre e MENOMALE. Gente così subdola e vendicativa è meglio che non le mettiate al mondo delle creature. E poi sai i sensi di colpa quando morirà tua madre e tu l'avrai trattata così nella sua vecchiaia. Altro che egoismo. Feccia. Mia madre faceva vita mondava conseguenza obbligata della sua carriera e la ringrazio con tutto il cuore per non essere stata una piagnona casalinga piena di sensi di colpa e fiato sul collo. Alice Nicotri che non ha mai lasciato un commento del genere, ma quando è troppo e troppo pure se il post è vecchio!

  • beh,fino a che i bimbi sono molto piccoli,l'accudimento(citi sonno,tetta,cibo,coccole)sono di stretta competenza materna..e la mamma,suo malgrado,puo'prendersi pochissimo tempo per se'stessa..non e'questione di "scelte"o di "possibilita'"o di carattere..e'proprio quello che la natura ha previsto per crescere la prole!certo che i bimbi si adattano anche ad altre persone..i bimbi si adattano a tutto..ma certo sempre si adattamento(e non della loro "prima scelta"si tratta)..un po' alla volta sono loro stessi che fanno capire di volere tempo per se'e alloraaaaa..al via il tempo libero per mamma(e papa')..questo per dire che le mamme che ritengono che i figli abbiano bisogno di loro,e solo di loro,per determinate cose,e fino ad un certo punto della loro esistenza non sono mamme che saranno cosi per sempre(Mi fanno un po' tristezza, perché è come se i loro figli fossero una loro appendice. E non si accorgono che così facendo sarà sempre così. )ma rispettano e ,si,anche accettano,in un certo senso,quella che e'una fase della vita.e poi,tornano a fare altro!

  • Di solito quando una persona continua a ripetere che non si sente in colpa è perché si sente in colpa. Mi dispiace per te, che non ti godi quanto c'è al mondo di più bello, l'infanzia velocissima dei figli.

  • Io sono una mamma che, per mesi, si è sentita in colpa. Mio marito non faceva che dirmi di ritagliarmi un po' di spazio per me ma io non ce la facevo, finchè non sono crollata. Ora il mio spazio me lo ritaglio e non mi sento in colpa quando lo faccio, perchè dovrei? A casa con mio figlio c'è suo padre che lo ama quanto me. Certo è che non me ne starei mai una notte fuori. Anche se fosse solo per lavoro, cercherei di trovare un compromesso. Il compleanno non mi è ancora capitato di farlo lontano da mio figlio. Ma succederà e non ci trovo niente di male. Una cosa però… se mio marito fosse via per mesi e io dovessi lavorare fino alle 19, col cavolo che mi prenderei del tempo per me, cercherei di passare tutto il tempo che posso con i miei figli, almeno per colmare, in parte, l'assenza del padre. Poi dipende. Se lo fai un paio di volte è un conto, ma se lo fai spesso e non ti senti in colpa, allora sono costretta a dare ragione a chi ti dice che magari potevi evitare di fare figli.

  • che tristezza infinita sto post. ma perchè si pensa sempre che stare con i figli debba essere un sacrificio? che non li si lasci mai perchè poi ci si sente in colpa? io ci ho provato a uscire, ma senza di loro mi sembra sempre che manchi qualcosa..mah! forse sono strana io, ma quando li vedo poco mi mancano! e non perchè penso che nonni, zii, baby sitter siano meno in grado di me di prendersene cura, ma perchè non vorrei perdermi nulla!!!mai! crescono ragazze, molto moooolto velocemente, e il tempo non torna indietro.

    • neanche il tempo per se stesse torna indietro, neanche le amicizie perse mentre si viveva solo per i figli, tornano indietro… I figli crescono e se ne vanno, e dubito rimpiageremo quella sera ogni tanto passata a far festa… semmai rimpiangeremo di averne fate troppo poche!

  • Io ora sono casalinga, quando era piccola la mia prima bambina mi sentivo sempre in colpa,sicuramente perché essendo nata prematura una volta arrivata a casa non riuscivo a staccarmi da lei.Però ora capisco che non era un comportamento sano, però non riuscivo a fare diversamente. Quindi se una volta ogni tanto ti prendi dei momenti per te fai bene!!!

  • Io.sottoscrivo questo post.Mamma di una bimba di due.anni,e dopo.questi due anni sempre.con lei ,un po' per necessità un po' per la mia grave difficoltà di chiedere.aiuto a dei nonni non super disponibili,mi.sono un po' persa come persona e donna.Mangio sensi di colpa da colazione a cena e non ho amiche(in una città che non è la mia).Mi rendo conto ora che dovevo chiedere aiuto,dovevo lasciare mio marito sbagliare e io avere il mio spazio di mondo per me,parlare con persone.,uscire e.svagarmi per tornare più serena dalla piccola.Invece non l'ho fatto,pensando stupidamente che senza.me mia figlia non facesse nulla.E adesso lo psicologo serve a me perché mi sono caricata eccessivamente di responsabilità senza tenere conto che io sono una persona,non solo una mamma.Devo recuperare me stessa,uscire,avere interessi e ritornare ad essere più leggera ,solo cosi eviterò a mia figlia l'analista e a me una ricetta per l'infelicita'.Ognuno sa cosa è meglio per se stessi ,quando giudicate Anya,chiedetevi prima voi come state!

  • Ciao, conosco il tuo blog da molto poco e ti ringrazio di aver ripostato su facebook questo articolo proprio oggi! Sono le parole di cui avevo bisogno. Sono mamma di un bimbo di un anno con un carattere già difficile da gestire (frignone, super colloso e testardo fin dalla nascita) che va al nido a tempo pieno. Io ed il mio compagno lavoriamo a tempo pieno, io a giornata, lui su turni. Abbiamo anche una cagnolina che comunque poverina ha anche lei le sue esigenze. Siamo sempre di corsa, stanchi e nervosi e abbiamo deciso due fine settimana al mese di “noleggiare” il pargolo ai nonni, che sono a 25km di distanza: vicini ma non vicinissimi per poter esser un appoggio quotidiano (soprattutto col traffico) Per fortuna i nonni (sia paterni sia materni) intervengono anche quando il piccolo è malato e lui passa da loro l’intero periodo di malattia, notti comprese! Quando sta via per malattia sento tanto la mancanza, perchè è un’assenza non pianificata, quando fa’ i fine settimana programmati non mi manca cosi tanto. So che sta bene e credo che gli faccia anche bene essere circondato da persone diverse dai genitori. Mi sento però giudicata molto, sia dalle altre persone, sia (ben più grave) dalle amiche. Quando lui ha passato una notte anche a casa della maestra d’asilo, mi son sentita definire “mamma part-time” e la cosa mi ha molto ferita. Ora ho il bimbo a casa dei nonni da 2 giorni perchè malato e domani (dato che iniziava il week-end di noleggio) avevo in programma di andare a trovare un’amica che vive in un’altra regione. Partire dopo lavoro, fare serata e rientrare sabato mattina, passando anche a recuperare il pargolo. Sto lottando coi sensi di colpa per vedere se far saltare tutto e andare a prenderlo dopo lavoro a casa dei nonni (quindi riportarlo a casa per le 20.30), o se farmi comunque la serata, di cui sento il bisogno, dato che tutte le mie amicizie sono lontane e spesso mi sento molto sola… Anche io nel fare le cose rifletto sulle conseguenze e cerco di fare il bene di mio figlio, ma anche mio, perchè penso che un genitore felice sia la base per un buon equilibrio educativo, ma sentirsi giudicare così da persone che fan parte dei tuoi affetti ti fa mettere in dubbio qualsiasi azione..

    • Devi fare quello che ti senti e che ti fa stare bene. Una mamma che non sta bene non fa star bene nemmeno i propri figli. Gli altri non sono nella tua famiglia e quindi non hanno nessuna voce in capitolo!

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