Viaggiare coi bambini: weekend al Peppa Pig World

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Lungi da noi prendere il posto dei blog di viaggi. O dei siti di viaggi. O dei blog di viaggi con bambini. Insomma, avete capito. Ma potevo io non raccontarvi questa incredibile vacanza in famiglia? Potevo?

Eh no che non potevo.

Ma facciamo un passo indietro.

PEEEEPPAAAAA PIIIIIIIG.

Vi ricordate? Un paio di mesi fa, ma neanche, vi raccontavo, un po’ esasperata, del più grande e ricorrente capriccio (sì, CAPRICCIO, CA-PRIC-CIO, la sillabo anche bene) della P2.

Voglio Peppa Pig.
La voglio subito. Qui. Adesso. Non me la dai? Ti spacco i timpani.

E le palle, ovvio.

E poi vi ho raccontato di quello che le è successo poco dopo, dell’ustione e del conseguente ricovero in ospedale. È lì che un’amica mi ha parlato del Peppa Pig World.

Sì sì, del mondo di Peppa la maiala. In Inghilterra. A pochi minuti da Southampton.

E così siamo andati. Volete sapere com’è?

Il paradiso.
Giuro.

Il parco si trova all’interno di un parco molto più grande (il Paultons Park) con le classiche attrazioni, ma studiate per i più piccoli (o per le sfigate come me che vogliono provare un po’ di adrenalina ma odiano le cose vomitevoli e il tagadà, ve lo ricordate il tagadà?).

Peppa Pig World, il paradiso, dicevo. C’è l’elicottero della signora coniglio (tutto o quasi è della signora coniglio, come ben sappiamo), che è in pratica una ruota panoramica.

C’è il treno di nonno Pig. Il dinosauro di George che si può cavalcare e, vi giuro, è divertentissimo. Ma proprio tanto.

E poi c’è anche lo spazio chiuso, coi gonfiabili (perché la pioggia, si sa, è sempre in agguato). E poi le anatre che girano libere, i pinguini, il treno che attraversa tutto il parco, i tacchini… Insomma, un posto davvero divertente per i piccoli.





A parte un piccolo particolare.

Pippiririppippiririririppi o quel che è. La musichina di Peppa Pig. Ce l’ho ancora qui, nella mia testa, e sono tornata da quattro giorni.

Ma le bambine erano felicissime. Anche la P1, che ormai odia Peppa Pig più di voi tutti messi insieme, era eccitatissima all’idea di entrare dentro la casa dei maiali, di poter toccare la maiala (un povero cristo vestito da Peppa, certo), di salire su altissima in cielo e vedere tanti maiali piccini piccini.

Il costo è abbastanza alto, ma non quanto altri parchi: 70 sterline per una famiglia di tre persone se comprato in anticipo. Sotto il metro non si paga. E si può noleggiare un fichissimo passeggino doppio per trasportare la prole.
Southampton è brutta, ma potete sempre farci tappa per dormire, come abbiamo fatto noi.
Il cibo… chevvelodicoaffà?, nammerda, dentro e fuori il parco, ma questo si sa.

Southampton ha il suo aeroporto, ma noi siamo andati in auto. È stato divertentissimo oltrepassare la Manica salendo sul treno con l’auto, ma anche dormire in tre hotel diversi. Le bambine erano fuori di sé dalla gioia, e abbiamo fatto anche tappa a Stonehenge (non lontano dal parco) e a Canterbury, non lontana da Folkestone, dove si riparte per la Francia.

Trucchi, segreti e altro?
Niente. Nessun iPad, nessun gioco, in auto hanno sempre dormito. E nei pub la sera praticamente dormivano pure lì.

Perché Peppa può questo ed altro.

Ma anche la canzoncina di Frozen in loop, ve lo assicuro.

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