10 cose che invidio ai miei figli

1. Il sonno a prova di bomba

Non mi capacito di come sia possibile, ma potrebbe accadere qualsiasi cosa, un incendio, un terremoto, una bomba nucleare, ma loro non si svegliano.
Una notte è suonata all’improvviso una sveglia devastante, con suono del motore Ferrari a 200mila decibel, io son quasi morta, convinta che un Boeing fosse atterrato in corridoio. Mi alzo e cerco il malefico aggeggio che continua a rombare… sul comodino dei polli. Come abbiano fatto a non svegliarsi è un mistero.

2. Si mangia se si ha fame

Sembra una banalità, ma invidio un sacco il loro disinteresse totale per il cibo.
Mangiano se hanno fame, smettono quando non ne hanno più.
Se fossi come loro, peserei 10 chili in meno.

3. Ricchi e poveri 

Adoro la loro concezione dei soldi.Quando ricevono una mancia di 10 euro e chiedono “cosa si compra con 10 euro? 2 macchinine? Un drago? Un libro? 50 bustine di figurine???” con gli occhi che brillano dall’emozione per questo grande tesoro.Tempo fa incontrando un mendicante Ale mi dice “ma se non ha soldi, perché non va in banca a prenderli?”E cerco di spiegare che non è così semplice, che per avere soldi bisogna lavorare, che non sempre il lavoro si trova, che moltissimi non hanno soldi in banca e bla bla.Qualche giorno dopo in un negozio stavo per comprare una maglia a Ragazzo, mentre lui tutto timido diceva che non la voleva.
Dopo un po’ di insistenze gli chiedo se per caso non gli piaccia.
E lui, quasi in lacrime: “No mamma!! E’ che hai finito i soldi! Il portafoglio è vuoto, e non abbiamo più niente!”.
Il tutto ovviamente davanti alla cassa.

4. La vita a colori

Ci fate caso? I bimbi non usano quasi mai il grigio o il nero.
E’ tutto un pullulare di rossi, verdi azzurri, nell’astuccio, nei vestiti, negli occhi.
Nella loro vita non esiste il buio, è solo luce, aria fresca, colori.

5. Giocare

Che bello vederli giocare con qualsiasi cosa.
Un rotolo della carta igienica finito, una piuma, un elastico… qualsiasi cosa diventa un gioco.
Perchè crescendo si perde la voglia di giocare ed inventare?
Senza contare l’effetto sul metabolismo…
Ieri sera al parco stavo gelando, e noto che anche tutte le altre mamme sono sedute e infreddolite. I bimbi invece, in maniche corte e sudatissimi, si rincorrevano come pazzi.
Se anche noi mamme ci mettessimo a giocare a “prendersi” o a “rialzo” saremmo tutte top model!
Devo proporlo, altro che palestra….

6. Fidarsi

I bambini si fidano di tutti.
Non pensano mai che qualcuno li voglia fregare, che abbia la doppia faccia, che sia un falso, che si approfitti.
Gli altri si dividono in buoni e cattivi, dove cattivo è quello che ti ha fatto un dispetto 3 secondi prima e tempo 1 minuto è il tuo migliore amico.
(emh, mentre scrivo mi rendo conto che sono ancora esattamente così…).

Tortoro con la nonna


7. Le emozioni si esprimono

In fondo è un corollario del punto precedente: se sono arrabbiati te lo urlano, se sono felici te lo urlano, se sono tristi… pure.
Che bello esternare quello che si prova, senza maschere, senza finzioni, senza quell’orrendo  “buon viso a cattivo gioco”.

8. Niente pregiudizi

I bambini non hanno pregiudizi. Non giudicano un coetaneo per il lavoro del padre o per i vestiti che porta. Nemmeno per la nazionalità o per il colore della pelle.
Il metro di giudizio è semmai  “mi picchia” “non mi picchia” (o graffia, spinge, morde e simili).
Qualche giorno fa, parlavo di Africa e Ale, candido: “ma se là si vive male, perchè non vengono tutti qui?”
Eh, appunto, dillo a quelli che hanno inneggiato ai naufragi.

Quanto poco durerà questa meraviglia?

9. La scuola

Ebbene sì, invidio anche la scuola.
Avere un bimbo che impara a leggere e scrivere è assistere ad un miracolo.
E che bello avere ancora tutto da imparare.
Tornassi indietro vorrei imparare DAVVERO, non solo ricordare il tempo del compito in classe. Finalmente studierei DAVVERO filosofia e cercherei di approfondire il latino e il greco.
Cercherei di conoscere meglio i professori, di essere più integrata, di approfittare di tutte le iniziative ed opportunità.
E sarei più zoccola con i ragazzetti, ma questo non ditelo alle mie nipoti adolescenti.
Intanto, non vedo l’ora che mio figlio inizi storia, geografia e grammatica…

10. Cosa farò da grande

Ovviamente è la cosa che invidio loro di più: il tempo.
Hanno tutta la vita da scrivere, hanno ancora tutte le scelte possibili davanti a loro.
Possono ancora scegliere cosa studiare, che lavoro fare, dove andare a vivere…

Credo che una delle cose più belle di essere genitori è che si inizia un’altra vita da capo.
Ok, siamo solo spettatori, ma spettatori privilegiati.
E abbiamo anche qualche piccolo potere, per rendere il film ancora più bello.
Che privilegio, no?


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9 Comments

  • Questo lo metto nella top ten dei migliori post. E mi permetto di aggiungere un'altra cosa che invidio loro: le certezze, le sicurezze. C'è mamma c'è papà. Sono protetto, i miei genitori si occupano di me e di tutto.

    • Questo è ciò che più invidio loro.

      Non tanto perché delle 10 cose ne posseggo ancora diverse :p , ma perché poche cose al mondo mi mancano tanto quanto quella sensazione che descrivi.
      Diventare adulti ti fa sembrare di essertene affrancato, ti fa sentire sicuro, ma perdere i genitori ti fa sentire forte la mancanza di quella sensazione.
      Un abbraccio, Cri

  • Quanto mi sono emozionata a leggere il tuo post! Le cose che hai scritto sono tutte ovvie se ci soffermassimo a rifletterci un po' su. Ma non c'è mai tempo e certe cose ti sfuggono, quasi non le vedi… Il candore, la purezza…e il nostro proteggerli dalle brutture. Quante cose vorrei dire, scrivere e anche urlare!!! Mi sento anche io fortunata e privilegiata, li amo alla follia!
    Grazie per questo post, lo condivido volentieri. A presto, Valeria

  • Sul primo punto io li batto eh!!!
    Potrebbe cadere un meteorite ed io sono ancora lì sotto il piumone che dormo senza problemi.
    adesso ti dico una cosa che potrebbe sconvolgere molte mamme, quando dovevo allattare la notte per i primi mesi della nascita della mia piccola peste, io la bimba che aveva la culla accanto a me (quindi il mio orecchio era attaccato alla sua vocina stridula) non la sentivo proprio, il mio compagno doveva prendere in braccio la piccola e svegliarmi perchè potessi nutrirla.

  • Sottoscrivo tutto.
    E sull'ultimo punto aggiungerei una cosa.
    Non solo possono ancora scegliere il loro percorso, ma (ancora maglio) possono sognarlo. E quindi fantasticare di fare il veterinario, l'astronauta… Il Papa (io conosco un bambino che aveva questa fissa)!
    Ed è la cosa più bellla: sentire che puoi fare quello che vuoi, senza se e senza ma.
    E vivere nella proprio mondo fantastico tante avventure… Un giorno come meccanico Ferrari, quello dopo come cantante!
    Il mondo in pugno con un'ingenuità disarmante!
    Che invidia!!!

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