Furti, bugie e video tape

No, perchè io sono un’ottima mamma e i miei figli sono felici.
Uno ruba, l’altro mente.
Ma so’ ragazzi!
No?
No, eh.
L’indole cleptomane del Melo treenne si è appalesata a Natale. Eravamo in Umbria, siamo entrati da Feltrinelli, giretto, usciamo.
5 minuti dopo, noto che  ha un peluche fucsia sotto il braccio, una specie di pony con giganteschi occhi sbrilluccicanti.
Ohibò! E questo??
Tragedie greche per toglierlo di mano e bella figura nel rientrare e dire “scusi, mio figlio ha preso questo, il vostro sistema antitaccheggio non funziona molto bene”.
Ulteriore figurademmerda grazie al marito: “Melo, quante volte te l’ho detto, non lavoriamo la domenica!”
E, ahimè, non tutti hanno il suo sense of humor.
Poi è stata la volta dei supermercati.
Caramelle, kinder e quant’altro rinvenuto nella tasca all’uscita.
Poi è toccato all’asilo.
Ogni volta che esce, mi guarda con aria finto contrita-supplichevole: “mamma, oggi ho avuto un premio perchè sono stato il più bravo di tutti”
E se ne esce con un muro di lego, o un animale, o un qualsiasi pezzo asportabile che entri in una tasca.
Appena dico “oh bravo!! Aspetta che vado dalla maestra a ringraziare..”
“no, meglio di no, è un segreto”.
Ora tocca ai compagni di asilo.
Prima la sua amica gli avrebbe regalato (“Giuro!! me l’ha regalato!!!”), un orologio rosa a forma di cuore.
Poi è la volta un cuore giallo che si apre e dentro ha specchietto e  pettinino : me l’ha regalato il mio amico!!!
Certo, come no.

Alla fine, in lacrime, confessa: “è perchè io non ho mai niente di nuovo, ho sempre le cose usate da Ale!”
La sventura dei secondogeniti.
Ora, cosa fa una madre davanti al figlio cleptomane?
“Non hai nulla di nuovo? A parte che non è vero, Babbo Natale e Santa Lucia ti han portato un sacco di giochi che non usi mai. Comunque, andiamo che ti compro un bel regalo, tutto tuo, scegli quello che vuoi”.
Non so se la tecnica abbia funzionato, ma involontariamente ho fatto la scoperta del secolo: se in un negozio di giocattoli dici a un bambino “compra quello che vuoi” sarà così stordito da non volere nulla.
Era successa la stessa cosa a mia mamma: esaurita da tutti i miei “melocompri? melocompri? melocompri? melocompri?”, un giorno si era fermata in negozio e mi aveva detto di scegliere quello che volevo.
Son rimasta così shoccata che non sapevo più cosa scegliere, alla fine sono uscita con una orrenda Memole che ho ancora in qualche sacco. Però aveva dei deliziosi capelli viola, potrei farci una parrucca ora che ci penso.
Idem il Tortoro: nel negozio si aggirava intontito, alla fine ho dovuto scegliere io.
Provate a vostro rischio e pericolo: potrebbe essere una tara di famiglia a trasmissione genetica, nel qual caso con voi non funzionerà, e siete fottute.
Comunque,  da qualche giorno non ho trovato refurtiva, quindi forse ho avuto l’idea vincente. 
O forse ha solo imparato a nasconderla meglio.
L’altro, quello Grande, Mirtillo Malcontento, racconta balle colossali.
Un paio di settimane fa è venuto a dirmi che in classe si faceva una colletta per il compagno povero che non poteva pagare la gita.
Vi risparmio la figura di merda  quando mi sono presentata alla maestra con i 5 euro per il piccolo sfortunato.
Poi balle sui compiti:
“sì mamma, vanno fatti anche gli esercizi in corsivo”
Ma non hai ancora fatto il corsivo..
“ma la maestra ha detto che vanno fatti per esercitarsi”
Ok. 
Io, degna rappresentante di classe, alle mamme che si chiedevano se gli esercizi andassero fatti o meno, ovviamente rispondo di sì.
Risultato: 17 libri pasticciati da bimbi che non hanno mai scritto una sola lettera in corsivo.
Piccolo delinquente.
Qualche giorno fa mi racconta che Tizio ha portato  un gioco da fare a ricreazione tutti assieme e che la maestra ha apprezzato.
Vi devo dire la faccia della maestra quando mi sono presentata con un gioco in scatola la mattina dopo?
E ne avrei mille altre che ho rimosso.
Anche il piccolo racconta balle, ma se non altro fa meno danni:
“un mio amico ha il DVD di Dragon Trainer 100, ha detto che Hiccup ha tanti bambini e i draghi sono di nuovo cattivi”.
“mamma, lo sai, ieri ho visto un unicorno!”
Ma davvero?
“Sì davvero! Siamo andati allo zoo con la maestra e c’erano due unicorni con il loro bambino unicorno”
Allo zoo non sono mai andati, l’unicorno è già più probabile.
Vi chiederei quali traumi si nascondono dietro cleptomania e balla patologica ma, temendo la risposta, vi chiedo: quali sono i furti più spettacolari, o le balle più clamorose raccontate dai vostri figli?

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29 Comments

  • Però son simpatici dai 😀 Io ho i figli troppo piccoli ancora…ma mi ricordo i furti con mio fratello minore.. cioccolatini al supermercato! Ma lui anche qualche macchinina…io non avevo il coraggio di fare la spia ma tanto lo scopriva mia mamma…. Ma non è durata tanto. Delle bugie mi ricordo meno ma lui era più creativo.

  • Ciao Morna,
    è un quarto d'ora che scrivo un pezzo di commento e poi lo cancello. Poi dico no, ma lasciamo perdere, poi torno a scrivere. Mi stai facendo perdere un sacco di tempo! 🙂 E invece non è affatto tempo perso, perché ho capito che hai toccato un po' di corde che contano ed è per quello che faccio così fatica ad articolare e però voglio commentare.
    Detesto abbastanza quelli che passano sui blog a far polemiche e mi spiacerebbe passare per una di quelle: se leggo e commento qua e là è solo quando trovo temi che mi interessano davvero e qui in effetti si torna sempre volentieri. Anche se a volte abbiamo approcci molto diversi. Certo è carino impostare i temi in modo scanzonato, ma porca miseria qui ce n'è uno bello grosso. Che un conto è l'immaginazione (zoo e unicorni: gli sarebbe piaciuto, rende vero qualcosa che vorrebbe. Non c'è nulla di male), un altro conto è maneggiare l'etica in modo ben consapevole del bene e del male. E lì forse il messaggio che ci danno i bambini è un altro, più profondo e più serio (serio, non grave). Non pensare che sia qui ad alzare il ditino e dar lezioni, vorrei..che allora magari saprei anche come risolvere mio figlio di due anni e il suo gusto perverso di pizzicare le guance alle bambine per vederle piangere… Non so. Se si parla con ironia di meravigliosa fantasia dei bambini sono a mio agio… di fronte a furti e balle ripetuti ho più voglia di confrontarmi sull'importanza urgente di far crescere il senso etico interno ai nostri bambini e su cosa serva, a me per prima, per riuscirci davvero. Ok, quando lascio commenti sono posseduta da una vecchia zia, maestrina e zitella..abbiate pazienza.

    • Ciao cara, ma figurati i tuoi commenti sono sempre piacevoli e pacati, mai polemici.
      In effetti questo post era nato da una preoccupazione reale. Non tanto per il piccino, che a 3 anni si rende sicuramente conto di fare qualcosa di "sbagliato", ma non la metterei ancora sul piano dell'etica. E un evidente richiesta di attenzioni e forse la motivazione che ha dato è reale. Piuttosto per il grande, e francamente non so darmi una spiegazione. Poi ho pensato che non erano in fondo bugie "cattive" (per avere un vantaggio o per far del male a qualcuno), che le figuracce che ho fatto non erano da lui prevedibili, quindi ho preferito buttarla sullo scherzoso. Ma se qualcuno ha un'idea delle motivazioni sarei felicissime di ascoltarle eh.

    • Grazie a te Morna della risposta onesta e sincera. È bello (e raro, soprattutto fra mamme, soprattutto nel web!!!) poter scambiare esperienze e pensieri in tutta onestà.
      In realtà il fatto che i bambini raccontino balle fra i 3 e i 4 anni è completamente normale, anzi positivo. Verso i quattro anni c'è quel click, dopo il quale capiscono che siamo tutti persone con una realtà psicologica proprio come la loro (in Google, sotto "Sally Anne" e/o "False Belief" test ci sono spiegazioni più approfondite). In altre parole capiscono, fra le altre cose, che possono raccontare una balla e cambiare così quello che noi crediamo (figata assurda dal loro punto di vista). Per arrivarci non hanno altro metodo che provare e riprovare…e quindi loro sperimentano con gran diletto!
      Per quanto riguarda la ricerca di attenzione, pare che l'unica cosa da fare sembra sia…dargliela (l'attenzione, intendo). Quando non la chiedono, quando non la cercano. Ascoltarli (anche a scapito delle maestre) quando andiamo a prenderli a scuola, inondarli di coccole quando si svegliano al mattino (anche se questo vuol dire mettere la sveglia 5 minuti prima), mangiare con loro, chiacchierare con loro. Sembra un investimento di tempo pazzesco, ma in realtà si spende meno tempo a coccolarsi che a urlarsi in faccia…e ci si diverte anche di più!
      Con questo mi sono chiaramente piazzata nella vostra fenomenologia delle mamme… Sembra abbiate fatto l'ultimo tipo apposta per me 😁 Sorry, ma che cce posso fa se è proprio questo che ho studiato e che sto mettendo in pratica con i miei tre piccoli divoratori di attenzione? Sembra funzioni, allora tanto vale condividere, a costo di passare per la saputella di turno.
      Comunque noi allo zoo di Vincennes ci siamo stati e l'unicorno…c'era 😜

    • Ciao! sono andata a cercare il test 😀 interessante davvero! Ma ti voglio chiedere una cosa così mi preparo per i prossimi anni….quando cominciano a sperimentare quindi il potere di raccontare balle…noi cosa dovremmo fare? Perchè prima parlavi di far crescere il senso etico nei bambini ed è una cosa che sembra importante anche a me…quindi noi genitori cosa potremmo fare? non ti preoccupare di sembrare sapientona… secondo me invece sei utilissima 😉

    • Grazie ladynera… Mi sentivo già l'occhialino spuntare sul naso 😉
      Secondo me le cose da fare sono due: prima di tutto tener presente che i bambini copiano il nostro comportamento molto più di quanto ascoltino quello che diciamo (o predichiamo). Quindi dobbiamo fare lo sforzo di comportarci noi stessi in modo etico in OGNI occasione, per quanto piccola e banale.
      L'altra cosa, come dicevamo prima, è cercare di fare in modo che i bimbi non si comportino in modo "anti-etico" solo per attirare la nostra attenzione. E per questo dobbiamo fare di tutto per non fare loro mancare la nostra attenzione sincera, partecipe e indivisa.

    • Grazie, ho sbirciato il tuo/vs blog anche … psicologia e filosofia?? Ma allora vi devo seguire! 😀 comunque hai ragione, a parole sembra semplice invece… a volte ci sembra di dargli abbastanza attenzione ma non è così, eppure …ho visto che anche quei 10 minuti che riesci a ritagliarti fanno miracoli. L'ho notato per la gelosia del mio duenne verso il novemesenne. Poi se riesco da una parte fallisco dall'altra…è un continuo procedere per tentativi ed errori..ascoltando, osservando, tentando…mettendo in pratica quello che hai letto/studiato/riflettuto/discusso col padre… ma osservare questi piccoli esseri umani come crescono mentalmente e come ti mettono anche in difficoltà con la loro intelligenza e creatività è affascinante. E snervante e…ti fanno anche fare figuracce, tornando al post 😉

    • Ah ah! Infatti… Fra figuracce fuori casa e guerre intestine dentro casa (quello che un duenne è un quattrenne possono farsi e dirsi a vicenda ha del tragicomico!), è impossibile star dietro a tutto. Ci vorrebbero tempo e attenzione infiniti.. Si fa quel che si può…e anche una figuraccia può essere un pretesto per insegnare loro a scusarsi…e per ricordare a noi che non siamo perfette. Cmq grazie del bello scambio e ti aspettiamo anche di là 🙂

  • io figuraccia in una profumeria limoni, mentre stavo davanti alla cassa pronta a pagare la mia bambina con un colpetto di mano fa scivolare un rossetto (di quelli orrendi oltretutto, in offerta super speciale perchè non li vuole NESSUNO) dentro la borsa… imbarazzo a mille perchè non me n'ero mica accorta ma me l'ha fatto notare la stronza che stava in fila dietro di me (piuttosto compiaciuta del mio rossore anche).
    Il maschietto cleptomane mai, ma bugiardo di brutto ed io fessa che mi bevo ogni cosa…

  • Io quando ero piccola, ebbi un passato da cleptomane. Avevo la fissa della prima pagina del quaderno, quindi strappavo le pagine per ppoterlo finire in fretta. Mia mamma un giorno si rifiutò di comprarmene uno nuovo, e quindi andai nella cartoleria sotto casa e lo rubai, già che c'ero rubai un diario e i timbri guarda caso di Memole! A casa scoppiò una tragedia, e mamma mi obbligò a restituire una parte del mio bottino e a pagare tutto il resto. Inoltre mi obbligò a dire al negoziante che ero una ladra (che pedagogia!). Non rubai più.
    La mia bimba ancora e' piccola, però se dovesse rubare, anche io farei come te.
    Un beso!
    Martina

  • Oddio!
    Le figuracce causate dai figli!
    La mia ultima esperienza è assai simile a quella di Martina qua sopra, nel senso che il piccino si è autoregalato delle figurine di un amico prelevandole direttamente dal suo zainetto.
    Il problema temo è che io potrei essere sua madre, perchè ho costretto a riportarle ed a scusarsi con l'amichetto davanti a tutti.
    Se ci penso mi arrabbio di nuovo.

  • A me ancora non è successo niente di tutto ciò. Ricordo una volta sola in aeroporto con loro e la P2 che viene via da un chiosco (aperto, tra l'altro), con un peluche, e io che le dico che va portato indietro. Spesso quando compriamo qualcosa lei vuole tenerlo in mano, ma sa che ad un certo punto deve darmelo per pagarlo.
    La P1, addirittura, ogni volta che porta a scuola qualcosa poi non lo riporta a casa, e mi dice che l'ha regalato alla tale bambina.
    Quanto a bugie, boh, la P2 non credo faccia molto testo, la grande ogni tanto cerca di nascondere delle marachelle, ma basta che le dica "sei sicura?" che mi dice "no no no ti facevo uno scherzo". Si vede che ha paura 😀 o che la sgamo sempre 🙂
    Quanto all'etica, a volte è davvero complesso. Sono convinta che i bambini imitino i genitori, e conosco in particolare una mamma che mente molto facilmente, a chiunque, e anche ai figli, in maniera molto palese. E li cresce a suon di "non diciamolo a papà", o di bugie di cui loro si rendono conto. Ecco, non mi stupirei se i figli facessero la stessa cosa. Ma a volte i bambini, appunto per testare, ne tirano fuori dal nulla. Per vergogna, per comodità, per fantasia… Io ricordo di aver rubato in un paio di occasioni (e aver confessato subito per la vergogna, inventando però una storia) e di aver mentito tante volte. Poi ad un certo punto ho smesso perché in casa mia le bugie non sono mai esistite, anzi, si è sempre stati molto schietti. Et voilà 🙂
    Anya

  • Ops, mamma disorganizzata, per sbaglio ho cancellato tuo commento, eccolo: Non vorrei passare per la mamma saputella, ma avete provato a parlare con loro spiegandogli che questo comportamento non è corretto? Oltre a cercare di capire che tipo di bugia sia e se possa nascondersi qualcosa dietro questi comportamenti (http://donne.notizie.it/le-bugie-dei-piccoli-come-comportarsi-2/ e http://blog-it.famosa.es/593/), l'importante è non tralasciare il fatto e spiegare l'accaduto.
    Nelle più svariate situazioni, io con degli esempi ribaltati nei loro confronti dico ai miei figli "Ma se venisse fatto a te come ti sentiresti? Cosa penseresti della persona che ti ha fatto questo?" cercando di farli riflettere sull'azione fatta: se i bambini sono grandicelli (5-6 anni), riescono a capire bene che sono comportamenti sbagliati. E ' importante far capire che le proprie azioni hanno un effetto sugli altri…
    Per il rubare, è possibile spiegare che se un altro bimbo viene a casa a giocare e portasse via il loro gioco/peluche/libro preferito, come si sentirebbero? Sicuramente risponderanno che non ne sarebbero contenti o sarebbero arrabbiati, ecc.. E continuare con "allora anche X in questo momento è triste/arrabbiato/ecc… perchè hai fatto…"
    Per le bugie, può essere di aiuto anche la classica fiaba di "Pierino e il lupo" magari modificando il finale un pò crudo in cui Pierino viene mangiato dal lupo (io l'ho sostituito dicendo che mangiò solo le pecore e lui scappò piangendo perchè nessuno gli credette e l'aiutò, ma da qual giorno imparò la lezione e non disse più bugie – per dare anche una speranza nel poter rimediare). Con i miei ha funzionato abbastanza, certo continuano a dire ancora qualche bugia, ma la situazione è migliorata.

  • E quando te ne escono fuori con la frase "che comunque anche gli altri lo fanno", come vi gestite?
    Io semplicemente chiedo ai miei figli che ne pensano… se piace tale comportamento sbagliato e nel frattempo cerco di spiegare loro che solo chi è lungimirante sa che se tutti si comportano allo stesso modo non se ne viene più fuori.
    Scusate non ho la formazione umanistica-sociologica-filosofica per spiegare il concetto… spero che qualcuna migliore di me riesca a farlo.
    M.

    • Ciao! hai posto un bel problema, perchè ci sono, ne ho sentiti, bambini sveglissimi che ti dicono embè? lo fanno tutti! e la tua soluzione mi sembra intelligente, la proverei anche io se mi dovesse capitare…. se non ricordo male era il filosofo Kant che parlava dell'estensione di un comportamento per capire se quel comportamento era corretto. a te una bugia piccola sembra niente? bene, prova a immaginare se lo fanno tutti…allora ti accorgi che dire la bugia anche se piccola è sbagliato. ma se poi se ne venissero fuori con un altro 'embè qual è il problema?' allora veramente non saprei più che dire. come dicevano più su è urgente far crescere il senso etico nei piccoli. noi non dobbiamo preoccuparci troppo forse e non drammatizzare troppo, è giusto anche riderne..però vedo genitori che alzano le spalle e dicono anche loro embè? lo fanno tutti. e quindi i piccoli cosa imparano? ma sì picchiamoci rubiamo diciamo balle…tanto lo fanno tutti. il fatto è che il problema di agire bene o male ce l'abbiamo anche noi adulti, che siamo i primi a fare del male a volte senza nemmeno renderci conto dei danni e dei dispiaceri che diamo. tornando a te, la soluzione che dici mi piace, e mi piacerebbe che riuscissimo ad applicarla anche noi grandi, prima di loro.

  • Il problema del "lo fanno tutti" a casa mia lo risolviamo (meglio cerchiamo di) con un mantra: "chi pensa col cervello degli altri, può vendere il suo".
    In genere funziona, o almeno, li fa riflettere, ma non siamo persone conformiste per idnole

  • Considerato che il mio grandone al momento non mi da di questi pensieri (non pensiate a me come ad una fortunello, ne ho altri di pensieri!) vi dirò la mia sul test "ti porto nel negozio e scegli ciò che vuoi!".
    Ebbene, io sono una di quelle fottute.
    Il mio, tre anni, sa esattamente ciò che vuole! Magari ci mettiamo un'ora a scegliere… Ma sempre con una macchinina usciamo!
    Visti i risultati dei miei personalissimi studi consiglio di analizzare bene il soggetto prima di procedere con l'esperimento! 😀

  • Scusate il ritardo…io a 4 anni in un negozio di parrucchiere con mia mamma,,,,,la parrucchiera capa era una tipa molto pignola e zitella (nel senso negativo del termine…nulla contro le zitelle in sè ovviamente) . Una di quelle che i bambini non li vuol vedere nemmeno dipinti e che teneva tutto il negozio a puntino.
    Bhe, c'era un posacenere con delle sigarette e cenere dentro e mentre mia mamma pagava al bancone io ci ho fatto una bella soffiata dentro !!!!!

  • Il mio ha raccontato a scuola che avrebbe avuto presto una sorellina…. per una settimana ogni volta che incontravo una mamma mi urlava 'auguri' e io non capivo.
    Quando l'ultima lo ha fatto fissandomi la pancia ho avuto l'illuminazione e saputo della favolosa notizia 🙂
    E mi sono messa di nuovo a dieta 😛

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