Che vuoi ci faccia a noi una leccata di vitello?? |
C’è una cosa a cui, appena arrivata a Parigi, 6 anni fa, ero
preparata: il cagotto. Non scherzo, eh. Mi era già capitato durante i miei
precedenti viaggi. A me, o a qualcuno che era con me. E quindi quando mi sono
trasferita, sapevo già che il virus, la gastroenterite o più semplicemente la
diarrea – chiamiamo le cose col loro nome, su! – sarebbe stata mia fedele
compagna di avventura.
Chiedetelo alla collega che ho assunto a gennaio: ormai
passa più tempo sul water che in ufficio. O sul water dell’ufficio. Col PC sulle gambe.
Ma proprio
perché ero preparata, ho giocato d’astuzia. E mi sono imbottita di fermenti
lattici fin dall’inizio. Mi ha aiutato ad uscirne indenne? No. Ma ad uscirne un
po’ meglio, sì.
Pensate quindi alle bambine. Vi ricordate che vi ho detto di
essere emetofobica, di avere la paura del vomito? Ma paura vera, eh. Terrore.
Il cagotto non mi spaventa, ma si sa che le due cose sono collegate. E poi
diciamocelo, pulire sapete voi cosa non piace a nessuno. E un conto è un adulto
disturbato che corre in bagno a chiappe strette, un altro è un bambino in preda alla
diarrea… beh, lo sapete.
E quando non ci arrivano… |
Storie di virus e farmacie in quel di Parigi
Farmacia
Salve, monsieur, vorrei dei… ferments. Per i bambini. Ce
li avete?
Che vuole?
Quelli per evitare la gastro, ha presente? Per rinforzare la
flora batterica. FERMENTI. LATTICI. BAMBINI.
Ah, ma certo! Ho queste bustine che fanno benissimo anche in
caso di antibiotici.
Tiè.
Casa
Oh, P, oggi prendiamo questa bella polverina!
P1: sputo.
P2: conato.
Perfetto.
Italia, dove sei quando servi?
Per fortuna, internet ha sempre una risposta. Un po’ come ai
tempi dell’Infasil e del bidet, ve lo ricordate? Grazie internet.
Prima di prendere qualsiasi medicinale, integratore, ecc, parlatene col vostro medico! Italiano (yeah) o francese (mmmmm) 😛 |
Comunque, ecco Anya che si appresta ad aggiungere alla lista
di lavande, prebiotici, saponi intimi e cremine varie anche i fermenti lattici
ad hoc.
pigiami, letti, asciugamani e tutto quello che sapete, ho provato a giocarla
così.
Io stessa, per me, ci penso. Magari esagero, ma vi giuro che
19 stazioni di metro andata + ritorno al giorno farebbero impallidire le difese immunitarie di
chiunque. Perché ok, io mi lavo le mani mille volte al giorno, uso l’antibatterico,
ma poi? Niente. Niente si può contro la temuta gastro parigina.
E immaginatevi dei bambini. Che si lavano le mani quando
capita (poco e male). Che hanno sempre le dita in bocca (vomito) e che
soprattutto si scambiano umori, starnuti e sputi (vi ho mai parlato del bambino
che cerca di limonare la P2?)…
moyenne section di un nido locale, quando ancora i bambini hanno il pannolino.
Provate.
La gastro non perdona. E se mi accorgo di un’otite dopo sei
settimane, state certi che il cagotto lo combatto alla base.
Ora scusate, devo andare a fare rifornimenti. Non vorrei mai
ritrovarmi impreparata per la rentrée 2015.
ahahahah, comunque davvero non mi capacito di queste epidemie parigine, un incubo!