Essere madre, ti cambia. No, non come credevi.

edf

Essere madre ti cambia, tanto, ma proprio tanto.

A 40 anni mi vedevo come una professionista affermata, gnocca, ben vestita, con una bella casa e persino alta.

Sì, lo so che non si cresce più dopo poco più di una dozzina d’anni di vita, ma insomma, i sogni, son sogni, no?

Figli? Bah, non so.

E comunque, anche ad averne voluti, chi avrebbe mai potuto sapere cosa questo avrebbe comportato?

Mai e poi mai avrei pensato che mi sarei trovata a 40 anni a:

1) essere un’agenda vivente.

Non solo ricordo tutto quello che già dovevo ricordare prima, ma ho aggiunto preziose competenze quali sapere a memoria il numero della pediatra e del centroantiveleni,
la data del 2016 in cui avremo il bilancio di salute, l’appuntamento nel 2017 per il richiamo del vaccino, l’orario delle lezioni, il giorno di ricevimento delle maestre, il giorno e gli orari di 87 attività, sia quelle di mio figlio, sia quelle degli amici, in modo da sapere quando portarlo al parco e quando no.

Non ho un cervello, ho un processore.

2) aspirare muco, pulire muco, lavare muco, peraltro altrui.

Almeno fosse il mio!

No, estrai muco dalle narici altrui, controllane aspetto e colore, infilaci soluzione salina, no acqua marina, no del lago, no di Sirmione, no acqua termale…amiche, rassegnatevi, tanto quello che esce non sarà mai rosa e glitterato.
No, care, farà sempre e comunque schifo.

3) condividere il letto con minorenni.

Oddio, forse avevo contemplato anche questa possibilità, ma non certo nel modo in cui si verifica nei fatti.

4) muovermi con noncalanches tra cacca, vomito, rigurgito e varie ed eventuali altre secrezioni

Io, quella schizzinosa, che non beveva dal bicchiere neanche del marito, che avrebbe vomitato per una puzzetta al suo cospetto, che sarebbe svenuta alla vista del vomito, ora sguazzo con noncuranza e perfettamente a mio agio tra le peggio cose e i peggio odori.

5) cercare su internet foto di escrescenze, puntini, macchie, croste.

Sì, cerco anche tante belle cose, vedo tante belle immagini Pinterest, ma quante schifezze ho cercato su Google da quando sono mamma Dio solo lo sa.

6) riconoscere la varicella via whatsapp

Notifica: Kla, che è questa secondo te?

Scarica immagine.

Visualizza.

3, 2, 1

Merda, è varicella, amica.

7) ricordare 6 anni dopo l’esatta ricetta del brodo vegetale

Una mattina mi chiama mia sorella alle prese con lo svezzamento della figlia.
Ero in studio concentrata su non ricordo cosa, ma non certo sul brodo.

“So che è passato tanto tempo, ma…ti ricordi mica come facevi il brodo vegetale? Le dosi precise?”.

Ho risposto.

Certe cose ti segnano.

8) passare ore ai giardini, in ludoteca, all’oratorio, al parco e ovunque si ritrovino gli amici di mio figlio.

Non sto a dirvi i 2 coglioni che mi faccio e la visione di quale zoo umano questo comporti.

Ma mio figlio si diverte tanto…e mi immolo.

No, non sono le ragadi o le emorroidi il peggio, sono i giardini.

Ora capite perché non voglio immaginarmi a 60 anni?

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3 Comments

  • Ma sai che invece a me succede il contrario?
    Io PRIMA ero un processore, adesso o mi sta venendo la demenza senile precoce (o l'alzheimer) o perdo colpi. Mi devo segnare le cose altrimenti me le dimentico… IO !!!!! L'altro giorno ho dimenticato di andare a fare gli esami del sangue/urine, e avevo pure preso l'appuntamento con l'applicazione. Me ne sono ricordata a panza piena dopo una bella colazione. Sempre l'altro giorno ho fissato la lezione di prova al corso di nuoto per Zucchino dimenticandomi che lo stesso giorno alla stessa ora avevo l'eco di controllo di Zucchino2 (tanto per dire come sia concentrata manco sulla gravidanza). Ho il mono neurone in affanno. Ohibò!
    Comunque le schifezze su internet le cerchiamo tutte mi sa 😀 e poi trovi immagini strane e ti incuriosisci e vai ad approfondire per poi maledirti che t'è venuto in mente accidentamme! 😀
    p.s.: io ho smesso con il muco (per ora…), mio figlio mi passa direttamente le caccole estratte "tieni mamma". HELP !
    Bisoux

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