Fenomenologia della mamma: l’Interventista

L’Interventista è la madre che non sa osservare un bambino fare qualcosa che, secondo lei, non dovrebbe fare e, santo cielo, tacere.
Che il bambino contro cui si scaglia sia suo figlio oppure no è un mero e trascurabile dettaglio.
Perché, è mica importante?
L’Interventista non ha il (grandissimo) dono del saper osservare in silenzio.
E non interviene solo quando un bambino è in oggettivo o potenziale pericolo, che lì, ci mancherebbe!, interverrebbe chiunque.
No, lei interviene per qualunque cosa semplicemente la disturbi vagamente e chissà poi perché.

Trombasse di più o si riempisse la vita d’altro, sarebbe meglio, ma tant’è.
Non sa tenersi, non ce la fa proprio, è più forte di lei.
Scatta, lancia in resta, di continuo.
Scatta le (2) volte (all’anno) che serve e (soprattutto) scatta le (1000mila) volte che non serve.
Nessun bambino può avvicinarsi ai suoi figli senza essere ripreso perché
a) maleducato
b) manesco
c) ineducato
d) antipatico
e) la qualunque, un motivo lo trova sempre, state tranquille.
Gli altri bambini, insomma, fanno sempre e comunque qualcosa di sbagliato a suo figlio o anche solo in presenza di suo figlio.
Il che farà loro sorbire una lavata di capo dall’Interventista.
Se vede un bambino fare qualcosa che lei non vorrebbe suo figlio facesse,  interviene.
“Fermaaaaa! Non correre!”.
E non solo lo fa, richiama pure la madre.
“Ma non vedi che tua figlia sta correndo?!”
“Ehm…sì…e quindi?”
“Può farsi male!”
Ah, ma guarda! Non ci avevo mai pensato!
Bon, la metterò in un sarcofago dopo averla mummificata. Grazie.
Il peggio di sé lo manifesta nella gestione dei conflitti.
Tra bambini, ovvio.
Non sopporta che i bambini non dico litighino,  ma neanche semplicemente abbiano un motivo di contesa.
Niente, non ce la fa, non appena vede un embrionale o potenziale battibecco interviene a bomba.
Spesso e volentieri a cazzo, pure.
Sottraendo giochi ai legittimi proprietari.
Punendo chi è nella ragione.
Cercando soluzioni salomoniche, ma ottenendo fiumi di lacrime infantili.
Traumatizzando minori di anni 12.
Non riesce a contemplare che possano esistere genitori che pensano che si cresce anche attraverso la gestione dei rapporti interpersonali, persino attraverso piccoli soprusi, frustrazioni e ingiustizie.
Ho il vago dubbio che l’Interventista passi più tempo ad educare i bambini altrui che i propri.
Per fortuna ci sono mamme che insegnano ai figli a rispondere alle Interviste cose tipo
“La mia mamma dice di chiederti gentilmente di parlare con lei e non con me. Puoi dirlo a lei?”.
Di solito si afflosciano come un soufflé.
Salvo che la faccenda sia seria, nel qual caso, le NON Interventiste le ascolteranno volentieri.
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21 Comments

  • Ehehehe! In un sarcofago, muoio… Una domanda da mamma inesperta. Il mio Leon (18 mesi) ha cominciato a fare il prepotente co gli altri bambini. Tipo, viene a giocare la sua amica Julia e lui le toglie di mano TUTTO quello che lei prende e poi la spinge via. Capisco che e' l'eta', ma in questo caso a me viene da intervenire in difesa della povera Julia. Faccio male? Bacibaci

  • Ciao! Io ho una bambina è successo anche a me nonostante dicano siano le femmine…. bè è normale già lo sai…così hanno detto anche a me. Cerca, in quei momenti, di intervenire spiegandogli che non è carino e che non si spinge. Io ho fatto così…ci è voluto un po' ma ha funzionato. Se non ricordo male era lo stesso periodo di età. Ma ho visto che anche a lei lo facevano..lo fanno tutti uno con l'altro in generale. Magari la sua amichetta non lo fa con lui ma registra e magari le capiterà di farlo con qualcun altro. Però sai..potresti anche non intervenire…magari le prime volte sì e gli spieghi, e poi magari prova con l'occhiata per vedere se vedendo che lo guardi seria si ricorda la lezione….aspettiamo cosa dicono le altre mamme 😉 ps bello il nome Leon !! – La Ely

  • 🙂 Grazie dei consigli! La bimba è anche un po' più grandina e pare decisamente più saggia. L'occhiata assassina ancora non ha nessun effetto, ma non perdo la speranza!

    p.s. La scelta del nome è stata difficilissima! Il poverino è stato due giorni senza! Avevamo bisogno di un nome che si potesse pronunciare facilmente in italiano, norvegese e spagnolo. Se ci capita un altro maschio, siamo nei guai

  • Ahhh! Al parco incontravo spesso una mamma così. Ogni volta che il figlio cadeva, si sporcava, piangeva, era colpa degli altri bimbi e sgridava loro. Un giorno il bimbo giocò con mia figlia, che all'epoca voleva scendere dallo scivolo solo a pancia in giù. La mamma disse a mia figlia di non giocare così.. allora mia figlia ( aveva due e mezzo) urlò: mamma, questa signora mi ha detto che no! Io risposi: fai come vuoi! Colpita e affondata!
    Martina

    • Non voglio che impari a 30 anni dopo 10 di psicanalisi o, peggio, mai.

      Essere educato e rispettoso é diverso dal farsi calpestare da chiunque abbia voglia di pulirsi le scarpe.

      Se ha uscite irrispettose viene redarguito, se semplicemente dice la sua in modo educato assolutamente no.

      Kla

    • E le suocere/nonne interventiste? Che intervengono qualsiasi iniziativa abbia la nipote ("ti aiuto a sparecchiare!" "fermo!!!! ti sporchi!!!" … lavasse lei…) e si mette a insegnarle a giocare ("no guarda a nonna che questo gioco si fa così…"). So che sono andata fuori soggetto, ma mi ci voleva 😉

    • … condivido sul non farsi calpestare. Anche a me dà un po' fastidio quando cercano di imporgli 'come si gioca'…anche se lo fanno con buone intenzioni per me è giusto che sfoghi la sua fantasia… come non mi piace quando per strada le persone si rivolgevano a lui e gli dicevano no il ciuccio, no questo no quello… A mia cugina è capitata anche questa: suo figlio si emoziona perchè son finite le vacanze e deve lasciare gli amichetti e il luogo delle vacanze dove si sente un po' a casa. E una lo rimprovera dicendogli 'ma nooo non si piange, è da femminuccia!!'. La cugina…… l'ha rimessa al suo posto 😉

    • Una nonna interventista l'ho conosciuta questa estate in spiaggia. Si sa che la battigia e' un po' come la striscia di Gaza, non si capisce bene a chi appartengano i giochi, anche perché sono tutti uguali. Noi iniziamo l'estate con un set da spiaggia e la finiamo con palette, secchielli, tutti diversi. Macchisenefrega! Fattosta' che un giorno mia figlia si contendeva una paletta gialla con una bambina, la nonna prese dalle mani di mia figlia la paletta dicendole: gioca con i tuoi giochini!! Mia figlia rispose: non lo so quali sono i miei, sono tutti uguali! E la nonna: chiedilo a tua mamma!! Io non sono intervenuta perché avrei litigato, ho deviato l'attenzione di mia figlia verso un altro gioco e stop, facendole notare che si gioca assieme, senza litigare.
      Martina

    • non ricordo le parole esatte ma in sostanza le ha detto di farsi gli affari suoi che suo figlio ha il diritto di piangere quanto cavolo vuole perchè lei non vuole che cresca represso e che esprima pure liberamente le sue emozioni. non è stata maleducata ma decisa….io ho ancora da imparare da lei 😉

    • A me piace vedere come se la cava quando lo spintonano o gli passano avanti nella coda dello scivolo, il problema è che lui è grande fisicamente in confronto ai suoi coetanei, quindi se poi decide di passare travolge!!Allora intervengo!

  • Anch'io conosco una mamma interventista che rientra a pieno titolo anche nella molestissima fenomenologia delle mamme supponenti. Sgrida tutti i bambini che girano nel raggio di un km a suo figlio, li fulmina con lo sguardo, critica, giudica, sgrida, rompe il coglioni in continuazione. Secondo lei suo figlio viene picchiato a gratis nel senso che non ha provocato alcuna reazione, figurarsi mentre quando è lui a picchiare o far male a qualcuno c'è sempre un motivo! Ovviamente è ingodibile. Mi fate sempre sorridere coi vostri post! Continuate così.
    Barbara

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