Le 10 manie dei bambini più gettonate

Ormai lo sapete che il nostro scopo è farvi sentire meno sole, farvi capire che non siete sbagliate, che non siete mai troppo pessime.
Ma anche che i vostri figli non sono poi così male… basta che descriviamo i nostri!
E quindi, care mamme, no, vostro figlio con le sue manie non è un pericoloso psicopatico in erba, leggete un po’ qui, le manie più frequenti dei bambini.
Credits: casa mia, ovviamente. Ma qualche suggerimento è arrivato anche dalle amiche, lo dico altrimenti pensate che i miei figli siano matti sul serio.
Ecco qui:

1. Biscotti rotti e cibo in generale

Mai, mai MAI, offrire a un bambino un biscotto rotto. Fatelo, e siete perduti. Ore di urla isteriche, implacabili. Non pensate di cavarvela con un altro biscotto. Lui vuole QUELLO.
Soluzione: fingete di avere la colla magica e con mossa da prestigiatore sostituitelo con un altro.Guai ad assaggiargli qualcosa, che sia cibo o bevande: l’altro ieri al bar gli ho bevuto un goccio d’acqua: “nooooooo!!!! Cosa hai fatto?! Sputala!!!.

Ci sono poi cibi che mangiano solo se fatto in un certo modo: le zucchine solo se lesse e MAI a rondelle (il Tortoro), il prosciutto bbono, ma MAI nel pane (emh… io), le carote solo a julienne ecc ecc

2. Il latte

Il latte è sempre legato a qualche mania. Può essere la temperatura (freddo, caldo, tiepido, temperatura ambiente..). Può essere il bicchiere, la tazza, la forma del biberon, la pellicola di panna sopra, la schiuma… ma di sicuro qualcosa di disastroso potrà succedere, se non state attente.
Qui, guai a mescolare il Nesquik nel latte. Tragedia incommensurabile!! In effetti, il Nesquik va mangiato a cucchiaiate, pescato dal latte prima che affondi, si è sempre saputo! Non ho ai capito perchè lo facciano così terribilmente solubile.
Per una mia amica, il latte è tale solo con il biscotto sciolto dentro, altrimenti non esiste, semplicemente non è latte.
Andatelo a dire al barista a cui ha chiesto un bicchiere di latte tiepido.


3. L’ordine cosmico

Cioè, il loro incomprensibile ordine mentale.
Di sicuro, posso scommetterci quel che volete, nelle vostre case di genitori di figli sotto i 6/7 anni c’è qualcosa che non potete spostare.
Può essere il cuscino, la poltrona, il tappeto, il marito, il seggiolino in auto: guai a spostare quell’oggetto, la crisi isterica è in agguato.
Da me, c’è l’ordine nel fare determinate cose: prima si lavano le mani poi si fa la pipì (no, non dite nulla, grazie), si sale dall’auto rigorosamente da sinistra, anche se il seggiolino è finito a destra.

4. Le routine

I bimbi adorano le routine, lo sappiamo bene.
Ma se, disgraziatamente, vi trovate costrette a modificarle, è la fine.
C’è chi fa colazione solo con la sua coperta e il pupazzo, chi non si alza dal letto se non ha i suoi 3 Paul sotto il braccio, chi non dorme se non gli viene letta quella favola e necessariamente quella.

5. I vestiti

Questa, fortunatamente, non mi appartiene, ma pare assai diffusa: ci sono vestiti feticcio che devono essere sempre disponibili. Guai a lavarli! Se non sono a disposizione al momento della richiesta è la fine.
In alternativa, c’è il vestito odiato: guai al jeans troppo rigido, o alla lana, o alla t-shirt senza stampe…

6. I colori

I bimbi, si dice, vivono a colori. Anche troppo, se si considera che certi colori condizionano pesantemente la vita dei genitori: c’è chi non mangia nulla che abbia una traccia di verde (il prezzemolo nei ristoranti può essere l’elemento che sancisce la fine di una serata piacevole), chi mangia l’uovo ma solo se vede tutto bianco, o solo se il tuorlo è giallo, mai arancio.
Chi non indossa capi neri, chi li vuole solo rosa… devo continuare?

7. Il doudou

Se i vostri figli hanno un doudou o IL peluche, sapete che siete appese ad un filo, vero?
Il consiglio è procurarvene il più possibile. Se disgraziatamente andasse perduto, siete spacciate.
Ogni giorno vedo su facebook appelli di mamme disperate: “avete un coniglio uguale a questo? Vi prego ne va della mia vita”.
Male, malissimo, mamme sprovvedute!
 Non a caso, io ho tre Paul. C’è Cerotto Paul (quello con appiccicato un cerotto che non si toglierà mai più), Sozzo Paul, quello caduto nel water, e Pulito Paul, l’unico che posso lavare (ufficialmente, perchè di nascosto li lavo tutti). Ma questo pare sia un problema frequente: guai a lavarlo, gli togliete ogni identità.
Peccato che ora devono essere presenti tutti e tre in contemporanea, quindi se ne perdo uno sono comunque fottuta.

8. Cartoni e favole

Scommetto che anche i vostri figli hanno una favola che dovete raccontare millemila volte, e guai a cambiare una parola, se vi capita dite addio al vostro sonno.
Da noi ci sono i cartoni, che ci è toccato vedere a ripetizione. Per fortuna erano belli (tipo Dragon Trainer o L’Era Glaciale), ma ormai li so a memoria e mi trovo ad usare le battute di Skaracchio o Manny.

9. Paure incomprensibili

C’è chi ha il terrore dei gatti, e non vuole vederli nemmeno dipinti.
Chi ha paura della propria foto da piccolo (il figlio di una mia amica, 4 anni, non vuole vedere sue foto “da giovane”, mi ha fatto schiattare!).
Chi non vuole sentire la mamma cantare (emh, che ci sia una buona ragione?).
Chi non beve acqua fuori casa perchè ha paura gli venga servita frizzante.
Scommetto che ne avrete molte altre da aggiungere all’elenco.
A proposito:

10. ?

Ho tenuto la n. 10 per voi.
Sono sicura che ne usciranno parecchie! Su su, non siate timide, potrete essere la salvezza di una mamma convinta di avere un figliuolo assai strano!
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