Giochiamo insieme?

Il gioco è una cosa seria,  diceva qualcuno e, a giudicare dall’impegno che ci mettono i bambini nel farlo, aveva proprio ragione. 
Pensate alla faccia che fanno i nostri figli quando ci chiedono: “mamma, giochi con me?”.

Per loro è un invito speciale, il più speciale del mondo.

E pensate alla nostra risposta distratta: 

devo lavorare (che poi magari è Facebook),  
devo cucinare (scongelare quei due nuggets?), 
devo sistemare casa (ora?), 
devo fare una telefonata (è davvero urgente?), 
devo…
devo…
devo…

Quante (tante) volte sono bieche scuse e quante (poche) volte ci mettiamo DAVVERO a giocare CON loro?
E per “GIOCARE CON” non intendo che i figli giocano e voi siete lì vicine con lo smartphone in mano che chattate con le amiche o che seguite gli aggiornamenti Ansa…o che controllate se Belen sta ancora col ballerino o se la Canalis è dimagrita…

intendo proprio esserci.

Essere lì, con il corpo e con la testa, attente e partecipative.


Intendo che siete lì, in terra, a fare versi, ad assumere pose, a sporcare (e a sporcarvi) di colla, colori, a paciugare in intingoli e a fare finta di…
A far finta di…ma sapete ancora farlo? 

Vi ricordate com’era essere la principessa, la strega cattiva, Barbie Pattinatrice,  l’orco, Mazinga, il mostro distruttore…la mamma…

no, aspettate, questa s’è avverata…ma far avverare anche la principessa no, eh?

E i “far finta di” riservati alle amiche speciali? Ve li ricordate? Quelli tipo far finta che Barbie e Ken sono sposati? E si danno i baci? O dormono insieme nel letto grande?
Siete le persone speciali con cui i vostri figli fanno i “finta di essere” più azzardati?
Io no, e va benissimo così, eh, per carità!, ma mi rendo conto che giochiamo poco insieme.

L’ho già detto, amo fare esperienze con mio figlio, adoro andare insieme a scoprire città, a vedere film, a sentire letture, adoro i laboratori, ma il giocare a tu per tu non mi riesce troppo bene.

Eppure, lo so, è importante

Migliora la nostra relazione.
Fa crescere lui, fa crescere anche me. 

Quante cose riusciamo a far arrivare ai nostri bambini col gioco? 

Non solo l’amore, che pur da solo basterebbe a renderlo necessario e indispensabile, ma anche quelle parole che in altri contesti fatichiamo a pronunciare, quei discorsi che in altri momenti sono difficili da fare. 

E quanto scopriamo gli uni degli altri giocando insieme?

Platone diceva 

“Si può scoprire di più su una persona in un’ora di gioco che in un anno di conversazione.”.

Ecco. 
Pensiamoci. 

Che siate bravi o no a giocare coi vostri bambini, fatelo. 

E fate come me, che mi faccio dare una mano da Kinder Sorpresa.

Come?

Innanzitutto andando sul suo sito, dove trovo una quantità di spunti, che rende persino me capace di giocare come si deve con il mio bambino!

E poi, partecipando ai (miei amati) laboratori, sempre organizzati da Kinder Sorpresa, a Milano, a Roma e a Napoli

Sono gratuiti, basta iscriversi!

Qui trovate il calendario e le informazioni.

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