Come crescere dei figli che siano perfetti…

Dopo aver capito come si crescono figli felici, ho finalmente capito come si crescono figli perfetti

1) Tenerli infanti fingendo di renderli precocemente autonomi

Un classico: a 3 anni si rifanno il letto, a 2 si allacciano le scarpe e giocano con le tazzine di vetro, in pieno spirito montessoriano. 

E poi?

Poi a 4 anni hanno 48 mesi, se hanno sete c’è ancora la tetta di mamma‘ e se si stancano di camminare, li mettiamo nella fascia. A 4 anni. No, a 48 mesi.

E quando a 6 anni la maestra ci fa notare che il bambino non è autonomo come gli altri:

Ma come?! Mio figlio, guardi, a 8 mesi mangiava da solo!

Già, ma ora che ne ha 72 di mesi com’è che non sa sfilarsi la felpa o tenere in ordine un astuccio?

2) Giustificarli sempre.

Sempre e comunque.

Il bambino ha sempre e dico sempre un’ottima ragione per essersi comportato in un certo modo (tipo aver sputato addosso alla maestra…), per aver detto qualcosa (tipo aver sfanculato la bidella) o per aver fatto o non fatto qualcosa.

E visto che ha un ottimo motivo per aver/non aver fatto/detto qualcosa, il mondo deve saperlo e deve comprenderlo.

Ovvio, no?

3) Intervenire. Sempre. Comunque. Di continuo.

“Oddio, tu! Che fai?” seguito da, a turno: 

“Non accarezzarlo così forte, gli fai male!”;
“Non spingerlo!”
“Non è vero, non ti ha detto scemo, ti ha detto stupidino!”
“Noooo, ho visto io che hai dato un calcio prima tu!”

Bon, quando a 40 anni litigheranno col capo che non dà loro l’aumento, state pronte a trattare al suo posto.

Sì, anche con la nuora che non la smolla o a cui non piace la tal pratica sessuale.

4) Insegnare al bambino che ha sempre ragione

Ora…io lo capisco, eh, perché io ho sempre ragione, e dico davvero, eh!…ma, insomma!, un 4enne o un 5enne, prima di arrivare alla mia altezza hanno ancora un pochetto di gradini da salire, eh!

5) Non far fare i compiti

Perché il bambino si stanca.
Perché il bambino deve giocare.
Perché, e questa è la migliore, il bambino deve fare il bambino.

No, mi spiace, il bambino fa quello che chiede la maestra, maestra che deve essere riconosciuta come l’autorità.
Poi, al limite, se proprio proprio credo di avere qualcosa davvero da dirle, gliene parlerò io, in separata sede e senza che i bambini lo sappiano. 

O a 14 anni potrebbero sentirsi in diritto di dire al vigile che li multa perché sono in motorino senza casco che stanno solo facendo i ragazzi.
Come mamma ha insegnato loro.

6) Eliminare i problemi 

Non vai d’accordo con la maestra?
Nessun problema, cambiamo classe.

A scuola ti menano? 
Cambiamo scuola.

Al parco ti prendono in giro? 
Cambiamo parco. 
Anzi, meglio, restiamo a casa e compriamo il DS.

Il tal bambino ti ha dato un calcio? 
Chiamo subito sua madre!

I problemi si affrontano, non si eliminano, ed è meglio che ‘sti figlioli lo capiscano.


7) Eliminare i confronti

Eccole lì, le madri che indicono petizioni perché le partite di calcio o di basket finiscano sempre in parità.

Perché i voti siano eliminati dalle scuole.

Perché i figli non debbano partecipare a test di nessun tipo.

Il confronto è crudele e traumatizza.

Il confronto umilia. 

Care mie, il confronto esiste, è la vita!

Ecco, dicevo?

Ah, sì, dicevo che avevo capito come crescere figli perfetti.

Sì, certo, perfetti disadattati.
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