I figli sono di tutti?

Il dubbio comincia ad insinuarsi in una donna con l’annuncio della gravidanza, quando la voce del vostro test positivo corre più veloce di Bolt e non fate in tempo a dirlo alla vicina di casa che vi fa le congratulazioni il fruttivendolo a cui no, non lo avete detto voi che siete incinte.

Gli avete solo chiesto 3 zucchine.

A una donna in gravidanza il mondo intero si sente autorizzato a porre le domande più imbarazzanti come fossero dei convenevoli:

un banale “come stai?” può essere sostituito con noncuranza da un “hai già le emorroidi?” senza che nessuno si stupisca poi tanto.

Come se il corpo di una donna incinta e il figlio che cresce dentro di lei fossero una cosa di tutti e come se, quindi, tutti, ma veramente tutti, si sentissero in diritto di dare un’opinione, un parere, un consiglio e come se chiunque fosse degno di essere anche preso in seria considerazione.

Ma perché?

Ma una donna diventa patrimonio comune da che viene ingravidata?

E il suo bambino perché interessa a tutti e non solo a chi ci mette ovulo e spermatozoo?

Si sprecano i commenti su quanto ingrassiate o non ingrassiate, su quanto la pancia sia grande o sia piccola, su cosa mangiate o cosa non mangiate, su quanto lavoriate o non lavoriate.

Non smetteranno mai più.

Partorite e vi illudete che sia finalmente finita.

E invece no, niente di più sbagliato:

vostro figlio è il figlio di tutti, non lo sapete?

Che poi nessuno vi aiuti fattivamente, ma tutti vi triturino le palle fa nulla.

Mangia?
Dorme?
E’ bravo (ma che razza di domanda è: è bravo?! Bisognerebbe rispondere: no, è uno stronzo?)? Allatti?
Non allatti?
Cresce poco? Cresce tanto? Cresce troppo? (?!)
E perché non fai così, non fai cosà, perché non provi a?

Ma perché mio figlio interessa a tutti?

E’ o non è figlio mio?

Li hanno messi a voi 47 punti sulla patata? Perché mi pareva li avessero messi a me, ma potrei essermi anche sbagliata, nella confusione…

A quel punto fate buon viso a cattivo gioco, o più o meno, pensando che, prima o poi finirà…magari con il compimento dell’anno, o dei 18 mesi, chissà…

E invece no, di nuovo, per niente proprio.

Peggiora e basta, io ve lo dico.

Il bambino ha fatto così, ha detto colà, mio figlio dice che tuo figlio, la nonna del nipote di mio cugggino ha detto che tuo figlio, la prozia del fruttivendolo dice che al bambino piacciono i peperoni, ma sono pesanti per un bambino, dice che la zucca è meglio, il panettiere dice che, la zia de mi nonno dice che, secondo me dovresti menarlo, secondo me le mani non vanno usate, secondo me il bambino è sveglio, secondo me è tonto, secondo me è quel bambino è ben educato, secondo me no e io farei così, scusa se te lo dico, ma no, è che il padre dovrebbe essere più presente, la madre lavorare meno, ah, quel bambino ama più la tata della madre, te credo, e guarda quello, guarda e dimmi se non è già un disadattato, sta sempre solo, porello, è che i genitori…

ma mi spiegate perché tutti si sentono genitori dei bambini che vedono?

Ma perché non siamo capaci di farci gli affari nostri, di non giudicare, di non intervenire, di non sentirci in diritto di esprimere anche solo un’opinione sui figli altrui?

Ma cosa ci spinge a farlo?

Ci sentiamo migliori, altrimenti taceremmo.

E allora, ditemi, perché ci sentiamo migliori? Forse perché crediamo lo sia nostro figlio, dunque lo siamo noi. Ci pare ovvio. Bene, ma perché crediamo nostro figlio sia migliore di quel bambino o di quella bambina lì? E’ davvero così o sembra così a noi e a quelli come noi?

E se non abbiamo figli, perché pensiamo di sapere educare chiunque abbia meno di 20 anni?

Ma poi, anche fossimo la reincarnazione della Montessori, è affare nostro come viene su quella bambina lì?

Ci è così difficile sentirci responsabili della crescita solo dei nostri figli e non di quella dei figli degli altri?

Abbiamo talmente tanto tempo da dedicare ai nostri figli che ce ne cresce e possiamo donarlo alla crescita dei figli degli altri?

Ma veramente?!

I bambini sono un bene comune, quindi?

Sono figli di tutti?

Bene.
Ottimo.

Ma allora, se sono figli di tutti, dove diavolo siete quando devo pagare la mensa della primaria o la retta del nido?

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11 Comments

  • Ne ho davvero le palle piene infatti di questi discorsi eh sì che non ho partorito l'altro ieri, eppure eh.
    Siamo a pranzo a pasqua, figlio irrequieto. Vecchina adorabile che si intromette e dice 'poverino è stanco, eh ci piace portarli fuori ma poi si stancano'. Le ho spiegato per filo e per segno cos'avrei appunto fatto, le ho detto è vero signora, infatti adesso gli cambierò il pannolino e il pantalone sporco, lo metterò nel passeggino e lo farò addormentare. Va bene??
    Eccheccazzo.
    V. che sta per Vecchine sapientone anche no grazie

  • X i miei suoceri mia figlia è sempre stanca ed ha sonno..
    L'ho portata alle 9 di mattina appena sveglia? Alle 10 mi richiama dicendo che "mi è voluta venire in braccio e dopo due minuti dormiva. . Era proprio stanca"
    Se se… dormiva solo da 10 ore..

    Piange disperata perchè me ne vado? Porella è stanca… se se, sarà che può essere un pò dispiaciuta?
    Urla che vuole qualcosa? Porella fa così quando è stanca (perchè di solito chiede perfavore?)
    La più bella dopo tutte queste dormite inutili ?
    Mi telefona alle 5 di pomeriggio dopo essersi svegliata tardi e aver fatto un pisolo di due ore dalle 11 alle 13…( che se prova a sbadigliare alle cinque con me io mi faccio il segno della croce per la notte in bianco che mi toccherà)
    Tutta candida con quella vocina e mi fa " è troppo stanca non riesce a dormire"!!
    Paolè

  • Be' si dai, i bambini sono di tutti.
    Solo che tra le tante cose che tutti dovrebbero prendersi l'incarico di insegnare ai bambini, ci sono la buona educazione e la discrezione.
    Con l'esempio, possibilmente.

  • Quante ne sento!!! L'ultima oggi….in giro con il bimbo nel marsupio, i commenti si sono sprecati "ma sta bene lì dentro, ma è comodo, ma gli piace, ma non è meglio la carrozzina, ma ma ma…..ma che palle!!!!

    • Uh vero, capitato anche a me col mei tai. Ho notato due categorie: l'impicciona e la veramente incuriosita dalla novità. Che di solito ha tono decisamente meno irritante.
      V.

  • O dignene. Ma non solo agli estranei: quando ti ritrovi a dover giustificare le tue scelte a casa TUA, perché tua madre, che vive a 2000km e non conosce il bambino perché lo vede 30 giorni all'anno (e sparpagliati), critica QUALSIASI COSA e rivendica d'aver voce in capitolo, perché "sono la nonna". Se dorme, se non dorme, se si fa il bagnetto, se non se lo fa, se comincia a usare il vasino, se il boccone è troppo grande, se lo porti nel lettone, se non lo lasci piangere…LEPALLEPIENE

  • Ahaha, bimba di quasi un anno che nn vuole dormire. Nn ha mai voluto, certo, dice nonna, a 2000km che ce solo due volte l anno, xche' l avete abituata solo in braccio. " ok, mamma, oggi, che ti ho qua con me, fai tu come vuoi, in braccio, passeggino, sedietta amachina, cone vuoi tu" dopo due ore con sta sedietta era ancora la e la piccola la guardava ad occhi sbarrati. E io me la ridevo sotto i baffi

    Giulia

  • I miei suocera hanno sempre messo becco su tutto, li avevo sempre a casa, e sapete come' finita?Dopo il secondo li ho mandati a quel paese, lui i suoceri e ora viviamo noi 3, serenamente felici e soprattutto faccio un po come mi pare.

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