Viaggi: vacanza in Costa Rica con bambini

Come già avrete intuito, uno dei motivi che mi hanno convinta a venire a Panama è proprio il fatto di poter viaggiare in luoghi che, altrimenti, non solo sarebbero lontani, ma anche molto più cari.

Al Costa Rica, però, non avevo mai pensato: è solo leggendo un po’ sul Centro America che mi sono convinta. E così dopo il Messico a Natale, ecco che abbiamo approfittato delle vacanze di Carnevale per volare via: Panama-San José meno di un’ora di volo!
Viaggiare coi bambini può destare molti dubbi e molte ansie: in Costa Rica non dovete temere niente di tutto ciò. Se siete abituati a girellare in auto, se vi piacciono montagna, colline, natura, mare, animali… Beh, questo è il Paradiso. E soprattutto lo è per i bambini! Adesso vi dico perché.

Vacanza in Costa Rica in famiglia

Ho costruito l’itinerario in maniera molto scrupolosa. Come forse avrete capito sono un tipo abbastanza preciso e organizzato, e quando viaggio mi piace tantissimo informarmi prima. Con la nascita delle bambine, poi, cerco di prevedere il più possibile proprio per non trovarmi brutte sorprese.

Aspetti pratici di un viaggio in Costa Rica

Del volo non vi parlerò, ovviamente. Abbiamo prenotato in anticipo un’auto con Avis, che come in altri aeroporti della zona si trova fuori. Un pulmino porta e riporta il giorno del rientro, gratuitamente. Questa volta non abbiamo prenotato i seggiolini: se ci seguite su FB, vi ricorderete le mie splendide valigie. Beh, alla fine siamo partiti con due medie che contenevano anche i seggiolini di entrambe 😀
Non è necessario prenotare un fuoristrada per i percorsi che abbiamo fatto noi, ma meglio informarsi prima.
Alcune zone (tipicamente quelle vulcaniche) sono fredde e l’escursione termica è notevole. Pensateci!
Per viaggiare tengo un diario, in cui inizio a segnare appunti quando inizio ad organizzare. Così avevo segnato la distanza tra ogni località da visitare per calcolare tempi e eventuali soste. E mi segno dove fare le soste! Poi magari salta tutto… Ma va beh!

Le strade

Non fatevi ingannare dalle brevi distanze: io sono abituata a Panama, quindi ho calcolato, per costruire l’itinerario, i tempi di percorrenza. Cento km possono richiedervi anche tre ore di auto! Se soffrite il mal d’auto, o ne soffrono i vostri figli, portate qualcosa con voi, perché alcune zone sono veramente tutte curve, e possono durare per moooolto tempo. In generale, però, le strade sono in ottimo stato, seppur ad una sola corsia, e spesso incontrate lavori in corso (anche per quello si va piano). Le autostrade sono pochissime. Le indicazioni stradali sono quasi inesistenti: munitevi di un buon navigatore, il nostro (con mappe off line, ovviamente), ci ha portato ad un imbarcadero facendoci perdere un sacco di tempo: da lì in avanti, solo Anya-orientamento cartina alla mano! E quando vedete un benzinaio… approfittatene! Mentre non temete per il cibo: le sodas (tavole calde) sono ovunque!

Cosa visitare in Costa Rica

La scelta è infinita. Itinerari infiniti. Parchi infiniti. Spiagge infinite. Insomma, scegliete e sarete accontentati. Noi abbiamo fatto un giro abbastanza largo, escludendo alla fine il Corcovado per non affaticarci troppo e per goderci di più la vacanza. Ecco il nostro itinerario.

Playa Grande – Playa Tamarindo

La tappa che ha allungato notevolmente il viaggio è stata sicuramente Playa Grande. Ma poter vedere la tartaruga baula, o liuto, deporre le uova era qualcosa che non volevo far perdere alle bambine.
Siamo arrivati la sera, direttamente dall’aeroporto.
Il primo giorno l’abbiamo passato in spiaggia, prima a playa Ventanas, poi a Tamarindo. La zona è famosa per le maree e il vento: playa Ventanas ci accoglie deserta, al mattino presto, con tante rocce che formano pozze d’acqua piene di pesci, conchiglie (vive!) e granchi che nuotano tra i nostri piedi. Solo noi, l’acqua limpida, qualche uccello e la natura intorno a noi.
Giunta l’ora di pranzo ci spostiamo a Playa Tamarindo, famosa per i surfisti. Mangiamo proprio in una scuola di surf (niente di che) e poi ce ne restiamo in spiaggia. La sabbia bianca, le tante tavole, i bimbi che provano a cavalcare le onde e gli alberi che ci riparano dal sole.
Torniamo in hotel e ci prepariamo per il grande evento: la mattina siamo passati al Parque Nacional Las Baulas per prenotare la visita notturna. L’appuntamento è alle 23, le speranze di vederne una, a fine stagione, sono quasi inesistenti e comunque dobbiamo prepararci ad aspettare anche fino a notte fonda, per questo dobbiamo portarci snack e giacche.
Alle 19, intorno a me dormono tutti: così metto la sveglia per le 22.30 e ne approfitto anch’io. Senza cena ma con diversi snack ci dirigiamo al nostro appuntamento alle 23. Come noi ci sono una decina di persone, per lo più americani, pronte ad aspettare pazientemente. Invece dopo 5 minuti ecco già la chiamata: ci sono le tartarughe! Con l’auto raggiungiamo un pezzo di spiaggia più lontano e poi camminiamo un bel po’.
Il cielo è il piu bello che abbia mai visto in tutta la mia vita, praticamente bianco per quante stelle ha. Mia figlia mi dice che è difficile trovare la stella del nonno tra tutte quelle stelle e, in quel momento esatto, sento di essere felice.
La tartaruga liuto è la più grande del mondo: quando la vediamo, lascia tutti a bocca aperta. Un metro e cinquanta di lunghezza per uno e nove di larghezza, probabilmente sui 400kg, è già lì intenta a scavare la buca con le pinne posteriori. Le pinne! Non ci avevo mai pensato.
Nessuno parla e tutti restiamo dietro i volontari. Anche le bambine sono a bocca aperta, incredule e intenerite. Quando è il momento, la baula depone le sue uova: sono 59. E quando inizia le manovre per girarsi e tornare in mare, dopo aver ricoperto la buca, nido dei suoi piccoli, è tempo di andare. Dopo due mesi, le uova si schiuderanno, e delle mini tartarughine di 5 cm tenteranno di arrivare al mare. Alcune ce la faranno. Altre saranno mangiate dagli uccelli, schiacciate, o non sapranno nuotare. Su 1000 uova, solo 1 o 2 diventano tartarughe adulte…
L’esperienza è stata a dir poco incredibile. Tra i miliardi di stelle del cielo, il silenzio di quel luogo magico e il miracolo di una tartaruga gigante che, ogni anno, sa esattamente dove nuotare per deporre le sue uova… beh, che altro dire?
La mattina siamo ripartiti felici verso la seguente destinazione: il Volcan Poas.

Hotel a Playa Grande, Costa Rica: Flor y Bambù, assolutamente magico. La struttura è composta da tende moderne, con tutti i comfort, appena inaugurata e gestita da francesi che hanno deciso di cambiare vita, Sophie, Sebastien et Nicolas. Noi ci siamo sentiti come a casa (i proprietari hanno anche due bambini di 6 e 3 anni).
Costa Rica

Volcan Poas

Non vedevo l’ora di mostrare un vero vulcano alle bambine. Beh, che delusione! Da Playa Grande abbiamo ripercorso la strada all’inverso verso San José, ma appena saliti un po’ verso il vulcano ci siamo accorti di quanto ci aspettava: si scavalla e il tempo cambia improvvisamente. Vento, freddo e nebbia, sembrava di stare in un film di paura! Abbiamo provato a visitare il vulcano il primo giorno, siamo arrivati all’apertura (bisogna essere lì prima delle dieci perché poi la visibilità del cratere si riduce), ma niente, ci hanno detto di tornare indietro. Abbiamo ripiegato sul Toucan Rescue Ranch, non troppo lontano ma, come vi dicevo, a causa delle curve a un’ora e mezzo di strada. Anche se pioveva, visitare questo rifugio per animali è stata un’esperienza indimenticabile. La struttura è stata creata da un’americana che ha vissuto in Costa Rica da bambina. Inizialmente accoglieva solo tucani, poi hanno iniziato a portarle anche altri animali, e adesso ci trovate pappagalli, gufi, bradipi, scimmie, aquile… E anche tanti cucciolini da coccolare!

Le bambine erano estasiate e anche a noi è piaciuto tantissimo. Un po’ caro, ma quello che guadagnano serve a finanziare la loro attività.Costa Rica

Costa Rica<

Costa Rica
Dopo siamo stati a pranzo in una fabbrica di cioccolato, Sibù, e siamo rientrati col più bell’arcobaleno di sempre. Abbiamo visto anche dove finiva! Peccato che appena girato l’angolo ci fosse di nuovo la tempesta ad accoglierci.

Chocolate Costa Rica

Ruta de las ortensias

costa Rica
Così tanto tempesta che alle 18.30 è andata via la corrente e noi, isolati alle pendici di un vulcano, ci siamo lasciati andare al sonno. Pensavamo realmente che il lodge si scoperchiasse per il vento… E che ve lo dico a fare? La mattina seguente puntuali al vulcano, e puntuali ci hanno detto nada, no se vee nada. E bon, fanculo Poas, siamo partiti verso il sud e le spiagge di Manuel Antonio.

Tempesta
Hotel al Volcan Poas: Hotel Villa Calas, sono dei lodge familiari, noi avevamo due camere, faceva talmente freddo che ci hanno dato pure la stufetta. Il posto molto carino, in teoria si vede anche il vulcano, peccato non esserselo goduto. In più, a causa degli orari dei trasporti, il ristorante chiude molto presto, la seconda sera ha chiuso alle 17.30… Certo se il tempo lo permette di posti per cenare ce ne sono!

Booking.com

Manuel Antonio – Parque Nacional Marino Ballenas

Lungo la strada per Manuel Antonio fermatevi a vedere i coccodrilli sul ponte del fiume Tarcoles, sono impressionanti. Sembra che aspettino che qualcuno cada per mangiarselo 🙂Costa Rica
Sempre sulla strada, ci siamo fermati a pranzo a Playa Hermosa, dieci km di spiaggia incontaminata con iguane e uccelli di ogni tipo. Noi abbiamo pranzato, manco a dirlo, in un hotel/ristorante italiano, Tramonto.

Costa Rica
Manuel Antonio è considerata una delle spiagge più belle del mondo, ed in effetti la sabbia è bianchissima e il mare cristallino, peccato sia sovraffollata e l’acqua diventi torba… Abbiamo visitato il parco la mattina presto, si fa la coda per il biglietto, poi si cammina per km nella giungla. Portatevi l’acqua e preparatevi ad incontrare scimmie e bradipi lungo il cammino. Il cammino porta fino ad un belvedere, la strada è luuuunga e alla fine ci sono 145 scalini. Pensateci bene 🙂 Per tornare indietro ho dovuto caricarmi la piccola sulla schiena con un telo da mare, perché era stravolta. Invece di fermarci alla seconda spiaggia, siamo ritornati quasi all’inizio, a quella più conosciuta. Qui la particolarità è che mentre si prende il sole, procioni e scimmie si avvicinano alle persone, quindi chiudete bene le borse! Dopo una mattinata bella stancante, verso le 14 siamo usciti dal parco e abbiamo pranzato in un ristorantino semplice, sul mare. Poi tutti in piscina in hotel, dove ci aspettavano decine di iguane assolutamente abituate a stare con la gente.

Costa Rica

Spiaggia per bambini

Costa Rica
Il secondo giorno abbiamo fatto un’oretta di auto per arrivare al Parque Nacional Marino Ballenas, verso sud. Arrivati a Uvita, ci siamo informati per fare la gita in barca. Durante la stagione, si possono avvistare senza problemi le balene ma, appunto, non era stagione. In attesa della partenza, che era alle 13, siamo rimasti sulla spiaggia di Uvita. La spiaggia è completamente sommersa durante la alta marea, di notte, e si svela solo di giorno quando il mare si allontana, formando proprio la coda di una balena. Un torrente attraversa la spiaggia ed è popolato da coccodrilli!

Costa Rica
Playa Uvita Costa Rica
Alle 13, puntuali, siamo partiti in mare col motoscafo, facendo prima snorkeling nei pressi della coda (hanno i salvagente anche per i bambini). Se soffrite di mal di mare, prendete qualcosa! Abbiamo girato a lungo, incontrando una tartaruga gigante che nuotava con la testolina fuori, poi finalmente vedendo loro: un branco di delfini che saltava proprio a pochi cm da noi. Le bambine, che prima sonnecchiavano cullate dalle onde, erano eccitatissime. E devo ammettere che anch’io, che non ho mai amato particolarmente i delfini, sono rimasta a bocca aperta. Dopo i delfini è stata la volta di alte tartarughe, questa volta più piccole, e dopo tre ore in mare siamo tornati a riva, dove ci hanno offerto della frutta fresca. Il mare stava già risalendo, e noi siamo tornati verso l’hotel, dove ci aspettavano tante scimmiette a cui le bimbe hanno dato da mangiare (libere eh! Saltavano da un albero all’altro e si avvicinavano per prendere il cibo).
Costa Rica

Costa Rica

Hotel a Manuel Antonio: Tabulia Tree. Una meraviglia. Immerso nella natura, con iguane, scimmie, uccelli. Calmo, una bella piscina, un bel bar, davvero perfetto, e sulla strada principale di Manuel Antonio, vicino a tutto.

San José

Da Manuel Antonio siamo ripartiti verso San José per la nostra ultima notte in Costa Rica. Ce la siamo presa con calma, arrivando in città nel pomeriggio. Senza navigatore, impossibile trovare l’hotel. La città è un dedalo di viuzze e il traffico sembra quello di Panama. La città è, in una parola, orribile. Tutte le meraviglie che abbiamo visto fino ad ora si perdono in tanta tristezza, ed è un peccato. Unica cosa interessante il teatro nazionale, nella piazza centrale, il resto sono fast food, polizia con mitra ad ogni angolo e negozi fuori moda. Di certo non resterà nei nostri cuori…
Hotel a San José: Hotel Presidente. Bello, bellissimo, moderno, di design e soprattutto super economico. Non so cosa c’entrasse con il resto della città, ma insomma dormire nella comodità dopo tanta avventura è stato bello 🙂
Il Costa Rica rimarrà sicuramente uno dei viaggi più belli della nostra famiglia. Le bambine si sono divertite tantissimo, la natura è incredibile, il cibo delizioso e il tempo fantastico. Se avete voglia di scavallare l’oceano, è la meta giusta per voi!
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15 Comments

  • sì ma viaggiare in 4 due adulti e due bambini quanto costa??? davvero tanto e purtroppo non tutti se lo possono permettere, beata te che sei riuscita a portare le tue bimbe oltre oceano!

  • Ciao, secondo me bisogna armarsi di pazienza e cercare su internet. Io ho notato che un preventivo fatto in agenzia, stesse date, stesso volo (era proprio lo stesso numero di volo) stesso albergo, mi costava 1000 euro in meno. Nel caso specifico io cercherei il volo su volagratis o edreams, e sentirei cosa vogliono in agenzia solo per il volo, giusto per vedere differenze. Se la differenza non è tanta avendo due bambini preferirei qualche comodità extra. Per alloggi andrei direttamente con booking, o addirittura dopo aver trovato alloggi (mappa alla mano) li contatterei direttamente. Capite però che quando si era da soli era più semplice, adesso che ho sottofondo di cartoni e pianti e liti, la testa si concentra più a fatica. Ma credo che se si riesce, per tempo, a fare una ricerca, si può risparmiare e trovare anche alloggi carini, tipo ci sono tanti italiani che aprono b&b in giro magari puntare su quelli appena aperti che sicuramente sono più nuovi, puliti e con tanta voglia di coccolare il cliente. e magari con buone tariffe per 'lanciare' l'attività. è un'idea….
    V.

    • aggiungo…ce ne sono tanti che poi danno quel qualcosa in più (non so del paese specifico ma mi ricordo ad esempio di un alloggio appena aperto in sud africa da un italiano) tipo accompagnarti e prenderti all'aeroporto o portarti in giro o procurarti biglietti per qualche cosa da visitare.

    • Io non viaggio con un'agenzia da… boh, 15 anni? Da quando esistono le lowcost e internet organizzo tutto da me, quando siamo stati in Russia per esempio ho affittato degli appartamenti che di certo non erano su Booking 🙂

    • Hai fatto bene!
      Booking non è sempre conveniente però lo usavo come strumento di ricerca, contattavo direttamente l'hotel e spesso mi capitava che l'hotel facesse prezzi più bassi…dipende.

      V.

    • Esatto, anch'io lo faccio spesso, ma più che altro per la Russia è perché le strutture possono essere molto care e gli appartamenti dei privati non si trovano, invece andando a cercare sui siti in russo con pazienza si trova tutto 😀

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