Lettera di una futura mamma a parenti e amici

Cari amici, parenti, genitori, vicini, colleghi e chiunque sia in contatto con me,
come sapete aspetto un bambino.
Un bambino che arriverà tra poco, e che cambierà inevitabilmente la mia vita.
La mia, avete letto bene, non la vostra. Sì, certo, magari potrete essere coinvolti, ma il motivo per cui vi scrivo oggi è proprio perché sappiate, fin da subito, che io e il padre siamo i genitori, cercate di ricordarlo. Vi elenco qualche consiglio che spero seguiate alla lettera, proprio per far sì che io e il mio bambino siamo felici, sereni e non ci manchi niente.
Non fate commenti sulla mia condizione: dirmi che sono troppo grossa, che esplodo, che non ho preso abbastanza peso, che la mia faccia è cambiata, ecc ecc non mi aiuterà a farmi sentire meglio. Quindi, tenetevi pure i commenti per i vostri vicini di casa non gravidi.
Non chiedetemi ogni tre per due se è nato: a. se ho una panza più grossa di voi, che dite? b. già sono agitata di mio, perché dovete stressarmi ancora di più? Quando nascerà, lo saprete, tranquilli.
Non fate le corse per venirci a trovare: abbiamo bisogno di riposo, non di essere invasi. Le visite fanno piacere, ma non quando si hanno le tette sempre al vento, i punti alla patata e le emorroidi. Mandatemi un messaggio e saprò io a dirvi se è il caso di passare o no.
Non date consigli: se ho bisogno, chiedo. Se mi vedete in difficoltà con l’allattamento, se mi vedete stanca, abbattuta o altro, ascoltatemi, non parlate al posto mio. Ricevere consigli che non condivido o che non so mettere in pratica potrebbe buttarmi ancora più giù.
Tenete le mani a posto: che abbia la pancia o il neonato, nessuno vi autorizza a tocchicciare. Statevene nel vostro angolino, e se ho voglia di farvi sentire un calcetto o di farvi annusare la testolina del mio piccino, lo farò, non temete.
Non fate confronti: dirmi che a voi è andata così, che il figlio della tizia pesa tot, che la neonata della caia dorme 12 ore, non mi aiuterà a farmi sentire meglio. Ho bisogno di appoggio, solo di questo.
Non fatemi regali inutili: chiedetemi di cosa ho bisogno, se davvero volete farmi piacere. Ad una mamma servono poche cose ma essenziali, è inutile riempirla di tutine dalle taglie sbagliate, abiti da tamarro taglia 3 mesi, pettine spazzola e gel, dvd di Peppa Pig.
Aiutatemi: sono stanca, non trovo il tempo di cucinare né di pulire la casa. Il regalo più grande che potete farmi è portarmi un po’ di sushi, ordinarmi una pizza, regalarmi delle lasagne di vostra nonna, pulirmi il bagno, cambiarmi il letto, tenermi il pupo per mezzora il tempo di una doccia, o di un polpettone, o di una passeggiata SOLA. Mezzora del vostro tempo per farmi ricaricare, sarebbe il regalo più bello.
Cari amici, parenti, genitori, vicini, colleghi: il vostro compito è solo supportarmi. Con pazienza e disponibilità, senza intromettervi, senza giudicare, senza asfissiare.
Se pensate di non esserne capaci, ci rivediamo tra qualche anno, quando non avrò più bisogno di aiuto.
Con affetto, la vostra amica futura mamma.
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