Viaggi: godersi New York coi bambini

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Ogni volta che annunciamo la partenza per un nuovo viaggio (avete letto gli ultimi? Messico e Costa Rica), mia mamma mi dice “che bello, peccato che non si ricorderanno niente”. Non so cosa si ricorderanno le mie figlie di tutti i viaggi che fanno, ma sono sicura che in loro lasceranno qualcosa. Soprattutto il viaggio a New York.
Perché come dicono in molti, New York non è una semplice città, è qualcosa che ti entra dentro. E le mie figlie sono nate a Parigi e ora vivono ai Caraibi! Ma niente, niente è paragonabile a New York.
La cosa che mi ha colpito, nelle nostre lunghe giornate in giro per la città, è che di bambini ce ne sono pochissimi. O piccolissimi, nel passeggino (ma pochi comunque), oppure già più grandi, diciamo fine elementari/medie, e per lo più americani, non stranieri. Si dice che New York sia una città per gli adulti, una città notturna, ma io non sono d’accordo. New York è una città per tutti, e noi ci siamo davvero divertiti tanto.
Ho chiesto alla grande cosa le fosse piaciuto di più: la Statua della Libertà, gli M&m’s e dove c’erano le Torri Gemelle. Mi è bastata come risposta!

Visitare New York coi bambini

Ad ogni modo, visto che non è proprio una meta super affollata dalle famiglie, voglio darvi i consigli che ci hanno aiutati a rendere questa esperienza davvero bellissima. Chissà che non venga voglia anche a voi di buttarvi!

1. Quando andare a New York coi bambini

Il bello di New York è che ci sono le stagioni proprio come in Italia (lo so che vi lamentate sempre, ma vi assicuro che vivere 6 anni a Parigi vi farebbe rimpiangere l’Italia!), e per me deve essere bellissima in tutte e quattro. Solo, per facilitarsi la vita coi bambini la primavera inoltrata o la fine dell’estate devono essere i periodi migliori. Noi siamo stati a metà maggio e abbiamo avuto freddo, pioggia e vento così come sole, cielo blu e caldo. Tutto sopportabile, comunque!

2. Il volo per New York

Come sapete, vivendo a Panama non posso darvi consigli sul volo aereo, ma ci sono voli diretti sicuramente da Milano e Roma con Alitalia, poi magari con gli scali risparmiate qualcosa.

vacanza a new york con figli piccoli

3. Scegliere l’hotel a New York

La scelta dell’hotel a New York può comportare una voce di spesa molto importante nel budget della vacanza, anche più dei voli, soprattutto se si è in 4. Noi abbiamo scelto un albergo di media categoria in sconto su Booking, un Hilton Garden Inn sulla 28th tra la sesta e la settima, nel flower district. Fate attenzione quando confrontate i prezzi, perché spesso sono privi di tasse (ma ve le faranno pagare alla fine).


Booking.com

4. Quanto si spende a New York

Se decidete di andare a New York, ricordatevi che la città è carissima, e in famiglia i prezzi lievitano. I prezzi sono tutti privi di tasse, i taxi sono cari, gli ingressi ai monumenti principali costano parecchio (e i bambini pagano praticamente ovunque dai 5 anni in su, spesso anche prima) e avrete pure voglia di fare shopping. Io sono rimasta scioccata perché la prima mattina (la colazione non era compresa nel prezzo della camera e per gli adulti costava 18 dollari più tasse) abbiamo fatto colazione in un posto semplicissimo, un pezzo dolce a testa e due caffè. Ventisei dollari. VENTISEI!!! Per non parlare dell’abitudine alle mance, che incide parecchio sul conto.

vacanze a new york in famiglia

5. Serve il passeggino a New York?

Questo dipende da voi. Io non ce l’ho nemmeno più e ho abituato fin da subito le bambine a camminare. È sicuramente di una comodità esagerata, ma per me che vivevo a Parigi era più un peso che altro: tira su, tira giù, piegalo, ma qui ci entriamo?, qui ci sarà spazio? Le metro spesso non sono attrezzate. Insomma, vedete voi: se avete paura che i vostri figli non camminino, portatevelo. Noi abbiamo fatto ogni giorno tra i 15 e i 20 km a piedi e la piccola ogni tanto ha voluto essere portata sulle spalle, ma proprio quando si addormentava.
Per intrattenere le bambine durante le lunghe camminate, io uso trucchetti tipo raccontare dei film, raccontare degli episodi di quando ero bambina, giocare a chi vede prima qualcosa, a non camminare sulle righe… Insomma, vanno intrattenuti!

6. Cosa visitare coi bambini a New York

Qui la lista si fa lunga. Vi dico cosa abbiamo visto noi e cosa ritengo sia adatto ai bambini.
Top of the Rock: bellissimo, meraviglioso, e soprattutto rispetto ad altre attrazioni semi-deserto e super comodo. Non la vista più alta di New York, ma ne vale la pena.

vacanza a new york in famiglia

Empire State Building: per carità, la vista più bella di Manhattan (è il terzo grattacielo più alto al mondo), ma un casino inaudito. Noi siamo stati al calar del sole ed è stato un incubo. Eravamo tutti e quattro stanchi, le code sono infinite (nonostante avessimo comprato i biglietti online) e lo spazio per vedere è pochissimo, quindi tutti accalcati a elemosinare due cm. Andrà pure visto, ma non ne conservo un bel ricordo.

vacanza a new york in famiglia

Memorial 9/11: a P. è piaciuto tantissimo, anche se a tratti è un po’ crudo. La sorella dopo un po’ non ne poteva più. Per me, però, vale assolutamente la pena, è emozionante anche per loro e P. lo rammenta ancora.
Statua della Libertà: bellissima esperienza anche questa, che è piaciuta tanto ad entrambe, sia la traversata in traghetto che l’isola. Ovvio che è super turistica, ma vale la pena.

vacanza a new york in famiglia
vacanza a new york in famiglia

Central Park: io ci avrei passato tutti i giorni, ma non si poteva 🙂 Adoro i parchi e le bambine anche, tra scoiattoli, cani, carrozze e laghetti erano completamente rapite. Noi ci siamo fatti convincere da un senegalese a fare il tour in risciò, è stato carino ma caro (contrattare sempre), ma io avevo la febbre quindi va bene così.
MoMa: bellissimo. C’era un’esposizione su Degas davvero bella. Peccato le bambine si siano annoiate al minuto UNO. Siamo riusciti a resistere fino alla fine ma è stata una duuuura lotta.
Ponte di Brooklyn: abbiamo deciso di farlo al contrario, arrivando con la metro a Brooklyn, passeggiando un po’ per le viuzze e poi risalendo per percorrerlo tutto. Coi bambini contate almeno 45 minuti. Una fatica tremenda, al loro passo, arrivati alla fine ci siamo seduti su una panchina e la P. si è addormentata secca. Anche mio marito, ma non ditelo in giro.
Poi ovviamente c’è il giro dei quartieri: Times Square, le varie avenue, Broadway, Flatiron, Canal Street, China Town, Little Italy, East Village, Greenwich Village, Wall Street, Tribeca, la Columbia e Harlem. Tutto a piedi, spostandoci poi con la metro.
Un consiglio: comprate online tutti i biglietti che potete, vi eviterete un sacco di code.

vacanze usa in famiglia

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7. Consigli per mangiare a New York coi bambini

A New York si trova tutto, ovviamente, ma con i bambini non è sempre semplice, sia perché in alcuni locali preferiamo non entrare con loro, sia perché a volte loro hanno fame in QUEL momento, e di QUELLA cosa. Quindi che si fa? Quando si progetta cosa visitare, si dà prima anche un’occhiata a dove si può mangiare. Almeno, io faccio così! E a volte ben venga il food track, un hot dog e un gelato e siamo tutti contenti 🙂
Ecco qualche nome:
Becco, il ristorante di Joe Bastianich: esperienza 100% americana, che di italiano non ha niente. Per l’esperienza vale, il conto è ok, il cibo per me tremendo. Ci siamo fatti convincere a prendere il trio di pasta, un orrore. ORRORE.
Dean & DeLuca: una catena di gastronomie in cui si può anche mangiare, un po’ chic ma ha prodotti freschi, tanta scelta, tanta verdura e anche il sushi. E dei dolci da sogno. Presente Friends? Io no, ma pare ci andassero spesso.
Rivera: risto-pub nel Greenwich, assolutamente kids friendly, al contrario di molti altri nel quartiere.
Blue Note: abbiamo fatto il brunch domenicale con musica dal vivo, una bellissima esperienza che è piaciuta anche alle bambine, ma meglio prevedere l’iPad.
Shake Shack: hamburger e nuggets ma molto, molto, molto più buoni rispetto a quelli a cui siamo abituati. Ne trovate sparsi in città, noi siamo stati in quello di Brooklyn. Davvero buono.
Cafè Benvenuto: a TriBeCa, servono piatti caldi ma anche insalatone gustosissime (finalmente verdura!). Ambiente hipster.
Eataly: business incredibile, abbiamo trovato posto nella zona dei salumi. Bevuto bene, mangiato benino, speso abbastanza.
Virgil’s Real Barbecue: non potevo andarmene senza rib, e così siamo andati in questo locale vicino a Times Square, super adatto alle famiglie. Priscilla voleva tornarci tutti i giorni.
Brbg: catena di hamburger, anche questi buonissimi. Un po’ più cari di un fast food qualsiasi, ma non c’è assolutamente paragone.
Nanoosh: nell’Upper West Side, una catena bio in cui si mangia molto bene e i bambini sono ben accetti (hanno anche menù per loro e colori).
Luzzo’s: nell’East Village, pizzeria napoletana in cui ci sono veramente napoletani. Si mangia benissimo e sono molto gentili, solo un po’ fuori mano rispetto al “centro”.
Un deux trois: ristorante francese vicino a Times Square senza pretese e abbastanza adatto ai bambini.
Di certo un viaggio a New York coi bambini è un grande impegno: va organizzato bene, in base alle esigenze della propria famiglia, e non ultimo può avere costi alti. Ma se avete il vostro budget e volete tentare, io vi dico che si può, anzi, si deve! È un’esperienza bellissima per i nostri figli, che vedranno un pezzo di mondo che resterà nel loro cuore per sempre.
Come nei nostri!
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8 Comments

  • bellissima new york, tornerei immediatamente. noi siamo andati con la piccola di un anno (ovviamente non ne ha memoria, ma nessun problema a girare in lungo e in largo con il passeggino) e il grande di 5 che è stato un perfetto viaggiatore. e qualche ricordo, dopo 5 anni, lo ha ancora…

  • A me piacerebbe regalarmi questo viaggio per i miei 40. La mía bimba ha la stessa eta' della tua Prisci…ancora ho un anno per programmare!
    Martina

  • Ciao, se posso permettermi io ho visto un sacco di famiglie in vacanza a new york (anche italiane) anche se sicuramente non come in altre mete letteralmente affollate da turismo per famiglie. Ci sono stata 3 volte (una a 13 anni e 2 di recente). Forse ci sono pochi bambini perchè in età asilo/elementari sono a scuola (fanno sicuramente anche il pomeriggio)o forse perchè viverci costa talemente tanto che non ne fanno o che quelli con bambini vivono fuori. C'è un canale youtube che ti cosiglio "carotilla" di camilla mendini, una mamma italiana poco meno che trentenne con 2 bambini che si è trasferita da un anno a yew york e anche loro vivono fuori manhattan (nella parte di new jersey di fronte). Noi quando siamo stati a new york di recente abbiamo prenonato con airbnb una stanza per 2 in un appartamento bellissimo (in cui c'era altra gente che abbiamo visto di rado e poi tornavano solo per dormire e fare colazione) 56 euro a notte la stanza a manhattan, appartamento super bello. Alcuni amici stanza per 2 a un passo dal metropolitan 90 euro a notte sempre la stanza e non a testa. Gli alberghi a mio avviso sono impraticabili. Un saluto. Elisabetta

    • Parlavo di turisti, non di residenti! Certo che esistono anche a New York, i bambini 🙂
      Ma a quanto ho capito non è una meta per famiglie con figli piccoli, proprio (credo) perché c'è molto da camminare e magari se hai i bambini di perdi una grossa parte della vita notturna. A noi club e compagnia non interessavano per nulla e, onestamente, non saremmo mai andati da soli 🙂
      Quando a airbnb sono assolutamente d'accordo con te, noi non abbiamo trovato nulla, muovendoci senza troppo anticipo, che non costasse quanto l'hotel o non avesse recensioni mediocre. Quindi a quel punto meglio l'hotel, ma vale la pena guardare prima di prenotare! Con le bimbe in condiviso non sarei andato, non tanto per me, quanto per gli altri 🙂

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  • Noi siamo stati a giugno con il nostro bimbo di quasi 1 anno… una vacanza bellissima! alla faccia di chi ci guardava come se fossimo matti quando dicevamo dove saremmo andati. In più, con lui che ogni tanto ci obbligava a fermarci, ci siamo goduti anche quelle parti della città (tipo i tanti spazi verdi)che non avremmo mai apprezzato da soli. Lui non avrà ricordi consapevoli, ma credo che l'esperienza in se sia stata comunque importante (visto che non smetteremo di viaggiare con lui!).. e poi quanti sono i bambini italiani che possono vantare di aver imparato a camminare da soli a Central Park?

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