La mia estate VS l’estate delle mie figlie

Ammettiamolo: il tempo passa. E non solo per quelle chiappe sode esibite in costumini striminziti la cui L ci copre solo tre smagliature, no. Passa anche perché, non so voi, ma io mi rispecchio un po’ nelle mie figlie. Vivendo la loro infanzia rivivo la mia, ricordo cose del passato, dico “eh, anch’io…”… anch’io un cazzo, diciamocelo. 
Perché a guardarmi intorno, la mia estate non aveva proprio nulla a che fare con quella delle mie figlie. 
La durata. Di già per me l’estate aveva una durata infinita, ed era incredibilmente noiosa. Aspettavo l’arrivo del primo agosto come si aspetta quello di Babbo Natale, correndo la mattina all’alba alla porta con la valigia pronta. E a parte quel mese al mare – e ci passavo un mese! – il resto era una lunga noia tempestata di noia e di Panda 750 senza condizionatore. 
Per le mie figlie, l’estate dura un periodo brevissimo, escludendo centri estivi, colonie, sticazzi. In quel tempo brevissimo, fanno più cose di tutta la quinta B 1992/1993 messa insieme per tutte le cinque estati delle elementari. 

Il gelato. Oh, io me lo ricordo: il gelato solo a merenda, rigorosamente uno, rigorosamente… quello che c’era. Ora si svegliano chiedendo gelati, i nonni propongono gelati dopo pranzo, durante il pranzo, al posto del pranzo, poi poverino dopo cena no? Perché si sa, un gelato a merenda che vuoi che sia, non gli arriva nemmeno alla gola!
I cartoni animati. Erano quella cosa che d’estate andava in vacanza con noi, finite le lezioni finito Bim Bum Bam, e dovevo accontentarmi di quello che passava il convento, e soprattutto essere presente quando passava, perché altrimenti ciao. Ora, grazie Rai YoYo, ho già visto almeno diciotto volte Peppa che torna dalla soleggiata Italia, Masha che fa Van Gogh e altre cose che il mio cervello si è dimenticato di memorizzare. Un attimo di pace? Accendiamo la tv! Troppo caldo per cercare le formiche, in effetti. 
Il caldo. Entriamo in auto e “cheeee caldooooo noooooo non ce la posso faaaareeee”. Ok, l’auto è del 2001 e prima che l’aria condizionata abbia rinfrescato tutto l’abitacolo siamo a Pizzo Calabro. Ma io me lo ricordo quando, alle due del pomeriggio, fresche come rose, con la peperonata sulla panza, prendevamo la Panda rosso fuoco, di nome e di fatto, e andavamo al mare. Mia mamma si metteva i guanti per poterla guidare. 
La spiaggia. Mi rivedo mentre gioco con l’unica Barbie che ho, da sola. E poi vedo loro, con una sacca di giochi degna di Giochi senza frontiere, ci possono costruire pure un percorso a ostacoli di 10km, a chiedersi eccitate cose sia quella cosa tonda con dentro tipo un calciatore che hanno trovato vicino alla spazzatura. Una biglia. 
La baby dance. Quando ero bambina, il massimo del massimo era quando i miei decidevano di andare a fare un giro in passeggiata. Mi sembrava di dominare il mondo, vestita come la brutta copia di una telenovela latina anni Ottanta. Adesso c’è la BABY DANCE. La baby dance che inizia alle 21.30. E io alle 21.30 vorrei già essere tra le braccia di Morfeo, o anche nel mondo dei morti, ma comunque A OCCHI CHIUSI e non tra una banda di invasati intorno al metro che ballano cose a me sconosciute, ancheggiando e scontrandosi l’un l’altra. Per non parlare dei genitori, rivestiti di tutto punto (come i figli, ovviamente, le mie in ciabatte… vogliatemi bene) che obbligano unenni a tenersi in piedi e ad ancheggiare anche loro mentre io penso, da brava vecchia quale sono, ma ‘sti figlioli non starebbero meglio a letto?

Io sì, di sicuro. 
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7 Comments

  • Quanto è vero! Mio figlio sta passando giusto qualche giorno di questa settimana ad annoiarsi perché le vacanze le abbiamo già fatte, io sono in ferie e mio marito a casa con l'influenza. Aggiungiamo che il tempo non è granché! La prossima settimana inizia di nuovo il centro estivo!! Mi hai fatto venire in mente le acconciature coi mollettoni con paillettes e fiorelloni che ci mettevamo mia sorella ed io per le passeggiate serali al mare! Mamma mia!Altro che brutta copia delle dive da telenovelas! La baby dance mi è capitata solo un anno in cui avevo mio figlio piccino, un anno e mezzo, lo tenevo li mezz'oretta ma poi lo portavo a letto anche perché era un elemento di disturbo che scorrazzava tra i ballerini più esaltati. Barbara

  • Ecco credimi hai tirato fuori ricordi che avevo rimosso!!! Però devo confessarsi che io ADORO LA BABY DANCE!!! Sono una di quelle che prende la.bambina di 1 anno e la fa ballare e non ballo anch'io solo perché mi è rimasto un briciolo di dignità. .. ma poca eh!!! Buona fine estate a tutte!

  • Quando ero bambina stavo al mare 1 mese e mezzo o 2 e mi divertivo pazzamente. Vivevamo a milano e andavamo in sardrgna o in puglia o a volte in qualche altro posto. Sono figlia unica ma spesso passavamo un mesetto con amici di famiglia con altri 2-3 bambini. Quasi ogni pomeriggio andavamo in pedaló e tuffi a tutto spiano. Alcuni bagni o simili avevano splendide piscine. La sera spesso si andava alle giostre, i gonfiabili erano la mia passione. Mangiavo gelati quanto mi pareva. La tv per me non é mai stata un'attrattiva. I miei non compravano mai porcherie ma in vacanza tutto era lecito: pan di stelle nutella gelati ecc. L'aria condizionata non l'abbiamo nemmeno ora né in città né al mare. In macchina spesso non la teniamo. Mio padre dal pedaló pescava conchiglie pazzesche che in realtà comprava e buttava in acqua quando noi non vedevamo. E a giugno c'era all'oratorio con cui andavamo ogni settimana un giorno in gita e uno all'acqua fan e 3 si stava lì a giocare. Poi ho fatte vacanzr come colonie e dai 12 anni vacanze studio in inghilterra. Dopo l'esame di 3 media ho potuto scegliere dove andare e ho scelto new york. Spero di poter dare lo stesso ai miei figli.

  • Che bello leggerti! Quando il mio 8enne gracchia di continuo che si sta annoiando perché per 5 minuti non ha nulla da fare io mi domando se stiamo sbagliando tutto con questa nuova generazione. Ci martellano, condizionano il nostro tempo come noi non abbiamo mai fatto. Non oso pensare quando arriverà il primo cellulare…

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