I segreti per un rientro riuscito. Più o meno.

Il rientro a settembre. Con gli anni ho acquisito esperienza e ho smesso di temere quel momento con un misto di paura, ansia da prestazione e vuoti di memoria. Per molti genitori il rientro a scuola è un momento bellissimo, ma le mie figlie a scuola ci stavano fino al 20 luglio o oltre, e in Francia si rientra il primo settembre, quindi boh, a me ‘sto rientro, da madre, mi ha sempre un po’ angustiato (al contrario di quello da bambina, che adoravo per tutte quelle aspettative e quei buoni propositi che, puntualmente, fallivano miseramente al giorno 3).
Quindi siccome la rentrée à la parisienne è una cosa seria, ho imparato dalle parigine come NON fallire il rientro scolastico (dai, almeno quello).
1. Se non è il primo anno, prevenire è meglio che curare: cosa serve lo sappiamo già, tanto vale portarlo già il primo giorno, no? Il cambio, i fazzoletti perché non spalmino la maestra di moccio… facile, no?
2. Se si tratta di scuola elementare, farsi un’idea del programma scolastico, così per vedere se il proprio figlio ci sta dietro o no. Che io ve lo dico, se i compiti glieli facciamo noi, non imparano niente.
3. Prevedere con largo anticipo le attività extrascolastiche: rugby, ginnastica, pianoforte, ‘sti bambini hanno bisogno soprattutto di muoversi ma anche di imparare un po’ di disciplina. Ci sta che se vi muovete il 15 ottobre i posti per quel corso di nuoto che pare fighissimo esauriscano. Siamo a inizio settembre, dai.
4. Fare un piano alimentare. Vi sembra una scemenza? Eppure salva. Ora siamo tutte belle rilassate dopo le vacanze, i nonni, i centri estivi… Ma a tornare nella centrifuga ci mettiamo un attimo, dopo la rentrée. Perciò, amiche, iniziate a ragionare con la vostra nuova testa (tanto siamo tutte ingrassate, vero?) e a scegliere un nuovo modo di nutrirsi. Trovate un’idea di pasti in questo nostro vecchio post.
5. Organizzazione: fondamentale. Trovate una babysitter, una tata, chiamatela come volete, ma qualcuno che non vi faccia tremare ogni volta che vi squilla il cellulare. Come vi ho raccontato, in Francia la babysitter è parte integrante della famiglia. Anno 2012, l’avevo trovata vendendole vestiti per bambini. Anno 2013, l’ho trovata tramite internet, la migliore ragazza che potessi trovare, laureata in pedagogia con specializzazione Montessori, un amore di persona e un vero punto di riferimento per le bambine. Anno 2015 una francese che faceva il suo lavoro, trovata anche lei su internet ma molto più in fretta.
Qualcuno mi ha detto che quando hai la babysitter è tutto più facile ma NO. Il mazzo te lo fai lo stesso, ma quando non hai i genitori, o non vuoi dar loro il peso di occuparsi dei nipoti in maniera continua, o sei una mamma single o insomma fatti tuoi, la tata ti salva la vita. Trovatene una di fiducia, anche a chiamata, non per forza impiegata, si trovano facilmente su siti specializzati, dove sono scelte con cura. Così quando a tre giorni dal rientro hanno già la febbre a 39 (tiè) non vi ritrovate in un bagno di sudore “cosa faccio cosa faccio cosa faccio cosa faccio”. Facciamo come i francesi, viviamo più sereni! (ricordo che la mia capa ne aveva tre: quella per le uscite da scuola, quella per la sera e le emergenze, quella di scorta)
E adesso al mio tre tutte insieme… EVVIVA IL RIENTROOOOOOOOOOOO!
Ops, vive la rentrée!
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