La fortuna di essersi conosciuti giovani

A febbraio, in un girono non ben definito che nessuno dei due ricorda, ci sarebbe stato da festeggiare i primi 20 anni assieme: venti!

Tra poco saranno più gli anni vissuti assieme che quelli dell’infanzia, adolescenza, giovinezza, inquetante.
Quando i bimbi erano piccini, con già una decina abbondante di anni assieme alle spalle, forse provata dalla stanchezza per la “nuova vita” da mamma, invidiavo le mie amiche single, pensando che 21 anni son troppo pochi per trovare l’anima gemella.
Non ho quasi mai messo in discussione Lui, ma mi sentivo un po’ sfigata per averlo incontrato così presto.

Certo, ho fatto le mie esperienze, per fortuna, ho avuto le mie passioni folli, le delusioni -date e prese- gli stronzi d’ordinanza.
Però ecco, mi pareva che l’età perfetta per trovare l’altra metà della mela fossero i 30 anni.
Una quindicina d’anni di amori più o meno sbagliati e voilà, l’anima gemella, da riconoscere al volo, con cui costruire una famiglia ancora nel pieno della passione.

Ora ho cambiato totalmente idea.
Credo che il “segreto” della longevità del nostro rapporto sia proprio il fatto che ci siamo conosciuti così giovani.
Se ci fossimo incontrati “da adulti”, non credo ci saremmo riconosciuti.

Quando Lui mi ha telefonato per invitarmi ad uscire, per 10 minuti ho parlato scambiandolo per un altro (sì, c’era ancora il telefono fisso e non esistevano i cellulari, vi ho detto che son vecchia).
Quando poi ho capito l’errore, mi aveva già incuriosita.

Eravamo il giorno e la notte, all’epoca, o meglio, lo sembravamo.
Non so cosa avesse visto in me, che per miopia (reale eh) e timidezza sembravo una grandissima snob, così diversa da lui, nè perchè io abbia accettato.

Ma avevo 20 anni, e uscire con un tizio che conoscevo solo di vista, dai capelli rossi e un po’ freak non era poi un dramma, un’uscita come un’altra, “mica devo sposarmelo”.

Dopo 4 mesi sono pure partita per l’Erasmus: non ho pensato neanche per un secondo di rinunciare per lui, era il mio grande sogno e si stava realizzando.
Ed è lì che ci siamo uniti tantissimo.
Mi ha scritto delle lettere meravigliose (sì, c’erano ancora le lettere!), e io a lui (poi le ha bruciate tutte ma è un altro discorso).
E’ venuto un mese da me, a Natale, e abbiamo viaggiato per Francia e Inghilterra, senza soldi e facendoci ospitare, come solo i ventenni sanno fare ( e trascinandoci dietro 5 chili di fatina, il mio primo regalo di Natale per Lui, che ovviamente è ancora qui, sul nostro comò, maggiorenne pure lei).

fatina maggiorenne e viaggiatrice

A Parigi, avevo un ritardo di 20 giorni. Ricordo come se fosse ieri le ore in ospedale, le infermiere stronze, lui che le insulta a gesti e si fa cacciare.
Non c’erano bimbi in viaggio, ma spesso mi dice che gli dispiace, che con il senno di poi sarebbe stata una fortuna, avremmo un figlio di 18 anni! Incredibile.
Ma chissà, forse non ci sarebbero Loro, i miei due tesori, e quindi va bene così, il passato è quella cosa che serve per arrivare ad oggi, dove tutto è esattamente come doveva essere.

Alla fine dell’Erasmus l’ho lasciato, perchè non volevo tornare in Italia e lui mi sembrava un vincolo troppo pesante per le mie decisioni.
E invece sono tornata, la prima cosa che ho fatto è stata implorarlo di perdonarmi, ha perdonato.

Così siamo andati avanti, giorno dopo giorno, senza domande, senza aspettative.
Senza quasi accorgerci che i giorni diventavano anni.
E così abbiamo finito l’Università, abbiamo cercato lavoro, abbiamo lasciato l’Italia per un po’.

L’ho costretto a fare il progetto Leonardo, io a Bruxelles e lui a Dusseldorf, credo uno dei periodi più belli della nostra storia. Un week-end veniva lui, e visitavamo il Belgio, e uno andavo io, a conoscere la Germania.
Ci salutavamo, in lacrime, all’alba, come in un film per adolescenti.

Siamo cresciuti assieme, ci siamo plasmati a vicenda, ed è questa la nostra fortuna.
Per questo dicevo che ho cambiato idea sul “troppo giovani”: chissà dove ci avrebbe portato la vita, non credo saremmo state anime gemelle, conoscendoci a 35 anni.
Anime gemelle lo siamo diventate nel tempo, con un lavoro costante di anni, con impegno e con sacrificio anche.
Lui è come quei vecchi bauli, pieni di ricordi, di fotografie, di vecchi abiti che evocano aneddoti e risate. Ecco, buttereste mai un baule così?

La seconda fortuna, è che non siamo cambiati.
Io non sono diversa da quella ventenne là (fisico a parte, ahimè), e lui nemmeno.
Mi sono sentita tante volte dire, da parenti o altri adulti “parli così perchè sei giovane e studentessa, vedrai tra 10 anni, quando lavorerai, come cambierai idea”.

E invece, cari gufi, io sono ancora la stessa ribelle di allora, non abbiamo cambiato gusti musicali nè idee politiche, scegliamo ancora le trattorie con le tavolacce di legno e pensiamo ancora che un ristorante dove un primo costa più di 15 euro sia troppo chic per piacerci.
Nessuno di noi due si è innamorato del lavoro al punto da dargli la priorità.
La priorità restiamo sempre noi, solo che non siamo più due ma quattro, e il momento più bello della giornata è ritrovarsi, la sera.

Abbiamo avuto alti e bassi, ci sono stati momenti in cui le gocce hanno fatto traboccare il vaso.
E il vaso lo si prende e lo si svuota: che altro vuoi fare? Le piccole delusioni si danno e si ricevono, ma non serve scriverle nella pietra, o tanto meno “buttare il vaso”, si può anche passare oltre e dimenticare.

E questa è la nostra terza fortuna: la mia scarsa memoria e la sua facilità a fare un passo indietro e a chiedere scusa, senza protrarre discussioni in eterno.

E quindi, un po’ per fortuna, un po’ per merito, siamo ancora qui, a goderci il nostro momento di volo alto, ma sempre pronti ad affrontare anche la picchiata.

 

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27 Comments

  • Bellissimo post Morna…. tuo marito è un uomo fortunato…o forse lo siete entrambi! Anche noi siamo stati così per tanti anni…ora non lo siamo più, ma quanto hai scritto mi dà fiducia nel futuro e spero che un giorno potremo tornare ad esserlo!

  • Buon anniversario! Anche noi come voi ci siamo conosciuti giovanissimi ( io 19 e lui 23). Anch'io ho passato un periodo a sentirmi sfigata per averlo incontrato così presto, ho proprio avuto i tuoi stessi pensieri ma riguardando indietro mi rendo conto che doveva andare così, siamo cresciuti e cambiati insieme perché nessuno rimane mai completamente uguale,ci si sceglie ogni giorno. Bellissimo il tuo post! Barbara

  • Che bellissima storia! E anche se sono passati 18 anni è solo l'inizio!
    Anche io e mio marito ci siamo conosciuti a vent'anni e giorno dopo giorno siamo cresciuti insieme, cambiando continuamente ma nello stesso tempo rimanendo sempre gli stessi…ed ora cambieremo ancora perché tra poco arriverà la nostra bambina e ci sarà una nuova storia da scrivere! In tre!
    Monique

  • Buon anniversario a voi, io ho conosciuto mio marito (ed unico fidanzato… allora cosa dovrei dire io quanto a sfigaggine?!) a 19 anni (e lui 20). Quest'anno sono 10 anni che siamo sposati, con due pulci al seguito e l'intenzione di rischiare per il terzo…
    Ogni coppia è un mondo a se'… non si può giudicare.
    Baci.
    M.

  • Morna tanti auguri!!
    Anche io e mio marito stiamo insieme da 18 anni! Ci siamo conosciuti quando ne avevamo 21, all'universita', io ero amica di un suo coinquilino, e nonostante frequentassimo diverse facolta' dovevamo dare entrambi matemática e chimica inorganica. Io ero brava in chimica, lui in matemática. Cosí decidemmo di studiare assieme, e dal giorno non ci siamo piu' lasciati! Siamo cresciuti assieme, siamo stati lontano, lui parte dottorato in Svezia e io a Roma, poi 8 anni fa ci siamo trasferiti all'estero, in Spagna. Siamo sposati da 4 anni, io ero in cinta di 7 mesi..
    Tanti alti e bassi, ma sopratutto per le evenienze della vita, ma noi due siamo sempre quei giovani innamorati, che dopo l'esame di chimica pensammo entrambi: e adesso come faccio senza di lui, di lei?? …l'amore e' una cosa meravigliosa!
    Martina

  • Auguri!!! Io e martirio stiamo insieme da 15 anni, metà di matrimonio. Ci siamo trovati quando avevamo 23 anni. A ripensarci ero una pischella, ma mi sentivo pronta. È bellissima la frase sul vaso a volte pieno: si svuota e si riparte, mica lo vogliamo buttare?! Grazie

  • Tanti, tanti, tanti auguri!!!!
    Che bello il tuo post…e mi ci ritrovo tanto! Io sono più vecchia di te, avevo 22 anni e lui 24, al 21 ottobre saranno 22 anni che siamo legati, di cui sedici e mezzo di matrimonio! Abbiamo già attraversato insieme almeno tre vite diverse, e penso che altre ci aspettino, abbiamo affrontato letteralmente di tutto, bello e brutto, e ogni giorno è una nuova scoperta…

  • Questo post mi fa pensare soprattutto al futuro.. Ma quante altre mille cose belle ci aspettano da fare insieme? Quante altre novità e quanti altri giorni da scoprire? In 16 anni io e mio marito non ci siamo ancora stancati l'uno dell'altro: avevamo 15 e 16 anni, sposati ora da 4 con la seconda bimba in arrivo! Certo ci sono stati momenti di indecisione, come te lo lasciai perché mi sembrava un ostacolo per la nuova vita da universitaria lontana da casa, ma poi sono tornata con la coda tra le gambe, perché era lui l'amore della mia vita.. E si sa quando lo si trova a 19 come a 40 anni!!
    Tantissimi auguri di buon anniversario!

  • Bellissima storia davvero?
    Io al contrario tuo penso che se avessi incontrato mio marito 20 anni fa, non ci saremmo riconosciuti come anime gemelle.
    Avevo alle spalle una storia lunga 14 anni (iniziata ai miei 13 anni e finita a 28), primo amore prime esperienze, ed ero "felice" di questo. Metto le virgolette perché in realtà felice lui non mi rendeva affatto ma chissà perché noi donne spesso ci fissiamo!!!
    Poi FINALMENTE, un giorno dopo vari "ti lascio ma ritorno" mi lasciò in pace e incontrai cilui che dopo due anni diventò mio marito. Questa volta sapevo e ho scelto ciò che volevo da un UOMO, 7 anni in tutto e siamo già in quattro, non escludiamo il terzo!
    VIVA L'AMORE VERO!!!

  • tanti auguri! Anche noi il 19 settembre festeggiamo, per la precisione il 19 io festeggio 19 anni senza di lui e 19 anni con lui………(per lui questo numero non funziona perché è più vecchio di me…….però festeggia lo stesso). Quindi si , io ne avevo 19 quando ci siam messi insieme , dieci anni dopo ci siam sposati e adesso….ne ho 38. e come dici tu, se guardo nel vaso quante cose che trovo! e nelle fotografie (ancora sviluppate dal rullino!!!!!!!! quindi centellinate!) vedo due musetti giovani giovani che però siamo ancora noi due! e adesso siam diventati 4 e , si, alle volte mi son trovata a pensare che sarebbe stato bello fare qualche esperienza prima di trovare lui, però devo dire che è andata bene così…e …buon anniversario a noi 🙂

  • Tanti auguri!!!, il mio matrimonio fa 4 anni fra qualche giorno, non posso darti altro che ragione.
    Io di anni ne avevo 11 quando decisi che lui sarebbe stato l'uomo delle prime volte. Ci siamo frequentati a momenti, nel mezzo io ho frequentato altre persone e vissuto esperienze importanti, ma poi alla fine la miccia con lui si riaccendeva sempre.
    Così accade che a 24 anni decide (finalmente) che si può fare, a 27 decide che mi può anche sposare (chi mai l'avrebbe detto, ci ha messo moooolto tempo a convincermi) e a 28 abbiamo fatto una bimba..
    Lo risceglierei? A giorni alterni 😉
    Però capitano giorni come ieri che mi guarda e mi chiede "sai di cosa ho voglia? "
    E io che lo so perfettamente e ce ne stupiamo ancora, siamo cresciuti insieme, nel nostro caso siamo anche cambiati insieme plasmandoci a vicenda( e non parlava di sesso eh!! Per quello non servono anni di matrimonio per capirlo)
    Tanti auguri di nuovo!!

    • ahahahaha Paolè, ho letto e pensato "ah beh, sai che difficile capire…" ;-P.
      Scherzo, anche a noi capita spesso di leggerci nel pensiero!
      E anche io a giorni alterni, come le targhe. Ho colto il giorno buono per scrivere il post!

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