Sicilia con bambini: Palermo e Salina

Mentre ero in Sicilia, la notte, prima di addormentarmi, scrivevo mentalmente questo post.
Poi la notte portava via le parole, più che la stanchezza.
Ed ora mi pare sia  passato un secolo, e mi sembra di non ricordare più niente delle emozioni fortissime vissute.

Ma ci provo lo stesso, speriamo che i ricordi se ne escano strada facendo.

Piccola premessa sulle mie vacanze siciliane.
Io non sono un tipo da “stessa spiaggia stesso mare”. Non amo la vita da spiaggia, e detesto andare due volte nello stesso posto, mi sembra di perdere tempo: la vita è breve, le vacanze poche, quindi cambio sempre e vedo di conciliare relax e cultura, anche con budget davvero ridicoli.

Quest’anno abbiamo fatto la prima vacanza “seria” della nostra vita, con un budget più importante.Tuttavia, un po’ per sfruttare al meglio i nostri giorni (11, troppo pochi), un po’ perchè ho fatto delle scelte sbagliate che mi sono costate diverse ore in auto (come vi racconterò nel prossimo post), ma devo ammettere che forse abbiamo esagerato.

Abbiamo visto davvero tanto, e abbiamo avuto la fortuna di avere amici sia a Salina che a Messina che ci hanno fatto vivere esperienze pazzesche, raccontandoci la storia di quello che avevamo davanti agli occhi.
Però ecco, ho come l’impressione di aver corso troppo, senza respirare mai.
Sarebbero forse bastati 3 o 4 giorni in più, per poter stare fermi e far sedimentare la meraviglia.
In ogni caso è stata un’esperienza davvero importante, per me, per i bimbi, per noi come famiglia.

Il viaggio era previsto in 4 tappe:

1. Palermo per 2 giorni ( e 1 sera)
2. Salina per 4 giorni
3. Costa catanese (e Etna) per altri 4 (che nella mia idea sarebbero stati i giorni rilassanti in spiaggia)
4. Catania per 2 giorni
Una sfacchinata, ma non troppo, apparentemente.
Poi le cose sono un pochino cambiate, ma vi racconto per tappe.

1. Palermo

Dopo lungo meditare, ho scelto un B&B a Ballarò, il Porta di Castro.
Era molto carino e molto costoso (direi troppo, ma farò un riassunto spese alla fine del prossimo post, sulla seconda e ultima tappa).
La zona però era perfetta: a pochi metri dal palazzo dei Normanni, in 5 minuti eravamo alla Cattedrale, e il quartiere  è davvero interessante e caratteristico.

Palazzo dei Normanni

 

 

la Cattedrale di notte
quartiere Ballarò visto dal Palazzo dei Normanni

 

Non avevamo un vero e proprio itinerario, abbiamo camminato a caso, eppure posso dire che ci sembra di esserci stati molto più a lungo di due giorni.

La prima sera, da via Porta di Castro siamo saliti verso il bellissimo Palazzo dei Normanni e poi abbiamo percorso via Vittorio Emanuele, godendoci la Cattedrale illuminata e la bellissima Piazza Bologni.

 

piazza Bologni

Il secondo giorno ci siamo lasciati trasportare dalle voci e dall’allegro caos del mercato di Ballarò.
Adoro i mercati, e questo è stato all’altezza delle mie aspettative.

mercato Ballarò

 

mercato di Ballarò

 

Ballarò

In qualche modo ci siamo trovati ai giardini Garibaldi, davvero apprezzati dai bimbi, con i suoi enormi Ficus, le liane, i nascondigli.

giardini Garibaldi

 

giardini Garibaldi

 

Da qui  ci siamo trovati alla Kalsa, dove ho mangiato un panino crocchè e panelle alla Friggitoria Chiluzzo, che mi sognerò il resto dei miei giorni.

 Kalsa

Da lì siamo scesi al porto e poi, sfiniti, siamo stati raccattati da un bus turistico.
Troppo caro (50 euro per 24 ore, dove si poteva scendere e salire a piacimento), ma almeno abbiamo potuto farci un’idea della città nel suo complesso.

La fontana dei 4 canti
piazza Pretoria

 

 

San Giovanni degli Eremiti

 

 

Unico errore della nostra breve esperienza palermitana: andare alle catacombe di Palermo con i bimbi.

Mi pareva vicino all’hotel e in un momento vuoto della giornata ci siamo fiondati, senza previamente leggere alcunchè.
Non solo non era affatto vicino e la camminata, sotto il sole e lo smog, ci ha distrutti, ma il luogo non è (ovviamente…) per nulla adatto a dei bimbi.
Ci sono morti imbalsamati, di ogni età, appesi ai muri o nelle bare: lo scenario è spettrale, in senso decisamente letterale.
Affascinante, ma estremamente inquietante.
Alberto è fuggito dopo 2 metri, poverino, mentre io Ale abbiamo finito tutto il giro

Per fortuna, nessun trauma, ma ecco, ve lo sconsiglio vivamente se avete bambini impressionabili.

L’ultimo giorno, siamo stati al mercato di Vucciria.

Vucciria

 

Vucciria

Il pomeriggio abbiamo cercato relax e refrigerio a Mondello.
Si raggiunge con l’autobus da piazza Politeama, in 20 minuti circa si arriva.
Non abbiamo visitato il paese, la spiaggia era, ovviamente, affollatissima, ma i bimbi si erano senz’altro meritati qualche ora di tuffi e nuotate, dopo averci seguito ovunque senza lamentarsi mai.

Mondello

Che dire, Palermo è una meravigliosa contraddizione. Contraddizione tra gli stili architettonici, tra i quartieri, tra le persone.
Zone curate, altre degradate, siti pregevoli abbandonati.
Ma ha un fascino innegabile!

Ho sofferto più per lo smog che per il caldo (ricordate Jhonny Stecchino e la terza piaga che diffama la Sicilia e in patticolare Palemmo? Ecco).

Ci sono stati momenti in cui non ne potevo più, sentivo i polmoni in fiamme. Ed era pieno agosto, non oso immaginare in autunno!

Le zone centrali erano molto pulite, nei quartieri invece ho visto interi vicoli adibiti a discarica.

questo è solo un cassonetto rovesciato, ho visto ben di peggio…

 

Ed erano proprio tra le case, a 2 metri da dove giocavano i bambini del posto.
Ecco, questo mi ha lasciata proprio basita: se non tollero ma posso provare a “capire” chi butta i rifiuti dove non si deve (e parla una che non ha mai gettato per terra nemmeno uno scontrino), proprio non riesco a concepire come si possa accumularli sotto casa, tra i piedi dei propri figli!
So che ci sono “interessi” difficilmente contrastabili, ma mi ha comunque lasciato l’amaro in bocca.

Per contro, non ho trovato Palermo una città pericolosa: abbiamo camminato ovunque, anche in zone per nulla centrali, giorno e sera, senza sentirci mai insicuri.
Abbiamo mangiato sempre bene: la mitica Pasta alla Norma che mi sognavo da mesi, la caponata, le panelle (come vivrò senza?!), gli arancini, pesce squisito.

La mattina da 12 agosto, dopo una visita al bellissimo palazzo dei Normanni, abbiamo lasciato Palermo e ci siamo imbarcati sull’aliscafo per Salina.

Ero un po’ in ansia per le quasi 4 ore di viaggio.
Ho anche preso delle pasticche anti mal di mare per noi e i bimbi: deve essere stata morfina, perchè in meno di mezz’ora erano tutti stesi, ed ho faticato a svegliare alberto, dopo 3 ore di sonno.
Allucinante. Certo, non si soffre il mal di mare: ti stende, semplicemente!
(se avete bisogni di una notte di sonno, ricordate: pastiglie epr il mal di mare! hi hi).

Se da Trento atterrare a Palermo è stato un’emozione forte e un cambiamento radicale, altrettanto radicale è stato il cambiamento arrivando a Salina.

2. Salina e le eolie

Dallo smog, rumori, casino e caldo al paradiso terrestre.

Un’isola verde immersa nel blu del mare, da cui poter ammirare tutte le Eolie e l’Etna, in lontananza.
Un sogno.

Siamo stati ospiti della mia amica nonchè testimone, in questa casetta da sogno: la vista alla terrazza e dalle camere lascia senza fiato.

La prima sera abbiamo scoperto il nostro grande amore siciliano: le braciole.

Che ovviamente non è la nostra braciola di maiale o vitello, ma degli squisiti involtini ripieni di “mollica” condita e formaggio, cotti alla brace.
Credo che potrei nutrirmi in eterno solo di questa squisitezza.

Il  primo giorno lo abbiamo passato a perlustrare le coste in gommone:

Tondino ha passato le prime due ore a intonare una nenia del tipo “non voglio morire ora, sono troppo giovane per morire!”: ho un video spassosissimo, appena capisco come caricarlo ve lo mostro!

Ho scoperto che Mirtillo è un pesce: senza aver mai fatto un corso di nuoto (gli ho insegnato io a nuotare) si è buttato nell’acqua alta, senza braccioli, con la maschera e il boccaglio ed è partito, senza alcuna paura o difficoltà.

Salina

Ho anche scoperto che mio marito è una palla da bowling.
Anche lui non sa nuotare (gli ho insegnato io, che a mia volta sono autodidatta!), lo abbiamo convinto a scendere dal gommone… ed è andato giù come una palla, appunto.

Ora ci scherziamo, ma non ci sarebbe molto da ridere.

Lui mentre affogava si è appeso ad Ale tirandolo sotto (che si è divincolato prendendolo a gomitate e se ne è tornato su senza fare una piega, e ora lo racconta a tutti con orgoglio), io non so come e con che forza l’ho ripescato e l’ho fatto aggrappare al gommone (che è moto alto, quindi farci attaccare uno che affoga non è cosa semplice).

Tutto bene quel che finisce bene, ma siamo stati sconsiderati e ci servirà da lezione.

Anche lo snorkeling, ripensandoci ora, mi da qualche brivido.

E’ facile e bello nuotare galleggiando con maschera e boccaglio.

Ma l’imprevisto è sempre in agguato.

Io ed Ale ci eravamo allontanato un po’ dalla barca, quando ad Ale è entrata acqua nel boccaglio ed ha bevuto. Si è aggrappato a me, che a mia volta ho bevuto e avendo lui aggrappato ho iniziato a fare fatica e ad agitarmi.
Con la maschera, mentre continuavo a bere e a impanicarmi, ho per fortuna visto uno scoglio sotto l’acqua ma su cui potevamo trovare rifugio, e l’ho raggiunto.
Lì ci siamo seduti e abbiamo ripreso fiato, ma davvero il mare non va sottovalutato, specie se si è minchioni come noi, del tutto privi di capacità ed esperienza.

Dopo aver scampato la morte, ci siamo ripresi con un’ottimo aperitivo vista Stromboli.

lo Stromboli

Ho scelto la Sicilia sopratutto per la passione di Tondino per i vulcani.

Beh, la più entusiasta e ammirata e incredula sono ovviamente stata io, che non smettevo di sorprendermi e commuovermi di fronte a questo spettacolo della natura.

Stromboli fumante

Il giorno successivo abbiamo purtroppo dovuto abbandonare i nostri ospiti, perchè il loro bimbo (nonchè mio figlioccio) non stava bene.

Recuperata (con un giorno di ritardo, e non per colpa nostra…) l’ auto a noleggio siamo stati in una spiaggia selvaggia che abbiamo adocchiato la sera prima: la spiaggia dello Scario, a Malfa.

A dir poco stupenda, e nel baretto si mangia divinamente (peccato fossi troppo sazia, ma ancora rimpiango le insalate e i panini che ho visto passare).

spiaggia dello Scario

 

spiaggia dello Scario
spiaggia dello Scario

La spiaggia è fatta di groooossi ciottoli, ma affittano per 3,5 euro dei comodi materassoni.
L’acqua scende ben presto a picco e il mare era piuttosto mosso, quindi nemmeno qui ho potuto tirare il fiato e leggere.

Siamo stati spesso in canotto, potendo avere accesso a zone privilegiate che si raggiungono solo dal mare.
Siamo stati a Lipari, a mangiare la famosissima granita da Alfredo, a Lingua (una goduria inaudita, finalmente ho capito che cosa sono le granite!!!).

Siamo stati nella spiaggia di sabbia nera a Rinella

spiaggia di Rinella

 

l’emozione della sabbia nera

 

Abbiamo bevuto l’aperitivo con vista Stromboli

 

Stromboli da Malfa

E goduto di un tramonto meraviglioso a Pollara

vista da pollara: Alicudi e Filicudi

Che dire, ho adorato le Eolie.

Temo che non avremo molte altre occasioni di andare, perchè è stato piuttosto costoso pur essendo ospiti (e non vi ringrazierò mai abbastanza!).

pianta di capperi

Immagino quindi aggiungendo pure l’hotel cosa possa voler dire.

Ho visto cose splendide e che senza i nostri amici non avrei mai visto (certo noi 4 cazzoni non ci potremmo mai avventurarci su un gommone).

Al contempo ho alcuni rimpianti: vorrei tanto aver visto lo Stromboli in eruzione, di notte.
Ma le gite sono tutto di una intera giornata, mentre se si vuole salire serve abbigliamento tecnico (che si può noleggiare) e buone gambe (circa 4 ore si salita).
Immagino che il prezzo fosse assai importante.
Avrei poi voluto vedere meglio Salina, anche salendo sulla cima…
Infine, avrei voluto andare a Vulcano.

Sostanzialmente le Eolie meriterebbero una decina di giorni almeno, solo che per noi che viaggiamo così poco non aveva senso.

Senza contare ovviamente che i nostri ospiti ci avrebbero probabilmente sbattuto fuori a calci.

A parte gli scherzi, è stato davvero piacevole stare con loro.
Non sempre la convivenza è facile, invece saremmo stati davvero bene.
Se non ci fosse stato Alberto.
Vi ho già raccontato della sua Furia improvvisa.

Ecco improvvisa ma non fugace.

E’ rimasto così.
Immaginate 4 giorni con Erode e un bimbo di 3 anni in casa.

Gliene ha fatte di tutti i colori.
Gli rubava i giochi, lo menava, gli sputava.
Gli ha pure rotto il suo unico ciuccio.
Quella volta ho urlato come una pazza, poi, in auto, credo di non aver mai urlato tanto in vita mia.
Lui pareva atterrito e mortificato: non ha fatto in tempo a scendere dall’auto che ha agguantato il piccino e l’ha fatto cadere.

Ammetto che questo ci ha un po’ rovinato la permanenza: sarò esagerata, ma davvero vedere questi costanti dispetti mi ha tenuta in allarme tutto il tempo.
Non lo conosco ancora in questa veste e quindi non so fino a dove può arrivare, quindi mi toccava stargli sempre addosso, e comunque riusciva a far danni.

In qualche modo, senza lasciarci morti alle spalle, con un po’ di tristezza e rimpianto, abbiamo lasciato la bella Salina per la terza e quarta tappa del nostro viaggio: Messina, costa catanese, Etna e Catania.

Ma ve lo devo raccontare la prossima volta, sono troppo prolissa!

Grazie Sabrella, amica mia, è stato bellissimo passare del tempo assieme!
Ma la prossima volta senza figli eh!!!

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15 Comments

  • Finalmente sono riuscita a leggere!
    Che dire.. Palermo è la mia città e provo un sentimento di amore e odio x lei perchè è piena di contraddizioni 🙂
    Io non sono mai stata alle Catacombe perchè mi fanno impressione anche solo le foto e andare a Mondello ad Agosto lo trovo da matti, ma a parte quello… che bello che ti sia piaciuta!

    • gli altri cosa vogliono? Non riuscite a conciliare?
      Per fortuna io e mio marito amiamo le stesse cose, e i bimbi sono bravissimi. Nella prossima puntata della vacanza vi racconterò un po', ma erano davvero degli angeli: eravamo in un mare caraibico in provincia di Siracusa, dopo due ore mio marito si rompeva e li abbiamo chiamati "venite, andiamo a visitare Noto!" Questi poverini senza fiatare escono, si asciugano e via, senza nessuna lamentela, ero basita!

  • Lo ribadisco, tu delle tre sfumature sei la più affine alla maggior parte di noi, leggere dei tuoi viaggi ci fa piacere e ci consola perchè forse il sogno di viaggiare si riesce ancora a realizzare!

    ps. Mi è venuta la pelle d'oca a leggere il vostro approccio con il mare, siete stati degli SCONSIDERATI, soprattutto tuo marito!!! Se pensi che anche la Federica Pellegrini ha il terrore di nuotare nel mare…

    Baci, M.

  • Mi hai fatto venire voglia di vedere le Eolie, nonostante il racconto, tra il ridicolo e l'angosciante, della gita in mare con il quasi annegamento di tuo marito! Anche noi quest'anno siamo stati in Sicilia, proprio nella parte di cui parlerai nel prossimo post e anche mio figlio (6 anni) ci ha seguito con entusiasmo a visitare le città (Noto, Siracusa, Ragusa, Modica, Scicli, Catania. Acireale). Sull'Etna era talmente esaltato e incontenibile che non stava fermo un attimo. E' stata una vacanza bellissima e in due settimane siamo riusciti ad alternare bene sia mare che città. A parte i primi tre giorni che siamo stati ad Acireale, avevamo base a Noto che si è rivelata una scelta azzeccatissima per le nostre esigenze. E' una regione stupenda e con tante cose da scoprire perciò vorrei tornarci. Non vedo l'ora di leggere anche il prossimo post! Barbara

    • le Eolie sono un sogno! E per dire a Salina i prezzi del cibo non erano alti, c'era un panificio che faceva pizze e focacce spettacolari e costavano pochissimo!
      Noto e Ortigia sono splendide, come leggerai ci siamo pentiti tantissimo!!! Ragusa e Modica purtroppo non viste. Etna…. il mio nuovo grande amore

  • Oh.. che ore sono? Ah solo le 10 e 30?
    Ma io voglio le braciole!!!!
    Non c'entro niente con la Sicilia, ma le braciole me le fece assaggiare la mia vicina di casa, non ho più smesso di inserirle in pranzi e cene..
    Comunque, metto a tacere i brontolii e penso che l'anno prossimo andremo a farci un crociera alle Eolie, ne parlavo con mio marito pensando alle prossime vacanze.. prenderemo spunto sicuramente..
    Meno male che quest'anno la pargoletta si farà un bel corso di nuoto, mi hai fatto venire gli incubi!:-)

  • Che emozione leggere ciò che occhi "stranieri" vedono nella mia Sicilia ma soprattutto nelle mie amatissime Eolie! Noi siamo un groviglio di contraddizioni…. ma alla fine lasciamo sempre un ricordo positivo!Cinia
    Ps… se poi assaggi le braciole di pesce spada arrosto o a 'ghiotta (messinesi!!!!!!) non torni più a casa

  • Morna, però a Palermo hai mangiato le arancinE no gli arancinI!!!!
    Da Palermitana ho amato il tuo racconto, di Palermo hai visto le mille contraddizioni, le cose che mi fanno infuriare e quelle che amo. Le isole Eolie sono un gioiello, io amo particolarmente Salina e Stromboli ma le conosco tutte a menadito..se vuoi provare anche altre isole, ti consiglio Ustica Pantelleria e Lampedusa..sono magiche anche se forse sarebbe meglio essere più abili nel nuoto ;)…Palermo come ogni città se visitata in compagnia di una persona del luogo, può stregarti..le catacombe non le avevo mai visitate fino a quando un'amica veneta un'estate venne a trovarmi e ci volle andare per forza, le ho odiate e le sconsiglio sempre a tutti!!!!MOndello ad Agosto è un suicidio bastava spostarsi di 500m ed eri aalla riserva di CapoGallo, posto meraviglioso e decisamente meno affollato! Spero tu riesca a tornare prima o poi..nel caso fammi un fischio,anche se sto a Siena il mio cuore batte lì.Un bacio (devo riuscire a convincere mio marito a fare questo tipo di viaggio anche con i nanetti..lui non ne vuole proprio sapere!)

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