Come in Africa, come gli animali

Ci sono 2 posti dove regna serenità e armonia e le mamme sono amorevoli e i cuccioli felici e appagati:

l’Africa e il regno animale.

Dite di no?

Informatevi!

Lo sanno tutti che l’Africa è il continente del benessere e che nella maggior parte degli Stati che la compongono il tasso di mortalità infantile è bassissimo.

Sappiamo tutti che i bambini faticano non solo ad essere vaccinati, e questa è una figata assoluta, ma faticano anche ad avere del cibo, il che è un’altra figata, perché possono essere sostanzialmente vegani.

Sappiamo che in molti stati le madri sono falcidiate dall’Aids, che non riescono a mettere insieme un pasto al giorno, che muoiono ad un’età media che è quella in cui in Italia la massima difficoltà è ancora decidere quanta tetta tirare fuori nella serata in disco, ma è solo perché ci sfugge che esiste un mondo felice, lì, da qualche parte in Africa.

Un mondo dove mamme e bambini sono sempre vicini vicini, dove i bambini stanno dentro a bellissime fasce colorate, dove regna l’armonia e il sorriso è diventato la posizione naturale della bocca, dove non esistono dolori e non servono analgesici o psicofarmaci, dove non ci si vaccina e infatti non esiste l’autismo, dove il parto non è medicalizzato e nessuna donna muore di parto, dove si mangia la placenta, dove si allatta per millenni, dove si dorme tutti insieme, mamma, papà e bambini, dove il contatto pelle a pelle è sempre presente e mai una mamma lascerebbe il bambino un’ora per andare a farsi le unghie.

Tutto questo contatto fa sì che i bambini di questo magico posto in Africa crescano sereni, sicuri di sé e con l’autostima a mille, ma talmente tanta che il mondo è in mano ai bambini di quel posto dell’Africa che sono diventati adulti e ci cacano tutti in testa.

Lo dicono degli (insesitenti) studi. Non lo sapete?

E queste mamme africane potrebbero avere il passeggino all’ultimo grido, eh, ma no, lo rifiutano perché la fascia è meglio.

Potrebbero avere una culla e un lettino, ma no, loro proprio ci tengono a dormire con i bambini. E ci tengono tantissimo a dormire per terra. Se poi manca anche un tetto sopra la testa, meglio.

Potrebbero andare dall’estetista queste mamme, perché lì è pieno di estetiste, ma no, i figli li vogliono proprio tenere con sé e dall’estetista non ci vanno, mettendo così i figli davanti ai fiorellini sulle unghie.

E guardate che potrebbero vaccinare i bambini, ma si rifiutano, perché sanno che è tutto un GOMPLOTTO delle lobby farmaceutiche.

Potrebbero passare al latte in polvere dopo una certa età del bambino, ma no, loro proprio alla tetta ci tengono, nonostante abbiano il latte liquido in frigorifero e lo scaldabiberon sul comodino.

E sapete perché?

Perché loro e noi siamo animali, ma in quel posto dell’Africa cercano di ricordarselo, non come noi, razza di stronzi rovinati dal benessere.

Gli animali, infatti, dormono con i cuccioli, li allattano, li annusano, li tengono sempre vicini, non se ne separano mai e li portano sempre addosso.

Potrebbero usare il Trio Love della Chicco, ma no, loro non lo vogliono.

Potrebbero usare la fascia, il latte artificiale, i vaccini, il lettino, la culla, i ciucci, i biberon, la retina per lo svezzamento, il mangiapannolini lì fuori dalla tana, ma no, no e no, loro vogliono fare gli animali.

Perché essere animali allo stato brado è una gran figata e fa tanto bene ai cuccioli.

Come ai cuccioli di coniglio, che vengono abbandonati subito dopo il parto.

Come i panda, che se mettono al mondo più di un figlio, si occupano comunque solo di uno e dell’altro chissenefrega.

Come le pappagalline che avevo da bambina, che i figli se li mangiavano.

Come i gatti, che talvolta si mangiano i cuccioli.

Come i criceti che coi figli ci mangiano per giorni.

Che poesia, che serenità la maternità in Africa!
E che meraviglia la maternità nel mondo animale!

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22 Comments

  • Si perché oltretutto l'Africa è piccola, le culture sono le stesse ovunque… Imparate dalle sagge donne africane… A me quando leggo ste robe sulle donne africane sale una carogna che non ti dico

  • Finalmente… FINALMENTE qualcuno che le canta come vanno cantate! Perchè poi uno della propria maternità, tetta e annesso figliolo dovrebbe essere libero di farci quello che gli pare… invece viene continuamente smaronato da qualcun'altra che gli rompe le palle se per qualche oscuro motivo (vedi sei una madre di merda) si permette di vaccinare, dare il ciuccio, e ORRORE usare il passeggino o mettere il nano nel proprio lettino NELLA PROPRIA STANZA.
    C'è il progresso? Usiamolo!!!!!!!!!!

  • Non ho mai commentato ma questa volta devo: SEI UN IDOLO.
    Potessi tornare indietro, invece di sfanculizzare tutte quelle che, dato che a un mese del mio bimbo che non aveva ancora recuperato il calo fisiologico ha "ceduto al complotto del latte artificiale per mancanza di informazione e di sostegno" mi hanno detto "ma allora… in Africa come fanno??" farò leggere questo articolo. Anzi no, lo farò leggere al prossimo figlio, se mai arriverà, dato che me ne guarderò bene dall'allattarlo. Grazie! Chiara

    • Ma allora in Africa come fanno? Li fanno morire se nn hanno alternative e la mamma nn ha il latte (o magari li fanno allattare da qualcun'altra, come qui un tempo con le balie) Che commenti del cazzo, veramente, specie verso una neomamma già magari in difficoltà di suo. Gente che si avvicina alla mucca non solo per la produzione di latte, ma anche per capacità intellettive e sensibilità.

    • Secondo me, proprio no, però forse è perché so esattamente di che parlo. Vedo che molte ne hanno colto il senso e la cosa mi rende felice. Peraltro i commenti su Facebook – perché ormai, peccato! il blog è commentato lì e non direttamente qui – dicono che è stato compreso…quindi, tutto sommato, credo che ai più sia arrivato il senso 😉

  • Probabile che non tutti possano aver capito il senso del post o peggio, col pregiudizio in tasca, lo abbiano preso male. Il sarcasmo non è una dote sempre compresa.
    ma è ovvio che non è contro la natura o l'africa, piuttosto contro chi guarda determinate realtà attraverso i luoghi comuni

  • Il post mi piace ed il significato è chiaro. Si vuol "rispondere" ironicamente a tutte quelle persone che giudicano dicendoti "in Africa fanno così", "hanno il contatto con la natura" ecc ecc. e la menano con "adesso stiamo esagerando, è tutto troppo". Per me possono anche giocare a fare le africane qui nel ricco occidente basta che poi non mi vengano a spaccare i marroni. Queste stesse persone sono sempre in auto anche per fare due passi, oppure macinano km e km in cerca del negozio bio/km0/tutto naturale ecc ecc. Loro hanno scelta, in tante zone dell'Africa NO! Non è assolutamente un post contro la natura o contro l'Africa, anzi. Tutt'altro. Barbara

  • Io ho la sensazione che a volte alle autrici di questo blog piaccia seminare zizzania!
    Sarò fortunata, ma tutte queste mamme che si impicciano dei fatti miei e che mi criticano non le ho incontrate.
    Vi faccio un appunto su un argomento che ho a cuore…so che questo è un blog, non una pagina del Ministero della Sanità, però anche questo spazio virtuale contribuisce a fare "cultura", in un certo senso…non confondete, vi prego, i diversi stili di maternage con i vaccini. I vaccini sono una questione di sanità pubblica, non è che si può fare come ci pare, ne va della vita di tutti. Non è da mettere sullo stesso piano di fascia vs carrozzina

    • Assolutamente.
      Questo blog non ha mai voluto seminare zizzania, ma esattamente il contrario: si chiama 50sfumaturedimamma proprio perché crediamo che ogni mamma racchiuda in sé tanti modi di esserlo, senza necessariamente doversi definire in un modo o in un altro e senza dover essere categorizzata: più libertà, meno gabbie, meno giudizi, più fatti propri e rispetto per le scelte altrui.
      Se percepisci voglia di mettere zizzania, mi dispiace.

      Sui vaccini, mai scritto che sia questione di libera scelta, anzi! Mi sono schierata a favore più volte, sul blog e soprattutto su Facebook. E' una delle pochissime questioni dove la libertà di scelta va a farsi benedire, schiacciata da esigenze superiori. Klarissa

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