Ieri ho ricevuto un messaggio. Da mia mamma. Poi un secondo, sempre di mia mamma. Poi un terzo, sempre di mia mamma. Poi un quarto, e di chi era? È che io abito lontano, e ogni volta che mia mamma mi rivede rincara la dose, inviandomi catene di Sant’Antonio via whatsapp per augurarmi il buongiorno, maledizioni del tipo “se non invii questo messaggio a 18 persone entro tre ore ti succederà qualcosa di brutto” e ammonimenti del genere “se ci tieni veramente a me rispondimi entro stasera”.
Giorni fa ero in riunione e mi ha chiamata 4 volte, alla fine ho risposto pensando fosse urgente, ma in realtà voleva sapere a che ora avevo l’aereo cinque giorni dopo. Non so, poteva chiedermelo già l’anno scorso, o mentre stavo partorendo, no?
Poi mi è capitato tra le mani il video natalizio dei The Jackal, presenti? Quelli con le nonne esagerate che fanno dei video che ogni volta ho bisogno di riguardarli almeno 3 o 4 volte per poter smettere di ridere (il mio preferito resta quello degli amici delle vacanze di cui ti dimentichi dopo tre minuti).
E ho pianto.
Dio santo, sto diventando mia mamma. Volevo quasi inviarlo via whatsapp alle mie figlie, se solo avessero whatsapp. O il telefono, s’intende.
Invece mi sono trattenuta e sono venuta a parlarne a voi, che se ci pensate bene è meglio che spammare solo mia mamma, ha portata più ampia. Insomma, sarò mica scema?!
Quei due pazzi (in senso buono) hanno girato un video per aiutare ActionAid a lanciare una campagna di sensibilizzazione in vista del Natale, e io ho pianto un po’ perché le mamme sono sempre le mamme, e un po’ perché anch’io, per tantissimi anni, ho sostenuto un bambino a distanza e, ripensandoci bene, deve aver pensato la stessa cosa di me.
“Marò che pesante questa.“
Probabilmente con accento toscano come me, non napoletano, ma vabbeh.
Il succo è questo: sostenere un bambino a distanza costa poco e niente. Costa meno di un caffè al giorno (io non ne bevo più, solo tè e solo in casa, ad uno al giorno al bar si può rinunciare), meno di una ceretta al mese, meno di una serata in pizzeria in due, meno di una tinta dal parrucchiere (io la faccio da me, 8 euro ogni 2 mesi), meno insomma di tante cose che, di fronte alla possibilità di regalare un futuro migliore ai bambini del Sud del mondo (che, ricordo, sono bambini proprio come i nostri, solo nati nella parte sbagliata dell’emisfero), si rivelano quasi superflue, no? Istruzione, cure mediche, vestiti, supporto di ogni genere: ActionAid lavora ormai da tempo in 40 paesi del mondo. Ad oggi, i bambini raggiunti sono 170.000, tantissimi se ridotti ad un numero, ancora pochi se si pensa a quanti continuano a nascere in situazioni davvero difficili.
A noi è stato dato il compito di diffondere il video, adesso tocca voi: ma mi raccomando, non spammate mammà che tanto quella capisce solo le meme con gli orsetti.
Spammate un po’ CHIUNQUE, perché più siamo, più bambini saranno aiutati.
A 82 centesimi al giorno si può, no?
#ActionAid #realizzailcambiamento #adozioneadistanza #thejackal #videothejackal #faiungestodamore #natale #natalesolidale
Allora non sono l'unica con una madre over 60 che perde sempre piú neuroni da quando ha scoperto internet e uotsap!!!!! Adesso i video sbrilluccicosi con gli orsetti e i fiori, e le catene, li manda "per i nipoti"…. come no… io non li scarico nemmeno, saró pessima ma esticaxxxxxi!
E pensare che ai suoi tempi di mamma era soprannominata SS per la sua "tenerezza". Mah! Chissà come saró io da nonna….brrrrrrr!
P.s.noi invece sosteniamo MSF e Save the Children. Non importa chi, l'importante é che ognuno di noi faccia una piccola parte.
Ahahah guarda Carla, io ho mamma, zie, vicine, DI TUTTO! Mi arrivano le peggio catene. A volte rispondo, a volte ignoro… MA COME SI FA??? ahahahahah
PS L'importante è sostenere secondo i propri mezzi 🙂
Si é appena aggiunta la zia, sorella di mia mamma……………. i cuoricini glitterosi sono inversamente proporzionali all'aumentare dell'etá! Sgrunt