“Basta poco che ce vo’?”
Ve lo ricordate?
Io sì.
Ero bambina e vedere le immagini di bambini come me che erano solo nati da un’altra parte del mondo e non avevano niente mi faceva male. Non capivo perché, ma capivo che era una cosa ingiusta che io potessi avere 54 Barbie e alcuni bambini nemmeno dell’acqua o un poco di cibo, eppure quel sorriso nel dire “basta poco che ce vo’?” era capace di farmi sembrare il mondo meno brutto.
Che fine avrà fatto quel bambino? Sarà vivo? Qualcuno se ne sarà preso cura? Qualcuno lo avrà aiutato a diventare grande?
Non lo so, ma so che possiamo aiutarne altri con 1 Euro al giorno:
basta poco, che ce vo’?
Non serve dilapidare un patrimonio, serve 1 Euro, 1 solo Euro al giorno.
Meno di quel caffè al bar o quanto quel pacchetto di figurine che ogni giorno comprate.
E no, smettiamola di dire che non possiamo fare niente, che il mondo è un posto orribile e crudele e che ognuno di noi può solo stare a guardare.
Non è così.
Ognuno di noi, se vuole, può.
Con 1 Euro al giorno possiamo aiutare un bambino a diventare grande, possiamo aiutarlo a studiare, a mangiare, a vestirsi, a vivere.
Non avrà la cameretta che hanno i nostri bambini, non avrà tutti quei giochi, non andrà al mare o in montagna e non farà i week end fuori porta, ma potrà avere penne, matite, quaderni, un bagno, del cibo, una guida, un’istruzione e potrà fare della sua vita qualcosa di diverso grazie a noi, solo grazie a noi.
E se poi non potremo rinnovare l’adozione ogni anno, che ne sarà di lui?
E se aiuto un bambino, che sarà degli altri?
Sostenere a distanza un bambino con Amref significa non lasciarlo solo anche se ad un certo punto non potremo più occuparcene.
Significa garantire un aiuto economico che raggiungerà tutta la sua scuola e la sua comunità.
Amref tiene corsi di educazione sanitaria, che vanno a beneficio dell’intera comunità, insegna pratiche igieniche che salvano vite, costruisce servizi igienici, cisterne per la raccolta di acqua piovana, distribuisce kit di igiene personale. Tutto questo riduce il numero delle infezioni e la loro diffusione.
Dal momento in cui adotteremo riceveremo la foto del bambino che la sorte ci permetterà di aiutare, informazioni su di lui e sulla scuola che frequenta e che andiamo ad aiutare. Nel corso dell’anno, poi, riceveremo notizie del nostro bambino e tutto quello che lui vorrà realizzare per noi, esattamente come fanno i nostri bambini.
Siamo mamme, sappiamo cosa voglia dire dare una possibilità a un bambino, sappiamo cosa voglia dire occuparsi di un bambino.
Non lasciamoli soli, prendiamoci cura dei nostri bambini e diamo loro un fratello a distanza.
Facciamolo.
Basta poco, che ce vo’?