Il servizio newborn o servizio fotografico per neonati

Aspettate un bambino?

Siete alle prese con visite, analisi e vi stanno ribaltando come un calzino? Ottimo.
Nel mentre acquistate vestitini come non ci fosse un domani? Tutto regolare.
Comprate camicie da notte e pannoloni post partum e la cosa vi deprime? Normalissimo.

Ricordatevi anche che con quelle orribili camicie da ospedale vi immortalerà il mondo e che quelle foto rischierannno di essere le uniche di voi con vostro figlio neonato.

Voi, lì, sfatte, con i capelli zozzi, le occhiaie, i rigurgiti e la camicia coi pizzi de nonna nelle foto della vita.

A meno che…

A meno che, tra l’acquisto di un body e quello del ciuccio, oltre a prenotare i pannolini newborn, prenotiate anche un servizio newborn.

Cos’è?

Cos’èèèèèèèèèè?!

Avete presente le famosissime foto di Anne Geddes? Ecco, una cosa così. Solo che in quelle foto ci sarà il vostro neonatino e ci sarete voi, mamma e papà e fratellini e sorelline, splendidi e splendenti, per le foto della vita.

Quelle che non dovrete nascondere e tenere solo per voi, ma che potrete appendere in ogni dove, mostrare con orgoglio, avere sul profilo Whatsapp e con cui spammare il mondo via Facebook.

Sì, quelle tipo questa

Per avere foto così sono fondamentali 5 cose:
1) prendere contatto col fotografo prima di partorire: 
questo per 2 motivi: 
primo, perché dopo il parto sarete in uno stato tale, che non vi ricorderete il vostro nome, figuriamoci quello del fotografo newborn, nome che vi suggerirà solo quella decina di Pampers o di Huggies al giorno che state cambiando; 
secondo, perché il servizio si chiama NEWborn e non OLDborn: il neonato deve essere NEOnato, non avere 2 mesi.
Nei primissimi giorni dopo il parto, infatti, il bambino dorme (o dovrebbe dormire) molto, cosa che molto presto smette (o potrebbe smettere) di fare:
avete mai visto servizi fotografici di neonati in cui i bambini strillano o ululano alla luna?
No, il neonato in questo tipo di foto è pacifico come un gatto dopo la sua scatoletta di Sheeba.
Sempre e solo nei primissimi giorni il neonato ha gli arti, specie le gambine, particolarmente elastici e cerca naturalmente la posizione rannicchiata e accovacciata, cosa che lo rende adorabile e perfetto per pose buffe e dolci, che riesce a mantenere con naturalezza proprio perché le ricerca anche da sé.
2) dopo il parto, sentire il fotografo e fissare con precisione una data e un orario:

scegliete un orario in cui il bambino normalmente sia particolarmente tranquillo e in cui generalmente dorma. Aiuterà tutti e farà in modo che lui per primo sia rispettato e assecondato e nemmeno si accorga di quel che gli succede intorno.
3) portatevi il necessario:
latte artificiale in quantità, se non allattate al seno, perché potreste metterci più tempo del previsto. 
Portatevi qualunque cosa usiate per allattare al seno, se usate qualcosa e se lo fate, perché potreste averne bisogno. 
Portate con voi tutto quello che tranquillizza il bambino e che lo faccia sentire a casa e sereno: il ciuccio, se lo prende, il dou dou, se lo usa, il suo carillon preferito, se ne ha, e via dicendo.

4) chiedete al fotografo consigli e istruzioni su trucco e abbigliamento: 
niente orpelli e colori scuri, ma semplicità, bianco o colori pastello per voi.
Al bambino, in genere, pensa il fotografo.
Messa in piega o, almeno, capelli puliti e ordinati.
Trucco più presente del normale: in foto e in video il trucco perde molto. Che non significa truccarsi come Moira Orfei, eh!
Portatevi dietro ciò che avete usato sul vostro viso nel caso serva per eventuali ritocchi.
Consiglio spassionato:
svegliatevi prima del bambino e preparatevi con attenzione.
SOLO dopo prendete il bambino e uscite.
Se riuscite a non svegliarlo e a nutrirlo direttamente dal fotografo, raggiungerete la perfezione.
Spesso i fotografi hanno a disposizione trucco e parrucco: chiedete.
5) scegliete un fotografo specializzato in questo genere di servizi: non sono servizi per tutti e da tutti i fotografi.

Occorre avere non solo la professionalità e la capacità, non solo il materiale (supporti, teli, ceste, tappeti, vestitini, accessori, copertine) e l’attrezzatura giusta, ma, soprattutto, la predisposizione, unita alla pazienza, all’attenzione, alla cura, alla dolcezza, alla mano santa, al saper tranquillizzare, coccolare, cullare, assecondare, capire i piccoli.

Tutto questo io l’ho trovato in Elisabetta, famosa come Photolisart, non a caso una grande mamma, prima che una grande fotografa.
Suo il merito di questo servizio a me e a Vittoria, che resterà il ricordo più caro dei suoi primi tempi con noi.
Suo anche il merito di essere riuscita – grazie alla sua esperienza e alla sua capacità di entrare in sintonia coi neonati – a realizzare queste foto, anche se Vittoria aveva già un mese e mezzo!
E questo dimostra più di ogni cosa quanto sia brava.
Photolisart la trovate qui:
http://www.photolisart.it/
https://www.facebook.com/photolisart/
https://www.instagram.com/photolisart/
cell. +39339 6430046
e-mail: info@photolisart.it

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2 Comments

  • Qui al paesello non esiste un fotografo in grado di fare una cosa del genre…in realtà non so nemmeno se qui in Grecia sia già esplosa questa moda che trovo adorabile!
    In compenso in clinica mi hanno preparato un album con solo il piccolino ed era splendido (costo a parte ma chissenefrega!!)…
    E comunque voi siete meravigliose!!!

  • A me l'ha fatto un'amica fotografa come regalo, anche se aveva già cinque mesi, è stata bravissima. Fa anche foto di mamme col pancione sott'acqua tipo sirena

    Giulia

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