Combattere la routine è possibile?

Io sono quella che arriva sempre con calma.
Faccio le recensioni delle vacanze estive a febbraio, parlo della neve ad aprile, e delle vacanze di pasqua in luglio.
Insomma, con un po’ di ritardo ma arrivo.

Quest’anno non mi sono fermata a fare bilanci, che pure trovo utili per rendersi conto di cosa si è fatto, nè una lista di buoni propositi, utili a darsi una direzione.

Ma uno sì, me l’ero “imposto”:

una cosa bella al mese.

Ho capito che una delle cose che ci rendono più ansiosi e insofferenti è la routine.
Le giornate sempre uguali, tutto già scandito, già conosciuto.
Le litigate la mattina, le corse al lavoro, le corse la sera.
E le serate, sempre tutte uguali, tendenzialmente in casa.

Non so voi, ma qui durante la settimana è impensabile uscire: i bimbi alle 9 vanno a dormire.
Durante il fine settimana, confesso che sono più frequenti le uscite serali da single che quelle in famiglia.
Sabato ci abbiamo provato: cena con concerto in un locale molto carino di Trento, ma con risultati discutibili.
Alle 9.30 erano già stanchi e insofferenti, sbuffavano e se ne volevano andare (quando a casa, nel week end, non vanno a dormire prima delle 23!), quasi 60 euro buttati nel cesso.

Credo che l’unica opzione siano le cene con amici con figli, quando ci sono.
Noi purtroppo non abbiamo gruppi di amici con prole da frequentare, quindi ci alterniamo: o esco io con le amiche, o esce lui. Bello eh, ma servirebbero entrambi, gli amici da vedere soli, e quelli da vedere tutti assieme.
Ho sempre invidiato i miei genitori, che avevano un gruppo affiatatissimo di amici che vedevano più volte la settimana, e che mi ha consentito di crescere in costante compagnia di miei coetanei.
Noi siamo un po’ orsi e selettivi, lo ammetto, è sicuramente un punto su cui dobbiamo impegnarci di più, ma è davvero complicato.

Il week end, di giorno, usciamo, ma siamo sempre noi 4, e per quanto stiamo bene, per quanto sia piacevole essere liberi di decidere all’ultimo, di non avere vincoli o orari, di fare quello che ci va senza compromessi, credo sia davvero limitativo, sia per noi, che per i bimbi.

Confido di migliorare, ma nel frattempo va comunque data una scossa a questa vita un po’ monotona.

Difficile pensare di cambiare in toto, ma almeno una cosa bella al mese, una di quelle che ti fanno aspettare con ansia quel giorno, mi pare che possa essere già qualcosa per movimentare queste settimane tutte uguali, che fanno passare il tempo troppo veloce, con le giornate che si accumulano una sull’altra senza lasciare molto.

Non è così difficile in fondo, sono solo 12 piccoli progetti di bellezza e entusiasmo.

A capodanno siamo stati a Bordeaux: sfortunati come sempre con il clima, ma comunque una bella esperienza, e gennaio è andato (sì, entro luglio vi racconterò…).

Febbraio ancora mi manca: ho poco tempo per recuperare, e credo sarà questo week end: ho già fatto qualche prenotazione su booking, in dubbio tra Torino e Ferrara.

A marzo, ho prenotato da tempo una prima fila per il concerto di Vinicio Capossela.
Ad aprile spero di riuscire ad andare al Playmobil Fun Park vicino a Norimberga.
Da maggio in poi, si vedrà.

Se avete voglia, potete contribuire anche voi, segnalandomi la vostra  #1cosabella su instagram, o qui, o nel nostro nuovo gruppo facebook (vi siete iscritte?).

Se avete idee o trucchi per rompere la quotidianità, o per movimentare le serate con bimbi, recepisco volentieri!

Written By
More from Morna

Fenomenologia della mamma: la mamma di figlio geniale

Share this...FacebookPinterestTwitterLinkedinemail Sono sicura che vi sarà capitato di incontrarla. La mamma...
Read More

7 Comments

  • Io faccio tante cose con i bimbi, da sola o con amici, siano dotati di figli o meno. Teatro, cinema, spettacoli, una merenda a casa di qualcuno, il parco assieme, una passeggiata in montagna, un giro al lago d'estate o sullo slittino d'inverno. Sono piccole cose, ma oltre ad essere quelle che possiamo permetterci, sono quelle che ai bimbi piacciono. Invitiamo volentieri bambini, amici del grande per ora, a cena. Si recuperano dopo l'asilo e i genitori li riprendono dopo cena. Oppure è il mio ad andare a casa di.. e sono tutti talmente carini che me lo riportano pure, senza farmi uscire con la più piccola. Conta che tutte le volte che recupero mio figlio all'asilo mi chiede "chi viene a trovarci stasera?" A me piace avere bimbi a cena, faccio più fatica con i genitori perché mi sentirei più sotto giudizio.

  • Io mi riconosco sempre di più in te….. la nostra famiglia è esattamente come la tua (ma con un figlio in meno)… io da tempo perseguo l'idea di fare come te….qualche volta ci riesco, ma ho un'altra ancora da smuovere….il marito!!!! E' diventato un pantofolaio della prima….. eppure la routine lo sta schiacciando senza che se ne renda conto!!!!

  • Anche io come te alla ricerca di una scossa! Contrariamente a te però io avrei bisogno di fare qualcosa da sola con la mia famiglia, con tutta la famiglia. Se organizziamo qualcosa, ci sono gli inseparabili amici che si autoinvitano. Altrimenti usciamo soli, spaiati o in coppia o solo con un figlio.
    Certo, è difficile conciliare i gusti e i bisogni di tutti ma ci lavorerò!
    Intanto l'iniziativa mi piace e me la sono segnata!

Rispondi a Priscilla X Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.