Come addormentare un bambino

Non hai idea di quanti rumori ci siano in casa tua fino a che non partorisci e ti trovi intenta a cercare 
di addormentare un neonato.

Solo in quel momento peraltro capirai di aver figliato con un cretino.
E sempre e solo in quel momento ti accorgerai di quanto sei cretina tu.

Il bambino sta poppando serenamente e sta per prendere sonno.
In quel momento stai pregustando la mezzora d’aria che vorrà concederti quando…

la lavasciuga emette il suono di fine ciclo.

Sì, quel suono lì, quello che non senti mai e poi ti trovi a dover estrarre vestiti ormai asciutti e spiegazzati, proprio quel suono lì, quello che ora ti sembra sia stato emesso ad un volume tale che ti aspetti che la vicina bussi alla porta per raccomandarsi di estrarre immediatamente i vestiti e piegarli, “così non li stira, signora mia!”.
Segue pianto disperato.
Il bambino si è quasi addormentato, è lì, in quel momento in cui ormai sai che bastano 25 secondi ed è fatta, quando…

il parquet o un mobile o una porta o un serramento o la protesi all’anca della bisnonna scricchiola.

Senza che nessuno si sia mosso o abbia toccato niente.

Perché?! Perché?! Perchéééééé?! Perché ora?!

Mai sentito scricchiolare niente, eppure ora ti sembra un ruggito nella savana.

Segue pianto disperato.

Ecco, ci siamo! Vedi la palpebra che si chiude e si riapre, si chiude e… 
La finestra della cucina si chiude cigolando.

Perché su tutta la pianura padana è passato un alito di vento ed è passato da casa tua e proprio da quella cazzo di finestra.

Segue pianto disperato.
A volte il rumore viene da te, non puoi farci nulla, sei lì, che culli e canti ninna nanna ninna oooo, quando… no, ora no, no, cazzo no, no, no, no…

starnuto. O colpo di tosse.

Segue pianto disperato.
E quando l’hai addormentato?

E’ fatta, ora devi solo alzarti e posarlo nel lettino. Facile.

Bene, adesso mi alzo e… crac!

Scrocchia un?articolazione, una giuntura, un osso a caso, non sai quale, ma ora sai che

a) sei vecchia;
b) si sveglierà.

Segue pianto disperato.
E vogliamo parlare dei movimenti intestinali che non hai mai sentito in vita tua, ma che quando sei sdraiata accanto a tuo figlio cercando di farlo addormentare ti sembrano boati che manco ti stesse esplodendo una molotov in casa?
E quell’uomo con cui dividi casa, sì, quello con cui hai figliato, era così cretino anche prima di farci un figlio?
Anche prima avrebbe acceso la tv mentre tu nella stanza accanto eri intenta nella missione impossibile di addormentare il bambino?

Avrebbe mai osato aprire il frigorifero estraendone una bottiglia e permettendosi di posarla sul tavolo?

Avrebbe mai osato rispondere al telefono?
Ridere?
Parlare?
Sedersi?
Avrebbe mai osato respirare, cazzo, respirare?!
E tutte quelle casualità tipo la strombazzata di clacson proprio mentre sei lì lì per?
La frenata con sgommata?
La coppia che litiga in strada e che mai avresti sentito, ma che ora invece potresti seguire per una terapia di coppia perché hai capito che problema hanno prima di loro?
La porta dell’ascensore che 4 piani sopra non viene accompagnata?
La suoneria del telefono del vicino? La vibrazione del tuo nella stanza accanto?
La scorreggia del corriere che scende la scale?
Il rutto del postino a piano terra mentre infila le lettere in casella?
Ma com’è possibile che dal parto in avanti noi si senta TUTTO?

Ma prima di avere figli, vivevamo coi tappi?!
Col parto siamo diventate bioniche?
Oltre alla pancia è cresciuto l’udito?

Sarà come per le lacrime, ricordate?

Alla scienza l’ardua sentenza.

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Cara bimba ti scrivo

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11 Comments

  • io ho il gallo rincoglionito.. ( del vicino, io lo avrei fatto al forno)
    può cantare all'una di notte come le 4… ma quando inizia poi continua per ore ad alternare il canto all'illusione di 10 minuti che finalmente abbia smesso o si sia strozzato da solo..

  • Il consorte che emette un sonorissimo peto passando per il corridoio dove viene amplificato e pare un reattore nucleare.
    Quando finalmente pensi "è fatta" perché sei riuscita a posare il pargolo beatamente ronfante nel lettino ma sei talmente tanto rintronata di sonno/stanchezza/teresina che raddrizzando le braccia da dentro il lettino sbatti contro le pareti del suddetto facendo un bordello che neanche la sagra del paese…e si riparte di nuovo.
    Quando (versione 2) finalmente riesci a rimollare il pargolo beatamente ronfante di nuovo nel lettino senza sbattere nulla e quatta quatta lasci la stanza pregustando il caldino del tuo giaciglio, non fai in tempo a metterci mezza chiappa che il grande, che dorme di fianco a pargoloronfante, chiama a gran voce "maammaaaaaa ho seeeteeeee/pipiiiiiii" (segue porconamento e rosario in aramaico), e si riparte con beata incazzatura collettiva.
    Tutte le altre che hai citato ovviamente CELO !
    Stima, tanta stima

  • Stavolta non rientro in nessun "episodio". Il pargolo si addormentava (e continua tuttora) anche con televisione accesa nella stessa stanza, persone che chiacchierano e via dicendo. Sicuramente io non ho mai cercato il silenzio per farlo dormire, ma credo che sia stato in realtà il risultato dei sui primi quaranta giorni di vita. In TIN (terapia intensiva neonatale), in mezzo ad allarmi che suonano in continuazione (suo o dei bimbi vicini), gente che parla, via vai di infermieri…si deve essere abituato a vivere in un "porto di mare" tale che casa nostra gli deve essere sembrata ovattata… !!

  • Quando era neonata, mia figlia dormiva nel suo lettino ma in camera con noi. Se mi dormiva addosso, poteva anche passare un freccia rossa in soggiorno che tutto bene, ma nel suo letto la svegliava anche solo il fruscio delle nostre lenzuola. Per questo, una volta adagiata nel lettino, avevo messo a punto tutta una tecnica per sdraiarmi nel letto senza fare rumore, praticamente mi infilavo tra le lenzuola e il materasso come un foglio di carta, senza muovere niente. Poi, dormivo come Tutankhamon e non cambiavo mai posizione. La mattina dopo, dalla mia parte, il letto non era neanche da rifare. Comunque, il meglio era quando, nel metterla nel lettino, urtavo le fottutissime apine e partiva un colpo di carillon.

  • Io ho portato la figlia di 2 mesi nel bordello della piazza dopo la vittoria ai mondiali 2006. Ha dormito tutto il tempo. Arriviamo in casa, mio marito apre una lattina di Coca-Cola… fshhh… ueeeeeeeeeeee pianto disperato di neonata che prende paura. E che cazzo

  • Mi sento male mi hai fatto morire dal. Ridere!!! Ieri notte stavo per uccidere il marito che viene di qua e mi dice:domani mattina passa mio padre a vedere la bimba… E zac svegliata in piena notte… 3 quarti d ora per riaddormentarla.. Ritardato che non sei altro ma cosa me ne frega di te e di quel cornuto di tuo padre… Ahahahhhahah

  • Oppure l’hai addormentato a fatica e cazzeggi col cellulare per aspettare “che dorma proprio bene” prima di metterlo giù e leggi questo post e ridi come una cretina ma hai il bambino che ti dorme addosso. E il suddetto bambino dondola sulla tua pancia mentre tenti inutilmente di trattenerti così ti strozzi con la saliva, l’arte il colpo di tosse e segue immancabile pianti disperato. Fanculo. Però almeno ho riso!

  • Sottoscrivo tutto! Ora mi hai fatto ridere,perché mia figlia ha 4 anni e mezzo e non dobbiamo più lottare coi pisolini…ma quando era una neonata,non è che avessi molta voglia di ridere…
    Grazie 🙂

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