Le dieci regole d’oro per viaggiare coi bambini

Viaggiare coi bambini è un incubo o una bellissima avventura? State prenotando le vacanze estive e si tratta del primo viaggio coi vostri figli? O forse il viaggio di Klarissa in Giappone (seguitela su Facebook e Instagram, ci fa sognare!) o quello di Anya in Argentina vi hanno talmente ispirato da aver prenotato il vostro primo intercontinentale? Ecco allora le 10 regole per semplificarvi la vita quando viaggiate coi bambini!

1.       Rispettate i loro tempi

Anche se i bambini si adattano facilmente, evitate di stressarli troppo, in particolare se sono piccoli. I bimbi molto piccoli, fino a 4-5 anni, possono stancarsi e rendere la vostra vita un inferno. Perciò scegliete mete, mezzi, ristoranti, tutto in base alla capacità di adattamento e sopportazione dei vostri figli.

2.       Siate realisti

Se avete due figli di 2 e 3 anni, magari evitate il tour del Sud America in autostop. Poi tutto è possibile, dipende solo da voi e dalle vostre abitudini, ma cercate di costruire il viaggio in base a chi siete veramente (e a chi sono i vostri figli). Non siete mai usciti dal paesiello? Ecco, magari iniziate con un weekend a Roma, che dite?

3.       Non arrabbiatevi

Se piangono in aereo, se hanno bisogno di fare pipì nei momenti peggiori, se sono stanchi di camminare. Sono bambini, non adulti. Ascoltate le loro esigenze, starete tutti molto meglio.

4.       Prevenite

Perché ritrovarvi in situazioni di panico? Calcolate quello che dovete fare nella giornata e di conseguenza attrezzatevi. Senza portarvi dietro la casa, ovvio, ma ci vuole un attimo a prendere un giornaletto o un puzzle tascabile, dei cracker, delle caramelle salva crisi, o qualsiasi altra cosa sapete possa funzionare coi vostri figli.

5.       Organizzate

L’organizzazione è il punto forte di ogni viaggio. Se un tempo potevamo partire alla cazzo, ora magari con due bambini – o tre, o quattro, o uno e panico – diventa più difficile. C’è chi lo fa, eh, ma siamo sempre lì: se al massimo vi siete spinti a trovare bisnonna Carmela nella provincia adiacente, dovrete calcolare tutto nei minimi dettagli. Poi, una volta presa la mano, vi verrà tutto automatico.

6.       Niente panico

Non iniziate a dirvi che non ce la farete mai. Se è vero che può essere faticoso, è vero anche che tutto è possibile. Siete in due, siete giovani, siete forti, avete voglia di viaggiare e soprattutto di trasmettere la stessa passione ai vostri figli. Cosa vi manca per riuscire? Niente! Su, basta fare previsioni catastrofiche e iniziate piuttosto a sognare!


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7.       Informatevi

In particolare se viaggiate con bambini piccoli che possono avere bisogno di passeggino, pappe, nanne, cambi di cacche pestilenziali, informatevi sulla vostra destinazione. Io per esempio sono stata a Mosca e San Pietroburgo con Penelope di 16 mesi. Avevo studiato le marche di pappe pronte, i supermercati in cui le vendevano, i ristoranti kids friendly, gli spazi verdi o quelli coperti in caso di pioggia per fare una nanna (mentre noi ci rilassavamo), la possibilità di spostarsi sui mezzi col passeggino, ecc.

8.       Non rimandate

Se iniziate a dire “sono troppo piccoli”, farà brutto tempo, farà troppo caldo, questo posto è troppo lontano, bla bla bla, è perché non avete voglia e non andrete mai da nessuna parte. Buttatevi e prenotate in un posto che avete veramente voglia di vedere da tempo, o se siete meno arditi in uno che pare essere perfetto per i bambini. Una volta iniziato, non smetterete più…

9.       Non siate tirchi

Coi bambini non complicatevi la vita: 50 euro risparmiati ma due ore di autobus senza aria condizionata per andare all’aeroporto non sono un grande affare. Allo stesso modo, scegliete hotel centrali per non complicarvi la vita, si possono trovare ottime offerte. Magari non saranno più convenienti di quell’Ibis sull’autostrada, ma insomma… devo proprio dirvelo? E idem per i trasporti: un abbonamento illimitato ai trasporti e qualche taxi ogni tanto salvano la vita!

10.   Non mentite

Non dite che fate un viaggio per i vostri figli. Quando sono piccoli (e a volte anche grandi) non gliene frega nulla: per loro sarebbe già figo dormire nel motel anonimo davanti casa. Ammettete a voi stessi che lo fate per VOI, per la gioia di vedere, scoprire, cambiare aria, bere birra o mangiare tapas, fare il bagno in acque cristalline o infilarli al miniclub. Una volta che avrete chiaro l’obiettivo, non rischierete di cadere nell’errore del “io faccio tutto questo per te, ingrato!”. No, lo fate per voi: abbiatelo in testa quando pretendete qualcosa dai vostri figli!
E buon viaggio!
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5 Comments

  • L'ultimo punto è fondamentale: viaggiamo per noi stessi, perché ci piace viaggiare, perché il mondo è troppo grande e la nostra vita è troppo breve per stare a casa.

    Sto invidiando parecchio parecchio il viaggio in Giappone di Klarissa, ci tornerei subito, anche domani.

  • Tutto verissimo, tempi e programmazione in primis. Ho portato i miei cuccioli on the road da subito e ho imparato il valore della programmazione e dello snack nello zaino, un bambino affamato è molto peggio di un bambino stanco 🙂

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