Il carico mentale delle mamme

Ho parlato tanto di differenze tra mamme e papà.
Di quanto facciano più le mamme.
Di quante cose sfuggano ai padri.

Erano anni che glielo dicevo e non venivo capita.
Mi pareva così ovvio, eppure pareva parlassi ostrogoto.
Anni di discussioni, di litigi di io faccio questo, ma io faccio quell’altro.
Anni n cui se mi lamentavo della mia stanchezza veniva messo sulla bilancia se pesava di più mettere un pigiama o buttare la spazzatura.

Ma non è questo, non è questo! Perchè non capisci?

Poi ieri, la rivelazione.
Finalmente quello che mi rumina dentro da anni, quello che non sono mai riuscita a spiegare, ha un nome ufficiale: carico mentale.

Dopo anni di discussioni con mio marito, in cui ad ogni lamentela mia veniva ribattuto un “ma io faccio questo e quell’altro” che lasciava entrambi incazzati e delusi, finalmente la chiarezza.

Non è tanto cosa fa uno o l’altra.
E’ che lui FA e basta.

A volte di sua sponte (butta la spazzatura, fa la spesa il sabato, cambia la sabbia al gatto), a volte perchè glielo chiedo (di andare dalla pediatra, di comprare lo sciroppo, di avvisare la maestra di un’assenza…).

Io non solo FACCIO, ma soprattutto PENSO.

Penso a tutto, troppo, continuamente.


Sto guidando
e non mi rilasso, perchè sto pensando che non ho ancora segnato sull’agenda la festa del 1.6 ad ore 10 del piccolo e la merenda alle 17 del grande.

Azz, devo anche segnare al 30.5 che devo cucinare qualcosa per la merenda del primo giugno.
Ho fatto la giustificazione per mercoledì? Devo andare dalla logopedista alle 3, chissà se ho avvisato la segretaria.
Ops, devo ricordare di lasciare i soldi per il regalo alle maestre, c’è termine fino a dopodomani.
Ah, le schiacciatine sono finite, il latte pure, dovrei passare al supermercato, ma non riesco, forse dovrei chiamare mio marito e chiedere a lui.
Ma suona il cellulare, è la scuola di chitarra che mi dice che  Mirtillo correva sulle scale e si è scontrato con un compagno, è in infermeria.
Porcaccia miseria, ho 7 minuti per prendere il piccolo è così grave la botta?
Perchè se sta lì mezz’ora meglio.
Ah, solo un bernoccolo?
Beh senti, che faccia la lezione allora, tanto la botta che sia lì o a casa non passa mica.

Che stavo pensando prima della telefonata?
Mhh, c’era sicuramente qualcosa di urgente, ma cosa?
Boh……
Cacchio  non ho risposto alla mail del collega!
Miseria ladra, sono già due giorni che aspetta, non devo scordarmi, non devo scordarmi, non devo scordarmi.
Appena arrivo lo scrivo sull’agenda.
Cos’altro dovevo scrivere?
La festa, la merenda… cos’altro?
La signora Bianca! Non sono passata come le avevo promesso!
Poverina, ha 97 anni si sarà preoccupata. Domani devo trovare il modo dio andare.
Cos’altro dovevo fare?
Ah, devo avvisare la mia amica che a pranzo proprio non riesco, devo prendere i biglietti del treno per venerdì, devo ricordarmi assolutamente…
Cosa? Boh!!!
E perchè mi è venuta in mente l’agenda?
Merda merda merda, mi scoppia il cervello, non ci sta più niente.

Lo sapevo che prima o poi PUFF sarebbe scomparso tutto per mancanza di spazio.

Allora, ricapitolando…
azz, dopodomani vengono anche a prendersi i documenti della surroga dl mutuo, li ho pronti nella cartella sul pc, devo solo stamparli, domani per prima cosa faccio quello.
Ricordati cervello: STAMPARE I DOCUMENTI, che giovedì viene il corriere.
Ricordati ricordati ricordati.

Arrivo all’asilo.
Alberto, ma queste ciabatte ti sono piccole, dobbiamo comprarle!
E le calze sono bucate tesoro.
Ops, il grembiule è lurido, domani ne dobbiamo portare un altro.
E questi avvisi? Merda, ho scordato i pagare i pasti, bella figura. Li metto in borsa, poi segno pure questo.

Arrivo a casa
Il vicino: hai visto i preventivi per i poggioli nuovi?
Emh, sì ti faccio sapere.
E’ urgente eh!
Sì si tranquillo.

Alberto, abbiamo 5 minuti, dobbiamo prendere Ale a chitarra!
Che dovevo scrivere sull’agenda?
Cavolo, queste scarpe sono luride!
L’asciugatrice si è bloccata, e devo lavare i bianchi che ci sono i Kimono e servono domani.
A cena ci sono bistecche, saranno 4 giorni che mangiamo carne, perchè non riesco mai a variare?

Che dicevo prima? Ah sì devo comprare le ciabatte e le calze.
Che altro?
Mhh, c’erano almeno 4 cose…
Erano 3 o 4 cose? Accidenti.
Ah, mi sono scordata di dire ai praticanti di fare quell’atto.
Domani ho pure da scrivere un post, che mi invento?
C’è anche la pagina facebook da gestire, devo farlo stasera, che domani ho appuntamenti tutto il giorno.
Mamma, ho fame, mamma mi scappa la cacca

Mamma hai preso il regalo per il compleanno di Cristian?
Merda! Quando è?
Domani!
Merda merda merda.
Domani a pranzo vado e te lo porto ok?

Che dovevo scrivere sull’agenda?

Mercoledì sera, divano, finalmente.
“domani ho udienza alle 9, posso uscire un po’ dopo, per fortu…. PORC DI QUELLA MISERIACCIA!!! Merda  merda merda ! Cx@@o!!!
Marito, allibito: “che succede??!”
“Ho scordato di stampare i documenti del mutuo! C@@zo C@@zoC@@zo! Devo essere in ufficio alle 7 per riuscire a fare tutto! Speravo di poter dormire 10  minuti di più invece devo alzarmi un’ora prima!”

“Beh certo che anche tu, sapevi da una settimana che passava il corriere”.

Fine di un matrimonio.

E’ vero eh, non gli ho parlato per due giorni, gli ho vomitato addosso che penso a tutto io, che lui ha passato mesi a dire che dovevamo muoverci con la surroga, ma alla fine chi si è mosso, ha cercato le banche, ha fatto i colloqui ecc, sono IO.
Che non mi aiuta, che bla bla bla
Lui era ancora più incazzato di me e mi ha dato della psicopatica.
Gli dico che devo fare troppe cose e vado in black out.
Lui dice che anche lui fa e bla bla bla.

Non ci incontriamo, non ci capiamo.

Aspetta, ieri ho letto qualcosa sul carico mentale…
“ma tu, quando sei in auto, a cosa pensi?”
“A niente, ascolto la radio”
Ah, e mentre rientri?
A niente, perchè?

Gli ho detto a cosa penso io, mi ha chiesto scusa.

Che è già qualcosa.

Ma quello che devo riuscire a fare per stare meglio non è delegare azioni, che quello già si fa.
E’ delegare PENSIERI.

 

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25 Comments

  • sottoscrivo ogni singola parola
    e penso di non conoscere nessuna donna-mamma-moglie che ha questo ruolo ribaltato all'interno della sua famiglia…purtroppo
    e vorrei aggiungere che, si, potremmo far molto per cambiare parlandone col proprio compagno o insegnando ai nostri figli maschi 4 cosine in più, ma a me sembra di ripetere da 20 anni lo stesso discorso senza che non cambi nulla…dunque non voglio più prendermi la colpa del fatto che mio marito non si assume per bene lo stesso carico mentale che ho io
    barbara

    • Care mamme,
      Non insegnate '4 cosine in più' ai figli maschi. Educateli a essere quello che vorreste da vostro marito. Pretendete dai vostri figli maschi quello che pretendete (o pretendereste) dalle figlie femmine. Lasciate correre alle figlie femmine quello che lasciate correre ai figli maschi o, meglio ancora, non lasciate correre nulla a entrambi.
      Consiglio la lettura del libro "Dalla parte delle bambine" di Elena Gianini Belotti (1973 ma ancora attuale nell'analisi della diversa educazione di maschi e femmine).
      Forse voi non uscirete da questa condizione, ma impedirete alle mogli della prossima generazione di entrarci e di trovare uomini con cui davvero sia possibile condividere responsabilità, oneri e pensieri.

      Con affetto, un ragazzo (forse ancora legato inconsciamente agli schemi vecchi, ma pronto a fare la sua parte per abbattere gli stereotipi)

    • non posso crederci…diciamo la stessa cosa, quella che qualcosa deve necessariamente passare dall'educazione nei nuovi maschi e anche dall'esempio, ma dobbiamo anche accettare consigli specifici.(i consigli servono a chi li dà molto spesso) E vabbè prendiamoci anche il carico mentale e la responsabilità di far felici le donne del domani…
      qui non si sta parlando di differenze di genere nell'educazione. Era un normale sfogo tra donne che gestiscono senza tregua le giornate di tutta la famiglia, compreso quelle del compagno.

    • inoltre sono abbastanza stufa di leggere che uomini grandi o grossi, che sono autonomi, che lavorano e sono capaci, che se chiedi loro quella certa cosa la fanno, beh che questi uomini siano così per colpa delle loro mamme. Magari si, sono stati coccolati più delle loro sorelle, ma ora basta trovargli scusanti. Così come sono in grado di capire quanto è pesante per noi sono anche in grado di superarlo attivamente facendosene carico allo stesso modo della donna.

  • Stessa battaglia a casa mia! Mio marito fa tantissimo, passa più tempo di me con il bambino e anche nella gestione della casa…ma io mentre sono al lavoro gestisco praticamente ogni sua azione… va a fare la spesa e mi telefona per chiedermi le cose più urgenti da prendere, quando lui è appena uscito di casa…deve preparare la cena e mi chiede cosa deve fare e cosa avrà mangiato il bambino all'asilo, bambino che è andato a lui a ritirare all'asilo e che sta di fronte a lui mentre mi sta facendo la domanda…e tutto questo mentre sono in riunione, mentre sto scrivendo una relazione…per non parlare di tutto il resto vestiti, lavatrici, organizzazione in generale…bellissima l'ultima frase delegare pensieri, qui dopo una mia sfuriata per un paio di giorni la situazione sembra migliorare…

  • come mi ci ritrovo.. ma forse è genetica, DNA, non so cosa.. non è mancanza di volontà né da parte loro nel pensare, né da parte nostra nel delegare i pensieri, siamo proprio fatti e fatte così magari

  • È tutto vero ….poi magari mi incavolo per un motivo futile e mi sento pure in colpa. …magari decido che questa settimana la dedico a riposarmi dopo il lavoro e me ne pento perché le cose da fare raddoppiano non è che le fa qualcuno al posto mio…e quindi siamo sovraccariche di pensieri e di nervi ….

  • Cara Morna… Quanta empatia ha sucitato in me questo messaggio. Io ho un marito che fa il suo dovere per quanto concerne l'accudimento, ma come nel tuo caso la gestione organizzativa spetta a me… Spesso ho la sensazione anche che persino il progetto educativo (scelta di scuole, attività, regole da dare ecc) sia in mano mia, io lo chiamo in causa, ma lui fa tutto facile. A volte non si vergogna nemmeno di dire a bimbi: "chiediamo alla mamma se puoi fare questo".

  • 2 anni che mi sono fermata ,ho fatto la mamma e basta e con basta intendo nessuna uscita con amiche,no tempo per me,interessi zero.Mea culpa,solo mea culpa,ma sono guarita dalla sindrome mammaonnipresente,amo mia figlia ma devo riprendermi la mia vita.Dopo mille discussioni per l'ennesima dimenticanza gli comunico che io ho bisogno di una mia vita,lui risponde che è vero e sano.Due settimane per programmare una piccola uscita con amiche e lui se ne esce con un impegno inderogabile con i suoi amici per la stessa sera.Fine di una storia triste.

  • Oddio, quant'è vero… Ma non lo faccio leggere a mio marito, non capirebbe lo stesso. E finirebbe come sempre "io vado a lavorare per pagare tutto, i pensieri li ho io".

  • Ciao! Io non ti conoscevo prima di questo post ma ti ho già eletto capo di stato, presidentissima del governo e se mi mandi una foto a mezzo busto ti faccio fare una statua!!!! Parole sante! Non avresti potuto essere più chiara!!! Com'è vero… un carico mentale che un uomo, un padre forse non potrà mai neanche immaginare! Grazie e complimenti!!!

  • Morna, hai detto tutto e bene. Io impazzisco a far incastrare ogni cosa, lui fa SOLO quello che gli chiedo e SOLO QUANDO glielo chiedo. Esempio di stamattina:prima lavatrice finita " per favore, svuoti la lavatrice?" " Subito" …e lascia i panni in cucina senza portarli in balcone. Li dovevo forse stendere sulla cappa? Seconda lavatrice, un'ora dopo: "Spegni la lavatrice? Suona!" Ha spento la lavatrice, ma non gli è nemmeno venuto in mente di svuotarla e mettere i panni fuori…

  • "Gli dico che devo fare troppe cose e vado in black out"
    Ecco, esattamente pari pari quello che succede a me.
    E che sono tra le "fortunate" che hanno un compagno che partecipa alla quotidianità e non si fa problemi a fare quasi nulla.
    Però bisogna dirgli tutto, organizzargli tutto, anche a lui! Non bastasse già organizzare la casa, i bambini, le scuole, le baby-sitter, spesa, pediatra, lavoro, ecc…
    Esempio pratico: Nano2 a casa ammalato per una settimana, un giorno resta a casa lui e se non lo chiamo alle 15.45 per ricordargli di andare a prendere l'altro figlio all'asilo quello manco si ricorda, e ronfa beato sul divano (con il cellulare in silenzioso ovviamente…). Ma whatthefu°°?!
    Ne avrei a bizzeffe di esempio, ma non credo servano, mi sa che siamo in molte.
    Il problema è che noi non stacchiamo mai, non ci è permesso farlo, perché la volta che stacchiamo o facciamo in modo di evitare di pensare a tutto noi ecco che succede qualcosa, che si dimenticano cose, impegni e via di seguito.
    La soluzione qual'è???

  • Va beh, come sempre hai espresso a parole quello che avevo in testa, insieme ad altri millemila pensieri 😀
    E' esattamente quello che vorrei far capire a mio marito quando esplodo con "io ho tante cose a cui pensare!" e lui "ma cos'hai da pensare??" ecco, appunto, così tante cose che dovrei concentrarmi per scriverle tutte

  • Si tratta solo di scegliere la persona giusta PRIMA di sposarla o di farci dei figli.
    Se vi portate a casa degli inetti, la colpa è vostra.
    Se decidete di passare la vita accanto a dei primati, la colpa è ancora vostra.
    Per tutto il resto c’è Google calendar.

  • Semplicemente fantastico! Dopo 24 h che piango esaurita, mi hai fatto ridere di gusto! Grazie. É tutto troppo vero. Faccio un poster di questo post! Love

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