Mio marito non mi aiuta

Mio marito non mi aiuta.

Quante volte avete sentito questa frase?
Avete mai pensato a che significhi davvero questa frase? Significa che a me, donna, spettano i lavori domestici, le mansioni accessorie e la cura dei figli, degli animali di casa e del parentame.
Da questo discende che un marito o un compagno si occupa di queste cose significa che sta facendo un favore a noi donne.
Da qui, la seconda frase più irritante al mondo dopo la prima, che è quella detta alla donna che viene aiutata:
“Sei fortunata!”
Ogni volta che sento una donna dire che il compagno la aiuta o che non la aiuta, sento la musichetta dello spot del dado Star, vedo la signora anni ’50 con la sua pettinatura perfetta, rigonfia e cotonata, col il maglioncino girocollo e il filo di perle.
Me la vedo lì, che gira il risottino sulle sue decollete col mezzo tacco e la gonna scura, poco sotto al ginocchio.
L’idea che una donna oggi possa utilizzare un’espressione del genere mi fa venire l’orticaria.
Un uomo non aiuta una donna a badare alla casa o ai figli, un uomo e una donna hanno una casa e dei figli e se ne occupano.
Punto.
Fine del discorso.
Se si lavora in 2 ci si dividerà i compiti più o meno equamente in quel modo che fa stare in piedi tutto, che non fa stramazzare nessuno dei due e che rende più o meno soddisfatti (o insoddisfatti… ) entrambi.
Se lavora solo uno dei 2, allora ci si ripartiranno le incombenze domestiche in altro modo, ma no, nemmeno in quel caso lui aiuta lei.
Eccheccazzo, in una coppia CI SI aiuta e se si ha una famiglia, la si ha entrambi e la si porta avanti entrambi.
Se ci si avvale di qualcuno esterno che dia una mano, non è la donna che ha aiuti, è la famiglia, casomai, che ha aiuti.
Se una donna lavora e ha uno stipendio non molto alto, non può dire che va tutto in asili e baby sitter, no: avete mai sentito un uomo dire che potrebbe stare a casa con i bambini perché il suo stipendio va tutto in asili e baby sitter?
Sono banalità sono questioni linguistiche, ma la dignità della donna (e di un uomo, eh) passa anche da questo, dal linguaggio che cambia, dall’attenzione a non usare parole che in qualche modo legittimino il fatto che il peso della famiglia gravi interamente sulle spalle della donna.
Avere un uomo che suddivide con la propria compagna il lavoro domestico e la cura e la gestione dei bambini non è una fortuna, no care mie, è una scelta, una precisa scelta.
Il “Sei fortunata!” non esiste, perché il 90% delle volte che una donna sta con un uomo che non le addossa il peso di casa e bambini è perché desidera un uomo così, perché non avrebbe mai e poi mai messo su famiglia con un uomo diverso, perché con uno che non si sa lavare un paio di mutande non ci avrebbe preso nemmeno un pesce rosso.
Pensateci, ogni volta che vi viene in mente questa definizione : non si tratta di fortuna, si tratta di scelte. E non è mai troppo tardi per farle.
More from 50sfumaturedimamma

Feste di compleanno, discriminazioni e … quanto contano le mamme?

Share this...FacebookPinterestTwitterLinkedinemailIn questi giorni non si è parlato quasi di altro sui...
Read More

12 Comments

  • Pienamente d'accordo! E… no! Non si tratta di banalità linguistiche, perché il linguaggio incide sul modo di pensare e viceversa. Abituiamoci tutte a utilizzarlo nel migliore dei modi: anche i nostri figli e le nostre figlie se ne gioveranno. E un domani sarà davvero la famiglia il soggetto di cui si parlerà, non più sempre e solo la donna! Paola

  • Fatto la stessa discussione giorni fa con le psicomamme del nido…non mi aiuta, fa ciò che gli compete, i compiti si dividono, in base alle attitudini ed altro se si può (altrimenti ce li giochiamo a pari e dispari).
    Che la linguistica conta…è alla base del rispetto

  • Oh finalmente, eccheccazz!
    Il mio compagno ha parlato di volere figli ben prima di me, io gli ho sempre detto prima che l'unica conditio sine qua non che doveva tenere bene a mente era che i figli si fanno in due e che quindi, a parte allattare al seno, tutto il resto doveva essere fatto da entrambi, in modo equo compatibilmente con le disponibilità di tempo reciproche, ovvio. Detto questo, e lui d'accordo, non abbiamo mai avuto discussioni in merito.
    L'unica scivolata che fa ogni tanto è quando ci troviamo con gli amici da qualche parte e loro (gli uomini) in gruppo tendono a sparire nel giro di 30 secondi netti dall'arrivo nel luogo di incontro, lasciando le mamme da sole con i bimbi. Beh io sono l'unica che appena mi accorgo della fuga, più o meno consciamente volontaria, va a farglielo notare e a ricordargli che non sono la baby-sitter. Sono rompiballe? Forse sì, ma non me ne frega niente. Siamo entrambi genitori, entrambi lavoriamo ed entrambi dobbiamo accollarci oneri ed onori, equamente. Lui si può fare birra&cicca con gli amici ma poi deve dare la stessa opportunità anche a me.
    E non si tratta di fortuna, lui è così e non c'è stato bisogno di discuterne (tranne per il fatto della fuga di gruppo uomini, ma si sa, il branco azzera a volte le sinapsi).
    Prosit! 😉

  • Ben detto! Quando alcune amiche o conoscenti mi dicono che mio marito mi aiuta rispondo che no, non mi aiuta, fa semplicemente la sua parte come io faccio la mia.
    Barbara

  • giustissimo.
    E si sentono ancora queste espressioni e si sentiranno per molto tempo ancora, purtroppo. Il punto è che prima non si sentivano proprio perché era scontato che la donna fosse la titolare di tutte le incombenze familiari relative a casa e figli, ma ora che si è guadagnata il suo spazio accanto all'uomo nella società non ha ancora del tutto capito che lo spazio nella famiglia rimasto "vuoto" deve essere anche riempito al 50 dall'uomo. Ossia la donna ha fatto un passo avanti, adesso anche l'uomo deve farlo in quella direzione. E lo deve fare non solo perché la donna "petulante" glielo ricorda, ma anche e soprattutto perché lui capisce ciò che va fatto. Punto

  • Concordo!!! Io sempre detto che mio marito fa semplicemente la sua parte di marito e papà! Ma sai cosa mi è stato detto una volta? Che siccome lui fa questo anche se io sono casalinga vuol dire che io sono furba e lui uno zerbino.. detto da un'altra donna e mamma eh… altro che anni 50… direttamente nel Medioevo!

  • A volte sento cose che voi umani… donne che dicono: "eh tizia caia è fortunata, suo marito la aiuta tantissimo. Alla sera finisce di lavorare un ora prima di lei e prepara la cena". Non pensate a quest'uomo in versione gran chef, semplicemente apparecchia la tavola, mette la pentola d acqua a bollire, scola la pasta e la condisce col sugo che la moglie ha preparato la sera prima per mettersi avanti con i lavori. Spesso lei alla sera, prepara il sugo, lo spezzatino, la torta salata, le cotolette già impanate (ovviamente non tutte in una volta sia chiaro) lui arriva a casa da lavorare, si fa la doccia poi prepara la tavola, condisce le verdure e scalda quello che la moglie ha preparato la sera prima. Insomma per le donne, tizia caia può baciarsi i gomiti ogni mattina per la fortuna che le è stata offerta su un piatto d argento e le è proibito lamentarsi di essere stanca, dato che torna da lavorare e trova la tavola apparecchiata. Abbiamo tutte le fortune noi donne e non ci basta mai, pfui:)))

  • Si vabbè… Bisogna vedere da chi sono stati cresciuti i vostri mariti. Secondo me siete la goccia nel mare. Che si cerchi di lavorare perche' le cose cambino ok ma se mio marito non mi aiuta, non mi aiuta. Puo' anche venirvi il fuoco di sant'antonio.

  • Per sua madre dovrei fare tutto io, resta stupita se lui si stira le camicie. Per altri parenti io dovrei cucinare per lui e servire da mangiare a mio papà come se fosse un invalido. Tutto questo perché io sono femmina e loro maschi. Ci rendiamo conto? Una volta ho detto che a casa facciamo entrambi le cose, e mi è stato detto che allora il mio compagno conviene iniziare a imparare a cucinarsi, con risatine. Questo per insinuare che sei in casa si fanno le cose in due vuol dire che la donna non fa niente E lui poverino e schiavizzato e deve fare tutto lui. Il concetto di collaborazione, si vive si lavora in due non c’è non lo capiscono. Anche se glielo spieghi ti prendono in giro lo stesso. Sono una donna strana perché non servo i maschi. I maschi sono normali se tornano dal lavoro ed escono subito non facendo niente a casa.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.