Il sole, amico-nemico.

Il sole fa bene.
Fa bene all’umore, perchè produce serotonina: non a caso il nostro sole italiano è la prima cosa di cui sente la mancanza chi si trasferisce in città bellissime ma grigie, come Londra o Parigi.

Fa bene alla salute, perchè produce vitamina D.
Ha anche un’azione antisettica.

Però, ormai si sa, se non ci si protegge adeguatamente il sole può far male.

Nell’immediato, con scottature, eritemi, macchie.

Ma, ed è quello a cui purtroppo si pensa meno, ci sono effetti a lungo termine, il cd. fotoinvecchiamento (rughe, macchie solari, secchezza, pelle anelastica) e i più pericolosi carcinomi.

Recentemente mi sono sottoposta ad una visita di controllo, ed ho scoperto che quelli che credevo essere nei altro non sono che “regali” delle scottature prese da bambina.



Pochi sanno che le radiazioni solari si dividono in 4 categorie: UVA, UVB (che tutti conoscono) ma anche VIS e IR (radiazioni visibili e infrarosse) che penetrano negli strati più profondi della pelle.

E’ difficile (e costoso) creare prodotti in grado di proteggere davvero da tutte le radiazioni solari, per questo si dovrebbe diffidare dalle creme eccessivamente a basso costo, che, quando va bene, difendono dai danni immediati (cd. scottature), ma non da quelli, più insidiosi, a lungo termine.

Noi abbiamo testato le creme di Difa Cooper, che, grazie a oltre 50 anni di esperienza nell’ambito della dermatologia, ha prodotto la linea Heliocare 360°, con formulazioni diverse a seconda dei tipi di pelle (maschile, secca, acneica, sensibile ecc.) e Heliocare Pediatrics, appositamente pensata per i più piccoli (lo sapete che la pelle dei bimbi ha uno spessore inferiore del 30% rispetto a quella di un adulto? E che hanno un minor quantitativo di melanina che li rende più soggetti ai danni solari?).

Non solo, ma per una protezione davvero a 360° Heliocare ha sviluppato anche una fotoprotezione orale, in capsule o bustine orosolubili comode per i bambini: questo perchè lo strato di crema non è mai sufficiente (ad ogni utilizzo andrebbero usati almeno 25 ml di prodotto per proteggere adeguatamente), i bagni e il sudore fanno perdere di efficacia alla crema e spesso si scordano zone come orecchie e piedi.

La fotoprotezione orale consente di ottenere una sinergia perfetta. 360°, per l’appunto.

Basta prendere una capsula (o una bustina) al giorno, la mattina, preferibilmente iniziando una settimana o due prima dell’esposizione solare, per avere una protezione aggiuntiva e completa.

Noi abbiamo la pelle chiara, quindi siamo tutti a rischio scottature.

La settimana scorsa i bimbi sono stati al mare con i nonni e quando li ho raggiunti temevo di trovarli rosso fuoco, oppure bianchicci e “panati”.

Invece no, i bimbi sono perfetti, abbronzati ma protetti, e anche io, nonostante fossi bianca come un cencio ho superato li tre giorni di sole splendidamente!

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