5 cose che rendono le mamme intollerabili

E ora mamme, tutte insieme, un bell’esamino di coscienza, che male non fa.

Avete presente quando vi dicono che diventare mamme non esaurisce ciò che potete essere, né annulla ciò che eravate e voi non capite che significhi?

O quando vi dicono che potreste parlare anche d’altro che non siano i figli e voi vi risentite?

Ecco, ora vi dico io cosa rende la categoria delle mamme insopportabile agli occhi di molti e, fidatevi, perché ve lo dico da mamma:

1) la sdolcinatezza linguistica

Da che cominciate a cercare un figlio cambiate registro linguistico.

Non si fa più sesso, no: si fanno i compitini col maritino; si fa l’amorino o si caccia la cicogna.

Ragazze, no, si tromba. Bon.
Che l’obiettivo sia un figlio o l’orgasmo, meglio ancora se entrambi, si tromba.

Il papino.
Il mio cuoricino.
Guardate qui la mia principessina.

Amore, ma che bella cacchina hai fatto oggi?!

Oh, hai fatto un pochettino di ariettina?

2) i diminutivi e le abbreviazioni da imbecilli.

I diminutivi e le abbreviazioni, mamme vi prego, no:

Sto cacciando la cico (traduzione: trombo come un riccio sperando di restare incinta)
Sono una pancina (traduzione: ho trombato come un riccio e sono gravida)

E i sempre verdi:

Senti la gine

e

Chiama il Peddy

Roba che una ginecologa o un pediatra hanno studiato 20 anni medicina, hanno sudato sangue sui libri, ci hanno lasciato gli anni migliori della loro vita e ora vogliono solo essere abbronzati e comprare la barca, daje torto, e poi arriva la prima mamma e…

da “Pregiatissimo Professore” vengono chiamati “Gine”.

O “Peddy”.

Lo schianto di una carriera.

3) i gruppi e le pagine Facebook per mamme

No, non quelli di 50sfumaturedimamma che sono una perla, gli altri.

Amichine pancine.
Mammine lattosine.
Mammole cuoriciotte.
Mammette amichette.

Quelli di:

la cacca del mio amorino di stamattina è più molle del solito, vado al ps? (sì, psichiatrico)

stanotte l’amore mio ha dormito 3 ore di fila: è normale? (lui sì)

il mio bambino ha un qualcosa di bianco sulla gengiva… sarà sporco? (so che è insolito, ma sarà mica un dente?)

vi fotografo lo slip, guardate la macchia, secondo voi sono perdite da impianto? (no comment)

4) le frasi ad effetto

l’amore della mia vita l’ho partorito

cosa hai fatto figli a fare se…

(seguono varie ed eventuali, comprese cose tipo: “se poi vuoi lasciarlo piangere mentre fai la pipì, io piuttosto non la faccio”; “se poi vuoi pulire casa in pace”; “se poi vuoi cenare in pace” fino ad arrivare ad azzardi impensabili tipo: “se poi vai dal parrucchiere” o, peggio, “se poi vuoi lavorare”)

io amo mio figlio (sottinteso: tu evidentemente no)

io voglio il meglio per mio figlio (ma cacati!)

5) gli oggetti nauseabondi

Io pensavo davvero con tutto il cuore che i gioielli di latte materno fossero il peggio.

Poi ho visto quelli fatti con la placenta.

Poi le bambole che partoriscono.
Poi le torte che partoriscono.

Poi ho smesso di informarmi sulla questione, grazie.

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Che bravo fa il mammo! No, fa il papà.

Share this...FacebookPinterestTwitterLinkedinemail“Oh ma che fortunata ad avere un uomo che fa il mammo!”...
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