10 falsi miti sulle mamme che lavorano

L’eterna diatriba… meglio la mamma che lavora o quella che “si sacrifica” per la famiglia? Come diciamo sempre, è una scelta personale, su cui nessuno può mettere bocca. Eppure… Eppure sulle mamme che lavorano girano un sacco di falsi miti. Che ci teniamo a sfatare una volta per tutte.
NDR Perdonate se è sulle mamme che lavorano, questo post. Magari un giorno faremo anche quello dei 10 falsi miti sulle mamme che non lavorano.

VERO o FALSO: le mamme che lavorano

1. hanno più tempo per sé

Certo, tra un inserimento al nido, una riunione importante, un figlio malato… vuoi non avere del tempo per te? Premesso che il tempo, se si vuole, si trova sempre, NO, una mamma che lavora non ne ha di più. È un semplice calcolo: per almeno otto ore al giorno deve dedicarsi ad un’attività che non può rimandare e poi, poi ha tutto il resto.

2. qualcuno si occupa dei loro figli

Tipo la scuola? Il fatto che dei bambini stiano con altre persone non significa che la mamma non ne abbia la responsabilità. Certo, fino ai tre anni non sarà lei a stare con loro, come succede invece per le mamme che non lavorano (che pure – e lungi da noi criticarle!! – possono avere nonni, babysitter o utilizzare il nido), ma dai tre anni in poi comunque sarebbe la scuola “ad occuparsene”. Di che parliamo, quindi? C’è qualcuno la notte? Il sabato e la domenica? E soprattutto: i padri dove sono?

3. qualcuno si occupa della loro casa

Mary Poppins! La mamma che lavora torna a casa la sera e la colf ha già fatto tutto, lei deve solo entrare nella vasca calda piena di sali profumati e leggersi un buon libro.
Certo, infatti lo swiffer che vedo lì appoggiato alla parete si muove da solo, di solito.

4. si dimenticano dei figli quando sono a lavorare

Cattivone! Andate a lavorare solo per sbattervene i maroni! Si sa che se vostro figlio è a casa malato coi nonni, voi nemmeno rispondete alle chiamate, pur di non pensarci. E come siete felici, quando la mattina li lasciate al nido piangenti (e coscienti che no, non succederà niente, e smetteranno di piangere un secondo dopo che siete sparite).

5. dimenticano tutto

Le svampite lavorano tutte, non lo sapevate? Le maestre lo dicono alla riunione il primo giorno!

6. sono sempre in ritardo

Le persone ritardatarie sono sempre in ritardo. Però sì, capita che ci sia traffico, o che il capo fermi sulla porta, o che la metro sia in panne. In genere non è che sono a prendere il caffè con l’amante.

7. preferiscono la carriera ai figli

Si sa che voi mamme lavoratrici siete tutte carrieriste! Ehm… come dire… ci sono mille motivi per cui una donna – come un uomo – lavora. Carriera? Ma anche bisogno economico, passione, realizzazione, semplicemente perché pensa sia giusto farlo… NO, le donne carrieriste sono quasi inesistenti, non è che fare l’impiegata voglia dire essere in carriera. Una mamma poi… mi vien da ridere.

8. non vedono mai i figli

Perché, li danno in affidamento? O li vedono dopo la scuola proprio come tutte le altre mamme?

9. si sentono migliori delle mamme che non lavorano

Esistono persone che si sentono migliori di altre IN TUTTI I CAMPI. Uomini, donne, mamme, nonne, lavoratrici, non lavoratrici, bianche, nere e via dicendo. Sì, anche tu che stai leggendo e pensando “vedi, questo è il tipico post della mamma lavoratrice che si sente migliore”!

10. ma che li hanno fatti a fare i figli?

Se avessi un euro per tutte le volte che l’ho sentita…
Sarei una mamma che non lavora, adesso!
Peace&love, da leggere col cuore leggero
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15 Comments

  • Bellissimo! E capita proprio nel momento giusto… al di là del fatto che è vero che io dimentico tutto… e sono spesso in ritardo… di sicuro non son carrierista, ma lavorare mi serve. Decisamente. Vorrei veder di più la mia bimba? Sì. E di certo non mi sento migliore delle mamme che non lavorano, anzi. E loro avranno i loro scazzi come io ho i miei. Non entro nel merito delle vite degli altri. La mia è già abbastanza complicata… peace&love

  • Mamma a tempo pieno senza lavorare!?!?Il sogno o l'incubo a seconda delle giornate…Sono sempre in ritardo perché riesco a fare tardi anche quando sono in anticipo, la casa è sempre/spesso un disastro ma ho una fatina che mi aiuta due ore a settimana per potermi godere piu' tempo col pupo senza dover fare grosse pulizie nel we…

    • Sono scelte…Non sono né migliore né peggiore delle altre mamme, sono una mamma e una donna che combatte con la ceretta la ricrescita bianca dei capelli, la spesa da fare e non ho ancora portato l'asciugamano all'asilo…

    • Assolutamente! Purtroppo negli anni da mamma ho capito che nessuna di noi è veramente contenta, tutte vorremmo qualcosa di diverso… A volte si può cambiare, a volte proprio no, allora tanto vale vivere col sorriso! Tanto le cose cambiano sempre…

  • Mi permetto di dire che sono relativamente delle "scelte". Diciamo che per la maggior parte delle mamme è un obbligo lavorare e viceversa la scelta di rimanere coi figli è tante volte più una costrizione sociale (disoccupazione- rinuncia perché non si hanno i mezzi – convenzione sociale) e molto raramente data da una scelta ponderata da questioni di benessere economico e affettivo.
    Al post aggiungo solo….AMEN…perfetto
    barbara

    • Secondo me sono sempre scelte … a volte più sofferte, a volte più semplici, ma si sceglie …e le scelte non vanno sempre spiegate o giustificate agli altri, che si tratti di avere figli, di che lavoro fare, di non lavorare fuori casa, di scegliere nonni tata o nido ecc.
      Trovo che sia sempre molto facile tranciare giudizi sugli altri senza sapere di cosa si parli. Mi piace molto questo post … non è una difesa alle mamme che lavorano, nemmeno un attacco a chi ha scelto di dedicarsi alla famiglia, ma l'analisi è corretta … donne impariamo a vivere serenamente e con convinzione le nostre scelte, tanto qualunque cosa si scelga ci sarà sempre qualcuno che dirà che è sbagliato … l'importante è che noi siamo convinte di quello che facciamo.

    • No, non era una difesa. Però è anche vero – concordo con Barbara – che non sempre sono scelte. Se si ha un marito che non lavora, perché magari licenziato, bisogna lavorare per forza. Se si viene licenziati e non si ritrova lavoro, ci tocca stare a casa (poi per carità, si possono fare duemila attività, ma è un altro discorso). Insomma, a volte, in particolare per dei periodi, le situazioni si subiscono!

  • Eviterei di soffermarmi sulla differenza tra la mamma dipendente e la mamma libera professionista.Già perché siccome sono della seconda categoria sono ricca,con un sacco di ferie e vado al lavoro quando voglio e se il pupo sta male posso tenere chiuso.A voi queste cose non son mai state dette? Peccato che me le dicono mamme con maternità iniziate al test di gravidanza positiVo e finite al primo giorno di asilo (o alla seconda gravidanza)…mentre i miei 18 giorni neanche retribuiti….

    • Ma non è una gara a chi sta meglio o peggio… Qualcuno più su ha detto che sono scelte ed è vero, io ho scelto di essere dipendente per i vantaggi che porta (assumendone gli svantaggi, certo), e secondo me chi sceglie di essere libera professionista fa lo stesso. E quando non si può scegliere nemmeno in questo caso, mi dispiace. Però non è che facendo una gara a chi sta peggio si sta meglio, anzi!

  • Io sono una neo mamma, mio figlio a 4 mesi e rientrerò al lavoro a fine gennaio con mezza giornata perché tra allattamento e ferie non godute potrò fare 4 ore, questo fino all’anno e poi vedremo. Conosco mamme contente nel rientrare al lavoro, io no sto male al solo pensiero ma DEVO farlo, tra affitto e bollette uno stipendo di 1500€di mio marito non può bastare..
    Sono scelte sicuramente a volte sofferte ma a volte alternative valide non ce ne sono..

  • Mi ritrovo, ho le lacrime agli occhi e non dalle risate, al massimo un sorriso amaro, il fatto che è quasi considerato un lusso avere un lavoro e riuscire a tenerselo dopo la prima gravidanza è un miracolo e dopo la seconda.. un miraggio. Purtroppo ho la necessità di lavorare come molte mamme e non per questo mi sento migliore, sentire donne casalinghe che almeno io stacco in quelle 10 ore che sto lontana da mia figlia mi fanno venire tanta rabbia, cosa stacco?? Il pensiero di mia figlia è costante, al lavoro in apnea per riuscire a far tutto senza dover fermarmi a fare straordinari e subire le angherie di titolari e colleghe. Al ritorno da mia figlia con i sensi di colpa per averla lasciata al nido tutto il giorno.. ma si va avanti, perché le mamme che lavorano devono continuare a lottare

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