Bambini e cibo: quando cosa mettere in tavola diventa un problema

Nonostante tutte le campagne di sensibilizzazione, far mangiare i bambini oggi sembra diventato un problema serio. Sarà che di cibo ne abbiamo troppo, sarò che abbiamo delegato troppo, che abbiamo lasciato scegliere perché dovevamo essere empatici e comprensivi, sarà che viviamo nel terrore che sviluppino qualche disturbo… ma diciamoci la verità, trovare bambini che non fanno storie non è semplicissimo.
Io, come ho raccontato in passato, ho scelto l’autosvezzamento per entrambe le mie figlie, che sono state sedute a tavola con me non appena sono state in grado e hanno sempre mangiato quello che c’era per noi. E io, sostanzialmente, mangio chilate di verdura, tanti cereali, uso tanto i semi e via dicendo. Eppure…
Eppure anch’io ho una figlia che mangia tre cose in croce, e quelle tre cose a volte non sono nemmeno le stesse. Oggi le piacciono i fagiolini, ottimo, li preparo tra tre giorni e non li mangerà. Il perché? Un mistero. E le scenate?
Per questo ho accettato più che volentieri l’invito di Probios – azienda leader nella produzione e vendita di prodotti biologici in Italia – al Sana di Bologna, il salone del bio, per partecipare ad uno show cooking insieme ad uno chef vegan, il toscano Gabriele Palloni.
Sì sì, avete capito bene: VEGAN. Noi 50sfumaturedimamma! Ma lo sapete, io di carne ne mangio davvero poca, per anni sono stata anche vegetariana (adesso, secondo le mode, sarei “flexitariana”), e quindi ho pensato che potevo contribuire a sfatare questo mito che con verdura, frutta, legumi, semi e cereali vari si preparino solo piatti tristi e insipidi. Ce l’avrò fatta?

Due ricette vegan per i bambini

Gabriele non ha figli, eppure ha saputo trovare due ricette perfette: il famoso hamburger di verdure e dei pancake/frittelle di mele. Ecco come si preparano.

Hamburger di verdure

Ingredienti per 4 persone
300 gr di verdure biologiche di stagione
50 gr di barbabietole rosse
300 gr di patate
Un ciuffetto di rosmarino
1 spicchio di aglio
Sale e pepe
Panini da burger
Insalata e pomodori per guarnire
Salse Probios (la mia preferita in assoluto: quella alle barbabietole, che fa tanto Bielorussia, ma anche le maionesi sono buonissime)
Procedimento
Lavate le patate e fatele lessare in abbondante acqua. Nel frattempo lavate le verdure e tagliatele a cubetti. Condite con sale, pepe, poco olio extravergine, il rosmarino e lo spicchio di aglio. Mescolate bene il tutto e sistemate in una teglia con carta forno. Cuocete a 180° per circa 30 minuti, quindi lasciate intiepidire. Sbucciate le patate e schiacciate con l’apposito strumento oppure con due forchette. Tritate le verdure con un tritatutto, compreso il rosmarino e l’aglio. Quindi unite alle patate e mescolate aggiustando di sale se necessario. Se l‘impasto dovesse risultare troppo morbido, potete addensare con un cucchiaio di pangrattato oppure della farina di riso.
Con le mani inumidite formate dei burger di circa 120 gr ciascuno. A questo punto potete cuocerli in forno a 180° per 20 minuti oppure passarli in padella con un filo di olio extravergine per 2/3 minuti per lato. Farcite i panini con una foglia di insalata, un burger e una fetta di pomodoro. Servite accompagnando con le sale Probios.

Frittelle di mele al sesamo con spalmabile alla nocciola

Ingredienti per 4 persone
1 mela
100 gr di farina di grano tenero tipo 0 Probios
100 ml di acqua
40 gr di zucchero integrale di cocco Probios
25 gr di Olio di semi di girasole Il Nutrimento
1 cucchiaino di semi di sesamo Probios
Un pizzico di sale
Un pizzico di bicarbonato
Un pizzico di curcuma in polvere
Un pizzico di cannella in polvere
Mezzo cucchiaino di succo di limone
Un cucchiaio di crema spalmabile alla nocciola Vegan Ciok
Procedimento
In una terrina unite l’acqua e l’olio, poi, senza mescolare, aggiungete lo zucchero di cocco, la farina, il pizzico di sale, la curcuma, la cannella e il bicarbonato. A parte sbucciate la mela e tagliatela a pezzetti molto piccoli. A questo punto versate il succo di limone nella terrina, facendo attenzione che cada direttamente sopra al bicarbonato, in modo che questi due elementi facciano reazione. Mescolate tutto con una frusta per pochi minuti, quindi aggiungete i pezzetti di mela e i semi di sesamo. Riscaldate una padella leggermente spennellata con poco olio. Con un cucchiaio formate delle frittelle e fatele cuocere per un paio di minuti per lato. Togliete dal fuoco e servite.
Potete accompagnare le frittelle di mela con le creme spalmabili della linea Go Vegan.
Inutile dirvi che erano buonissimi entrambi, altro che insipidi! E non lo dico solo io, ma anche la coda che c’era allo stand per provarli!

Qualche consiglio per far mangiare con gusto i bambini

A prescindere dai gusti, a volte la questione del cibo è legata anche ad altri aspetti. Senza entrare nel dettaglio, ci sono tanti modi per avvicinare i bambini a piatti e sapori nuovi. Uno è ovviamente quello di usare fantasia, come nel caso di queste due ricette. L’occhio conta più della pancia, a volte, e anche la curiosità gioca la sua parte 🙂
Il metodo che però funziona meglio in casa mia è quello di coinvolgere le bambine nella cucina. Se mi seguite su Instagram e soprattutto nelle Storie, sapete che faccio cucinare spesso le bimbe, praticamente direi tutti i giorni.
I vantaggi sono diversi:
– insegnate a partecipare ai compiti di casa, che non è mai troppo presto
– mentre cucinano, smangiucchiano le verdure che tagliano, proprio come facciamo noi (e quindi almeno un po’ di apporto ve lo assicurate!)
– sono più attirati dal provare quello che hanno preparato loro, anche se è una novità
– non ultimo, non vi disturbano e non fanno casino mentre cucinate, che non è poco 🙂
In molte mi scrivono in privato per chiedermi: “Ma non hai paura che si facciano male con quei coltelli??”. No. Ho chiesto anche a Gabriele, per scrupolo, e lui stesso mi ha confermato che, sotto la nostra supervisione e controllando che sappiano impugnare il coltello come si deve, non c’è nessun pericolo. Anzi, spesso sono più attenti di noi proprio perché sanno che possono farsi male.
Oltre a tagliare le verdure, si divertono a impastare, a riempire i ravioli, a montare i tuorli o la panna, a schiacciare le patate, ad azionare i vari elettrodomestici… Insomma, coinvolgerli nella preparazione del cibo ha tantissimi vantaggi, e soprattutto avvicina il piatto finale, che non è più qualcosa che si ritrovano in tavola senza sapere da dove viene e cosa c’è dentro.
Io non vedo l’ora di riprovare gli hamburger veg con le bimbe, appena ho finito con gli scatoloni. Se voi li provate prima di me, fatemi sapere! E se avete qualche altro consiglio per vivere i pasti più serenamente, condividetelo!
E sempre #aFavoreDellaVita <3
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4 Comments

  • Ottime ricette. Trovo però ridicolo farsi un problema del fatto che non mangiano. Ho sempre pensato che se non ti va nessuna delle opzioni (io gli do delle opzioni prima di fare la cena) non hai appetito. Almeno qui si propongono delle ricette e non di dare wustel e sofficini pur di farli mangiare come ho letto altrove. Della serie non vuoi questo? Ok ti faccio i sofficini!

    • Sono d'accordo con te, nessuna ansia se non mangiano. Ma quando i gusti dei tuoi figli sono molto limitati è un peccato: mangiare tutti i giorni pasta in bianco o pomodorini può rappresentare un problema per la dieta di un bambino che ha bisogno di un apporto più variegato di nutrienti.
      E ti dirò: io non sono "nazista", non ce l'ho coi Sofficini o i wurstel, i wurstel per le mie figlie sono una specie di premio (Sofficini, invece, mai comprati, e nemmeno mai mangiati), ma non posso farci niente, mangio bene, mangio sano e mangio il giusto, so che si può vivere anche saltando un pasto. Anzi, credo proprio che nella nostra società si stramangi… Detto questo, ogni famiglia si organizza come meglio crede e nel cibo riversiamo tanto, troppo, difficile trovare un vero equilibrio. Credo che far cucinare i bimbi con noi sia un ottimo modo per mostrare loro l'alimentazione come una gioia, qualcosa di sano e "noto" (sapere cosa mettono in corpo, perché, a cosa serve, cosa fa)!
      Sulle opzioni sono d'accordo con te, ma ti dico che mi è successo pure che una cosa venisse scelta (banalmente, che so, la pasta al ragù) e che poi a tavola venisse rifiutata. Santa pazienza.

  • sfatiamo il mito che sono i bimbi di oggi ad essere difficili…
    io e le mie amiche eravamo delle cagaca@@i da cinema; se fosse stato per me avrei mangiato solo salame e patate arrosto + poco altro, passavo ORE (si, letteralmente, ORE) a tavola per finire una portata, rifiutavo qualsiasi cosa che fosse nuova.
    posso fare l'elenco di cose che non ho mai mangiato, dicendo "blah, che schifo" e che ho provato passati i 30 dicendo "Ma io mi sono persa tutto questo negli ultimi 30 anni?? perchè nessuno me lo ha mai detto?"
    e le mie amiche erano come me
    per la cronaca, sono dei favolosi anni 70, quando i genitori davano scapaccioni ed educavano in un certo modo, a scuola non ci si fermava a mensa e il pranzo era preparato da mammina e via discorrendo… 😉
    mia mamma cucina tutto (tranne il pesce…) benissimo, arrosti, verdure, dolci, primi, qualsiasi cosa, i miei amici ancora adesso fanno a gara per avere alcuni suoi piatti forti ai nostri pranzi/cene, ma cio' non toglie che fosse tutto tremendamente difficile per lei!

    • Hai ragione Laura, eppure non so, anch'io avevo le mie preferenze ma… mi sembra che oggi ci sia tanta, tanta ansia. Sicuramente la nostra generazione si dà tante colpe perché ci hanno insegnato così, che è tutto colpa nostra, però credo che abbiamo lasciato ai bambini anche troppa possibilità di scelta. Io in primis, proprio per assecondarli (e anche per non impazzire) ho sempre lasciato possibilità di scelta (prima di cucinare, eh! una volta in tavola se non ti va bene non mangi), ma mia mamma no, mia mamma preparava quel che c'era e se non lo mangiavo pace, pane e olio e ciao.

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